La prima pescata fuori casa
Localita': Framura (La Spezia, 5 terre)
Orario: 15 - 18
Condizioni meteo: bava di vento, mare calmo
Montatura Utilizzata: long arm
Canna: Black Fury
Mulinello: Sh aeroGT
Esca: bibi
Preda: orata 500gr circa
Cari amici,
dopo una lunga astinenza da pesca e dal forum, durata circa 5 mesi causa lavoro, mi ritrovo a scrivervi la mia prima avventura da emigrante. Come molti delle nostre parti in cerca di lavoro, anch'io da Gennaio faccio parte di quelli che tornano a "casa" solo per le vacanze e che, vivendo la maggiorparte del tempo lontani dalla propria terra, covano un irrefrenabile attesa di tornare. Saremo biologicamente legati all'aria di mare o alle nostre specialità culinarie, fatto sta che quando si sta "fuori" l'amata patria è sempre nei nostri pensieri. Per fortuna ho trovato lavoro presso la capitale ligure, quindi almeno il mare non mi mancherà più di tanto
Le cattive condizioni trovate in Sicilia per il periodo pasquale, mi hanno convinto a salire 2 canne e l'esca che mi era avanzata.
Arrivato a Genova approfitto del 1° Maggio testare le acque del nord, mi informo su quale spiaggia sia la più adatta per il tipo di pescata e che sia raggiungibile con il treno, visto che ancora non sono automunito :) e la scelta ricade su Framura, un borgo medievale della riviera ligure molto caratteristico, e con una spiaggetta di ciottoli.
Dopo innumerevoli scalini per salire dalla stazione al borgo e una bella camminata lungo una pineta per scendere in spiaggia, mi accorgo subito che la pescata non sarà semplice e che il luogo è un pò diverso da come lo avevo immaginato.
La spiaggia si presenta molto stretta e sconnessa e sopratutto i ciottoli sono enormi. I primi metri di mare presentano gli stessi ciottoli, quindi non mi aspetto niente di buono nel fare uscire dall'acqua qualche eventuale preda. Come se non bastasse a circa 50 metri dalla riva 2 file di scogli separati da un corridoio di circa 10 metri, quella è l'unica via d'uscita.
Le condizioni climatiche sembrano favorevoli, assenza di vento e mare calmo.
Il lancio è davvero problematico. Il piombo non può partire da terra a causa dei ciottoli e la spiaggia in discesa mi costringe ad accorciare di molto il drop, quindi riesco a malapena a superare la fila di scogli.
Comincio sondando il fondale e mi accorgo subito che e disseminato di piccole rocce o ciottoli forse caduti dal costone soprastante.
Preparo due canne con long arm e bibi innescato con maniacale cura.
Dopo circa 20 minuti vedo la vetta della blackfury muoversi con il ritmo che piace a me e cominciano le danze!! Pur sorpreso da un'abboccata alle prime ore del pomeriggio, parto in quarta recuperando senza troppi strappi, preoccupato per le eventuali tane sul fondo. Arrivato a qualche metro dalla riva, cominciano le fughe che, da un lato attendevo con ansia (dandomi la quasi certezza che fosse orata) e da un altro lato preoccupato per la fase di uscita. La fortuna mi assiste e riesco a tirare fuori la prima oratella polentona...
Pur dandomi da fare non riesco a sentire più alcuna toccata fino alle 18, ora programmata per il ritorno.
Queste sono le condizioni del piombo alla fine della giornata
Esportare le tecniche sperimentate in Sicilia ha dato i suoi frutti, spero di importare qualcosa anche dalla Liguria e condividerla con voi tornando presto con un altro report.
Ringrazio Antonio per avermi dato la possibilità di inserire questo report!
Alla prossima!