01.02.2010.
Un abisso separa i Tigers dal Losanna .
Gli uomini di Whelton dominano i vodesi: alla fine saranno 47 i punti di differenza.
Il Lugano ha eretto una difesa impenetrabile ed ha manovrato con oculatezza i palloni, colpendo in modo efficace con azioni ben congeniate e ficcanti contropiedi .
di Walo.
Ben quarantasette punti di differenza, il successo del Lugano è lì tutto da vedere, nei numeri ma, soprattutto, nella sostanza.
La squadra diretta da Whelton a Losanna ha fatto quello che ha voluto, erigendo una difesa impenetrabile dentro e fuori dal perimetro, manovrando con estrema oculatezza (il play Stein è ormai diventato una garanzia) e colpendo con estrema efficacia, sia con azioni ben congeniate che con ficcanti contropiede.
Insomma, al di là della modestia dei vodesi, i Tigers hanno messo in mostra tutto il loro potenziale. Inutile raccontare le fase dell'incontro, i parziali dei primi tre quarti evidenziano come il Lugano abbia controllato la situazione sin dal via, poi con il passare dei minuti, ha preso il volo, lasciando pochissime briciole ad un Losanna sempre più spaesato.
A fine gara molto soddisfatto coach Whelton: «Al di là del risultato, la cosa che più mi ha fatto piacere è stata la grande concentrazione evidenziata da tutti i giocatori. Dopo gli ultimi successi, si poteva anche accusare un calo mentale, al contrario la mia squadra è stata sempre presente».
Parliamo del nuovo americano, Brian Brown? «È giocatore intelligente, molto veloce, capace di segnare sotto canestro come pure di esercitare una grande pressione sul portatore di palla avversario. Stein sta giocando bene ma non può reggere 40 minuti, inoltre abbiamo davanti a noi ancora oltre una ventina di partite e quindi si consumeranno ancora tante energie. Brown potrà essere utile, anche perché lui si mette sempre a disposizione del collettivo».
Contento anche il presidente Cedraschi: «Chiudere al primo posto la «regular season» è sicuramente un motivo di vanto. La squadra sta assimilando molto bene i concetti di Joe Whelton ed anche la sua forma sta arrivando al top. Tutti dati che fanno ben sperare in vista della fase ad orologio dove potremo affrontare sul nostro camplo le diretti rivali per lo scudetto».
by Corriere del Ticino
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Passeggiata vodese dei Tigers.
Nessun problema per il Lugano a Losanna: 3 punti blindati già in entrata.
Passeggiata vodese dei Tigers.
di GF.
La mano di Joe Whelton si vede eccome in questo Lugano che, ormai, sembra lanciatissimo. Il successo netto ottenuto a Losanna conferma del resto tutto il potenziale di una squadra destinata a restare ai vertici, forte di un collettivo che continua a crescere e la cui condizione fisica sta arrivando al top, proprio in vista dell’attesa seconda fase del torneo, sia del girone a “orologio” sia, soprattutto, dei playoff.
Sulla partita in terra vodese c’è poco da dire: i parziali dei tre tempi raccontano già tutto. Il Lugano, sin dal via, ha preso in mano le redini della situazione, andando a segno a scadenze regolari contro un avversario sempre più stordito. L’azione dei Tigers è stata devastante, in difesa poi chiusi tutti i varchi, tanto che nelle file locali un solo giocatore (Thomas) ha chiuso in doppia cifra.
Bene tutti, quindi, 47 i punti di differenza alla fine dell’incontro: una passeggiata. Coach Whelton è soddisfatto «specie perché i ragazzi, dopo le ultime vittorie, sono rimasti concentrati per tutti i 40’. Pretendo il massimo e finora sono stato accontentato. Un bel successo, frutto pure della disciplina offensiva. Siamo contenti del primo posto, ma non vogliamo fermarci qui».
Il tecnico spende poi qualche parola sul rinforzo statunitense Brown, giocatore che conosce bene visto che in Germania Whelton lo ha allenato quando dirigeva il Trier: «È veloce, intelligente. Sa colpire sotto canestro e pure esercitare una grande pressione sul portatore di palla. Stein sta giocando bene ma non può farcela per tutti i 40’: Brown è l’elemento giusto, anche perché lavora sempre al servizio del collettivo».
by La Regione Ticino
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La SAM spedisce i Diavoli all'inferno .
A Ginevra il team di coach Aiolfi disputa il miglior incontro della stagione.
