PLAY-OFF 2010/11. 1/4 di finale . 2^: MONTHEY - SAV VACALLO : 79 - 72 . [/colore

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!maro!
00martedì 26 aprile 2011 23:10
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00martedì 26 aprile 2011 23:12



06.04.2010.



CATELLINO


Il Monthey trova il jolly nel giovane DUBAS (1991) che gioca la
partita della vita. Rimane sul terreno solamente 19 minuti, ma
che coi suoi 17 pts. trascina la squadra vallesana ad un grande
recupero e poi nei minuti finali da un buon contributo per la vittoria.

Partita sfortunata della SAV Vacallo che ha condotto il match
per i 4/5, ma falcidiata ancora come nel 1. incontro da molti
falli, china la testa nel ruch finale.








(Keystone)



Les Lions s'imposent à domicile.


Les Lions de Genève se sont promenés contre les Starwings de Bâle lors du 2e acte
des quarts de finale des play-off de LNA (best of 5).





Les Genevois se sont imposés 83-56 dans leur salle du Pommier et mènent désormais 2-0 dans la série.


Grâce à une excellente prestation de Josh Almanson (20 points), les Lions se sont très vite mis à l'abri d'une mauvaise surprise (23-12 après le premier quart), avant de poursuivre leur balade et définitivement prendre le large.


Orphelin de Westher Molteni, victime de la varicelle, le BBC Monthey a souffert contre Vacallo (79-72). Menés à la mi-temps (48-42), les Valaisans ont égalisé au 3e quart (58-58) avant d'arracher la victoire notamment grâce à une meilleure gestion du stress dans les derniers instants. Les joueurs de Thibaut Petit mènent 2-0 avant leur déplacement au Tessin samedi.


Impressionnant depuis un mois, Fribourg Olympic a infligé une correction à Boncourt (104-60). A la salle St-Léonard, les joueurs de Damien Leyrolles avaient déjà 14 points d'avance après un peu moins de 5 minutes (20-6) et deux de plus à la mi-temps (29-13). Trop fébriles en défense, sans idées en attaque (Douglas Tshomba n'a pas touché le moindre ballon avant la 8e minute!), les Jurassiens n'ont jamais donné l'impression de pouvoir rivaliser dans cette partie cauchemardesque.
Invaincu depuis 9 matches, Olympic, qui se déplacera à Boncourt samedi, mène 2-0 dans la série.


La logique a été respectée entre Lugano et Massagno. Dans leur salle, devant 150 spectateurs, les ogres luganais n'ont fait qu'une bouchée de leur adversaire (82-61) sans forcer. Sur les sept joueurs alignés par Joe Whelton, tous ont marqué. Michael Efevberha (18 points) et Mohammed Abukar (21 points) ont été les plus brillants. Les Tigres mènent 2-0 dans la série.



BY



!maro!
00martedì 26 aprile 2011 23:15



06.04.2010.






DUBAS anticipa Dacevic.
(Keystone)



Lugano vicino alle semifinali,
SAV tenace ma ancora battuta.


I Tigers ribadiscono la loro superiorità e questo malgrado ancora una volta abbiano avuto
un approccio non del tutto convincente alla partita.
La SAV a Monthey lotta ma deve cedere nel finale di match.
.




di Marco Galli.

LUGANO/ MONTHEY – Lugano ancora in carrozza ed anche nella seconda sfida dell’Elvetico ha lasciato il segno superando una SAM Massagno comunque particolarmente tenace, soprattutto nei primi 15’ (proprio come accadde nel derby-1). Una volta aggiustata la mira, a partire dal 6’ del secondo quarto la squadra diretta da Whelton ha allungato il passo, grazie soprattutto ad un Efevberha efficace (15 punti, 3/4 da 2 e 3/3 da 3). Il Massagno non ha comunque mai mollato e, dopo essere andato sotto di 17 (55-38), al 3’ dell’ultimo tempo è arrivato a -8 (62-54) grazie ad una “tripla” di Johnson. Il Lugano ha poi ripreso a volare con Abukar, Stockalper e Schneidermann.


