Ancora in pieno Nivolet-entusiasmo, senza aver nemmeno scaricato la bici dall'auto e dopo un misero giorno di riposo, uno dei miei compagni di avventure "sci-alpinistiche-bici" mi sollecita un'immediata e impellente trasferta sui pedali per scaricarsi dai troppi oneri del suo lavoro; mi ritrovo così a dover inventare in tutta fretta un percorso itinerante di 3 giorni attraverso l'arco alpino, nella Svizzera centrale. Partiamo in 5, ma dopo lo scollinamento del primo passo c'è chi comincia a lamentarsi per il caldo, per il percorso troppo esigente, per i mali di qui e i mali di li e sta di fatto che...restiamo in 2.
Si parte da
FAIDO (Val Leventina).
1° giorno: Passo della Nufenen - Passo del Grimsel - Meiringen - Hasliberg - Passo del Brünig - Sarnen: km 142 / disl. 3200 m
Adoro la Val Bedretto, ma non la salita in bici da questo versante, cerco quindi non di concentrami sulla pedalata bensì alzando in continuazione lo sguardo in alto, sulle vette che amo salire in inverno con gli sci, o sulle mie preferite vie di arrampicata sul Poncione di Cassina di Baggio. Arriviamo così sul passo della Nufenen dove non sostiamo.
Finsteraarhorn e Schreckhorn-Lauteraarhorn, 3 quattromila dell'Oberland bernese
E' domenica, il culmine è troppo frequentato, salutiamo i "ritirati", e scendiamo verso Ulrichen. Anche qui la fermata Mandelgipfel salta, tutti i tavolini occupati, troppo fermento.
Non ci resta che proseguire, tornante dopo tornante verso il passo del
Grimsel.
Meiringen salendo verso l'Hasliberg
Sarnen dove, prima abbiamo dovuto riempire le nostre vuote e reclamanti pancie ed in seguito, dopo lunghe ricerche, potuto trovare anche i letti per distendere le doloranti ossa.
2° giorno: Melchsee Frutt - Engstlenalp - Passo del Susten - Wassen: km 86 / disl. 3000 m distribuiti su sole 2 salite
Temevo questa giornata per la salita alla Melchsee-Frutt; la conoscevo avendola percorsa in senso contrario dicendo "mai la vorrei fare in salita" ed ora...eccomi qua. Fino a Stöckalp è una piacevole salita lungo la verdissima Melchtal, che abbiamo percorso su una stradina alternativa indicataci dai contadini del luogo.
A Stöckalp la strada diventa strettissima (con transito peraltro nullo alternato e regolato da semaforo) e ripidissima, ca. 900 m di dislivello distribuiti su poco meno di 8 km. Pedalata regolare, rapporto agile, grande lavoro mentale e mi son trovata in cima...quasi senza faticare e godendomi pure le grandi pareti di calcare circostanti.
Al Tannensee inizia una traversa in discesa di ca. 30 minuti verso Engstlenalp, dove la bici, per un tratto deve essere portata
Si scende lungo la bellissima Gental e la strada si immette nei primi tornanti del passo del Susten. Il
SUSTEN, grandissimo valico, uno dei più belli, sia per la morfologia del terreno che per l'ambiente, si sale, per 27 km, lungo una strada che sa ancora di "altri tempi", dapprima nel bosco delle basse quote, poi fra cembri e abeti per poi sbucare in un universo di sassi e nevi perenni.
Tardo pomeriggio, nel più assoluto silenzio si scende verso Wassen
3° giorno: Göschener Alp - Passo del s.Gottardo - Faido Rossura:km 84 / disl. 2200 m
La salita alla Göschener Alp l'ho percorsa in macchina, a piedi, con gli sci e ora... in bici. Cattiva l'ha definita Emiliano e concordo; le foto della strada le inserirà lui, io metto.... i soliti sassi sui quali, se non l'avete ancora capito ve lo dico, adoro metterci sopra mani e piedi e salire... se poi la qualità della roccia è come quella che si trova in queste zone...il piacere non ha limiti
I Salbitschijen
Il Gandschijen
I Winterberg
l'Hochhorefellistock e il Bergseeschijen
....Poi la mia "mega macchinetta marca Sony" (
ORSO, ehhh), forse stanchina pure lei non ha più voluto fare foto (per fortuna direte voi!!).
L'ultimo passo alpino non poteva non essere che il
s. Gottardo, la via delle genti. Facile salita, questa volta pure il vento è stato d'aiuto, breve sosta per una meritata panaché e... via, discesa fino a Faido dove, il poter gustare un abbondante piatto di pasta cucinato dalla Sara che attendeva il nostro rientro e il poter degnamente festeggiare con una bottiglietta di quello buono, ci ha chiesto il dazio di un'ulteriore salita di 350 m di dislivello fino al paesino di Rossura, dove il pedalare si è concluso.
Wilma