Ciao Hidden.
2 precisazioni su Tigre I del 501°. Ho verificato nella mia biblioteca e ho appurato alcune cose.
1) il veicolo numero 111 è stato fotografato nel febbraio 1944 nei pressi di Vitbesk
2) il veicolo era dotato di zimmerit, ossia la pasta antimagnetica che era spalmata sulla corazza per impedire che vi venissero attaccate mine anticarro magnetiche.
3) il veicolo, sotto la mimetizzazione invernale, aveva una livrea dunkelgelb (XF60) e strisce olivegrun (XF58)
L' identificativo (il numero 111) era dipinto in nero ma solo il bordo del numero, l'interno era vuoto.
Di guide per le tecniche modellistiche e di invecchiamento ne esistono parecchie. Per es l' Auriga Publishing ha pubblicato due volumi "Tecniche avanzate di invecchiamento" per i veicoli corazzati, penso facilmente reperibili nei negozi modellistici.
Verlinden pubblica materiale del genere con un volumetto dedicato alle tecniche di weathering (invecchiamento).
Il maskol è una sorta di vernice mascherante, mi pare prodotta dalla Humbrol ma anche da altre ditte, che consente di coprire alcune zone del modello da non verniciare o da verniciare in modo differente, in particolare se si ricorre all' aerografo.
Per creare bolle di ruggine e crepe nella vernice si può tentare con un prodotto che si chiama screpolante e viene usato nella verniciatura ad olio. Ma esiste anche un prodotto simile per i colori vinilici, quelli della Vallejo, con la stessa funzione.
In un numero di Model Time un modellista coreano, che aveva realizzato un SU 76 M distrutto durante la Guerra di Corea, parlava di un prodotto giapponese per simulare la granulosità degli strati di ruggine. Dubito, però, che sia importato in Italia. Io avevo ovviato ricorrendo a piccole dosi di bicarbonato di sodio mescolato ad un colore acrilico, con il risultato di generare alcune aree rugose sulla superficie di un T34 distrutto. Volendo si potrebbe provare con una tecnica analoga alla testurizzazione delle corazze per fusione, ossia mescolando piccole quantità di acetone con stucco da modellismo e picchettando leggermente con un pennello. Si può anche provare ad esaltare queste zone ricorrendo a pigmenti o terre colorate, tipo giallo ossido e terra di siena bruciata. Le terre colorate, che si possono trovare nei negozi di belle arti, sono pigmenti di colore in polvere, di grana media. Insistendo sulle aree da rappresentare come arrugginite o bruciate, si ottiene un effetto granuloso. Tieni conto, comunque, sia della scala che del fatto che l' ossidazione dell' acciaio nudo, anche in presenza di agenti atmosferici acceleranti, ossia acqua e neve, richiede un minimo di 2-3 settimane. Tuttavia in presenza di un forte calore, come quello sprigionato da un carro incendiato, agisce da fattore ossidante sul metallo. E' buona norma, nel rappresentare un veicolo distrutto e completamente bruciato, lavorare molto sulle sfumature di colore, accentuando i dettagli con colori come il giallo ossido.
L' effetto di usura della mimetizzazione bianca che lascia trasparire il giallo sottostante, se fatto bene, è molto intrigante a mio avviso, anche se dal punto di vista cromatico l' effetto massimo si ottiene con il grigio. Tuttavia non si può parlare di esfoliazione della vernice bianca ma letteralmente di scioglimento. I tedeschi utilizzavano un colore lavabile che tendeva a sciogliersi per effetto del calore del motore, della pioggia e della neve, oltre che per il movimento stesso dell' equipaggio sopra il carro.
Per meglio farmi capire ti allego una serie di links su modelli di Tigre con questa mimetizzazione.
www.ww2modelmaker.com/modelpages/JohnGWhiteTiger.htm
www.ww2modelmaker.com/modelpages/DRwintigwcrew.htm
www.ww2modelmaker.com/modelpages/EWiztamedtiger.htm
L'ultimo link ti fornisce un esempio moltoi vicino al Tigre che vorresti realizzare tu, salvo il fatto che è fuori combattimento. Se vuoi riprodurre il 111 il numero andrebbe scritto in nero.
Syas.