3^ giornata LAZIO - Empoli 0-0

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WEB RE1976
00martedì 28 agosto 2007 16:01
Domenica 16/09 allo stadio olimpico di Roma
WEB RE1976
00mercoledì 5 settembre 2007 12:47
Anticipo al Sabato 15/09/2007 alle ore 20,30 allo stadio Olimpico di Roma per gli impegni della Lazio in Coppa Campioni
zeman!
00mercoledì 5 settembre 2007 12:53
Re:
WEB RE1976, 28/08/2007 16.01:

Domenica 16/09 allo stadio olimpico di Roma


correzione:
SABATO 15/09/07 ore 20:30 allo stadio olimpico di Roma

p.s.la partita può essere ascoltata su radio Lady anche in streaming su www.radiolady.com
si stanno impagnando molto un po' di pubblicità occulta la meritano [SM=g7990]


scizorfanatic
00mercoledì 5 settembre 2007 13:03
Speriamo la Lazio pensi alla coppa... Ora non mi sembra certo la squadra micidiale dello scorso anno, ma è comunque un brutto affare averla in trasferta dopo due giornate come quelle passate.
zeman!
00mercoledì 5 settembre 2007 13:25
loro giocano con un 4-3-1-2 e un tempo in 10 perchè del nero gioca in genere 45 minuti su 90 minuti.....
magari il mister decide di schierarci in modo speculare al loro....cosa che gradirei moltissimo....
p.s. una curiosità ieri come ultima fatica il mister ha diviso il gruppo in tre parti e fatti correre sul campo....un gruppo era composto dai soli moro e raggi.....corri corri alla fine ho visto una casa inaudita, mai vista prima....moro che cede qualche metro, corsa un po' scompasta affaticato....allora è umano anche lui [SM=g7990] ....sin da quando facava il ritiro con la prima squadra, lui giovanissimo ragazzo della primavera o ex primavera, ha sempre massacrato tutti sul piano della corsa, visto che domenica ha fatto una buona gara, sta bene....ergo sta benissimo raggi.....per me ieri diventerà il punto di svolta del campionato di raggi....
dopo la tempesta esce il sereno [SM=g7990]
CLAY60
00mercoledì 5 settembre 2007 15:30
Guarda, nella mezzora finale con l'Inter, giocata da centrale, ha molto riscattato l'opaca prova da terzino: fossi il mister ci farei piu' di un pensierino.... [SM=g8019]
jurij
00mercoledì 5 settembre 2007 15:43
Re:
CLAY60, 05/09/2007 15.30:

Guarda, nella mezzora finale con l'Inter, giocata da centrale, ha molto riscattato l'opaca prova da terzino: fossi il mister ci farei piu' di un pensierino.... [SM=g8019]




Se il Pampa come sembra resterà a fare il custode dei ripetitori del monte serra spostare Raggi al centro mi sembra inevitabile considerando che Adani è piuttosto malconcio fisicamente e Piccolo è ancora un oggetto sconosciuto.
Questa mossa porterà (per la gioia di Zeman) Buscè a fare il terzino che è sembrato non avere più lo smalto per avrrivare sul fondo e coprire allo stesso tempo (ma può sempre felicemente smentirmi) e via libera a Giovinco o Abate sulla fascia, allora si che saremo pungenti al punto giusto visto che Luca tutto solo lassù non può restare.
La soluzione ideale insomma nelle partite da vincere sarebbe ritornare come nelle migliori stagioni ad avere due mezze punte e una punta di ruolo.

Qualcuno ha detto che Giovinco è stato sopravvalutato, io non credo anzi sono fiducioso che il ragazzo diventi importante come quel giocatore che vagamente mi ricorda, quel Gianfranco Zola che faceva impazzire le difese avversarie.



zeman!
00mercoledì 5 settembre 2007 20:11
E’ uno dei «senatori» della squadra, e dall’alto della sua esperienza sa bene che il risultato delle prime due partite non basta ad aprire processi
Adani rincuora l’Empoli: «Ma quale crisi»

EMPOLI - Quando in una squadra uno sparuto drappello di 'senatori' è attorniato da una nutrita pattuglia di giovanissimi vien sempre da pen­sare che nei momenti di difficoltà debbano essere i primi a guidare i secondi verso l'uscita dal tunnel. Per cui chi meglio di uno come Da­niele Adani può farsi carico di un Empoli che dopo due gare non ha ancora raccolto un punto? « Un atti­mo, fermate le macchine - ribatte il difensore - perché se qualcuno pen­sa che la nostra squadra sia in crisi sbaglia di grosso. E' vero che non abbiamo brillato nel derby di Firen­ze, ma con quel caldo una squadra muscolare come la nostra non pote­va non soffrire. Ma già l'altra sera con l'Inter sono venute a galla ben altre verità. Credo che un po' tutta Italia abbia visto come in almeno due o tre occasioni sia stato l'Empo­li a sfiorare il gol. Più ripenso al ti­ro di Antonini, al colpo di testa di Pozzi e a un altro paio di belle para­te di Toldo e più mi convinco che se avessimo pareggiato non avremmo rubato nulla. Purtroppo le cose in campo sono andate un po' diversa­mente, ma un risultato finale forse un po' bugiardo non può cancellare una prestazione di grande valore. Ecco perché non vorrei che sbucas­se fuori la strana idea della squa­dra in crisi». E i suoi giovani compa­gni come hanno preso il doppio ko?
«Non sono felicissimi, questo è sicu­ro. Ma neppure noi più anziani lo siamo, però sia noi che loro abbia­mo la fortuna di vivere in un am­biente che conosce il calcio, per cui nessuno di noi si sente assurde pres­sioni addosso. Anche perché il mi­ster ci trasmette serenità, la società ha le spalle larghe e sa bene come ci si tira fuori da situazioni un po' così e soprattutto i nostri splendidi tifosi ci sono sempre vicini e anche sabato sera ci hanno prima aiutato e poi applaudito».

La riscossa è vicina dunque? «Tut­ti noi sapevamo bene come il 'nostro campionato' dovesse iniziare davve­ro dopo la gara esterna con la Lazio
- spiega - anche se in verità spera­vamo di raccogliere comunque qualcosa anche prima. A Firenze non avremmo meritato nulla di più, ma contro l'Inter un pari ci avrebbe giustamente ripagato del nostro im­pegno infinito. Ora vediamo se al­l'Olimpico di Roma riusciamo a combinare qualcosa di ancora me­glio e magari portare a casa un pun­to che per noi sarebbe oro colato. Anche se, ripeto e ripeterò fino alla noia, società, squadra e pubblico tutti insieme sapevamo bene fin dal giorno dell'uscita del calendario co­me in avvio avremmo dovuto fatica­re assai, viste le terribili avversarie che ci sono toccate, alla faccia del settimo posto della scorsa stagione. E anche nella serata romana ancor più del risultato comunque conterà la prestazione. Se sapremo confer­mare la continua crescita vorrà di­re che saremo già sulla buona stra­da » .

