57 Che dice la Scrittura? (Romani 4:3)

Manlio-
00mercoledì 20 aprile 2011 19:53
Dobbiamo pregare per il mondo?

«Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi.» Giovanni 17:9

— Ci si può servire di questo versetto per affermare che non si deve pregare per il mondo?

1 Timoteo 2:1-4 ci fornisce la risposta: «Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono costituiti in autorità, affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in tutta pietà e dignità. Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità.»

Nel capitolo 17 del Vangelo di Giovanni, il Signore Gesù, pronto a lasciare la terra, raccomanda tutti i Suoi alle tenere cure del Padre. Si trattava di una preghiera speciale. Egli stesso, un po’ più tardi, pregò per quelli che l’avevano esposto a ogni tipo di infamia, che l’avevano inchiodato sull’ignobile croce tra due malfattori: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno» (Luca 23:34). È stato per noi un modello per il modo in cui bisogna mettere in pratica il Suo comando: «Pregate per quelli che vi maltrattano e che vi perseguitano» (Matteo 5:44). «Benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi oltraggiano» (Luca 6:28).

Bisogna cogliere la relazione secondo la quale il Signore parla ed agisce. In questo incontro (Giovanni 17), il mondo è visto come organizzazione della terra da parte degli uomini, senza Dio; sta parlando ad un Padre giusto, che questo mondo non ha conosciuto e di cui sta rifiutato il Figlio che ha mandato.

Quando sta scritto che Dio ha tanto amato il mondo che ha dato Suo Figlio, si tratta dell’insieme dell’umanità, cioè delle persone, non dell’organizzazione. Il riscattato ama tutto ciò che il Padre e il Figlio amano: «Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio.» (1 Giovanni 4:7); egli ama gli altri membri della famiglia divina, cioè gli altri credenti, ma anche tutta l’umanità.

Però il mondo, che Gesù era venuto per salvare, non ha voluto essere salvato, e dunque è stato definitivamente giudicato nella croce di Cristo. Tuttavia Dio agisce con grazia per scegliere e separare dal mondo tutti quelli che ricevono il Figlio: «Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata...» (Tito 2:11). «Dio dunque, passando sopra i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano...» (Atti 17:30).

Che Dio ci dia di non dimenticare che noi siamo, come riscattati, un sacerdozio regale, il quale servizio è di pregare per il mondo e proclamare «le virtù di colui che ci ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa» (1 Pietro 2:9); e che il nostro altissimo privilegio è di conoscere la volontà del nostro Padre e di esprimerGli liberamente per la preghiera tutti i desideri che la conoscenza della Sua volontà produce nei nostri cuori.

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