8^ di Campionato 2010/11 : SAV Vacallo - Nyon: 112 - 72 .

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!maro!
00giovedì 24 marzo 2011 16:11


10.11.2010.












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!maro!
00giovedì 24 marzo 2011 16:11


10.11.2010.





Finalmente i giovani sotto la lente d'ingrandimento.
(foto Ti-Press/Samuel Golay)



Vacallo a valanga sul Nyon



S'impone pure il Lugano, sconfitto il Massagno.



Il Vacallo ha fatto un sol boccone del Nyon nella sfida dell'8o turno di campionato. Al Palapenz, i ticinesi hanno staccato di 40 punti i romandi, imponendosi 112-72. Il risultato avrebbe potuto essere ancora più pesante, ma i momò hanno tolto il piede dall'acceleratore del quarto conclusivo. Mattatori della serata sono stati il solito Green, con 25 punti, e Pape, con 19. I gialloverdi sono quarti, a 6 punti dalla vetta ma a 2 soli dal secondo rango.

Serata da due punti anche per il Lugano, che ha accolto all'Elvetico il Monthey. I bianconeri hanno vinto 91-73, restando l'unica compagine a punteggio pieno e consolidando la leadership. Sotto di 8 punti dopo i primi 10', i Tigers hanno reagito infliggendo agli avversari un netto parziale di 31-9 del secondo quarto. Gli uomini di Whelton hanno poi mantenuto il distacco durante il resto della contesa. In evidenza Efevberha, autore di 25 punti.

Sconfitta di misura invece per la terza ticinese impegnata. Il Massagno si è arresto 84-82 a Basilea, sul campo degli Starwings. I ragazzi di Facchinetti sono riusciti a mantenere parte del vantaggio conquistato nel primo quarto (26-19) fino alla pausa di metà gara (42-40), ma al termine dei 40' di gioco sono stati i padroni di casa a poter gioire. I ticinesi sono fermi a 4 punti, che valgono per ora l'ottava posizione.


By RSI




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00giovedì 24 marzo 2011 16:12


10.11.2010.






Green spettacolo SAV a valanga sul Nyon .



VALENTINA FORMENTI

L'incontro infrasettima­nale tra SAV Vacallo e Nyon è comin­ciato sotto il segno di Kevyn Green che ha fatto divertire i (pochi) tifosi del Pa­lapenz. Dopo i 44 punti realizzati con­tro il Monthey, Green sembra aver de­ciso di non fermarsi più. L'americano, che da subito aveva lasciato intuire un ottimo potenziale, ha letteralmente trascinato i suoi nella prima parte del­la partita contro il Nyon (nella quale ha infilato 23 punti!), per poi essere giustamente lasciato a riposo per qua­si tutta la ripresa. Gli ospiti, con un ro­ster completamente rivoluzionato e con molti giovani, avranno anche bat­tuto l'Olympic Friburgo, ma ieri sera al Palapenz sono stati del tutto succu­bi dei padroni di casa.
Già a +10 dopo sei minuti, i gialloverdi hanno piazzato un parziale di 15-2 in chiusura del primo periodo che ha su­bito tagliato le gambe ai vodesi. Kovac, rientrato dopo un problema muscola­re, ha segnato sei punti nei primi 3', poi, come detto, è stato Green-show, con l'americano che ha piazzato 17 punti in dieci minuti.
In entrata del secondo quarto la musi­ca non è cambiata e la SAV con un altro schiacciante parziale di 11-0 ha fatto praticamente ciò che voleva contro un avversario smarrito che è spesso incap­pato in facili errori. Il +30 è arrivato al 16', mentre alla pausa il tabellone si è fermato addirittura sul 64-33.
Nella ripresa il Vacallo ha continuato la sua marcia trionfale, con Gibson che in regia è tornato a travestirsi da Arsenio Lupin lasciando spesso i malcapitati a bocca aperta, mentre Dacevic (anche lui rientrato dall'infortunio), Kovac e Badji hanno fatto a turno per chi infila­re la palla. Iniziata l'ultima frazione il tabellone ha raggiunto, dopo un minu­to, lo scarto massimo, +55 sul 98-43, lar­go quindi a tutti i giovani, Ponti, Veglio e Hatch, che sono stati così ricompen­sati del duro lavoro fatto in allenamen­to mettendosi sempre a disposizione della squadra.
L'incontro, per onor di cronaca, si è concluso 112-72, e al di là dello score la nota positiva è la buona prestazio­ne di Kovac (16 punti), Badji (19) e Ko­ludrovic (15). I tre si sono ritrovati ad inizio stagione, a causa dei numerosi infortuni, catapultati dalla panchina al parquet, ma senza cedere alle pres­sioni hanno saputo offrire buone pre­stazioni meritandosi la fiducia di Ro­drigo Pastore. Soddisfatto in effetti il coach momò, che a fine gara ha com­mentato: «È stata una bella partita e sono molto contento di aver ritrovato Dacevic e Kovac. Inoltre i giovani han­no lavorato bene in allenamento e han­no potuto anche scendere in campo e assaporare un po' di serie A. Sabato c'è il derby con Massagno e lì sarà più du­ra. Sappiamo che cercheranno in ogni modo di vincere il loro primo derby, ma noi come sempre ci concentrere­mo su ciò che abbiamo a disposizione e faremo la nostra partita».