Tutti tranquilli dunque nello spo­gliatoio?
«Esattamente come nei mi­gliori momenti del campionato pas­sato - conferma il centrale azzurro -
perché tutti siamo coscienti di aver fatto un'ottima preparazione e di star lavorando con l'impegno giusto. In gara poi abbiamo già dimostrato buone cose, per cui andiamo avan­ti così. Tanto credo che noi dovremo guardare la classifica solo dopo la decima giornata. Fino ad allora ab­biamo solo il dovere di correre e cor­rere, cercando di batterci con grinta contro qualsiasi avversario. Anche perché il campionato è ancora così lungo che sarebbe assurdo lasciarci prendere dallo sconforto dopo due sconfitte contro due squadre che lo scorso anno non ci lasciarono un punto. Per cui pensiamo a lavorare, sereni e sicuri di cancellare in fret­ta lo 0 nella casella dei punti » .
Antonio Bassi/atc
corriere dello sport

zeman!
00mercoledì 5 settembre 2007 20:16
dopo le parole di un "vecchio" [SM=g7990] un po' di giovani bramosi di conquistarsi un posto in campo, dal primo minuto...


TALENTO PRESTATO ALL'EMPOLI
Marchisio: «Noi in Europa ci siamo già...»
«Dopo 13 anni di Juve, indossare un’altra maglia è strano, però questa è una stagione fondamentale per la mia crescita. Gli altri? Ero sicuro che Zalayeta avrebbe sfondato a Napoli» «Almiron è stato un giocatore importante per la mia attuale squadra, ma chi è arrivato non lo farà rimpiangere... Chi ha vestito il bianconero può far compiere il salto di qualità a ogni formazione»

CLAUDIO Marchisio, co­me si vive lontano dalla Juve?

« Lo ammetto, per me è una sensazione un po’ strana. Al­la Juve sono entrato tredici anni fa, quando ne avevo ap­pena sette. E, a ogni fine estate, si rinnovava il senso di appartenenza, quel rive­stire la maglia bianconera. Cambiarla, vedersi altri colo­ro addosso, è appunto un po’ strano. Però a Empoli ho ri­trovato Volpato, con me è ar­rivato Giovinco, l’inserimen­to nella nuova realtà è risul­tato molto più semplice gra­zie a loro » .

Lo ammetta, non se l’a­spettava il trasferimento.

« A inizio stagione era previ­sto che restassi alla Juve, poi sono successe altre cose, che non riguardavano il sotto­scritto. Così durante il ritiro mi è stata prospettata la pos­sibilità di venire a Empoli » .

E’ un mondo molto diver­so...

« Lo è soprattutto l’organiz­zazione, per forza di cose. La Juve ha milioni di tifosi, ogni allenamento è seguito da una marea di persone, le pressioni inevitabilmente so­no maggiori. A Empoli c’è maggiore tranquillità, il che non significa che ci sia mino­re determinazione nell’inse­guire gli obiettivi » .

Il suo qual è, tornare pre­sto alla base?
«Ho accettato di venire a Em­poli nell’ottica di fare espe­rienza, di giocare con conti­nuità. Il mio obiettivo, dun­que, è quello di convincere l’allenatore a schierarmi nel maggior numero di partite possibile. La maglia da tito­lare è l’obiettivo » .
Le occasione non le man­cheranno, anche in Euro­pa...

« E’ vero, da questo punto di vista ho fatto un passo in avanti... Io e Giovinco in Eu­ropa ci siamo già, non dob­biamo rincorrerla. Scherzi a parte, qui ci tengono tutti tantissimo, è la prima volta anche per la società. Del match con lo Zurigo si parla ancor di più di quelli del campionato. Io stesso sono molto curioso di assaporare l’atmosfera della Coppa Ue­fa. Se riusciremo ad elimina­re gli svizzeri, ci aspetterà la fase a gironi e sarà una gran bella vetrina » .

Mettersi in mostra, per chi è lontano della Juve la chiave di lettura è quella...

« Sì, e chi ha passato in bian­conero qualche anno dei van­taggi li ha. Tutti possiamo far compiere un salto di qua­lità alle nostre rispettive squadre. Qui in ritiro con l’Under 21 c’è Paolo De Ce­glie, che a Siena sta facendo benissimo, nella partita con il Milan ha fatto pure un as­sist. A Livorno si muove alla grande Volpe. Credetemi, il vivaio della Juve è di gran qualità e si vede » .

Intanto, parlando di fuo­riusciti eccellenti, lei e Giovinco avete dovuto pa­gare dazio all’Inter di Ibrahimovic.

« Ci siamo scambiati le ma­glie a fine partita con Ibra. In campo tutta l’Empoli ha provato a rendergli dura la vita, ma la differenza alla fi­ne la fanno i fuoriclasse e che lui lo sia non c’è dubbio. Pri­ma del match scherzavamo insieme, alla fine non ne ave­vo troppa voglia » .

La dura vita delle provin­ciali, tutta un’altra musi­ca...

« L’Empoli ha un’ottima inte­laiatura e lo ha dimostrato lo scorso anno. Però il calenda­rio non è che sia dei più be­nevoli, prima la Fiorentina in trasferta, poi l’Inter, alla ripresa ci toccherà andare al­l’Olimpico a rendere visita alla Lazio. Per fortuna que­sto è un ambiente temprato alle difficoltà » .
Magari qualcuno rimpian­gerà il neo juventino Almi­ron. Il quale, guarda caso, occupa il posto che lo scor­so anno era suo...

« Almiron è stato un grande giocatore per l’Empoli, ma penso che i nuovi arrivati non lo faranno rimpiangere. Siamo in tanti del giro del­l’Under 21, qualcosa vorrà dire » .

Dato ad Almiron quello che è di Almiron, cosa ne pensa del resto della nuo­va Juve?

