1946 il primo voto.

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cane...sciolto
00lunedì 6 febbraio 2006 21:57
Sessant' anni fa il referendum Monarchia-Repubblica e le elezioni per la Costituente. Dal 22 febbraio una mostra alla camera.

1946, il primo voto.

Il 2 giugno andarono ai seggi ventotto milioni di cittadini e per la prima volta anche le donne parteciparono alla consultazione. Malgrado i presunti brogli, il re sconfitto preferì l'esilio. La DC ottenne il 35,2%, secondi furono i socialisti, il Pci si fermò al 18,9%.

Sessant' anni fa, nel giugno 1946, nacque la Repubblica italiana e risorse la vita parlamentare con l'Assemblea Costituente. Per la prima vota anche le donne si recarono alle urne così che gli aventi diritto al voto diventarono 28 milioni, una cifra mai raggiunta prima di allora. Le elezioni, soprattutto nelle grandi città, si svolsero con un certo grado di confusione e con code lunghissime davanti ai seggi elettorali. A causa dei 20 anni di di regime mussoliniano, gli uffici incaricati di organizzare le elezioni si erano disabituati a gestirle. Ai cittadini, inoltre, era stato comunicato che il voto era "obbligatorio". La sanzione consisteva in una nota sul certificato di buona condotta, allora necessario per trovare un lavoro, nella quale sarebbe stato scritto: "questo cittadino non ha votato"". Presi dall'ansia di ottemperare all'obbligo molti si presentarono ai seggi fin dalle prime ore del mattino del 2, benchè si votasse anche il 3. L'elettore riceveva 2 schede. Una per il referendum istituzionale, con i simboli di repubblica e monarchia, e una per eleggere i deputati alla Costituente, con i simboli dei partiti e i nomi dei candidati, accanto ai quali apporre la croce per le preferenze. Gli analfabeti erano il 6,9% al nord e il 24,4% al sud. Molti entravano in cabina e venivano presi dalle incertezze. Anche lo spoglio delle schede avrebbe richiesto tempi lunghi. Il referendum era stato voluto perchè il regime monarchico aveva a lungo collaborato con quello mussoliniano portando l'Italia alla sconfitta, nonchè per il fatto che Vittorio Emanuele III, insieme con Badoglio, aveva abbandonato Roma all'alba del 9 settembre 1943 lasciando le truppe italiane senza ordini precisi. Il re e Badoglio erano convinti di ritornare a Roma dopo pochi giorni, al seguito degli anglo-americani, ma si erano sbagliati. Nei mesi seguenti, nelle regioni meridionali dove gli eserciti alleati avevano riportato la democrazia, numerosi partiti condussero una violenta campagna contro il re, rifiutandosi di formare un nuovo governo che avrebbe dovuto ottenere l'investitura da quel sovrano. Sennonchè, il 27 marzo 1944, arrivò dalla Russia Palmiro Togliatti, l'abilissimo segretario del Partito comunista, il quale risolse subito il problema, accettando di partecipare a un governo transitorio e propronendo di rinviare la questione istituzionale a una Assemblea Costituente da eleggere dopo la guerra. La linea moderata di Togliatti nacque dal fatto che Stalin non voleva creare problemi agli angloamericani in Italia, affinchè essi non gli creassero problemi all'Est. Stalin, insomma, attribuiva l'Italia, la Francia e parte della Germania, alla sfera di influenza occidentale, aspettandosi che gli occidentali gli restituissero la cortesia con Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia e Romania. La pace europea si sarebbe retta su questo scambio, come infatti accadde. Gli elettori del 1946 non erano consapevoli di tali retroscena, che del resto sono ancora ignorati da tanti elettori di oggi. Quelli di allora erano animati da sentimenti contrastanti, di indignazione e di spirito di avventura i repubblicani, di fedeltà al sovrano e di spirito di conservazione i monarchici. L'impressione generale fu che più trascorrevano i mesi e più la scelta monarchica avrebbe acquistato consensi. Il 9 maggio, proprio per offrire un' immagine rinnovata della monarchia, il vecchio re Vittorio abdica in favore del figlio Unberto, di 42 anni. Unberto era giovane, bello, sposato con una donna affascinante, Maria Josè del Belgio, dalla quale aveva avuto molti bei bambini. Maria Josè era stata notoriamente ostile a Hitler e a Mussolini. Una sorella di Umberto, Mafalda, era stata addirittura rapita dai tedeschi nel 43 e deportata a Bunchenwald, dove era morto l'anno dopo a causa di un bombardamento alleato. La propaganda monarchica poteva avere buone carte da giocare. Al referendum del 2-3 giugno partecipò l' 80,1% del corpo elettorale. Le schede bianche, nulle o invalidate furono più di un milione e mezzo. La repubblica prevalse col 54,3%, ma i monarchici dissero che c'erano stati brogli. Il 7 giugno un gruppo di giuristi monarchici ricorse in Cassazione sottolineando che, in base alla legge, la repubblica avrebbe potuto essere proclamata solo se avesse conquistato la maggioranza dei voti validi, il cui ammontare era ignoto a causa delle contestazioni.....