by Cdt




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La SAV smonta il Nyon .



I gialloverdi di Pastore ritrovano Nikola Dacevic e Roberto Kovac.



di Prisca Colombini.

Sono almeno due le chiavi di lettura che emergono dopo il successo ottenuto ieri sera dalla SAV . Davanti al pubblico amico i gialloverdi hanno strapazzato il Nyon capace, qualche settimana fa, di sconfiggere l’Olympic . In primo luogo vanno segnalati i rientri di Nikola Dacevic e Roberto Kovac dopo i rispettivi infortuni. « Due pedine importanti che ci permettono di ruotare con 7 giocatori », commenta a fine gare un soddisfatto coach Pastore. L’infermeria è ancora piena, ma il ritorno di Dacevic ha dato sicurezza alla squadra e alla costruzione.

Il successo è stato costruito già nel primo quarto. La difesa a zona mandata in campo da Pastore ha fatto subito perdere la testa al quintetto vodese e Green ne ha approfittato per insaccare ben 17 punti. Il parziale di 15-2 realizzato ancora prima del 10’ la dice lunga sull’andamento del gioco. Il Nyon ha provato a restare in partita affidandosi soprattutto agli americani Martin e Byron, che poco hanno potuto contro il muro difensivo e la precisione al tiro dei gialloverdi.

Durante l’incontro la SAV ha controllato il punteggio, incrementato fino al +30 (60-30) al 18’, al +50 (93-43 al 29’30’’) e al vantaggio massimo di +55 (98-43) pochi istanti dopo il 30’. Messi in cassaforte i 2 punti, nell’ultimo quarto Pastore ha potuto dare spazio alla panchina. In campo tutti i giocatori iscritti a referto. In evidenza soprattutto Dario Koludrovic. « Abbiamo giocato bene e pure noi giovani ci siamo fatti trovare pronti. Dobbiamo continuare così anche con le squadre più fort i». E sabato a Cadempino, c’è il derby con la SAM: un ottimo test...



by La Regione Ticino




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!maro!
00giovedì 24 marzo 2011 16:13


10.11.2010.






Basket Lugano, altra dimostrazione di forza .



I bianconeri, contro un Monthey molto determinato, sono entrati in campo privi della necessaria concentrazione,
ma hanno presto ribaltato il risultato andando a cogliere l'ottava vittoria di fila.



di GIONA CARCANO .