« Da tifoso e amico non posso che essere felice delle loro vittorie. E mi fa piacere ve­dere l’incidenza della vecchia guardia, quella che lo scorso anno ha battagliato in serie B.
Col Livorno hanno avuto vita facile, ma a Cagliari è venu­ta fuori la grinta di gente co­me Buffon e Del Piero. Il fa­moso dna Juve » .

Se ne parla molto...
« E’ così, mi creda. Poi ci va anche la qualità, certo. Ma la voglia di cercare il gol, l’esul­tanza del mio amico Chielli­ni, sono figli proprio di quel­la mentalità che i grandi campioni trasmettono ai più giovani » .

Domenica ha esultato an­che il Panteron, altro fuo­riuscito eccellente...

« Chi conosce Marcelo non si è stupito. Lui è un professio­nista esemplare, e lo dimo­stra il fatto che pur ritrovan­dosi nella Juve a fare sempre il quarto o quinto attaccante, ha lasciato il segno ogni vol­ta che è stato chiamato in causa. Ricordo il gol al Ber­nabeu contro il Real Madrid, o quello decisivo segnato lo scorso anno a Bologna. I due di Frosinone. Avversari di­versi, realtà lontane, ma lui c’era sempre » .

E Blasi...
« Manuele ha grande quan­tità e una personalità note­vole. Hamsik e Gargano con lui al fianco vanno sul vellu­to » .

Stare tutti a Torino non potevate.

« No, una stagione fuori casa non può che farmi bene, an­che se dopo 25 partite in B avevo immaginato un’anna­ta diversa. Ma ora basta con la Juve, fatemi pensare al­l’Empoli. Abbiamo un sacco di impegni e io devo farmi trovare pronto » .

G.L. tuttosport
CLAY60
00giovedì 6 settembre 2007 10:02
Lazio-Empoli e 3 gg. dopo Olimpiacos-Lazio. Hanno molte defezioni, specie in difesa....approfittiamone e muoviamo la classifica!
zeman!
00giovedì 6 settembre 2007 19:12
EMPOLI , IL DEBUTTO Abate, prima volta in serie A: Strano, non ero emozionato «Ho sorpreso anche me stesso, non credevo di giocare subito con tanta sicurezza» EMPOLI - Tanta C1 fra Napoli e Piacenza, e poi un bel po' di B lo scorso anno a Modena, ma in serie A Ignazio Abate, tornante di scuola Milan sulla soglia dei ventun anni, non aveva mai giocato. Eppure anche solo uno scampolo di gara contro l'Inter è bastato per convincere lui e tutti che nel massimo campionato ci può giocare, eccome. E' entrato in campo sereno e pronto, tanto da metter varie volte in difficoltà i difensori nerazzurri. «Sono sincero - confessa sorridendo - ma sono stato proprio io il primo a sorprendermi di giocare con tanta sicurezza. Solitamente sono un tipo emotivo e quindi mi sarei aspettato un debutto molto più balbettante. Forse non ho fatto neppure in tempo a sentire l'emozione, visto che dalla panchina avevo visto un Empoli che stava lottando alla pari contro un simile aversario e quindi ho solo pensato a dare il mio contributo per vedere di raddrizzare un match che ci vedeva soccombere per via di quel gol in avvio di un campione come Ibrahimovic. E in effetti, una volta su traversone mio e un'altra su bel cross di Giovinco, Pozzi ha sfiorato il gol. Speriamo che la prossima volta la fortuna ci aiuti un po' e ad azioni così belle possano seguire dei gol. Perché in effetti penso che meritiamo una classifica migliore di quella un po' triste che oggi ci tiene bloccati a zero punti» . Pensava di esordire già alla seconda di campionato? «Sono venuto con entusiasmo a Empoli proprio perché sapevo bene come da queste parti i giovani vengano tenuti in considerazione - ribatte - e quindi era logico che sperassi di mettermi in mostra prima o poi. Sentivo che il mister non mi lasciava mai in disparte, dandomi consigli e indicazioni ad ogni allenamento. Giovedì scorso poi nella partitella ero andato piuttosto bene, ma ho saputo di dovermi sedere in panchina solo sabato mattina». E una volta lì? «A un tratto il mister mi ha detto di scaldarmi e a quel punto mi sono concentrato al massimo, perché non potevo perdere la grande occasione di farmi vedere da tutta Italia. E così è andata a finire che mi sono piazzato sualla mia amata fascia destra e ci ho dato dentro con tutte le mie forze. D'altra parte erano diverse settimane che fisicamente mi sentivo al top e se sotto quel punto di vista sto bene non ho paura di nessuno, mi sento sereno e forte». Antonio Bassi/atc
corriere dello sport

zeman!
00giovedì 6 settembre 2007 19:33
Inizio dal fondo dopo due chiacchere al castellani,terminato l’allenamento da oramai da un bel po’ di minuti esco dalla maratona, e vedo una faccia che sembra conosciuta che sta attraversando il giardino alle spalle della maratona, intanto mi avvicino alla macchina, il losco figuro spinge un carrellino con due bussoli di vernice, gli passo davanti….il neurone elabora le informazioni visive, passano un paio di secondi….”è balli”….e penso ma i che fa ? mi viene spontaneo una battuta “un’è un po’ presto per cambiare lavoro”…un balli un po’ sorpreso risponde “ è sempre bene tenere il piedi in due staffe”…..
La partitella?
Bella sfida nel primo tempo tra abate-terzino sinistro(scusa non ricordo il nome) della primavera, attento, tenace, una bella sfida … ma io ero sorpreso del silenzio di donati, non una voce, un paio di errorini della sua squadra e non una voce….primo tempo con balli;raggi-vanigli-adani-ascoli;abate-giacomazzi-moro-vannucchi; saudati-volpato
Vannucchi diciamo che era molto libero di svariare…. è uscito giacomazzi per infortunio, si toccava in zona inguinale, è uscito dopo aver effettuato un cross….non dovrebbe essere nulla di grave è uscito camminando….
Buona prova del terzino sinistro della primavera, bel duello con abate…ma anche il centrale di destra mi ha fatto una buona impressione….
Nel secondo tempo, dopo che la voce tonante di donati ha strigliato i suoi, è troppo forte mister donati quando s’incazza….
Nel secondo tempo lampi di eder, qualche giocate veramente pregevole….assatanati caturano e hemmy
Pomeriggio piacevole….peccato che da ora in poi……

dimenticavo, non hanno preso parte alla partitella buscè, si aggirava in ciabatte in zona, non dovrebbe essere nulla di grave, mancava antonini, non so perchè, tosto noie muscolari....
dabustoarsizioxlempoli
00giovedì 6 settembre 2007 20:13
Re:
zeman!, 06/09/2007 19.33:

Inizio dal fondo dopo due chiacchere al castellani,terminato l’allenamento da oramai da un bel po’ di minuti esco dalla maratona, e vedo una faccia che sembra conosciuta che sta attraversando il giardino alle spalle della maratona, intanto mi avvicino alla macchina, il losco figuro spinge un carrellino con due bussoli di vernice, gli passo davanti….il neurone elabora le informazioni visive, passano un paio di secondi….”è balli”….e penso ma i che fa ? mi viene spontaneo una battuta “un’è un po’ presto per cambiare lavoro”…un balli un po’ sorpreso risponde “ è sempre bene tenere il piedi in due staffe”…..
La partitella?
Bella sfida nel primo tempo tra abate-terzino sinistro(scusa non ricordo il nome) della primavera, attento, tenace, una bella sfida … ma io ero sorpreso del silenzio di donati, non una voce, un paio di errorini della sua squadra e non una voce….primo tempo con balli;raggi-vanigli-adani-ascoli;abate-giacomazzi-moro-vannucchi; saudati-volpato
Vannucchi diciamo che era molto libero di svariare…. è uscito giacomazzi per infortunio, si toccava in zona inguinale, è uscito dopo aver effettuato un cross….non dovrebbe essere nulla di grave è uscito camminando….
Buona prova del terzino sinistro della primavera, bel duello con abate…ma anche il centrale di destra mi ha fatto una buona impressione….
Nel secondo tempo, dopo che la voce tonante di donati ha strigliato i suoi, è troppo forte mister donati quando s’incazza….
Nel secondo tempo lampi di eder, qualche giocate veramente pregevole….assatanati caturano e hemmy
Pomeriggio piacevole….peccato che da ora in poi……

dimenticavo, non hanno preso parte alla partitella buscè, si aggirava in ciabatte in zona, non dovrebbe essere nulla di grave, mancava antonini, non so perchè, tosto noie muscolari....




grande eder!!! [SM=g8021]
vedo che si è provato il modulo 4-3-1-2... bene bene.. in coppa servirà.. sarà il giusto rodaggio per poi usarlo in campionato negli scontro diretti!

zeman!
00giovedì 6 settembre 2007 21:34
Re: Re:
dabustoarsizioxlempoli, 06/09/2007 20.13:




grande eder!!! [SM=g8021]
vedo che si è provato il modulo 4-3-1-2... bene bene.. in coppa servirà.. sarà il giusto rodaggio per poi usarlo in campionato negli scontro diretti!




mmm mmm non sembrava un 4-3-1-2, diciamo un classico 4-4-2, solo che c'era un buco sulla corsia sinistra, a centrocampo e l'esterno sinistro libero di girellare per il campo al piccolo trotto....ascoli saliva poco, magari con tosto in palla quel buco in fascia, in fase offensiva non si sarebbe notato...
comunque...comunque.....più vedo abate e più lo vedo titolare....
piano piano i miei 11 titolari stanno saltando fuori....poi spetterà al mister trasformarli in una squadra invincibile....non posso mica fare tutto io a gratisse [SM=g7990]

CLAY60
00venerdì 7 settembre 2007 09:02
Si, bona ugo! Antonini mancava perche' e' diventato papa' di Sofia Vittoria. [SM=g8021]
lena1404
00venerdì 7 settembre 2007 18:08
Allenamento al Sussidiario - [07/09/2007]

Allenamento pomeridiano al Castellani per gli azzurri di Gigi Cagni nel pomeriggio di venerdi' 7 Settembre.

Dopo la fase di riscaldamento, la squadra ha disputato una partitella a ranghi misti sotto gli occhi di Mister Cagni.

E' tornato ad allenarsi con i compagni Luca Antonini, che ieri ha goduto di un giorno di permesso per la nascita di sua figlia, mentre sono ancora assenti Giovinco, Marchisio, Marzoratti e Pozzi, impegnati con la Nazionale Under 21.

Ha lasciato il campo di allenamento in anticipo rispetto al gruppo Nicola Ascoli, fermato da un problema muscolare.

Hanno invece lavorato a parte per alcune noie muscolari Antonio Busce' e Guillermo Giacomazzi.
(empolifc.com)


Auguroni Luca .... un bacio alla piccola Sofia Vittoria


zeman!
00lunedì 10 settembre 2007 06:53
«E’ quasi l’Empoli»
Cagni: Siamo al 90-95 per cento, per la Lazio saremo al top


EMPOLI - « Siamo vicini, vicinissimi al­la condizione migliore. Lavorando bene la prossima settimana raggiungeremo il top in occasione della trasferta in casa della Lazio, anche se quello dell'Olimpi­co sarà solo il primo di una serie di im­pegni fra campionato e Uefa da far veni­re i brividi» . E' sereno Gigi Cagni mentre osserva i suoi che si danno battaglia fe­roce in una simulazione di partita vera, conclusasi sull' 1- 0 per gli arancioni grazie a un bel gol di Vol­pato.
In verità i bianchi so­prattutto con Saudati han­no sfiorato il pari in un pa­io di occasioni, ma alla fine non ce l'hanno fatta, conte­stando l'incerto arbitrag­gio di Buscé, costretto a saltare la fase agonistica, esattamente come è acca­duto a Giacomazzi e Asco­li - tutti alle prese con ac­ciacchi vari - ma disponi­bile a munirsi di fischietto e dirigere l'insolita disfida.
Tornando alla squadra, è quasi pronta dunque. « Non riesco a definire le condi­zioni generali di tutti con una percentua­le precisa - confessa il mister - ma pos­so dire che la crescita in questi ultimi giorni ha portato ad almeno il novanta o il novantacinque per cento della condi­zione, ma sono percentuali che non han­no senso. Quello che invece posso affer­mare con certezza è che sabato prossi­mo, giorno della trasferta nella capitale, tutti i ragazzi, e dico tutti, saranno al me­glio delle condizioni psicofisiche, in gra­do di combattere con le armi di sempre: la corsa e l'aggressività» .
Quella puntualizzazione sul 'tutti' meri­ta forse una parola in più. « Ho visto i quattro impegnati in quella strana par­tita dell'Under 21 - chiarisce il tecnico ­
e pure in quella mezza confusione mi sembra che i nostri se la siano cavata al meglio. Gli altri poi li ho tutto sott'occhio, per cui quando dico tutti intendo gli oltre venti della rosa, bravi a mettermi in diffi­coltà nelle scelte, perché dal primo all'ultimo meri­terebbero di giocare, o al­meno di andare in panchi­na, per cui toccherà a me poi il delicato e amaro compito di decidere. D'al­tra parte questo aspetto delle scelte fa parte del mio lavoro e quindi me lo tengo, cercando magari di osservare ogni minimo particolare delle prossime sedute di allenamento di quel­li che sono con me o della gara che an­cora attende l'Under azzurra, così da scegliere bene».

