Re:
massimo.z, 07/09/2020 13:32:
il pensiero del BoninoLa prima immagine è l'animazione del radar nel momento in cui il violento temporale stava interessando Genova la scorsa notte
Notate come la struttura temporalesca non segua la direttrice delle correnti dominanti (da sud-ovest verso nord-est), ma presenti un moto proprio che si svincola dalla sinottica generale. Tutto ciò potrebbe conferire al sistema temporalesco carattere di SUPERCELLA.
L'animazione sarebbe molto interessante, ma non si vede....riesci a postarla Massimo?
La presenza del vortice tornadico nelle retrovie del sistema temporalesco è un altro indice della possibile natura supercellare, che tuttavia andrebbe comunque indagata.
La cella è nata per sollevamento orografico in presenza di forcing sciroccale (raffiche > 50 km/h a Voltri):
Il vento da sud-est è poi improvvisamente cessato e la cella ha cominciato a muovere in direzione sud-est "agganciando" il Cape marittimo in corrispondenza del ponente comunale; probabile insorgenza del vortice tornadico:
Alle 3 il sistema ha raggiunto il centro cittadino dopo aver stressato il medio ponente e la media polcevera:
Alle 4 è in asse con il promontorio di Portofino:
Ora, a fronte di una genesi terrestre-orografica, venendo meno le ragioni genetiche (forcing sciroccale), la cella ha probabilmente spostato la sua radice al suolo in funzione dell'ingresso di venti di terra, visto anche il favorevole gradiente notturno (continente più freddo del mar ligure), con una dinamica non dissimile da quella che contraddistingue l'espansione della tramontana scura invernale (da ponente verso levante).
Piuttosto che pensare ad una supercella che si sposta
motu proprio, sono più propenso a credere al mantenimento di condizioni di innesco su convergenza di flussi al suolo, con la complicità di intense correnti negli strati medio-alti (temporale ad asse obliquo).