1981 – L’anno dei singoli viventi
La storia della new wave è anche la storia di uno strano formato di disco, il 12”
Ha il diametro di un LP ma può suonare, a seconda della scelta tecnica in fase di incisione, sia a 45 giri che a 33.
In gergo si chiama
Maxi Single, Mix, EP, a seconda della sua destinazione.
Il Maxi single è un 45 giri che contiene più di due brani.
Pezzi che non hanno trovato posto negli LP, versioni live, canzoni di durata molto diversa fra loro.
Il Mix invece si distingue perché presenta versioni delle canzoni originali rimixate, spesso
extended version che durano di più, sono arricchite di effetti, hanno la linea dei bassi esaltata e sono fatte apposta per le discoteche.
Oppure
alternative version, magari acustiche
unplugged, o registrate in occasioni differenti da quelle dell’album.
Famosissime in quel periodo le
Peel Session, passaggio obbligato soprattutto in Inghilterra per ogni Band volesse entrare nel fondamentale circuito promozionale delle radio.
L’EP invece viene chiamato anche
minialbum perché è un LP a tutti gli effetti ma ci sono dentro meno canzoni.
Lo usano i gruppi esordienti che non hanno in repertorio un adeguato numero di pezzi , oppure le band che hanno a disposizione materiale valido ma che per scelte estetiche o di contenuto stacca troppo da quello degli album.
E’ una grandissima mole di materiale, che all’epoca non era neanche sempre facile trovare nel mercato regolare.
Le tirature erano normalmente più limitate di quelle dei 33 e dei 45.
Le
radio edit le case discografiche le mandavano in omaggio alle emittenti di loro scelta.
Si riconoscevano per l’angolo superiore sinistro tagliato, che significava che non erano destinate alla normale vendita.
Stesso discorso per i
mix riservati ai DJ.
Ormai tutti gli album più famosi o significativi del periodo sono stati ristampati e rimasterizzati e i pezzi che erano nei 12” vengono messi come [Cbonus tracks, ma per fare un esempio che citava Carlo, se nessuno avesse deciso di ripubblicare nel 2013 il materiale dei Rip Rig + Panic diverse loro canzoni , anche ottime, sarebbero rimaste introvabili.
Solo a volte messe in rete in registrazioni dirette dai vecchi vinili, che sono pure affascinanti ma hanno una qualità schifosa.
The Specials - Ghost Town
La loro canzone più bella.
Lo ska, che è divertimento puro, qui rallenta e si fa malinconico e scoraggiato.
Questa città sta diventando una città fantasma
Tutti i club sono stati chiusi
Questo posto sta diventando una città fantasma
Le Bands non suonano più
Sfidandosi sulla pista da ballo.
Vi ricordate i bei vecchi tempi prima della città fantasma?
Abbiamo ballato e cantato e la musica risuonava in ogni angolo della boomtown
Questa città sta diventando come una città fantasma
Perché la gioventù deve combattere contro se stessa ?
Il Governo ha dimenticato i giovani negli sgabuzzini
Questo posto sta diventando una città fantasma
Non c’è nessun lavoro da trovare in questo paese
E non si può andare in nessun altro
E la gente è incazzata !
Benvenuti negli anni 80 …
The Cure - Charlotte Sometimes
Uscita come singolo nel 1981 è una delle canzoni più belle dei Cure e inizialmente più difficili da trovare.
In Italia il 45 non fu pubblicato e bisognava prenderselo d’importazione, girava solo in una compilation su cassetta.
Finirà in una raccolta ufficiale solo nel 1986.
R.E.M. - Radio Free Europe
B Side: Sitting Still
Debutto col botto dei R.E.M.
Anche questo bisognava cercarlo col lanternino perché originariamente pubblicato per la piccolissima label indipendente Hib-Tone.
Ma grazie al tam tam degli appassionati era già all’epoca molto ricercato.
Finirà su 33 nel primo album della band, nel 1983.
Anche il lato B è uno dei classici del gruppo.