SAV Vacallo ancora sfortunata a Monthey. I momò se la sono giocata sino alla fine, hanno tenuto fino al 39’ (75-72) poi Sharper (dalla lunetta) e Yates (schiacciata) hanno dato il colpo di grazia. Peccato davvero perché la compagine diretta da Pastore avrebbe potuto fare il colpaccio contro un avversario sicuramente alla portata. Sabato gara-3 a Chiasso, tutto è ancora possibile ed il team vacallese ci crede.



BY


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00martedì 26 aprile 2011 23:17




07.04.2011.







Ora il Vacallo è in doppio svantaggio.


Il Monthey fa sua anche gara 2, pur se con uno scarto di soli sette punti.




di Giorgio Franchi.

La SAV Vacallo ha lottato come un leone fino all’ultimo, il Monthey l’ha però spuntata ancora una volta e per merito di due liberi di Sharper e di una schiacciata in chiusura di Yates. Peccato perché la compagine diretta da Pastore ha fatto gioco pari se non superiore ai romandi e questo grazie soprattutto ad una grande determinazione mostrata nei primi venti minuti. Tutto questo malgrado gli arbitri abbiano preso di mira Mihajlovic, gravato di quattro falli in avvio di terzo tempo e quindi costretto a passare (precauzionalmente) diversi minuti in panchina). La SAV ha comunque saputo difendere molto bene specialmente sui due americani, ma a sorprendere i momò è stato un Dubas che ha fatto addirittura stravedere, chiudendo la partita con 17 punti e dieci rimbalzi. È stato lui l’ago della bilancia per il Monthey, il giocatore che il Vacallo non aveva previsto potesse diventare pericoloso.

La partita è stata comunque molto equilibrata, la SAV ha tenuto fin sul 58-58 (canestro del pareggio dei locali di Dubas), poi il Monthey – grazie soprattutto all’eccellente prestazione dai 3 punti (5/7, contro i complessivi 3/18 degli ospiti) – ha preso il largo, portandosi a +9 al 35’ con Sharper (69-60). Nel momento più difficile la SAV ha saputo ancora recuperare fino a portarsi a -3 con Green (75-72). Poi il citato finale deciso come detto da Sharper e Yates.

Soddisfatto coach Rodrigo Pastore « perché abbiamo dimostrato di poter reggere il passo ai nostri rivali. Sabato al Palapenz cercheremo di riaprire la serie, dovremo fare come gara-2, difendere bene su Yates e Reid, ma ci sarà da controllare anche Dubas visto quello che ha fatto stasera ».



BY




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Vacallo Pastore: «La serie non si è ancora conclusa»


Gli uomini di Pastore affronteranno il Monthey nei quarti.



Il Vacallo esce sconfitto an­che in gara-2 dalla sfida dei quarti di fina­le contro il Monthey. Come nella prima partita, la compagine di Rodrigo Pastore non raccoglie quanto semina e alla fine pa­ga il conto. «Sono dispiaciuto, perché sia­mo stati migliori dei nostri avversari per quasi mezzora. Stavolta, per giunta, abbia­mo tenuto a bada i loro giocatori più quo­tati, ovvero Yates, Reid, Sharper e Moris. Insomma, c'erano le premesse per spun­tarla e rimettere tutto in equilibrio, invece ci ritroviamo sul 2-0 per i loro». Il tecnico argentino della SAV ha comunque ancora molta fiducia nella sua squadra: «Certo, dovremo trovare dei correttivi e cercare delle soluzioni diverse per riuscire a spun­tarla. Io non sono pessimista. Sabato, al Pa­lapenz, possiamo riscattarci».


BY




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!maro!
00martedì 26 aprile 2011 23:21




07.04.2011.







Nuovamente sconfitta la SAM nel secondo derby dei quarti.


Il Lugano va sul 2-0.



di Dario Bernasconi.

