29 maggio 2004. Il mio sogno. Grazie SanSiro. / Inedito

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RenataZero
00sabato 5 giugno 2004 17:59
Un Renato Zero diverso ha fatto irruzione in quel di Milano...
Una scenografia significativa e abiti, come sempre, da sogno.
Ballerini bravissimi, musicisti sublimi e ospiti (Raf e Alexia) molto bravi.
Raf canta "Amico" e un suo brano, Alexia canta "Madame" (molto bella...) e un suo brano...
Un Renato un po' smemorato, ... che si perde in brani splendidi e non riesce più a riprendere... (pur avendo il gobbo elettronico )Fa sorridere... e non ci facciamo caso più di tanto...
Lo vedo piccolino, da lassù... in quel posto sconfinato... ma dove la musica arriva forte e chiara... come le sue parole..
Poche, tra l'altro, per il modo in cui ci ha abituati...
Un piccolo discorsetto... e quando è l'ora di farne un altro dice: "Avevo un sacco di cose da dirvi, ma trovami qui davanti a voi mi ha messo in imbarazzo e mi sono dimenticato tutto..." ...
Parla del Sogno... durante tutto lo spettacolo, con i monologhi di Giancarlo Giannini e l'intervento di Panariello...
Parla del Sogno anche nel suo inedito... molto bello e davvero emozionante. "Forse la cosa più bella che abbia scritto in vita mia" ha detto ai giornali. Io lo trovo un brano intensissimo e splendido... Se non erro il titolo è "Amico assoluto"... ma non ricordo bene...
Le passerelle si abbassano... lui arriva tra il pubblico per il saluto finale sulle note de "I migliori anni della nostra vita"....
E il sogno s'interrompe... Si torna alla realtà... mentre scendiamo la rampa e vediamo Renato che se ne va.... su una limousine preceduto dalla polizia con le sirene accese e seguito da altre due macchine della scorta e una moto... freccia ad alta velocità... e il sogno si sfuma con lui, con il suono della sirena...

Grazie Renato.

Tu ci hai fatto vivere un sogno.

Inedito - Renato Zero
(v. foto sotto il costume di SanSiro con cui Renato ha presentato questo suo meraviglioso inedito)

Non meritiamo la felicità, insoddisfatti sempre
la vita se c'è è una stagione qualunque.
Riposa sogno, non svegliarti più
non puoi bruciarti anche tu
La rabbia oramai ha chiuso gli occhi alla gente
Com'eri importante.
Qui finisce il mondo, la nostra complicità
l'amore si arrende
Vincere senza più regole
senza onestà, ti offende.
Resti li indeciso sospeso sopra di noi
nè ali nè vento
Ecco il grande sogno schiacciato dalla realtà
Un po' di pietà.
Addio poeti, artisti, navigatori, umanità a colori
Almeno voi abbiate giorni migliori.
Qualcuno dica no, qualcuno si impegni
che è poi la verità a nutrire i sogni
Più fantasia così non ti spegni.
Qualcuno lo insegni.
Io non ti ho perduto, io non ti tradirei mai
amico assoluto
Vieni da lontano che Cristo ti regalò
il suo accorato saluto.
E per tutti i figli che non ti accendono più
la nostra preghiera
Che la fatica possa stanarci e portarci da te..ancora
Vola, vola
Nè orgoglio nè paura
.............
.............
Sei nato vincente
Sfidaci a combattere il buio dentro di noi
uscire dal niente
Scalda questi letti (venti) di pace e sincerità
di musica nuova
Per raccontare un sogno sospeso,
lasciato a metà
Un uomo lo sa che esiste un disegno
Incontriamoci dai
All'alba di un sogno.



SlOwSkY
00domenica 6 giugno 2004 21:06
Grazie Renata per questo bel resoconto. Ho visto in televisione dei servizi sul concerto milanese e in effetti deve esser stato uno spettacolo memorabile. Zero sembrava davvero in ottima forma. Complimenti[SM=x127168]
Luce dell'Est
00martedì 8 giugno 2004 13:53
Una mia amica ci è andata! e come te ha detto che è stato bellissimo!
[SM=x127161]
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