Campa cavallo, Ogni riferimento all'addotto Cavallo NON è del tutto casuale. Io ho 14 anni (eh eh ehe...) e da 41 aspetto che i conterranei di Dynamo facciano la magia di esibirci qualche VERA paginuzza. Della stucchevole FORESTA ne discussi un popò di qui, quo e pure qua. L'interlocutore era un emulo dell'ometto dalla bocca larga, ora sparito dalle scene, non vorrei aver contribuito...
mi dispiacerebbe al punto di affogare il rimorso in una coppa di pinottino fresco-baldo. Era comunque una persona che lasciava parlare chi lo contestava, senza per questo apostrofarli malamente, il che dato i tempi e gli argomenti è un sicuro merito. Mi manca stò ragazzuolo...senza di lui sono costretto a prendermela con Fabioskaiser...
Sperem.
Bentornato caro Diego. Qualche utente aveva proposto una spedizione di soccorso per la tua prolungata assenza. Tutto bene? O devi cercare di Ri-ri-rilassarti con il lavoro?…Ordunque ti agevolo dandotene un pò.
Se solitamente non diamo credito, a volte giustamente, ad ex ufficiali in pensione che parlano di silenzio imposto al riguardo di avvistamenti e contatti ufologici che li riguardano, perchè allora questa sicurezza per la versione data da Conde, forse che risulta più fotogenico? Tante cose lo sbugiardano,non vorrei farne un romanzo, ma pur stringando al massimo, mi consentirai di dilungarmi un pochetto, solo per farmi intendere.
Vado con ordine menzionando le prove che adduci e che non sembrano valide: i segni sul terreno che sarebbero state tane di leprotti, le bruciature sugli alberi che tali non sarebbero state, ma segni (accettate) sulla corteccia per l’abbattimento dei medesimi, e per buon ultimo i testimoni che videro l’ufo della foresta rendlesham. Qui, caro Diego sono rappresentate spiegazioni così sempliciotte,(a mio parere s’intende) che neanche il credo più totale tipo vangelo può far chinare la testa e dire “amen”
Qui si ha pure una prova della scarsa efficienza del Ministero della Difesa, ma a parte questo,procedo dicendo che nel 1994 il ten. col. Charles Halt, l’ufficiale americano allora in servizio alla base ed estensore di un lungo memorandum sulla vicenda tornò in Inghilterra e tra le altre cose portò con se un calco di una delle impronte lasciate dall’oggetto, da qui l’equivalente del peso stimato in molte tonnellate, ben oltre il peso della “gippetta ” di Kevin Conde dunque.
Per quanto riguarda le “accettate” agli alberi, mi risultano una sciocchezza, perchè si ebbe come testimone un boscaiolo che fece la propria deposizione in merito, dichiarando che nella zona del presunto atterraggio, trovò le cime degli alberi spezzati. Un elettricista fu condotto, tra straordinarie misure di sicurezza, a riparare le luci di sicurezza poste su certi pali alla fine della pista principale, affermando altresì che qualcosa li aveva urtati, probabilmente in emergenza.
Per quanto riguarda le testimonianze, bisogna partire da lontano, perdona la lungaggine, Si parla poco del luogo deli’avvistamento. Nella località di Woodbridge, nella Contea del Suffolk, è situata una base congiunta della RAF e dell’USAF, fra le due basi si trova la foresta di Rendlesham, All’epoca vi erano quattro squadroni di aerei americani anticarro A-10 e, a Woodbridge, (fatto da non trascurare) era ospitata anche un’unità di “elitè”, il 78° Squadrone per Soccorso e Recupero Aerospaziale, destinato ad eventuali ricerche di astronauti per atterraggi d’emergenza in qualsiasi parte del mondo. A capo delle due basi nel 1980, vi era il generale di stormo aereo Gordon Williams.
Fu dalla base di Woodbridge che un aviere americano di guardia, Larry Warren, vide, assieme a dozzine di altri militari e di civili, un ufo posato al suolo. Questo ed altri militari diedero in seguito le loro versioni all’ufologa inglese Jenny Randles e alle sue collaboratrici Doraty Street e Brenda Butler. I risultati di tale inchiesta sono ora contenuti nel loro volume “Sky Crash”, uscito a Londra nel 1984. Un contributo importante alle indagini giunse subito dopo da un operatore radar civile di Watton.
Egli scorse sugli schermi un oggetto volante insolito che, la notte del 27 Dic. “perse” (guarda un pò) all’altezza della foresta di Rendlesham. Due giorni dopo, due ufficiali dei servizi d’informazione dell’USAF visitarono il centro radar e richiesero per “studio” i nastri delle registrazioni, sostenendo che un oggetto metallico era atterrato e che le pattuglie di militari che gli si erano avvicinati ebbero il motore dei fuoristrada “bloccato”.
Quanto poi dice Kevin Conde sulle luci e le tonalità delle stesse, questo mi risulta totalmente falso, cioè niente faro, niente fari della Jeep e niente pila portatile, le cose sembra siano completamente diverse, ci sono svariate testimonianze in merito. Dovrei dire ancora parecchio quindi, ma sono consapevole che le lungaggini a non tutti piacciono…
Un saluto e a presto