Il tutto partendo da domani pomerig­gio perché, dato l'anticipo a sabato 15, pure la preparazione sarà anticipata di un giorno.

Antonio Bassi/atc corriere dello sport
zeman!
00lunedì 10 settembre 2007 15:20
conosciamo la lazio.....

Dal forno dell’Olimpico i granata tornano con un buon 2-2 e qualche rimpianto
Gran punto da Toro vero
Magia di Rosina, rimonta Lazio con Pandev-Rocchi, pareggio di Vailatti

di VITTORIO OREGGIA per tuttosport
ROMA. Sotto un sole da di­sidratazione
fulminante, quindi in un contesto simile a un’escursione sahariana,per di più in inferiorità nu­merica negli ultimi otto mi­nuti per l’espulsione ( scelle­rata) di Comotto, dopo aver ottenuto il pareggio con una felice intuizione aerea di Tommaso Vailatti, ventun anni appena beato lui, il pa­reggio strappato all’Olimpi­co nella prima della prima di campionato può anche stare bene al Torino. Un punto qui nonsi getta mai, d’accordo. Ma se si laparatomizza il ri­sultato e si scavain profon­dità, se si prendono le di­stanze dal fatto che la Lazio sia in lotta per entrare nella nobiltà della Champions League e i granata lo scorso anno abbiano strappato la salvezza con il fiatone, forse la squadra di Walter Novel­lino ha sprecato una chance per cominciare la sua caval­cata verso mete ambiziose con un successo clamoroso. Innanzitutto perché si è tro­vata di fronte un avversario a pezzi ( Siviglia, Stendardo, Mauri e Behrami erano in­disponibili, durante la gara si sono infortunati Kolarov ­stiramento agli adduttori - e Diakitè - frattura della ti­bia), poi perché ha avuto la capacità di passare in van­taggio con una magia bali­stica di Rosina, al minuto 34, un “ cucchiaio” in perfet­to stile Totti che ha gelato ( eufemismo) lo stadio, infine perché aveva avuto il bonus di una rete buona annullata a Pandev per un fuorigioco invisibile. Segnali che anda­vano capitalizzati e che in­vece il Torino ha buttato via con un inizio di ripresa in­gessato, là dove in quattro minuti ha buscato il gol del centravanti macedone ( 11’) e il raddoppio sontuoso di Rocchi ( 15’). Salvo reagire e rimediare con il ragazzino di cui sopra - entrato al posto di uno spompatissimo Bjela­novic - che peraltro era già riuscito a bucare Ballotta, sempre di testa, su calcio d’angolo. Prodezza cancella­ta dal mediocre arbitro Celi per una spintarella di Ven­tola a Zauri. Mah.
Insomma, ci sta una dose minima di rimpianto, anche se non vanno dimenticate le occasioni che la Lazio ha co­struito una dopo l’altra all’i­nizio, quando Del Nero ha goduto di una libertà perico­losa e Sereni ci ha quasi sempre messo una pezza. Il portiere granata è stato sa­lutato e invocato dagli ex tifosi biancazzurri, che nu­trono in Ballotta scarsissi­ma fiducia. Probabilmente a ragione. Il presidente Lotito sembra sia in procinto di as­soldare un talento sudame­ricano, intanto martedì a Bucarest ci sarà ancora il nonno del campionato a di­fendere la porta e davanti a lui si disporrà una formazio­ne a brandelli. Ieri è stato chiamato in causa persino Cribari, che 11 giorni fa si è spaccato la faccia e al quale i chirurgi hanno ricostruito un’identità con viti e placche manco fosse Hannibal Lech­ter. Per Delio Rossi è stato un po’ come raschiare il fon­do del barile e della dispera­zione. Ecco la ragione per la quale, se ci avesse creduto e provato, il Torino poteva passare. L’impresa era asso­lutamente alla portata, ma­gari sarebbe bastato che Ro­sina - Rosinaldo solo in oc­casione della sua prodezza ­si fosse calato di più nel con­testo del match, oppure che la coppia Ventola- Bjelanovic avesse dato più incisività al lavoro di fatica, o magari che Grella fosse rimasto in cam­po e non avesse chiesto il cambio dopo nemmeno mezz’ora, ammaccato da una zuccata fortuita con Del Nero. Tra l’australiano e Paolo Zanetti c’è una bella differenza. Il centrocampo, più ancora che per Corini, del quale va sottolineata l’eccessiva disinvoltura nel menare, è stato terreno fer­tile per l’intraprendente Ba­rone, un altro giocatore ri­spetto alla passata stagione. Al campione del mondo ap­partengono una bella con­clusione di destro, termina di pochissimo a lato, e il cross per il pareggio di Vai­latti.
Se è fuori di dubbio che la formazione di Novellino ab­bia spessore caratteriale e forza interiore, è evidente che debba ancora lavorare parecchio sotto il profilo del gioco e della concentrazione. La difesa, ad esempio, ha concesso troppo a due punte che sono insidiose e che guardacaso hanno regolar­mente colpito. I passaggi a vuoto di Natali, uno che l’al­lenatore granata ha sponso­rizzato per la Nazionale, so­no stati evidenti e preoccu­panti, addirittura distonici di fronte alle prestazioni sfo­derate nelle amichevoli pre­campionato, al pari delle esi­tazioni di Comotto, uno da usato sicuro. In fondo era ab­bastanza complicato che una squadra capovolta, rivisita­ta e rimodellata per disputa­re un’annata senza panico fosse già pronta e non più perfettibile. E allora convie­ne vedere il bicchiere mezzo pieno. A Roma i superstiti dello scorso campionato era­no quattro, dare tempo al tempo è il minimo sindacale, lasciare sbattersi Novellino in santa pace un dovere e una necessità. E il mercato... Sì, il mercato chiude a fine mese, esistono i margini per tappare qualche buco e ce­mentare qualche sogno. Uno ha i dentoni sporgenti da co­niglio e dalle sue parti viene chiamato Chino...


