La festa dell’uomo
L'8 maggio è la festa dell’uomo, il giorno adatto per dire grazie alla creatura che ha scritto tutte quelle fantastiche poesie, ha dipinto tutti quei fantastici quadri, ha composto tutte quelle fantastiche musiche e ha inventato tutte quelle fantastiche invenzioni. E allora viva gli uomini, che in tutti i campi hanno dimostrato di poter essere bravi tanto quanto una donna, se non di più, anche in campi un tempo riservati al gentil sesso come danza, moda e cucina.
Tuttavia, in questo giorno di festa, non possiamo non ricordare che, purtroppo, la condizione maschile è ancora ben lungi dalla tanto decantata “parità” che oramai è sancita dalla carta europea dei diritti. Infatti, ancora nel 2004, gli uomini devono sopportare un’infinita serie di odiosi soprusi sessisti dal sapore medievale.
Secondo una recente ricerca di Amnesty International, sono diversi i punti sensibili da risolvere per garantire all’uomo una vera parità sia in termini sociali che professionali. Ne elenchiamo alcuni qui di seguito:
· I premi delle assicurazioni automobilistiche sono più bassi per le donne perché, secondo le società, le donne sono più brave a guidare. In realtà, il minor numero di incidenti delle assicurate donne è dovuto al fatto che queste, pur avendo la patente, tendono ad evitare l’uso dell’automobile adducendo ogni genere di motivi (ho paura, fa troppo freddo/buio/caldo/brutto, mi sono spezzata un’unghia ecc.). Oltre al danno economico, una umiliante disinformazione sociale.
· L’accesso ai locali notturni è spesso interdetto ai gruppi di soli uomini. Al contrario, le donne, oltre ad avere accesso indiscriminato, spesso non pagano neanche l’ingresso.
· Nei casi di divorzio, 9 volte su 10 il figlio viene affidato alla madre, anche quando questa è la causa della separazione (65% dei casi).
· Moltissimo offerte di lavoro sono esplicitamente rivolte a sole donne (segretaria, commessa, cameriera, hostess ecc.) in contrasto con le norme vigenti in materia di pari opportunità. Si ritiene che un uomo non possa essere un segretario altrettanto bravo?
· Il mercato dell’industria pornografica, così come quello della prostituzione, è facilmente accessibile da qualsiasi ragazza, mentre per un uomo entrare a far parte di questo settore commerciale presenta grandi difficoltà.
· In questi anni dove le donne lavorano e guadagnano come gli uomini, questi ultimi sono ancora vittime del pregiudizio sociale che li spinge a offrire cene, cinema e aperitivi, pena essere etichettato in malo modo e psicologicamente frustrato. I costi per i beni voluttuari si sommano così a quelli di gestione dell’automobile, una vera vessazione dell’economia maschile, mentre le donne non hanno neanche pagato il biglietto di ingresso della sala da ballo, restano incinte e ricevono stipendio e contributi senza lavorare gravando sulle spalle di tutta la comunità, ma pretendendo stipendi superiori mentre le strade sono piene di disoccupati.
· L’uomo se ci prova è un porco, se non ci prova è un imbranato
· Sessualmente l’uomo è costantemente messo sotto esame sia dal punto di vista hardware (le dimensioni, l’erezione) sia dal punto di vista software (ci sai fare, duri tanto).
· Le donne fanno i magistrati pur avendo le mestruazioni. Immaginate la vostra fidanzata giudice il giorno del ciclo: “colpevole! Colpevole! Colpevole! Tutti colpevoli! Tutti!”
· In caso di naufragio, si salvano prima i bambini e... indovinate un po’! Le donne! Agli uomini non resta che morire affogati.
L’elenco potrebbe continuare ancora a lungo e vi invitiamo a completarlo nei commenti, ma si è già reso evidente quanto la condizione maschile abbia ancora bisogno di sostegno da parte delle istituzioni e debba ancora percorrere un lungo cammino sulla strada dell’emancipazione.
Tuttavia, oggi 9 marzo non dimenticate di regalare un sorriso e, perché no, un pompino, ai vostri uomini preferiti.
