La matrice di questo freddo tardivo...
Come dicevo qualche giorno fa, l'irruzione fedda si colloca nel fisiologico collasso del Vortice Polare, dopo una lunga stagione invernale di imperativa conservazione.
La massa d'aria scesa alle nostre latitudini ha origine artico-marittima, con influenza continentale nella sua traiettoria di discesa.
Come noto, le latitudini artico-marittime generano masse d'aria molto fredde a tutte le quote con gradiente verticale piuttosto accentuato e omogeneamente spaziato sull'intera colonna troposferica.
Per dirla in termini più diretti, non si tratta dell'aria artico-continentale e/o polare continentale che giunge dalla pancia dell'anticiclone russo-siberiano.
Entrano entrambe dalla porta diretta della bora ma con effetti dfferenti.
La carta allegata è l'analisi gfs del 22 marzo da cui si vede chiaramente la traiettoria dell'avvezione.
Sotto ho aggiunto un calcolo dei gradienti verticali (C° ogni 100 m di quota) in quattro località oggetto di radiosondaggi aerologici. Come si può vedere, in padana l'aria ha mantenuto le sue caratteristiche originali soltanto in quota mentre al suolo, un gradiente decisamente più flebile sta restituendo temperature non così estreme al piano; diverso il discorso nelle località battute più direttamente, dove il delta verticale è rimasto pressoché intatto (0.6/0.7° ogni 100 m).
Buona giornata a tutti.