25 cose su di me

Ciao a tutti, ho saputo di queste interviste e l'idea mi è sembrata interessante. Ora, non so se questo è il modo giusto per inserire un'intervista (che di fatto poi non lo è), quindi, quandomai sbagliassi mi scuso in anticipo.

Inserisco in seguito una cosa che in genere metterei come autobiografia. Una serie di risposte a domande che mi sono dato, partecipando spontaneamente alla sperimentazione fatta da un'altra autrice un po' di tempo fa.


Spero di fare cosa gradita.




1) Personalmente non mi trovo attraente, trovo la mia attraenza negli altri quando nutrono un interesse per me.
2) Certe volte l'impressione che ho è quella di non avere niente più di un'età, poi guardando l'età negli altri mi rendo conto che un'età ce l'ho: quella giusta per non averne una
3) Trovo vi sia un grande valore nella sincerità, per il silenzio che porta, dove possono nascere i più bei pensieri umani.
4) Ho avuto ed ho molti vizi, credo fermamente nella vita sia umano averne. Ho provato quasi tutte le sostanze esistenti, ne ho avuto esperienza senza però averne fatto un vizio. Credo sia importante scindere il sano vizio dalla debolezza. Tra gli altri ho il brutto vizio di cambiare opinione. Ho perduto buone conoscenze, ho affinato quelle successive rendendole migliori.
5) E' curiosa la mia morbosità per i miei limiti: pur non riducendoli mi spiego a nuove esperienze con la certezza di apprendere qualcosa di nuovo dal vecchio ,sempre però, rincorrendo qualcosa di vecchio nel nuovo. sono un irriducibile ammasso di materia e suoni.
6) Ho dei buoni gusti culinari: mi piace il formaggio con i vermi, la carne cruda, il cervello ,i rognoni e le viscere. Amo la cucina e so cucinare molto bene, poichè oltre i miei gusti comprendo anche quelli degli altri, spesso ingannandoli a mangiare ciò che piace a me con successo. Mi presento sempre col mio piatto migliore nei miei inviti a cena: la cordialità.
7) Sento dire: "Non è genitore colui che genera ma colui che ama" Allora, non è forse parde colui che procreato, a sua volta non procrea? Certo che si, di certo non è genitore però, anche se ama. Bisogna tenerseli stretti questi genitori, io li amo i miei, anche se se puntualmente ne dimentico il perchè.
8) Ho un interesse smodato per la proverbialità di certi momenti di solitudine. mi occorrono per capire quanto sia poca la mia sola compagnia.
9) L'esperienza più strana che io abbia mai avuto: è stata il non averne tratta dall'evento più inspiegabile che mai si sia ripetuto.
10) Per me l'amore è uno di quei casi in cui non conta l'esperienza, è immancabilmente unico, per esso si deve essere sempre pronti a ricominciare tutto. Rinascere.
11) Ho viaggiato abbastanza per sentire la necessità di continuare a farlo. Dopo un buon pezzo di mondo non c'è stato ancora un posto dove mi fossi sentito veramente a casa, compresa la mia città. Forse per questo prendo tutto alla leggera.
12) Il tempo: Il passato a mio parere è quel qualcosa che deve ancora avvenire. Il presente è solo ora. Il futuro praticamente è già passato.
13) La cultura è infinita, non c'è limite per ciò che si può apprendere, c'è un limite solo per il buonsenso. Io non l'ho passato, spero, e mi piace davvero pensarlo.
14) Amo gli animali, ho sempre desiderato un cane ma non sono mai a casa, o meglio, lui non è mai in casa quando torno.
15) Dio, la religione è un tale sconquasso per me che preferisco occuparmi di non essere perdonato, solo fare bene, che del resto chi è perfetto? io no di certo.
16) Trovo che sia strano non si sia tornati al vapore per il trasporto, con la tecnologia odierna, mi dico, gurdando l'ennesima caldaietta da stiro a buon mercato che compro. Filano che è una meraviglia i miei panni (detto da uno che stira e gli piace. Due brocche d'acqua per il mio bolide da 200 cc, prego!)
17) Penso che sia inumana l'elemosina, non che sia inumano solo chiederla, o farla.
18) L'arte deve riempire i polmoni, deve far respirare il cambiamento che porta. Rimango scioccato solo dalle banalità e dagli indugi. Non potrei mai essere arte.
19) Socialmente parlando sono un'ombra sui muri quando il buio lo permette, per il resto presenzio alle assemblee, pago le bollette, faccio la spesa, accendo questo cazzo di pc 5-6 ore al giorno, che non è mai disgregazione, purchè si consumi qualcosa.
20) I miei amici sono pochissimi, o uno. Coloro che frequento mi dicono una persona di cuore ma non sanno, non siedo alle loro tavole, non conoscono i miei disgusti, piuttosto non sta a me dire di no... sta a loro non chiedere ma... loro non lo fanno.
21) Lavoro anche perchè mi piace, non solo per bisogno. Ammucchio i miei rottami come uno che colleziona reperti, con il pensiero di una guerra che ha a venire, quando mancherà tutto e io potrò avere la gioia di accontentare le vite accozzate fuori dalla porta del garage.
22) In me c'è il gran bisogno di sensibilizzarmi maggiormente, partendo dalle comprensioni e i consensi che non potrò mai avere se non smettendo di giudicarmi.
23) Amo la musica, assolutamente tutta, volevo fare il pianista. Anche se asciugare una lacrima o gettare la spazzatura comunque producano suoni, per le mie dita non è abbastanza. Così suono le menti praticando dei massaggi, la tastiera producendo immagini e suoni con le lettere.
24) Sostanzialmente io non amo la collera e, non porto la pace. Resto in attesa.
25) Sinceramente, io non vivo. Amo l'idea di farlo.