Il Lugano fa 7 su 7 in stagione contro Massagno, mette il 2-0 nella serie dei playoff e non crea nessuna sorpresa, se non un gioco ondivago, molto distratto nel primo quarto, con qualche spunto nel secondo, meglio nel terzo e in souplesse nel quarto. La SAM è partita ancora una volta molto forte, ha messo un +9 all’inizio di secondo quarto: poi è andata sotto, ha recuperato da -17 a -8, per cedere poi nel finale con il -21. « Noi siamo questi e devo fare i complimenti a tutti i miei ragazzi – dice Facchinetti a fine gara –. Abbiamo potuto giocare in un certo modo nel primo quarto, siamo stati capaci di reagire e tornare a soli 8 punti».

Poi la differenza tecnica si è fatta sentire. « Come sempre, ma devo dire che ho visto impegno, voglia di stare bene in campo, giocarsi ogni pallone. Sono contento e se riesco ad arrabbiarmi anche sotto di 20 è perché voglio proteggere i miei ».

Joe Whelton invece non È contento: « Ok, abbiamo vinto, siamo 2-0: ma l’atteggiamento dei miei non mi è piaciuto per lunghi tratti. In particolare, un paio di giocatori, ci fossero stati Sanders e Draughan, avrebbero fatto panchina ».

Un atteggiamento sbagliato. « Certo, noi dobbiamo andare in campo con la massima decisione. A metà tempo ho chiesto gioco d’assieme e concentrazione. Abbiamo migliorato qualcosa, ma non dobbiamo più partire in questo modo. Complimenti alla SAM per la dimostrazione di carattere che hanno dato ».

Nel primo quarto il Lugano sta a guardare una SAM che gli scappa via all’inizio, la sorpassa con un 9 a 0, prontamente replicato dai massagnesi con un 12 a 0 che li porta a +7 alla prima pausa: 11 a 18. Un Lugano che fa 0 su 7 da 3 punti è una rarità da sfruttare. Ofoegbu fa a fette Finn, 8 punti, e i bianconeri sono spaesati. Ma nemmeno la mini pausa mette le cose a posto perché in entrata di secondo quarto i bianco blu mettono un 2-0 che li porta a +9, 11-20. Il Lugano si sveglia, si accorge che non può continuare così, prende a giocare e, con un Efevberha molto efficace, 10 punti quasi consecutivi e un ottimo Schneiderman su Ofoegbu, il Lugano ha piazzato un 16-2 che ha ribaltato risultato e, praticamente, la gara: 27-22 al 5’ salito a 12 prima dell’ultimo giro d’orologio, 41-29.

Nel terzo quarto il Lugano ha preso in mano il gioco e si è portato a +17, 55-38 al 5’. La SAM è tornata a zona, il Lugano a pasticciare basket con inutili forzature. Un fantastico 4 a 4 ha mantenuto immutate le distanze all’ultima pausa, 59-45.

Nell’ultimo quarto, sussulto della SAM che con grande impegno riesce a tornare a – 8, 62-54 su una tripla di Johnson. Ma poi è ancora il Lugano a dominare con Stockalper in particolare, ben sorretto in difesa dal rientro di Schneiderman, e da un Abukar che, beccato dagli arbitri in compensazione, a nostro modo di vedere, sia chiaro, ha saputo mettere 8 punti consecutivi.

Tutto secondo logica, quindi e sabato, in gara 3, potremmo assistere al tris. Con il rispetto di tutti, vincitori e vinti, riprendo le parole del coach: « Noi siamo questi e se riusciamo a fare ancora un po’ meglio sarò soddisfatto. Il sogno di battere il Lugano lo lascio a Morfeo ».




BY




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LINK: Cronaca dal sito del Lugano Tigers.

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Anche gara-2 è dei Tigers ma bella SAM .


Massagno tiene testa al Lugano per circa quindici minuti.




di MATTIA MEIER.