Nemmeno il Monthey ha saputo fer­mare la corsa dei Lugano Tigers, che hanno continuato la loro marcia trion­fale, composta da otto vittorie in altret­tante gare. Chiamateli marziani, op­pure fuoriclasse. Fatto sta che i bian­coneri hanno abbattuto ieri sera l'en­nesimo ostacolo del campionato, por­tando a casa la partita dell'Elvetico per 91-73.
Non tutto è però filato per il verso giu­sto. I giganti hanno infatti tremato da­vanti ai... topolini vallesani in due di­stinte occasioni: all'inizio della parti­ta e in alcuni momenti del terzo quar­to. Sì, perché la formazione di Joe Whelton si è complicata la vita nei pri­missimi minuti di gioco, per colpa di una difesa poco aggressiva che ha la­sciato troppi spazi agli ospiti. Se poi aggiungiamo che le mani dei tiratori bianconeri - almeno all'inizio - erano piuttosto fredde, è facile capire la ra­gione del parziale di 18-26 dopo ap­pena 10', punteggio che a queste lati­tudini non sì è più abituati a vedere. Il Lugano, come spesso è accaduto in questa stagione, non è quindi entra­to sul parquet con la giusta concentra­zione. Nella prima pausa corta, il co­ach luganese ha strigliato per bene i suoi giocatori, visto che nella secon­da frazione Efevberha e compagni hanno radicalmente cambiato atteg­giamento: difesa più «cattiva» e stret­ta, attacco più preciso e pulito. Il Mon­they è quindi rimasto a guardare im­potente i vari canestri di Mladjan e Draughan, che punto dopo punto han­no permesso ai Tigers di rientrare nel­lo spogliatoio sul comodo punteggio di 49-35.
E qui è iniziata la seconda fase calan­te avuta dai bianconeri ieri sera. Al rientro in campo, infatti, i vallesani si sono svegliati e hanno nuovamente messo sotto pressione il Lugano, ridu­cendo le distanze. La qualità di una grande squadra, però, si vede soprat­tutto nei momenti di apparente diffi­coltà. I padroni di casa hanno quindi elevato la qualità del loro gioco nell'ul­timo quarto, infrangendo definitiva­mente le speranze della squadra di Thibaut Petit. Lo statunitense Efevber­ha assieme al buon Schneidermann ha iniziato a macinare punti e assist, mandando al tappeto un innervosito Monthey. Gli ultimi minuti di gara so­no stati pura accademia. L'impressio­ne - condivisa peraltro anche da Whel­ton - è che i Lugano Tigers sono una squadra capace di adattarsi alla situa­zione, manco fossero dei camaleonti. Difatti, se i bianconeri avessero gioca­to ieri come sabato contro l'Olympic, il Monthey non avrebbe visto la pal­la. Ma il Lugano sembra capace di do­sare con intelligenza la propria forza, anche in vista dei prossimi impegni di Eurochallenge.
«All'inizio abbiamo pagato i proble­mi difensivi, per questo siamo andati subito sotto nel punteggio. Poi però ci siamo ripresi bene e abbiamo giocato come sappiamo fare» ha commenta­to Michael Efevberha (premiato qua­le migliore in campo) al termine del match. Dello stesso avviso anche co­ach Whelton: «Sapevo che il Monthey è una buona squadra, nei primi minu­ti abbiamo faticato. In questo senso, sono contento per la reazione dei miei giocatori vista dopo il primo e il terzo quarto».


By Cdt




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Nuovo ‘ruggito’ dei Tigers.



Il Lugano si ‘accende’ nel secondo quarto e il Monthey invece si spegne.
L’allenatore Joe Whelton: ‘Bella reazione di tutto il gruppo. Ottima la difesa’



di Giorgio Franchi .

