mon cher jules,
aspetta, per quanto mi riguarda ebbi delle emozioni molto forti, una mia amica -che guardacaso oggi è mia moglie...- era in quei giorni in Germania, e ci raccontò di uno spirito molto forte che portava speranza e attesa. oggi purtroppo i problemi, lo ha detto anche la Merkel, che è originaria della DDR, non sono stati ancora superati, le differenze di stile di viata, le fratture nel tessuto sociale, i contrasti etnici, il revanchismo neonazista non permettono ancora di leggere con succiciente distacco queglia vvenimenti. Indubbiamente quei giorni sono stai l'acme di un percorso di rinascita, ma forse troppo alto è stato il prezzo pagato dai tedeschi est: in termini economici, in termini di disagio al cospetto della fittizia opulenza dell'ovest, in termini di gelo da parte dei bravi cittadini federali. Che ancora si domandano perché, per colpa dei fratelli di Pankow (li chiamano così in segno dispregiativo per il sobborgo berlinese che era capitale della DDR)il loro magnifico stato sociale si è disgregato. La Storia non è ancora riuscita a dipanare i neri fatti degli anni '30 del secolo scorso, ancora si discute sulla II Guerra Mondiale: forse venti anni per trarre delle conclusioni sono pochi, troppo pochi.
Ma quella sensazione di libertà, di sollievo, di frontiere che si aprono, quelle immagini con il muro che cade, rimarranno per sempre!