continua....
cane...sciolto
00lunedì 6 febbraio 2006 22:01
...Il 10 giugno, la Cassazione comunicò l'esito del referendum senza fornire la cifra dei voti validi e senza proclamare la repubblica. Benchè avesse ottenuto 2 milioni di voti più della monarchia, la repubblica aveva vinto con appena il 50,91% sul totale degli aventi diritto al voto. In varie città scoppiarono incidenti tra monarchici e repubblicani. Unberto di Savoia aveva confidato ai suoi amici che la repubblica poteva vincere per pochi voti, ma la monarchia no. Capendo che i ricorsi stavano portando alla guerra civile, dopo alcune esitazioni e con spirito patriottico, Umberto II decise di andare in esilio. Al momento della partenza, nel cortile del Quirinale, i corazzieri a cavallo lo salutarono sguainando le spade e gridando "Viva il re". Le elezioni per la Costituente confermarono la forza della DC, che ottenne da sola il 35,2%. Il secondo partito fu quello socialista con il 20,7%. Gravi inquietudini si manifestarono nel partito comunista il quale , benchè più organizzato del socialista, arrivò terzo con il 18,9%. Per la prima volta furono elette 21 donne. Tra queste la democristiana Angela Maria Cingolani Guidi - la quale, nel 1951, sarà la prima donna a rivestire da sottosegretaria un incarico di governo - e la comunista Nilde Iotti, prima donna a presiedere la Camera dei deputati, per quasi 13 anni, dal giugno 79 all'aprile 92. La Costituente si riunì dal 25 giugno 1946 al 31 gennaio 1947, in un' atmosfera relativamente serena grazie al fatto che la questione istituzionale si era risolta e che, in seguito alla divisione dell'Europa in sfere di influenza, sia gli Usa sia l' Urss vegliavano in piena concordia affinchè il Partito comunista non creasse problemi. Soltanto una grande crisi internazionale avrebbe potuto rimettere tutto in discussione ma, fino al crollo dell' Urss, questa crisi non scoppò mai. L'Italia repubblicana nacque 60 anni or sono da tali premesse e ben ha fatto la Camera dei deputati a organizzare nel palazzo di Montecitorio una mostra dedicata alla Costituente che verrà inaugurata il 22 febbraio dal Presidente Ciampi. Questa mostra e altre iniziative saranno coordinate dalla Fondazione della Camera, presieduta dal senatore a vita Giorgio Napolitano. Modernissima e informatizzata, la mostra avrà carattere itinerante dato che - tra il 2006 e il 2007 - toccherà tutti i capoluoghi di regione, ma la si potrà vedere anche in Internet e in un cd, ricco di immagini e notizie. Molto saggiamente e con spirito liberale, Giorgio Napolitano ha scritto nel catalogo che il materiale storico e audiovisivo raccolto consentirà a ciascuno di trarre autonomamente le sue impressioni e conclusioni sull'esperienza che allora venne compiuta e su quello che essa può ancora insegnarci sul modo di concepire la partecipazione democratica. La mostra è gratuita e sarà aperta al pubblico dal 23 febbraio all' 8 aprile, dal lunedì al sabato dalle h. 10 alle 19. Per questa e per altre manifestazioni curate dalla Fondazione vedi: fondazione.camera.it