La prestazione fornita dai ticinesi è stata all'altezza, in particolar modo a livello difensivo. A fare la differenza è però stata la forza del collettivo, con Rokitzky che ha ripagato con generosità la fiducia riposta in lui dal tecnico .
di Walo .
Coach Aiolfi aveva già da tempo considerato quella di Ginevra una… finale nell'ottica playoff.
La SAM è dunque scesa in campo per conquistare i due punti ed alla fine ce l'ha fatta, battendo un avversario che sulla carta sembrava ostico ma che alla fine è apparso piuttosto discontinuo e collettivamente tutt'altro che compatto.
Grande gioia nel clan ticinese e lo possiamo capire. La squadra luganese ha sicuramente disputato uno dei migliori (se non il migliore) incontro esterno della stagione.
Una prestazione all'altezza della situazione, specialmente in retrovia. Durante la settimana in allenamento la squadra ha provato la zona, che come tutti sanno va piuttosto indigesta ai romandi. Sulle rive del Lemano, la SAM l' ha inserita nel suo dispositivo tattico ed i Devils sono andati letteralmente nel pallone.
In fase d'impostazione la squadra ospite ha pure saputo manovrare con estrema concentrazione, mentre in attacco si è colpito con efficacia soprattutto nelle fasi calde del terzo quarto.
Questo, appunto, a conferma che la lucidità è sempre stata massima. Bene tutti, compreso il giovane Rokitzky: coach Aiolfi non c'ha pensato due volte a mandarlo in campo in alcuni momenti cruciali e lui lo ha ripagato pure con una prestazione generosa condita da un tiro da 3 e da un canestro da 2 punti.
Per quanto riguarda le prestazioni individuali, ancora una volta Hines ha assicurato esperienza e… peso offensivo. In questi giorni l'americano deciderà se proseguire o meno la sua avventura nella SAM, di certo sarebbe bello se potesse essere confermato anche per la fase ad orologio. Bene anche Grimm che ha pure chiuso con lo stesso bottino del connazionale.
Raggiante a fine gara l'allenatore dei ticinesi: «Sono fiero di questi ragazzi, del modo in cui hanno interpretato l'incontro, per la grinta mostrata e, soprattutto, per la grande difesa attuata.
Sapevamo che potevamo fare ottime cose con la «zona», il Ginevra ha avuto molti problemi per trovare gli spazi giusti per tirare. Il collettivo sta crescendo ed ora possiamo dire che la SAM sta cominciando ad avere una sua precisa fisionomia. Ma non sediamoci sugli allori, la stagione continua con la fase ad orologio.
Il settimo posto è meritato e ci consentirà di affrontare diverse rivali dirette sul nostro campo, ma vogliamo continuare a dimostrare il nostro valore, le avversarie sono avvisate».
by Corriere del Ticino
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Nuova perla della SAM Massagno.
Quinta vittoria in sette partite per la squadra di mister Aiolfi.
di JJ.
La SAM ora è davvero una bella realtà del campionato. La sua vittoria (la quinta negli ultimi 7 impegni) ottenuta sul campo del Ginevra è di quelle pesanti per la classifica ma, soprattutto, è frutto di una prestazione maiuscola da parte di tutta la squadra. Grande disciplina in tutti i reparti, massima concentrazione soprattutto nelle fasi calde a conferma della maturità raggiunta dal collettivo luganese.
Alla vigilia coach Aiolfi questa partita l’aveva definita una vera e propria finale; ha avuto ragione perché il settimo posto in classifica della SAM gli permetterà di ospitare diversi diretti avversari al Palamondo.
Contro i Devils, la SAM ha gestito al meglio la situazione sin dall’inizio, rispondendo puntualmente ai colpi iniziali dei romandi e prendendo il largo a partire dal terzo quarto. Determinante è stata la difesa a zona attuata dai ticinesi. Un assetto tattico che Aiolfi ha preparato con cura in settimana, e i risultati si sono visti. In attacco le cose sono andate pure bene, la squadra ha fatto circolare la palla con precisione; tutti hanno fatto la loro parte, compreso il giovane Rokitzky, che ha sfoderato una prestazione molto generosa infilando due canestri importanti dalla distanza rispettivamente da 2 punti.
Il tecnico Aiolfi è soddisfatto: «Sono fiero di questa squadra che ha rispettato le consegne. Sapevamo che la difesa a zona poteva creare dei problemi ed alla fine il Ginevra ha pagato dazio. Il settimo posto ci viene comodo per la fase a orologio, tuttavia vogliamo insistere per dimostrare tutto il nostro valore».
by La Regione Ticino