Scritti Politti - The Sweetest Girl
Non esistono canzoni perfette.
Ma certe ci vanno vicino.
Tom Tom Club - Wordy Rappinghood
Mentre la testa pensante dei Talking Heads si dedicava ad alchimie d’alta scuola con il guru Brian Eno il cuore pulsante e ritmico della band tirava fuori il lato più solare e giocoso.
In Italia irrimediabilmente sputtanata da
Mago G
Laurie Anderson - O Superman
Non solo estrema cura della musica ma anche del linguaggio gestuale.
Anche se non è un pezzo facile era uno di quelli che Carlo Massarini passava in
heavy rotation a Mister Fantasy, quindi abbastanza conosciuto in Italia.
Dead Kennedys - Nazi Punks Fuck Off!
Jello Biafra che si incazza con le frange fasciste che cercano di appropriarsi del punk.
Il movimento è comunque sempre stato anarcoide.
Ha usato simboli nazisti solo per scandalizzare e scioccare, come per lo stesso scopo ha usato riferimenti al terrorismo rosso.
Sid Vicious a Paris
Joe Strummer - The Red Brigade
Scene tratte da
The great Rock ‘n Roll Swindle e
Rude Boy, per me da avere senza alcun dubbio in videoteca. Esistono sottotitolati in Italiano.
I veri Skinheads, insieme ai Rude Boys, nascono alla fine degli anni sessanta tra i figli del proletariato bianco e le seconde generazioni degli immigrati neri.
La definizione
testa rasata infatti deriva dalla consuetudine dei primi immigrati giamaicani che, lavorando nei porti come scaricatori in condizioni igieniche precarie, si rasavano i capelli per difendersi dai pidocchi.
Sono incazzati ma non più violenti di tanti altri gruppi, per lo più apolitici e comunque mai di destra.
I Naziskin vengono creati dall’interpretazione, al solito semplicistica, distorta e deviante, delle televisioni che fanno di tutta l’erba un fascio e confondono tutto il movimento con i pochi Boneheads (teste d'osso) del National Front.
Ma questa bufala bella e buona fuori dell’Inghilterra creerà tanti danni e un equivoco che dura ancora oggi
U2 – Gloria
Dovessi votarli con la testa di oggi non lo farei.
All’epoca questo brano fu la sigla del nostro programma radio per almeno due tre mesi.
Deutsch Amerikanische Freundschaft - Der Mussolini
Live Version
I tedeschi sono squadrati ma se escono di testa lo fanno per benino.
Phil Collins - In the Air Tonight
Fondamentale nella storia della musica degli anni ’80 perché è la colonna sonora della prima e unica volta che ho rimorchiato in discoteca.
Tanto per chiarire lo spirito dei tempi la canzone me la ricordo, il nome della tipa no.
Un paio di note.
Quasi tutti i brani citati hanno il videoclip originale.
Siamo entrati nell’era della
music television
Volete capire al volo se siete negli anni ’80 ?
Guardate le pettinature.
I capelli cotonati di Michael Stipe e Bono non hanno prezzo.
Per tutto il resto c’è Mastercard…
Fuori classifica.
Clock DVA - 4 Hours (remixed)
Si stanno allenando...
The Psychedelic Furs - Pretty in Pink
Questo per l’epoca era POP, adesso starebbe tranquillamente sopra alle migliori hit indie o alternative.
John Foxx Europe - After the Rain
Decisamente meglio John Foxx da solo che gli Ultravox senza di lui.
Eurythmics - Never Gonna Cry Again
Lei era già affascinante da morire...
Duran Duran - Planet Earth
Niente, e dico niente fa più anni ’80 di questa canzone.
Da cui la montatura mediatica dei New Romantic
Fun Boy Three - The Lunatics Have Taken Over the Asylum
Black & White sound
The Birthday Party - Nick The Stripper
No comment
23 Skidoo - The Gospel Comes to New Guinea
E mò basta che se non mi alzo dal computer mi menano...