25 Che dice la Scrittura? (Romani 4:3)

Manlio-
00mercoledì 20 aprile 2011 19:34
Le porte del soggiorno dei morti e la chiesa
Le porte del soggiorno dei morti e la chiesa

«E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte del soggiorno dei morti non la potranno vincere.» Matteo 16:18

— Il Signore dice che le porte del soggiorno dei morti non potranno vincere la Sua Chiesa. Come dobbiamo comprendere questo passo? La rovina attuale della chiesa professante ha talmente cambiato le cose che questo passo non è più valido?

La confessione di Pietro dopo la rivelazione che aveva ricevuta dal Padre, dichiarava la verità riguardo la persona del Salvatore, sicuro fondamento della Chiesa. Gesù è Egli stesso la Pietra sul quale costruisce la Sua assemblea. «Infatti si legge nella Scrittura: "Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chiunque crede in essa non resterà confuso". Per voi dunque che credete essa è preziosa; ma per gli increduli "la pietra che i costruttori hanno rigettata è diventata la pietra angolare, pietra d’inciampo e sasso di ostacolo".» (1 Pietro 2:6-8)

Egli si è rivelato non solo come il Cristo, depositario e garante di tutte le promesse, ma anche come il Figlio del Dio vivente, che era fin dall’eternità in seno al Padre, esistente prima di ogni promessa ed indipendente da tutto ciò che è stato fatto. D’altronde tutto ciò che è stato fatto era opera Sua, creato per mezzo di Lui e per Lui. La Chiesa, fondata su questo fondamento, condivide questo carattere di vita inestinguibile, contro cui il potere di Satana non può far nulla.

In questo senso bisogna considerare «le porte del soggiorno dei morti». Le «porte» erano la sede dell’autorità. Si tratta dunque del potere della morte e di colui che ha questo potere, cioè di Satana (leggere Ebrei 2:14).

Di conseguenza, non si fa riferimento qui alle mancanze degli uomini, agli errori di ogni tipo che si sono insinuati nella Chiesa, alle loro conseguenze funeste, ai frutti sempre più disastrosi a causa della debolezza degli uomini e della loro mancanza di sottomissione a Cristo. Si tratta di ciò che ha fatto Cristo, con la Sua potenza e grazie a ciò che Egli è. Lui non si sbaglia mai, non può sbagliarsi; e, nel mezzo di tutta la confusione esterna, per i fedeli rimane la preziosa consolazione chiamata «sigillo» del «solido fondamento di Dio». «Tuttavia il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: Il Signore conosce quelli che sono suoi» (2 Timoteo 2:19). Colui che ha iniziato quest’opera meravigliosa la porterà a compimento al momento giusto, perché non è ancora terminata. Quando sarà al completo, la Chiesa, dopo esser stata rapita per essere con Cristo in cielo, sarà manifestata «che scendeva dal cielo da presso Dio, con la gloria di Dio» (Apocalisse 21:11).

È vero che gli uomini hanno una parte nella costruzione della Chiesa, e che tutto ciò che è stato fatto dagli uomini verrà giudicato. L’apostolo lo dimostra chiaramente nel capitolo 3 della prima lettera ai Corinzi. Ma in questo passo di Matteo si parla solo dell’opera di Cristo, opera che Lui mantiene nelle Sue mani, che porta a termine per il Padre, secondo le Sue perfezioni. Sarà il compimento più completo della parola profetica: «Egli costruirà una casa al mio nome e io renderò stabile per sempre il trono del suo regno» (2 Samuele 7:13). Ogni vero credente è una «pietra vivente» in questo edificio: «Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo» (1 Pietro 2:4-5). Ogni vero credente, una volta posto dal Signore sul fondamento solido, vi rimane; la sua morte, non cambia la sua posizione nella Chiesa di Dio.

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