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SORRENTO-TREVISO: LA CRONACA DA SPORT IN PENISOLA
Lunedì 06 Agosto 2012 17:26 | | |
Ci credevano in pochi, ma alla fine dei primi novanta minuti di gioco ufficiali l’erba naturale del “Simonetta Lamberti” di Cava de’Tirreni ha detto che il Sorrento c’è e con Giovanni Bucaro alla guida, nonostante le mille problematiche ancora da risolvere, ha ampi margini di miglioramento. Perché, nonostante i giorni di allenamento fossero pochi e le gambe ancora troppo appesantite dai duri carichi di lavoro, nella gara di TIM Cup con il Treviso ha dimostrato cuore e carattere da vendere e soprattutto un organizzazione di gioco che, seppur abbozzata, ha a tratti anche divertito quei pochi intimi che hanno dato credito ai colori rossoneri seguendo la squadra anche nel salernitano.
Spirito di sacrificio collettivo, attenzione, applicazione e abnegazione massima. Queste le caratteristiche che il Sorrento ha messo in campo nella sua “prima”. Che è coincisa, con merito, con una vittoria che, prima di regalare il secondo turno eliminatorio della TIM CUP (si gioca domenica al “Picco” contro lo Spezia, neopromosso in serie B) ha regalato fiducia e sorriso ad un ambiente fin troppo cupo e nervoso. Insomma, manna dal cielo di questi tempi.
Di certo, non c’è assolutamente da rilassarsi e compiacersi. Soprattutto perché di fronte il Sorrento aveva un Treviso ancora abbozzato, legato anch’esso ad un mercato fermo al palo. Troppo molli i bianco scudati di Maurizi, privi di idee e soprattutto della lucidità giusta nei rifornimenti alle punte. Lucidità che il Sorrento ha avuto a tratti e che ha saputo sfruttare nei momenti caldi del match, grazie anche ad un ritrovato Beati che in cabina di regia ha saputo ben giostrare la manovra rossonera. Dell’ex Frosinone è stato il primo tiro in porta rossonero della stagione, un destro secco dai trenta metri che si è spento di un soffio alla sinistra del portiere veneto. Un bel segnale, senza dubbio. Viste anche le critiche mossegli per il mancato apporto dato alla squadra nella seconda parte della scorsa stagione.
L’apporto giusto, fin dal primo istante, l’ha dato invece il portiere Aniello Ambrosio, all’esordio con la 1 sulle spalle. Sicuro e con la giusta dose di cattiveria agonistica, il portierone cresciuto nel vivaio rossonero ha salvato capra e cavoli al 37’ della prima frazione, quando Fortunato gli si è presentato contro dal dischetto dopo una trattenuta in aerea di Beati a Rosaia. Freddo nel guardare negli occhi l’ex Como, ne ha deviato in calcio d’angolo la battuta con un guizzo felino. Roba da gran portiere. Non contento, nella ripresa si è replicato, stavolta sul missile di Sy: altra grande parata, nonostante fosse stato preso in controtempo. Due interventi da numero uno. A conti fatti, mezza vittoria la si deve a lui.
L’altra metà va divisa ancora in due: un quarto va all’intero pacchetto arretrato, Vanin-Nocentini-Di Nunzio-Bonomi: quattro “senatori” che hanno lasciato le briciole al tridente del Treviso. Un’unica sbavatura, di Nocentini, poteva costare l’1-1, ma per fortuna l’ex Benevento Sy era in vena di regali e a tu per tu con Ambrosio ha sparato alle stelle. L’altro quarto, ad honorem, va all’eroe di giornata: Claudio Corsetti. E’ lui l’uomo della domenica, sacrificato centravanti per l’assenza in rosa di un “puntero” di ruolo. Stretto nella morsa dell’ex Di Girolamo, quando ha potuto cercato, e bene, la profondità, mostrando già una buona tenuta atletica. Ma, soprattutto, ha mostrato di avere l’istinto del bomber. Sono infatti suoi i due gol che hanno permesso al Sorrento di staccare il pass per il “Picco” di La Spezia: il primo, d’istinto, alla Inzaghi, perché si è trovato nel posto giusto al momento giusto, deviando in rete una bordata di Di Nunzio che Melano aveva respinto. Azione partita da un calcio d’angolo nato da un gran bello spunto di Basso. L’altro, nel finale, con un voleè di destro dopo un’altra grande giocata di un volitivo Basso. Insomma, un Corsetti strappa-applausi.
Un po’ come Massimiliano De Angelis, 16 anni appena, buttato nella mischia dal primo minuto in un ruolo non suo (ha giocato interno sinistro di centrocampo, lui che è un terzino). Con caparbietà e grande cuore ha sopperito alla mancanza di esperienza ed ha fatto anche vedere una discreta dose di personalità. Qualche dribbling, un paio di tiri fuori misura, che al momento della sostituzione gli sono valsi la standing ovation del pubblico. Non male per un classe 1996.
Un’altra sorpresa di un Sorrento che vuole sorprendere. Ma che non può e non deve fermarsi. Perché ancora nulla è stato fatto, ed il cammino è ancora lungo e tortuoso.
SORRENTO – TREVISO 2-0
Marcatori: 4’ e 45’ s.t. Corsetti (S)
SORRENTO (4-3-3): Ambrosio; Vanin, Nocentini, Di Nunzio, Bonomi; Greco, Beati, De Angelis (dal 40’ s.t. Alison); Esposito (dal 25’ s.t. Natale), Corsetti, Basso (dal 46’ s.t. Breglia). A disp: Lombardo, Breglia, Terminiello, Iovino, Mascolo. All: Bucaro
TREVISO (3-4-3); Melano; Videtta, Di Girolamo, Cernuto; Brunetti, Salvi, Rosaia, Beccia; Rizzo (dal 22’ s.t. Del Grande), Sy, Fortunato (dal 31’ s.t. Madiotto). A disp: Camata, Nenzi, Garofalo, Reginato, Spinosa. All: Maurizi.
Arbitro: Carmine Di Ruberto di Nocera Inferiore (Pentangelo/Curatoli) Quarto uomo: Pierro di Nola
Note: ammoniti: Di Nunzio (S), Di Girolamo (T), Beati (S), Bonomi (S), Nocentini (S), Madiotto (T) espulsi: calci d’angolo: 5-4 recuperi: 2’ primo tempo, 4’ secondo tempo al 37’ p.t. Ambrosio (S) para il rigore calciato da Fortunato (T)
Articolo di Michele Gargiulo
Sport in Penisola