ehm ehm... ho sentito puzza di intervista e ho messo subito le mani avanti





......................................... ovviamente ho usato una certa dose di autoironìa ......

un'intervista profonda..

..anche utile per interpretare poi le poesie..
o comunque per sentirle meglio...

io sono imbranata a far domande..
e dopo una "autointervista" così fatta mi mancherebbe un po' di fantasia.


(però...che nome ha il cane??)

Per il momento il cane ancora non c'è, ho due gatti. O meglio sono della mia compagna, io sono semplicemente il papà , sono fratelli, si chiamano Theo e Sophia... bellissimi.

grazie a te, Giorgia.

A presto

oh, benissimo Alex!
mi piacciono le tue 25 cose su di te, ironiche ma anche serie. e tra l'altro la maggior parte di esse mi rispecchiano!
per le prossime interviste sarebbe sempre bene aprire con "dimmi 10 cose di te"

allora, io direi di andare con ordine concludendo l'intervista a Pedro. Alex, nessuna domanda per lui? Giorgia? curiosità, indiscrezioni...
come avete detto è un modo per conoscersi meglio ma anche, nel caso conoscessimo già la persona che stiamo intervistando, per farla conoscere agli altri. no?

per cui, se avete altre domande per lui, facciamole nel corso dei prossimi giorni e poi riprendiamo da qui.

Alex, non vorrai certo scampartela! le tue 25 risposte aprono ad altrettante nuove domande.

bene, bene . Abbiamo un'autocandidatura.
Dice bene la mia socia, non appena conclusa l'intervista a Pedrito, si ricomincerà da qui.

ok, visto che dall'altra parte le domande sembrano esaurite, direi che è ora di conoscerci meglio. o no?

e prendendo spunto dal punto n.20 delle tue risposte, questa volta farò parte dello sparuto numero di persone che invece di dirtelo, te lo chiedono:

sei una persona di buon cuore? e cosa significa esserlo, secondo te?

e poi... quando ti alzi al mattino, in genere, qual è la prima cosa a cui pensi?

bene, bene... Forza Alex, attendiamo queste risposte in modo da farne subito altre!

azz...! E io che pensavo aver chiarito la mia non fosse una auto celebrazione d'altra parte, salutare è lecito, rispondere è obbligatorio. quindi, quantomeno debbo risposte.

Essere di buon cuore, innanzitutto significa averne. Ed averne, appunto, significa averne a prescindere se conviene o meno. No, specicifico questo perché, al mondo d'oggi c'è gente cui conviene più la cura che l'effetto, proprio perché con la prima riesce ad ottenere il secondo, quindi entrambi.