Nemmeno il Monthey ha saputo fer­mare la corsa dei Lugano Tigers, che hanno continuato la loro marcia trion­fale, composta da otto vittorie in altret­tante gare. Chiamateli marziani, op­pure fuoriclasse. Fatto sta che i bian­coneri hanno abbattuto ieri sera l'en­nesimo ostacolo del campionato, por­tando a casa la partita dell'Elvetico per 91-73.
Non tutto è però filato per il verso giu­sto. I giganti hanno infatti tremato da­vanti ai... topolini vallesani in due di­stinte occasioni: all'inizio della parti­ta e in alcuni momenti del terzo quar­to. Sì, perché la formazione di Joe Whelton si è complicata la vita nei pri­missimi minuti di gioco, per colpa di una difesa poco aggressiva che ha la­sciato troppi spazi agli ospiti. Se poi aggiungiamo che le mani dei tiratori bianconeri - almeno all'inizio - erano piuttosto fredde, è facile capire la ra­gione del parziale di 18-26 dopo ap­pena 10', punteggio che a queste lati­tudini non sì è più abituati a vedere. Il Lugano, come spesso è accaduto in questa stagione, non è quindi entra­to sul parquet con la giusta concentra­zione. Nella prima pausa corta, il co­ach luganese ha strigliato per bene i suoi giocatori, visto che nella secon­da frazione Efevberha e compagni hanno radicalmente cambiato atteg­giamento: difesa più «cattiva» e stret­ta, attacco più preciso e pulito. Il Mon­they è quindi rimasto a guardare im­potente i vari canestri di Mladjan e Draughan, che punto dopo punto han­no permesso ai Tigers di rientrare nel­lo spogliatoio sul comodo punteggio di 49-35.
E qui è iniziata la seconda fase calan­te avuta dai bianconeri ieri sera. Al rientro in campo, infatti, i vallesani si sono svegliati e hanno nuovamente messo sotto pressione il Lugano, ridu­cendo le distanze. La qualità di una grande squadra, però, si vede soprat­tutto nei momenti di apparente diffi­coltà. I padroni di casa hanno quindi elevato la qualità del loro gioco nell'ul­timo quarto, infrangendo definitiva­mente le speranze della squadra di Thibaut Petit. Lo statunitense Efevber­ha assieme al buon Schneidermann ha iniziato a macinare punti e assist, mandando al tappeto un innervosito Monthey. Gli ultimi minuti di gara so­no stati pura accademia. L'impressio­ne - condivisa peraltro anche da Whel­ton - è che i Lugano Tigers sono una squadra capace di adattarsi alla situa­zione, manco fossero dei camaleonti. Difatti, se i bianconeri avessero gioca­to ieri come sabato contro l'Olympic, il Monthey non avrebbe visto la pal­la. Ma il Lugano sembra capace di do­sare con intelligenza la propria forza, anche in vista dei prossimi impegni di Eurochallenge.
«All'inizio abbiamo pagato i proble­mi difensivi, per questo siamo andati subito sotto nel punteggio. Poi però ci siamo ripresi bene e abbiamo giocato come sappiamo fare» ha commenta­to Michael Efevberha (premiato qua­le migliore in campo) al termine del match. Dello stesso avviso anche co­ach Whelton: «Sapevo che il Monthey è una buona squadra, nei primi minu­ti abbiamo faticato. In questo senso, sono contento per la reazione dei miei giocatori vista dopo il primo e il terzo quarto»


by La Regione Ticino





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LINK: Cronaca dal sito del Lugano Tigers.

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!maro!
00giovedì 24 marzo 2011 16:13


10.11.2010.





SAM Massagno niente da fare a Basilea .



I luganesi chiudono il primo tempo avanti per 42-40, poi si svegliano gli Starwings.



Classifica alla mano, quella con gli Starwings di Basi­lea era una partita abbordabile per la SAM Massagno, o perlo­meno non impossibile. Indipen­dentemente dal fattore campo. I luganesi, d'altronde, volevano dar seguito alla vittoria ottenuta nel weekend ai danni degli Zurigo Wildcats. Un successo importan­tissimo sia per la classifica sia per il morale del gruppo, piuttosto in ribasso viste le tante sconfitte ri­mediate nell'ultimo periodo. Co­ach Facchinetti alla vigilia della trasferta aveva tuttavia ammoni­to i suoi: «Se guardiamo i punti conquistati dagli Starwings, è giu­sto parlare di scontro diretto vi­sto che, come noi, hanno vinto due partite. Però sono abbastan­za sorpreso, non mi aspettavo di ritrovarli dopo sette giornate co­sì in basso. Infatti ritengo che i ba­silesi possiedano un buon orga­nico, stiamo parlando di un grup­po che si conosce ormai da pa­recchio tempo».
Il campo ha parlato. E ha detto che quella fra i basilesi e la SAM è stata una partita piuttosto equi­librata, giocatasi praticamente punto a punto fino al termine. Al­la fine l'hanno spuntata i padro­ni di casa, che si sono imposti per 84-82. Peccato, verrebbe da dire. Già, perché i massagnesi hanno chiuso il primo quarto di gara in vantaggio per 26-19. Fra il secon­do (parziale di 21-16) e il terzo quarto (24-20) la SAM ha però at­traversato un periodo meno for­tunato, complici i vari Brown, McCrory e Yates, autori di un'ot­tima partita e capaci di garantire un contributo di punti non indif­ferente sul fronte avversario.
La SAM ha comunque provato a rimanere in partita, cercando la rimonta. Farokhmanesh e Ofo­egbu, con 22 punti ciascuno, so­no stati i trascinatori di una squa­dra in fin dei conti generosa ma sconfitta. Dopo la vittoria sui Wil­dcats è arrivata un'altra battuta d'arresto. Facchinetti insomma avrà il suo bel daffare.



by CdT


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SAM K.O.