Le pagelle
Mudingayi, che cuore Scaloni non convince
ALVARO MORETTI per tuttosport
Ballotta 5.5: il più anziano della serie A si tro­va in una posizione davvero scomoda. La gente ha negli occhi Peruzzi, i laziali s’aspettavano Car­rizo o Muslera, il carneade uruguaiano che Loti­to ha pronto per la sostituzione, la curva nord non lo vede bene da un paio di anni e alla fine fi­schia. Qualche parata, ma anche uno svarione clamoroso quando abbranca il primo colpo di te­sta di Vailatti, ma - per fortuna dopo il fischio di Celi - si manda letteralmente il pallone in porta da solo per quello che poteva essere l’autogol del­l’anno. La difesa, già rabberciata, non è tran­quilla.
De Silvestri 5.5: il giovane romano spinge mol­to, troppo. E’ certamente il futuro della fascia de­stra laziale, ma è troppo irruento e a volta fatica a ritrovare la giusta posizione sulle diagonali o sulle palle che attraversano l’area. Sul primo gol sbaglia Scaloni, ma lui recupera tardi su Rosina, sul secondo si trova lontanissimo da Vailatti che non prende in considerazione. Calma e gesso.
Diakité 6: sfortunatissimo il ventenne francese anche lui, si gioca la grande chance con una cer­ta autorità per tutto il primo tempo. Sfiora il gol si testa, poi il crack tremendo: il sandwich con Ventola e Mutarelli su un recupero banale pro­duce la frattura della tibia e una stagione che ora va in archivio. Cribari (42’ pt) 6.5: incredi­bile recupero e eccezionale coraggio a undici gior­ni da un infortunio e un intervento chirurgico nel quale, dopo Lazio-Dinamo, gli hanno “avvita­to” mezza faccia con 21 protesi metalliche. Sere­no e autorevole con la mascherina.
Zauri 6: il capitano cerca di mettere toppe dap­pertutto per un tempo, spinge avanti la Lazio nella seconda frazione suonando la carica in ap­poggio a Mutarelli.
Kolarov ng: Rossi lo rischia dopo due settima­ne di allenamenti a scartamento ridotto e lui gio­ca sulle uova, fino allo stiramento. Scaloni (32’ pt) 5: pronti e via subito una palla vagante che lo vede in ritardo, liscione e palla a Rosina che fa gol. L’argentino non ha ancora convinto nessuno, in ritardo e spesso fuori posizione. A Belgrado la sua esperienza servirà, ma cresca nella concen­trazione.
Mudingayi 6.5: vecchio cuore Toro messo in mezzo ad una Lazio e mandato a ribaltare l’esi­to del match, fino quasi alla vittoria. La preci­sione non è cosa sua, ma che forza e personalità! In mezzo domina lui. Propizia l’azione del gol di Pandev.
Ledesma 6: sereno e attento nel gestire la sua posizione centrale, porta la Lazio nella metà campo avversaria nel secondo tempo. Prova un bel sinistro, ma trova sempre Sereni sulle sue traiettorie dalla distanza.
Mutarelli 6.5: motore mobilissimo della Lazio, a sinistra appoggia e sfonda nel primo tempo, va in percussione e cede la palla giusta a Rocchi per il gol del 2-1, purtroppo provvisorio. Mancherà a Belgrado, moltissimo.
Del Nero 6.5: ottimo primo tempo, tra le linee di centrocampo, manda in crisi le certezze tattiche di Corini e crea molti presupposti per reti che non arrivano. Titolare in A dopo una vita, l’ex bresciano molla per un guaio muscolare a metà secondo tempo. Meghni (26’ st) ng: la buona no­tizia è il suo pieno recupero dopo un anno di pu­balgia, difficile inventare quando tutti sono con la bombola d’ossigeno e tu da solo hai il guizzo.
Pandev 6.5: lui col Toro ha un conto aperto, glie­ne segna un altro con un piattone di certezza. Aveva sfiorato il gol molte altre volte, imprendi­bile per Di Loreto e Natali, segnalano un pro­gresso di condizione essenziale: si mangia il gol della vittoria per mancanza di kilowatt proprio nel finale.
Rocchi 6: si vede che la sua condizione non è ot­timale, tutt’altro. Ma il guizzo che lo porta al gol del momentaneo 2-1 è eccezionale e promette be­ne per il ritorno del preliminare di Champions a Belgrado. Sembra trovare frequenze solite col passare dei minuti.
All. D. Rossi 5.5: una scelta di formazione ini­ziale molto discutibile che rischia di costare mol­to alla Lazio in chiave Bucarest. Manda in cam­po Kolarov in evidente crisi atletica (due setti­mane di allenamenti a scartamento ridotto) e al­la fine arriva lo stiramento... Molto sfortunato per gli infortuni continui che gli impediscono scelte vere nei cambi, ma qualche dubbio sulla gestione di questo approccio all’avvio di stagione emerge.






Finisce senza gol la sfida con la Lazio davanti a un Cassano sereno in panchina
La Samp spreca il match ball
Sammarco al 90’, davanti a Ballotta, sciupa la grande occasione. Espulso Ziegler