Spiego:

Se dimostrassi avere cuore, ad esempio, in una qualsiasi attività professionale, il mio fare sarebbe sempre molto apprezzato, e, specialmente dai 99 su 100 che fruendo dei miei servizi, probabilmente non si chiederanno altro se non solo che magari dietro tutto c'è un errore. Seppure un errore apparentemente ci sia, ovvero il mio strano disinteresse per me stesso, non è detto a nessuno di non poter intervenire con suo buon senso per accorrere a correggermi. Così finiscono per fingersi malati di altro a quel punto, proprio per comparare un disagio ad un altro, compensando. Sta di fatto che verrei preso per strano da tutti, registrando un guadagno solo con colui che non ne potrebbe approfittare: l'1 su 100 che venendo di buon cuore alla fine non acquisterebbe niente.

Ma avere un cuore dopotutto, significa pure avere troppo o niente, per lo più è semplicemente respirare, e quando ci si può sentire in colpa per questo si è pronti ad ogni rinuncia/dono.
Io personalmente un cuore me lo sento, lo tengo stretto, spesso, per non sentirmi solo. Non mi metto a soccorrere chiunque, credo non valga la pena privarsi della propria salute quando tutto è già stato chiaramente scritto. Dico che ho dovuto spesso guardare altrove, e ancor più spesso bestemmiare tirando tardi per non averlo fatto. Ho imparato molto e soprattutto come appiccare un incendio, scintilla dopo scintilla. Non c'è modo per arricchirsi di tutto questo, se non avere già dei propri sufficienti mezzi. Ho incontrato molta gente di cuore, questo credo sia evidente. Prorio per questo sono pronto a darlo.


Ultimamente mi sveglio molto tardi, dicendomi che passerà.

il mio pensiero dominante:

Si attribuisce spesso la causa di ciò che si è in ciò che si è trovato. Quando la rierca della stessa va mirata in ciò che si vorrebbe essere.

Vi ringrazio per la vostra attenzione ma, eviterei volentieri le prossime domande, questo periodo non mi lascia spazi adeguati per rispondere. Magari più in la, volentieri.

Un caro abbraccio.

Alessandro.

va bene Alex, ti ringraziamo per queste risposte molto interessanti.
Naturalmente rispettiamo anche la tua scelta di non avere altre domande, visto il tuo periodo impegnato.
Ti dispiacerebbe solo fare un nome?
per passare la palla ad un altro...

grazie mille!

Spero mi si comprenda, anche se mi rendo conto da me certe volte sono poco chiaro, troppo dispersivo. Non vorrei mai ed in nessun modo essere sgarbato, e spero di non averlo dato a pensare. Semplicemente passo un periodo indelicato, che non mi consente la leggerezza necessaria per partecipare in modo appropriato ad una qualsivoglia interazione sociale, poiché è con spirito leggero che si partecipa ad una intervista. Non ho certo pensato mi si facesse il terzo grado, e di fatto non lo è assolutamente, ma a me in questo momento affaticherebbe anche dover rispondere dell'ora a chi me la chiede .

é una buona cosa conoscere l'autore dietro ciò che è scritto, lo trovo costruttivo, un motivo di crescita per entrambe le parti. A tal proposito stimolerei tutti gli autori a dare di loro, come già intuito da Roberta (quindi appoggio in pieno, inevitabilmente), dieci particolari del loro modo di agire, vivere e pensare sulla realtà a loro circostante.

Ora, non la prendo come un'incombenza dover dare un nome per il prossimo intervistato (ve possino acciaccavve!! ). Un nome ce l'ho e spero l'autore non me ne voglia ma, interesserebbe non solo a me, credo, sapere qualcosa di più su di esso.
Tra gli autori qui presenti è quello che mi intriga di più, fondamentalmente perché già "conosciuto" ed apprezzato altrove.


L'autore in questione è Dave Du Demon


Buon Proseguimento e a presto.

Cari saluti.

Alessandro.

non ti preoccupare Alex, anche io ho avuto quest'ultimo periodo impegnato per cui ti capisco, ma ti ringrazio comunque per la tua spiegazione .

Il prossimo che va sotto è Dave , ma riprenderemo dopo le vacanze, visto che ora non avrebbe l'attenzione che merita, quindi... conservatevi le domande .

Alla prossima Alex!