Lo Starwings vince al ‘fotofinish’ .



Alla SAM è mancato davvero poco per riuscire a conquistare il successo alla Sporthalle di Birsfelden. La partita è stata tirata fin dal via, con i massagnesi che hanno chiuso il primo quarto addirittura in avanti di 7 lunghezze, e sullo stesso copione si sono srotolati gli altri minuti del confronto. Logico dunque che l’epilogo fosse di quelli emozionanti. A una cinquantina di secondi dalla sirena Farokhmanesh ha messo a segno il canestro che ha consentito i suoi di portarsi sull’81-82. Pronta la replica dei basilesi con Brown (83-82). Dopo un errore in attacco dei ticinesi, la palla è passata nuovamente nelle mani degli Starwings; fallo della SAM e tiro libero infilato dallo stesso Brown a soli nove secondi dalla conclusione: 84-82.

Un vero peccato, perché la formazione del presidente Bruschetti ha dimostrato di aver compiuto altri importanti progressi.

Coach Franco Facchinetti dunque deluso ma cerca di vedere il lato positivo di questa sconfitta: « Sono rammaricato per aver perso di due punti, ma al tempo stesso soddisfatto per aver visto la mia squadra giocare alla pari contro un avversario quotato come quello renano. Purtroppo abbiamo ancora una volta commesso qualche errore di troppo (specialmente in difesa) che ha permesso agli Starwings di restare avanti nel punteggio, ma i miei giocatori sono da elogiare per l’impegno mostrato sul campo. Spero ora di vedere questi buoni segnali anche sabato al Palamondo contro la SAV Vacallo. Dobbiamo ancora lavorare, ma siamo sulla buona strada ».


by La Regione Ticino





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!maro!
00giovedì 24 marzo 2011 16:15


11.11.2010.




Gli incontri infrasettimanali di ieri sera hanno dimostrato e
caratterizzato che in un contesto di abbassamento tecnico
individuale di circa gli 8/10 delle squadre di LNA, i giovani
possono dir la loro.
Era quello che si diceva da qualche parte, cosi' da poter dare
spazio ai giovani indigeni promettenti.

Solo che questo abbassamento tecnico non si é verificato in modo
graduale per tutte le Società.
Infatti in un paio si é persino ulteriormente innalzato, mentre
in almeno quattro si é ridotto ai minimi termini, tanto che la
resa non é superiore a quella di una squadra di LNB.
Vi é quindi un divario abissale tra le prime e quelle di fondo
classifica, tanto da rendere le partite poco affascinanti.

In questa confusione di valori, prendono almeno posto e si
affermano quei puledri che prima sostavano davanti al proprio
concelletto accontentandosi o rassegnandosi alle belle parole
dei propri tifosi. Ora invece i loro coach, sia per convinzione
sincera o pesantemente obbligati dalle forzature, li mandano a
briglie sciolte a partecipare ai numerosi concorsi.
Cosi' che i vari Kovac, Koludrovic (SAV), Albrecht (Starwings),
Schweiger (Boncourt), Fridel (SAM), Kazadi e Petkovic (Olympic),
danno un grande contributo alla loro squadra, con aspettative
presenti e future per le nazionali rossocrociate.

C'é da rimarcare che i due di Friborgo sono stati gli artefici
dell'inaspettata vittoria a Ginevra contro l'armata capitanata da
Polyblank ( 30 pts - 32 di valutazione), tanto che da migliori
dei Gotteron, il risultato é di essere divenuti dei perni fissi
su cui contare.
 
Petkovich : 22 pts - 4/6 2pts - 4/7 3pts - 2/3 TL. - 29 valutazione.
Kazadi : 22 pts - 1/2 2pts - 6/9 3pts - 2/2 TL. - 27 valutazione.


In questo Campionato farcito da tanta noia, si arriva almeno a
mettere alla prova coloro a cui tranquillamente si é sempre negata.
Ne siamo contenti e nel contempo rammaricati per averne perso molti
lungo il cammino, solo per non aver avuto un minimo di coraggio in
piu'.


ciao

maro




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