Di Piero Melograni, dal Domenicale del "il Sole24 ore" domenica 5 febbraio 2006


Dietro ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, che hanno dato la vita perchè la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta.
Pietro Calamandrei agli studenti milanesi, nel 1955

[Modificato da cane...sciolto 06/02/2006 22.02]

cane...sciolto
00martedì 7 febbraio 2006 00:10
Io sarà 15-20 anni che non voto (referendum esclusi), mi spiace per chi diede la vita...ma se potessero vedere i politici attuali, quelli per cui dovrei votare, sia di destra che di sinistra, questi politicanti attuali...chissà...forse potrebbero capirmi [SM=x751540]
Pertinax
00martedì 7 febbraio 2006 16:56
secondo me non non ti capirebbero perchè vedrebbero loro stessi
cane...sciolto
00giovedì 9 febbraio 2006 02:23
Secondo me...hanno una icazzatura, MASTODONTICA!! [SM=x751613] [SM=x751614]

[Modificato da cane...sciolto 09/02/2006 2.24]

=Benito Mussolini=
00giovedì 16 febbraio 2006 09:12
doveva rimanere la monarchia...altro che repubblica..
il re se ne sarebbe fregato di fare favorucci come fanno i politici... [SM=x751537]
Pius Augustus
00giovedì 16 febbraio 2006 17:36
Re:

Scritto da: =Benito Mussolini= 16/02/2006 9.12
..
il re se ne sarebbe fregato di fare favorucci come fanno i politici... [SM=x751537]



In base a cosa affermi ciò?
Breznev
00giovedì 16 febbraio 2006 17:40
Re:

Scritto da: =Benito Mussolini= 16/02/2006 9.12
doveva rimanere la monarchia...altro che repubblica..
il re se ne sarebbe fregato di fare favorucci come fanno i politici... [SM=x751537]



Come quelli che ha fatto al duce?


Arvedui
00giovedì 16 febbraio 2006 21:35
Pur non piacendomi i Savoia, devo ammettere che Umberto II era una persona onesta e per bene, e che probabilmente sarebbe stato un'ottimo Re, anche per il fatto che Umberto voleva ricostruire l'immagine della famiglia reale macchiata dal fascismo, un motivo in più per comportarsi bene. Comunque la pensava così anche De Gasperi.
-Kaname-chan
00giovedì 16 febbraio 2006 22:27
Re:

Scritto da: Arvedui 16/02/2006 21.35
Pur non piacendomi i Savoia, devo ammettere che Umberto II era una persona onesta e per bene, e che probabilmente sarebbe stato un'ottimo Re, anche per il fatto che Umberto voleva ricostruire l'immagine della famiglia reale macchiata dal fascismo, un motivo in più per comportarsi bene. Comunque la pensava così anche De Gasperi.



Pure io la penso come te. Solo che se avesse vinto la monarkia, dopo il buon re Umberto II ci sarebbe toccato quel deficiente di Vittorio Emanuele...
cane...sciolto
00giovedì 16 febbraio 2006 23:42
Re: Re:

Scritto da: -Kaname-chan 16/02/2006 22.27


Pure io la penso come te. Solo che se avesse vinto la monarkia, dopo il buon re Umberto II ci sarebbe toccato quel deficiente di Vittorio Emanuele...

VEROOOO... [SM=x751538] [SM=x751555] [SM=x751553] [SM=x751611] [SM=x751579] [SM=x751578] sempre pungente e precisa...brava Kane [SM=x751611]
Fossantani
00venerdì 1 settembre 2006 21:05
Ecco la scheda su cui gli italiani dovettero scegliere:
Arvedui
00venerdì 1 settembre 2006 21:14
Nonostante una scheda così semplice ci sono state lo stesso più di un milione di schede nulle [SM=x751602]
Lux-86
00venerdì 1 settembre 2006 21:17
sì ma è una fregatura, il simbolo della repubblica era una regina. chissà quanta gente ha votato repubblica pensando che fosse la monarchia [SM=x751578]
Arvedui
00venerdì 1 settembre 2006 21:24
Re:
Pensa a tutti quegli elettori che si sono visti invalidare il voto perchè hanno fatto un segno non sui quadratini ma sul simbolo dei savoia o su quello della repubblica [SM=x751574]
Lux-86
00venerdì 1 settembre 2006 21:41