Forse quando il Lugano incontra la SAM un buon quarto d'ora «di ro­daggio» per i bianconeri è da met­tere in conto. Ieri infatti, come sa­bato, Mladjan e compagni sono do­vuti finire sotto, questa volta anche pericolosamente, prima di comin­ciare a giocare davvero a basket. Fa­cendolo quel tanto che basta a una squadra del livello dei Tigers per avere la meglio su una battagliera SAM.
Massagno che dal canto suo ha ov­viamente poco da recriminare, se non forse il fatto di non aver capi­talizzato al massimo l'appanna­mento iniziale dell'avversario.
Facchinetti ha preparato bene la ga­ra, obbligando i bianconeri ad ini­zio partita a cercare soluzioni da fuori. E finchè testa e gambe han­no retto i suoi sono rimasti davan­ti, prima di cedere senza però mai mollare quando il Lugano ha deci­so di spingere sull'accelleratore.
La zona come detto della SAM si ri­vela mossa azzeccata perchè il Lu­gano muove sì bene la palla ma la mira scarseggia come ben testimo­nia lo 0/7 dalla lunga distanza nei primi dieci minuti. E di tiri ravvici­nati nemmeno l'ombra, tanto si stringono le maglie difensive degli avversari nell'area pitturata.
Con i bianconeri a sparacchiare senza costrutto Massagno piano piano scava un piccolo ma signifi­cativo solco grazie alla buona vena di Ofoegbu (8 punti nella frazione) e a qualche invenzione di Hawkins e Farokmanesh. E sulle ali di un 9-0 gli ospiti si portano ad un passo dalla doppia cifra di vantaggio ad inizio secondo quarto (11-20).
Nel momento peggiore però i cam­pioni svizzeri, sin lì solo la brutta controfigura della squadra ammi­rata per gran parte della stagione, cambiano registro ritrovando la so­lita verve in difesa ma soprattutto riaggiustando la mira in attacco. Con le triple che cominciano ad en­trare la zona avversaria si svuota di significato ma appena Facchinetti torna a uomo i suoi non trovano le contromisure all'uno contro uno dei talenti dei Tigers.
Tornati in parità nel giro di un paio di minuti i padroni di casa si ripren­dono la testa della gara grazie ai po­chissimi errori dal campo. Sull'al­tro fronte invece la SAM dopo quin­dici minuti brillanti comincia a per­dersi riuscendo comunque a sfrut­tare la mancanza di cinismo avver­saria limitando così i danni alla pau­sa lunga (43-32 Lugano).
Al rientro dagli spogliatoi però il match sembra indirizzarsi subito verso un finale già visto. Troppo il talento da contrastare per i ragazzi di Facchinetti i quali finiscono sot­to di 16 punti. Partita finita. O alme­no parrebbe, perchè manco a dirlo i Tigers mollano nuovamente la pre­sa permettendo a Massagno di rien­trare pericolosamente sotto la dop­pia cifra (62-54 al 33'). Quanto ba­sta a svegliare dal torpore Abukar e compagni ai quali basta poco per ricacciare indietro in maniera defi­nitiva l'indomito avversario.
«Noi più di così non possiamo fare - commenta a fine incontro Facchi­netti - La differenza tra le due squa­dre è lì da vedere. Sono soddisfatto della squadra, soprattutto per l'im­pegno messo in campo. Rispetto a gara-1 abbiamo aggiustato un pa­io di cose iniziando di nuovo bene, poi ovviamente le partite durano quaranta minuti e non quattro».
Non è contentissimo invece Whel­ton: «Non mi è piaciuto il nostro at­teggiamento. Siamo un'altra squa­dra rispetto a quella che giocò i pla­yoff un anno fa. Oggi mancavano due giocatori (Sanders e Drau­ghan), se altri due-tre non si impe­gnano anche per noi si fa difficile. Queste sono cose che non mi piac­ciono».



BY




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ANGLEY : ancora foto con dedica.
(Ti-Press/Gabriele Putzu)




Tigers vittoriosi, sconfitte Sam e Sav.


Playoff, fortune alterne per le ticinesi.


di Marco Driussi .