GIOVANNI TOSCO per tuttosport
GENOVA. Finisce senza reti il posticipo serale tra Sampdo­ria e Lazio, ma è uno 0- 0 che legittima le ambizioni di en­trambe le squadre, protagoni­ste di una partita divertente e combattuta fino all’ultimo, no­nostante gli impegni europei della settimana abbiano ine­vitabilmente determinato stanchezza e, a tratti, scarsa lucidità. Il rimpianto più grande è dei blucerchiati, per l’occasione sciupata proprio allo scadere da Sammarco che, liberato in area da Pa­lombo, tutto solo davanti a Ballotta ha concluso con un pallonetto che si è adagiato sulla rete appena sopra la tra­versa. Però il pareggio è sicu­ramente il risultato che me­glio fotografa l’andamento della gara, per la Sampdoria la prima di questa stagione senza reti e con in panchina l’osannatissimo Antonio Cas­sano: l’ex romanista ha respi­rato l’aria del derby, tuttavia Walter Mazzarri non ha mai preso in considerazione l’ipo­tesi di farlo entrare. Per lui il debutto, come previsto, av­verrà domenica prossima nel­l’amichevole di Bellinzona.
Nonostante all’ultimo abbia dovuto rinunciare anche a Del Nero, Delio Rossi ha scelto di non snaturare il collaudato 4­3- 1- 2, affidando a Manfredini il compito di sostituire Mauri, il cui rientro, previsto dopo la sosta, sarà molto importante per gli equilibri tattici. Ri­spetto alla squadra che ha passato il turno in Uefa, Maz­zarri ha inserito Zenoni e Zie­gler sulle corsie esterne, Del­vecchio trequartista accanto a Bellucci e Caracciolo punta centrale al posto di Montella. Le due squadre si sono affron­tate a viso aperto e con un gran ritmo: il che ha generato una sfida bella, ricca di im­precisioni e con qualche ruvi­dezza di troppo. Già al 6’ la Sampdoria ha avuto una buo­na occasione, quando Carac­ciolo si è trovato sul destro una palla deliziosa, seppure in posizione difficile: il diagonale è finito fuori ma ha spaventa­to Ballotta. In difficoltà sulle ripartenze veloci dei blucer­chiati, la Lazio - che sulle ma­glie ha “ promosso” la Sospe,
l’associazione creata da suor Paola per aiutare i carcerati e le loro famiglie - si è comun­que espressa con un buon pos­sesso palla, che tra il 19’ e il 26’ ha prodotto tre ottime oc­casioni: le prime due si sono concluse con le parate di Mi­rante ( in due tempi sul tiro da lontano di Ledesma, oltre la traversa il tentativo forte e ravvicinato di Rocchi, molto bravo a liberarsi in area sulla destra), la terza è stata creata e sprecata da Manfredini, che con un dribbling secco ha la­sciato sul posto Campagnaro e Volpi, s’è accentrato ma poi, a tu per tu con il portiere, ha calciato malissimo. Nel finale di tempo la chance più ghiotta per la Sampdoria: Ziegler ha pescato Bellucci tutto solo in area, ma sul colpo di testa del­l’ex bolognese Ballotta è stato pronto a deviare in angolo.
Nella ripresa i blucerchiati hanno mantenuto di più l’ini­ziativa, anche se l’opportunità più clamorosa è arrivata sugli sviluppi di un calcio d’angolo, al 7’: Campagnaro è sbucato sul secondo palo e Mudingayi è stato provvidenziale a sal­vare sulla linea. Con le squa­dre “ lunghe” il gioco è diven­tato meno convincente. E tut­tavia, sia la Sampdoria, sia la Lazio hanno continuato a cer­care la vittoria. Mirante si è disteso bene al 25’ sul diago­nale dalla destra di Mudin­gayi e ha poi vigilato sul gran tiro da lontano di Ledesma sei minuti più tardi, Ballotta ha respinto con difficoltà una conclusione potentissima di Palombo al 33’. Le mosse dei tecnici per portare freschezza in campo ( dentro Montella e Sammarco nella Samp, Makinwa e Meghni nella La­zio) non hanno sortito gli ef­fetti sperati e, anzi, proprio il centrocampista ha sulla co­scienza l’errore commesso al 45’ dopo che Palombo aveva rubato palla a centrocampo e dialogato con Montella, ap­parso sotto tono rispetto alle precedenti partite. Il successo della Sampdoria sarebbe stato ancora più clamoroso, consi­derando che ha disputato gli ultimi otto minuti con un uo­mo in meno per l’espulsione di Ziegler, due volte ammonito. Dopo la qualificazione al ta­bellone principale della Coppa Uefa, ritrovarsi in cima alla classifica insieme con Juven­tus e Roma ( in attesa di Mi­lan- Fiorentina) avrebbe rap­presentato un’ulteriore inie­zione di entusiasmo per i blu­cerchiati: tuttavia, alla prima sosta della stagione la squa­dra di Mazzarri ( moderata­mente soddisfatto: « Ci è man­cata solo un pizzico di cattive­ria dentro l’area » ) arriva con risultati positivi ( quattro vit­torie e due pareggi). Conside­rata l’intensità della settima­na - il trionfo di Bucarest se­guito dal deludente mercato («Cassano? Avrebbe potuto ve­nire alla Lazio, ma i colpi a ef­fetto non ci interessano » , ha commentato Claudio Lotito) e dalle conseguenti dimissioni del direttore sportivo Sabatini - il punto accontenta anche la Lazio, che dovrà approfittare di questi giorni per ricompat­tarsi. « Sono convinto che Sa­batini ci ripenserà » , ha assi­curato il presidente.


le pagelle
Ballotta 6.5: preciso in ogni circostanza, reattivo sul colpo di testa velenoso di Bellucci.
Behrami 5.5: terzino per ne­cessità, soffre le sovrapposi­zioni di Ziegler e Bellucci.
Scaloni 6.5: un paio di sba­vature, ma nel complesso ap­pare il più sicuro della difesa.
Cribari 6.5: non si lascia con­dizionare dall’ammonizione ricevuta dopo un quarto d’ora per una dura entrata su Ca­racciolo, dimostrando grande
personalità.
Zauri 6: presidia bene la zona di competenza, modesto il contributo alla fase offensiva.
Mudingayi 7: lucido e fisica­mente brillante, è bravo in di­verse circostanze a spezzare il gioco della Samp. Provvi­denziale nel ribattere sulla li­nea il tocco di Lucchini al 7’ st, costringe poi Mirante a di­stendersi per respingere il diagonale.
Ledesma 6.5: mantiene l’or­dine in mezzo al campo, pur patendo l’aggressività dei blucerchiati. Ci prova da lon­tano per due volte: ma prima trova Mirante pronto a bloc­care, poi sfiora il palo.
Mutarelli 6: le incursioni di Zenoni lo costringono ad ar­retrare molto per proteggere Zauri. Quando si propone in avanti, però, tiene in appren­sione la difesa doriana.
Manfredini 6: trequartista improvvisato, in talune circo­stanze “ perde” la posizione. Dà comunque un contributo positivo, specie nel cercare di arginare la verve di Volpi. Con un guizzo da applausi si libera al tiro al 28’ pt ma poi spreca malamente. Meghni
( 29’ st) ng.
Pandev 6: si tiene largo per “ aprire” la retroguardia della Sampdoria. Non conclude a rete, ma crea spazi notevoli per Rocchi e i centrocampisti.
Tare ( 46’ st) ng.
T. Rocchi 5.5: in dubbio fino all’ultimo per un problema muscolare, ha un solo guizzo degno di nota, sul quale Mi­rante si oppone con bravura.
Makinwa ( 17’ st) 5: impalpa­bile.
All. D. Rossi 6: la Lazio non vince ma supera l’esame di Marassi.