Scritto da: Arvedui 01/09/2006 21.24
Pensa a tutti quegli elettori che si sono visti invalidare il voto perchè hanno fatto un segno non sui quadratini ma sul simbolo dei savoia o su quello della repubblica [SM=x751574]



in effetti era meglio togliere quei quadratini e far fare il voto direttamente sul simbolo, sotto c'è scritto come votare ma probabilmente molti di quelli che hanno votato neanche sapevano leggere.

ma in fin dei conti era il primo [SM=x751545]
-Giona-
00venerdì 1 settembre 2006 21:49
Re:

Scritto da: Lux-86 01/09/2006 21.41


in effetti era meglio togliere quei quadratini e far fare il voto direttamente sul simbolo, sotto c'è scritto come votare ma probabilmente molti di quelli che hanno votato neanche sapevano leggere.

ma in fin dei conti era il primo [SM=x751545]


Mia nonna mi racconta semre che, nel 1948, aveva chiesto a una sua vicina di casa: "Signora, per chi ha votato? Ha votato per i comunisti?" E lei: "No, no! Ci ho proprio TAGLIATO LA TESTA, a Garibaldi!"
Mi son sempre chiesto se aveva "tagliato la testa" anche ad altri simboli di partito o solo a quello del Fronte Democratico Popolare perché particolarmente odioso. [SM=x751574] [SM=x751545]
Digialu GT.18
00giovedì 14 settembre 2006 14:48
...
I monarchici italiani dicono che i comunisti falsarono i voti!
Ma caspita ma la colpa deve essere sempre nostra!
Di certo non staremmo meglio col re!
=Caesar86=
00giovedì 14 settembre 2006 14:54
Re: ...

Scritto da: Digialu GT.18 14/09/2006 14.48
I monarchici italiani dicono che i comunisti falsarono i voti!



ma, da più parti ho sentito dire che l'accusa è quanto meno plausibile...essendo il centro e il sud a maggioranza monarchica, e solo il nord a maggiornaza repubblicana, molti hanno sempre avuto la sensazione che qualcosa non fosse quadrata...naturalmente cmq sono solo speculazioni
Lux-86
00giovedì 14 settembre 2006 15:03
il problema è che repubblica e monarchia erano alla pari: tendenzialmente si puo' dire che le zone che sono state coinvolte nella guera civile erano republicane, le altre monarchiche. comunque alla fine ci fu la solita storia del "ricontiamo i voti"/"il risultato deve cambiare" (ogni riferimento a nani attualmente impegnati in politica è puramente cauale [SM=x751578] ) e poi la cassazione, o almeno ciò che allora fungeva da cassazione, diede ragione alla repubblica anche se ormai era già stata proclamata.

[Modificato da Lux-86 14/09/2006 15.04]

-Kaname-chan
00mercoledì 20 settembre 2006 23:21
Re: Re: ...

Scritto da: =Caesar86= 14/09/2006 14.54


ma, da più parti ho sentito dire che l'accusa è quanto meno plausibile...essendo il centro e il sud a maggioranza monarchica, e solo il nord a maggiornaza repubblicana, molti hanno sempre avuto la sensazione che qualcosa non fosse quadrata...naturalmente cmq sono solo speculazioni



Non è del tutto esatto. Il centro era repubblicano ma man mano che ci si spostava verso sud la percentuale dei monarchici aumentava: monarchici minimi in Toscana ma massimi nel Lazio(e meglio ancora si vede per le province, in quelle del Lazio del sud vinsero i monarchici nelle altre i repubblicani, forse lo stesso in Toscana dove nella generale vittoria repubblicana è possibile che fossero maggiormente repubblicani i fiorentini dei grossetani. Cmq io mi butto però su Lucca con un numero più elevato di monarchici vediamo se Cointreau sa [SM=x751545] ) . Tuttavia anche nel Lazio mi pare vinse la Repubblica. Il sud invece era praticamente tutto monarchico
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