22 febbraio da un telefono

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paper.
00sabato 22 febbraio 2014 11:30
dedicato a voi due:

Voi vi amavate come due pazzi
Vi siete lasciati senza parlarne
Uno spleen lo teneva esiliato
E lo spleen gli veniva da tutto

Bene

I tuoi occhi dicevano: capisci?
Perché mai non vuoi capire?
Ma nessuno ha voluto fare il primo passo

Dove è lui a quest'ora?
Può darsi che pianga...
Dove sei a quest'ora?
Oh almeno, abbi cura di te, ti scongiuro!

Maniaci della felicità,
Che cosa avreste fatto
Tu della tua anima
Lui della sua fallibile giovinezza?

Bene

Sarebbero passati degli anni
Induriti, ognuno per sé
Vi sareste detto: se avessi saputo...
Ma nessuno ha voluto fare il primo passo


francesca.38
00lunedì 24 febbraio 2014 17:52
sembra una canzone. forse è una canzone. cantata da una voce roca, in inglese ovviamente...
paper.
00lunedì 24 febbraio 2014 22:31
testo pensato per una canzone
celine.r
00lunedì 17 marzo 2014 13:23
Gran pezzo, complimenti paper

[SM=g1843565]
Rossano777
00mercoledì 19 marzo 2014 08:53
Buongiorno a tutti, nonostante l'ultimo (nonché ennesimo) scazzo con il grande paper non posso astenermi dall' unirmi al plauso di Celine per una cosa così commovente come questa poesia, che giustamente è da definirsi "pezzo", un GRAN PEZZO.

Sei un grande, paper!
francesca.38
00mercoledì 19 marzo 2014 16:42
ed è il mio regalo, questo pezzo, vero paper? [SM=g1845216]
Polly.73
00mercoledì 19 marzo 2014 19:12
Che dire? [SM=g1843595] [SM=g1843595] [SM=g1843595] [SM=g1843595] [SM=g1843595] [SM=g1843595] [SM=g1843595] [SM=g1843595]
paper.
00mercoledì 19 marzo 2014 19:14
Re:
francesca.38, 19/03/2014 16:42:

ed è il mio regalo, questo pezzo, vero paper? [SM=g1845216]




quasi del tutto tuo
ma io penso anche a un altro dono
Rossano777
00mercoledì 19 marzo 2014 19:21
Ribadisco: da brivido.
paper.
00giovedì 20 marzo 2014 11:37
Re:
Rossano777, 19/03/2014 08:53:

Buongiorno a tutti, nonostante l'ultimo (nonché ennesimo) scazzo con il grande paper non posso astenermi dall' unirmi al plauso di Celine per una cosa così commovente come questa poesia, che giustamente è da definirsi "pezzo", un GRAN PEZZO.

Sei un grande, paper!




ma di quale scazzo parli? credo di capire ma per me non lo è stato assolutamente, difatti come sai non ho smesso di cercarti. detto questo sono contento che apprezzi il mio pezzo (ringrazio anche celine ma più in generale tutti coloro che mi hanno scritto o sentito anche in privato). il pezzo suddetto, che è privo di titolo, sarà contenuto nell'integrazione del volume Ode a Damo e altri viaggi. volume che considero prezioso perché estremamente difficoltoso. al momento non sarà messo in vendita, anche perché sarebbe questa un'operazione oziosa e anacronistica. va detto che la prima tiratura del libro, che constava di ben 50 esemplari eh eh, è andata esaurita in 48 ore, e non dico una palla, anche se qualcuno, come per esempio te, ne acquistarono più di una copia.
Francesca con l'acutezza che la contraddistingue ha scritto che questa poesia suonava come un brano pop. vero. d'altronde il pezzo è stato scritto di getto grazie allo smartphone durante un concerto a cui assistetti a Londra (erano i The Chamaleons) e non è detto che il sound malinconico del gruppo inglese non abbia interferito sulla prosodia dell'ispirazione, ma più in generale tutta l'esperienza londinese durante la quale sperimentai accanto alla più nera disperazione squarci di gioia immotivata ma feconda, sesso promiscuo e alcoliche meditazioni...
la tematica del pezzo è sentimentale, e narra di una storia d'amore pazza, breve, densa di rimpianti, di cui personalmente venni a conoscenza con abbondanza di dettagli e che mi colpì particolarmente per taluni elementi comuni a passate esperienze questa volta dirette.
non credo sia un pezzo originale, nel senso che il dato simbolico è assolutamente derivativo (Samain, Corbiere eccetera) - tuttavia più lo leggo e più mi emoziona, perché la consapevolezza di avere centrato l'obiettivo è qualcosa di inesprimibile nella misura in cui l'intensità di un'emozione ti permea fino ai precordi. per uno come me, che non si picca di definirsi poeta, lo stile di un componimento che poi non è così sbagliato definire una poesia, è una conquista, e rappresenta un'evoluzione prosodica che giudico irreversibile quanto esaltante. adesso ho paura di morire. se morissi sarebbe un vero peccato, perché ho in canna 2 romanzi e 7 o 8 altre cose più brevi che meritano di vedere la luce...
francesca.38
00venerdì 21 marzo 2014 17:18
sì se morissi sarebbe un peccato:) [SM=g1845216]
paper.
00venerdì 21 marzo 2014 19:15
Re:
francesca.38, 21/03/2014 17:18:

sì se morissi sarebbe un peccato:) [SM=g1845216]




toni eccessivamente intrisi di preoccupata disperazione

ehm
francesca.38
00sabato 22 marzo 2014 17:01
egoistica preoccupazione sì, disperazione no.
e c'è anche un tocco di presa per i culo nei miei toni, caro paperozzo:) [SM=g1845216]
paper.
00sabato 22 marzo 2014 19:07
ero ironico
francesca.38
00martedì 25 marzo 2014 20:26
Re:
paper., 22/03/2014 19:07:

ero ironico




[SM=g1846125]
[SM=g1845216]
francesca.38
00martedì 25 marzo 2014 21:31
ah paper, sono a londra. te la saluto?
paper.
00mercoledì 26 marzo 2014 10:32
Re:
francesca.38, 25/03/2014 21:31:

ah paper, sono a londra. te la saluto?




tu a Londra ed io ad Atene
paper.
00mercoledì 26 marzo 2014 19:39
Re:
francesca.38, 25/03/2014 21:31:

ah paper, sono a londra. te la saluto?




a Londra non fui sobrio, mai. e durante peregrinazioni sessuali e sollecitazioni alcoliche, attraversai la nera disperazione meditando sul vizio abissale!

francesca.38
00mercoledì 26 marzo 2014 20:03
Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato, c'è un campo. ti aspetterò laggiù.

jalaluddin rumi



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