G.T. per tuttosport
CLAY60
00lunedì 10 settembre 2007 15:55
Per tanti motivi la Lazio mi stà sulle scatole....
1) La tifoseria destrorsa
2) delio rossi
3) Gli ammiccamenti sotterranei a Pratali
SV-ernicio79
00lunedì 10 settembre 2007 17:22
Re:
CLAY60, 10/09/2007 15.55:

Per tanti motivi la Lazio mi stà sulle scatole....
1) La tifoseria destrorsa
2) delio rossi
3) Gli ammiccamenti sotterranei a Pratali



e Rocchi dove lo metti ??
Da buon ex-Empolese .... è andato a Roma si è Rasato la testa come DIcanio e rischia di diventare addirittura la loro bandiera !!

[SM=g8050]


CLAY60
00lunedì 10 settembre 2007 17:30
Come si fà a parlar male di Rocchi? Non ho dimenticato quello che ha fatto per noi...
zeman!
00lunedì 10 settembre 2007 18:09
Re:
CLAY60, 10/09/2007 17.30:

Come si fà a parlar male di Rocchi? Non ho dimenticato quello che ha fatto per noi...



è un'avversario, merita rispetto per quello che ha fatto, stima per quello che ha dato.....ma non affetto spassionato per me... lui e gli altri 5 esiliati, durante la preparazione di somma, hanno chiesto, preteso, piagnucolato per la loro cessione....facendo vivere al gruppo una situazione ricca di tensioni che poteva rovinarci la stagione....
vedere ogni giorno 5 che corricchiano....5 con dei visi che sembrava che gli avessero fucilato tutti i parenti sino al 50° grado....sfavati...come se la retrocessione non li riguardasse....in campo c'ero io infatti....no, per me si son giocati il mio affetto....certo chi più e chi meno....ma in media..

Solo Empoli
00lunedì 10 settembre 2007 19:01
... lui e gli altri 5 esiliati, durante la preparazione di somma, hanno chiesto, preteso, piagnucolato per la loro cessione....facendo vivere al gruppo una situazione ricca di tensioni che poteva rovinarci la stagione....
vedere ogni giorno 5 che corricchiano....5 con dei visi che sembrava che gli avessero fucilato tutti i parenti sino al 50° grado....sfavati...come se la retrocessione non li riguardasse....in campo c'ero io infatti....no, per me si son giocati il mio affetto....certo chi più e chi meno....ma in media..
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CONCORDO PIENAMENTE CON ZEMAN...CHE SE LO VADI A CACCIARE NEL CULO, LUI E TUTTI QUEI FASCISTI DELLA LAZIO...
CLAY60
00martedì 11 settembre 2007 09:22
Serie A 2003/2004 EMPOLI 33 11
Serie A 2002/2003 EMPOLI 34 6
Serie B 2001/2002 EMPOLI 37 11

Questo lo score di Tommaso Rocchi con la maglia azzurra. E la tripletta fatta alla juve in quella magica notte di gennaio, non la scordero' mai!
zeman!
00martedì 11 settembre 2007 09:37
Re:
CLAY60, 11/09/2007 09.22:

Serie A 2003/2004 EMPOLI 33 11
Serie A 2002/2003 EMPOLI 34 6
Serie B 2001/2002 EMPOLI 37 11

Questo lo score di Tommaso Rocchi con la maglia azzurra. E la tripletta fatta alla juve in quella magica notte di gennaio, non la scordero' mai!



neanche io la scordo.......ma ricordo anche i 5 "lebbrosi" ....

come ricorderò con poco affetto pratali.....altro che buti....otto ore di allenamento al castellani, in orari assurdi e allenamenti distruttivi il fisico di un calciatore....
gradoni, addominali, palestra, corsa lunga alle 13,orari di allenamento alle 6 del mattino o alle 7 di sera, qualsiasi cosa lo stronchi fisicamente....
presidente telefona a gaucci fatti spiegà come si fa.....è l'ora di finilla col buonismo........




WEB RE1976
00martedì 11 settembre 2007 15:55
TRASFERTA DI LAZIO - 15/09/2007 - 20,30

Si organizzano pullman (Rangers, Unione, Desperados)

chi vuol venire con quello dei Rangers

tel. 328-3328005 o 339-7621811 entro giovedi

Biglietti Stadio € **** (ancora non si sa ma probabilmente presso i punti vendita esclusivi al Bianconi e ex Azeglio)
pioltellempoli
00martedì 11 settembre 2007 16:31
Re: Re:
zeman!, 11/09/2007 09.37:



neanche io la scordo.......ma ricordo anche i 5 "lebbrosi" ....

come ricorderò con poco affetto pratali.....altro che buti....otto ore di allenamento al castellani, in orari assurdi e allenamenti distruttivi il fisico di un calciatore....
gradoni, addominali, palestra, corsa lunga alle 13,orari di allenamento alle 6 del mattino o alle 7 di sera, qualsiasi cosa lo stronchi fisicamente....
presidente telefona a gaucci fatti spiegà come si fa.....è l'ora di finilla col buonismo........





E' vero questo qua merita di essere trattato cosi'! Ma dico io possibile che pur di piantare i piedi e intestardirsi uno preferisca rovinarsi la carriera? mha!
Secondo me Pratali fa la stessa fine di Bonetto [SM=g7999]

WEB RE1976
00mercoledì 12 settembre 2007 10:27
Per la sfida di sabato a Roma, i tifosi azzurri si muoveranno in pullman: quello del Centro di Coordinamento partirà dagli spogliatoi del Castellani, quello dei club della maratona dal palazzetto dello sport.
Il ritrovo è alle 14.30 con partenza alle 15.
Le iscrizioni vanno fatte entro venerdì sera mentre i biglietti vanno acquistati entro le 18, sempre di venerdì, ai punti vendita «Bianconi» e Tabaccheria «Tuti» in piazza Gramsci.

Nazione Empoli - Sport
CLAY60
00mercoledì 12 settembre 2007 11:50
Sovvertiamo i pronostici e muoviamo questa benedetta classifica! [SM=g8029]
zeman!
00mercoledì 12 settembre 2007 13:00
a roma guardinghi,attenti pronti a colpire in contropiede..... o a roma per impostare e fare la partita?
io sono per la seconda opzione ecco la mia formazione:
...................basli
...................adani
buscè-raggi(su rocchi)-marzorati(su pendev)-tosto
.................moro(su del nero)
.........giacomazzi................marchisio
...................vannucchi

...................saudati

p.s.scritta sotto minaccia.... [SM=g7990] AIUTOOOOOOOOOOOOO
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