Punteggio finale 82-61, serie sul 2-0 e – teoricamente – una partita di distanza dalla qualifica alle semifinali. Il risultato scaturito questa sera dall’Istituto Elvetico nella seconda sfida dei quarti dei playoff - vinta dai Lugano Tigers sulla Sam Massagno - appare perentorio e non sembra nemmeno dare spazio a grandi interpretazioni.
Eppure, come spesso accade nello sport, le cifre a volte appaiono fredde se non addirittura menzognere perché non possono raccontare tutto quello che succede, in questo caso, sul parquet. Ebbene l’incontro tra Lugano e Massagno, al di là della ventina di punti di scarto, è stata una partita in cui le due compagini hanno viaggiato, sull’arco dei 40 minuti, relativamente a stretto contatto. Si pensi ad esempio alla tripla dell’americano Brendan Johnson che al 33’10 ha bruciato la retina e ha riportato la Sam Massagno in partita e soprattutto a otto lunghezze dai Tigers. Una testimonianza di grinta da parte della squadra di Facchinetti che è stata però subito rintuzzata dalla compagine di casa con due canestri dalla lunga distanza firmati da Stockalper ed Efevbehra. E in fin dei conti le azioni descritte riassumono quanto visto sull’arco dell’intera partita: da una parta la Sam ha dato fondo alle risorse a propria disposizione, dall’altra il Lugano, quando gli avversari si sono più volte riavvicinati nel punteggio, ha pigiato sull’acceleratore aumentando il divario dello stretto necessario per giocare con più tranquillità. Insomma, visto che si giocava all’Elvetico, in diversi frangenti i Tigers hanno giocato, come si dice in gergo, alla “viva il parroco”. Quando però bisognava mostrare freddezza, i ragazzi di Whelton – sempre per rimanere in tema – hanno rimesso “il campanile al centro del villaggio”.
Due modi diversi di approcciarsi alla partita che sono stati sottolineati anche dai due coach alla fine della sfida. Franco Facchinetti si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi giocatori che sono riusciti ad applicare in gara due quegli aspetti su cui si è lavorato in settimana. Da parte sua Whelton ha sottolineato che partite come questa diventano difficili quando gli effettivi non sono al completo (stasera Draughan non era in panchina e Sanders, benché a referto, a causa di un dolore non è stato schierato) e alcuni giocatori presenti non si esprimono con la necessaria intensità. In altre parole il tecnico dei Tigers non è apparso per nulla soddisfatto della prestazione dei suoi, soprattutto se si pensa che – come ha voluto ricordare Whelton stesso – la squadra, lo scorso anno al medesimo stadio dei playoff, era stata capace di infliggere un distacco ben più pesante ai propri avversari (all’epoca i Ginevra Devils).
Al di là delle considerazioni dei due tecnici, le diverse fasi della partita hanno mostrato una Sam Massagno che è riuscita a condurre il gioco dal 6’ al 15’, ovvero fino a quando il Lugano ha agguantato il pareggio sul 22-22 dopo essere stato sotto anche di nove lunghezze al 12’ (11-20). Ma ai canestri del duo americano massagnese Ofoegbu-Hawkins hanno risposto Abukar e Efevbehra che hanno riportato davanti la propria squadra. Dalla metà del secondo quarto fino al termine dell’incontro i Tigers (che alla pausa grande conducevano 43-32) hanno tenuto in mano le redini del gioco benché non siano mancati i momenti in cui – come detto – i giocatori locali non si sono espressi al massimo dell’intensità richiesta, permettendo così alla squadra ospite, in più occasioni, di tornare sotto la soglia dei dieci punti di scarto. La qualità e la lunghezza della panchina dei Tigers ha poi fatto il resto: dalla già citata tripla di Johnson, i Tigers hanno poi risposto presente e hanno scavato un divario ormai diventato incolmabile. Che la partita fosse chiusa lo si è capito al 39’ quando Facchinetti ha operato un triplo cambio inserendo i giovani Lombardini, Fontanini e Ishiodu.
Sul fronte gialloverde, la Sav Vacallo era invece impegnata in trasferta contro il Monthey. Dopo essere stata in vantaggio alla pausa principale di sei lunghezze (42-48), la squadra di Pastore è uscita sconfitta 79-72. La serie è sul 2-0 per i vallesani che però ora dovranno giocare sabato al Palapenz di Chiasso.

by: http://www.basketnet.ch








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