28 ottobre 2002

Deb
00mercoledì 26 luglio 2006 11:53

28.10.2002
Mentre guardo fuori dalla finestra e assorbo il lieve movimento delle foglie degli alberi, come se dovessero cullarmi ed infondermi il calore che trapela dai loro colori autunnali, penso di essere una persona fortunata.

Non solo perché riesco a percepire e ad immagazzinare la forza della natura, ma perché mi sono accorta che effettivamente lo straordinario consiste nel essere presente al momento giusto nel posto giusto, anche se apparentemente quelle stesse persone a volte mostrano un certo distacco.
Non sono riuscita durante quella telefonata ad esprimere ciò che avrei voluto tu sapessi ed in merito a cui tu mi avresti sicuramente saputo consigliare. I contorni di un freddo ambiente lavorativo e la poca confidenza dovuta a quel nostro "trovarsi" solo di tanto in tanto, hanno trattenuto le mie parole.

Ma anche il parlare di conoscenti comuni o del più o del meno sono bastati a creare in me quel senso di appartenenza a qualcosa che varca i confini del prevedibile. Quella telefonata inaspettata ed il pensiero ad essa legata, hanno prodotto in me quel calore e quella serenità che ora ritrovo nel movimento delle foglie, mosse dolcemente dal vento…

lucimaest
00mercoledì 26 luglio 2006 12:15
"Appartenenza che varca i confini del prevedibile"

Dolcissimo questo tuo dolce libero pensiero, ed è grande emozione la vita, questa ne è prova.

Sento quel calore e serenità,di albero in albero,portato dal vento, fra il chiaccherio delle foglie è arrivato fino a qui'.

Auguri Deb. [SM=x142887] Lucimaest

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