Storia Natalizia

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miguelsonsempermi
00mercoledì 15 dicembre 2010 07:00
Da la Fiera del Cinghiale di F.Timi RS
E come ogni anno arriva Natale.
Le vetrine si addobbano per le
feste,le vie principali delle
città si illuminano,gli spazi
pubblicitari si riempono di gio-
cattoli,i negozi dei cinesi ti-
rano fuori le decorazioni dell'al-
bero,e a me mi viene una gran vo-
glia di fare sconcezze,dire paro-
lacce e sfogare la mia cattiveria.

miguelsonsempermi
00mercoledì 15 dicembre 2010 07:05
Il natale è la festa preferita dei
pedofili.Basta un costume da Babbo
Natale,ed è fatta,avrai seduti sulle
tue ginocchia un centinaio di bambini
al giorno.
Lo so,sono sgradevole a parlare di
queste cose,ma è colpa del natale e
del suo ricatto nazista.
Devi essere buono, mi diceva la mamma
altrimenti Babbo Natale non ti porterà
nessun regalo.

miguelsonsempermi
00mercoledì 15 dicembre 2010 07:05
Sì,ma che significa essere buono?

Te lo dico io cosa significa.
miguelsonsempermi
00mercoledì 15 dicembre 2010 07:11
Significa comportarsi da vecchio a
6 anni,mangiar composto,non correre,
parlare sottovoce,non dire che la nonna
ha la barba e ti pizzica ogni volta
che ti dà un bacio,fare il riposino
il pomeriggio senza troppe storie,in-
somma essere praticamente morti.
Ecco cosa significa essere buono.

E tutto questo per fare contento
un vecchio trippone col barbone
Bianco?


miguelsonsempermi
00mercoledì 15 dicembre 2010 07:15
In classe mia ci stava Leonardo
uno stronzo di prima categoria,
e io non mi capacitavo,a natale
riceveva il triplo dei regali che
arrivavano a me,"com'è possibile"
chiesi una volta alla mamma.
"Evidentemente Leonardo anche se
a scuola è una peste,a casa sua,
con i genitori è un bravo bambino,
non bisogna mai giudicare una per-
sona dalle apparenze"

Apparenze?

miguelsonsempermi
00mercoledì 15 dicembre 2010 07:18
Leonardo alla fine della seconda
elementare aveva al suo attivo un
pennarello ficcato nell'occhio di
Laura che a momenti l'acceca e due
codini tagliati senza pietà alla
povera Eloisa.Inoltre,aveva dato
fuoco al bagno delle femmine,pisciato
nella cartella di Luca,visto le mu-
tandine di tutte le alunne della se-
conda B,seconda F e quarta C,fatto
piangere dal nervoso la maestra.

E tu queste, mamma,le chiami apparenze?

miguelsonsempermi
00mercoledì 15 dicembre 2010 07:25
E comunque Leonardo ogni Natale
riceveva sempre più regali di me.

"Cocchino" mi disse una volta mio
nonno Giubbino,"coi soldi te ce
compri anche il paradiso,arcordatelo,
io girò all'inferno,ma no perchè sò
stato cattivo,figurate se al Demonio
je frega de le mi'bestemmie,io girò
a l'inferno perchè nun c'ho i quattrini
per pija l'ascensore"

"Ma nonno che vorresti dì"

"Che se s'è ricco poi bastignà quanto
te pare,basta averce i soldi per po-
tesse pagà un bell'attico".

Mio nonno mi aprì gli occhi.

miguelsonsempermi
00mercoledì 15 dicembre 2010 07:29
Da quel giorno il natale mi apparve
come la festa delle ingiustizie,e
l'unico pensiero che mi rallegrava
era che i ragazzini ricchi per quanto
ricevessero più regali di me,avrebbero
avuto amichetti più ricchi di loro.
Anche sommersi di regali,avrebbero
trovato di che lamentarsi.
Eccolo per me il natale,un sentimento
di gioia irraggiungibile,di attesa
finita in mancanza,un giorno di sicura
ingiustizia.

miguelsonsempermi
00mercoledì 15 dicembre 2010 07:35
Un anno dissi a mia mamma che il
regalo più bello sarebbe stata la mia morte.

Lei mi guardò con gli occhi stra-
lunati."Perchè dici questo?"

A momenti le veniva da piangere.

Io non seppi spiegarlo,ma ora ca-
pisco.Era quell'essere costretti a
dare una forma al desiderio che an-
nientava il desiderio stesso.
Quel dover nominare un desiderio
avrebbe trasformato qualsiasi sor-
presa in delusione,allora cominciai
a desiderare le cose più assurde e
irraggiungibili,così da essere certo
della loro infattibilità.

miguelsonsempermi
00mercoledì 15 dicembre 2010 07:37
"Caro Babbo Natale,per quest'anno
vorrei diventare una bambina,bionda
con gli occhi azzurri,ma lasciami pure
il pisellino,credo che doversi sedere
ogni volta che ti scappa la pipi sia
davvero noioso


miguelsonsempermi
00mercoledì 15 dicembre 2010 07:41
Credo sia questo il motivo per cui
adesso,a 35 anni mi chiamo Sara,e
non più Francesco,ho i capelli biondi,
porto la quarta di reggiseno,e se voglio
posso tranquillamente abbassarmi le
mutandine e farla in piedi.

E' grazie al natale che ho scoperto
la mia vera natura,e ogni venticinque
dicembre festeggio la morte di Fran-
cesco,un bambino sempre triste,e il
compleanno di Sara,una donna che non
si angoscia più per le vetrine,gli
addobbi nei negozi dei cinesi,le
luminarie.

miguelsonsempermi
00mercoledì 15 dicembre 2010 07:45
E comunque aveva ragione mio nonno,
se non avessi avuto i soldi per
trasformarmi in me stessa,avrei
vissuto una vita d'inferno, e per
quanto buona io fossi stata,nessun
paradiso avrebbe mai bussato alla
mia porta.

Invece adesso,per quanto infernale
sia mantenermi nel desiderio in cui
mi sono trasformata,ogni giorno il
paradiso mi si spalanca nel cuore e
io sono felice.

miguelsonsempermi
00mercoledì 15 dicembre 2010 07:46
Mi guardo e mi specchio in
quello che sono diventata.

Me,felice di essere me.

Buon Natale
miguelsonsempermi
00mercoledì 15 dicembre 2010 19:53
miguelsonsempermi
00giovedì 16 dicembre 2010 18:25
E’ Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese.

— Charles Bukowski
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