Il Lugano cresce alla distanza .
Carettoni: ‘La difesa? Un optional nei primi due quarti, poi è emersa la concretezza’.
di Mec
Vince e convince il Lugano, dopo aver sudato prima e rincorso poi un avversario molto duro e rognoso. Il Birstal fa della prestanza fisica la sua arma migliore e nell’individualismo dei vari Mc Crory e Wright il resto, condito dalla mole di Henderson (la sua autonomia raggiunge difficilmente i 3 minuti) e dalla regia di Coffin. Se aggiungiamo che al Birstal è mancato Thomas, infortunato, suo miglior realizzatore e rimbalzista, il quadro dei basilesi è completo. A questa armata dal ritmo lento, il Lugano ha dapprima subito ma poi, nel secondo tempo, ha reagito bene e ha messo al sicuro la vittoria con largo anticipo alla fine del terzo quarto.
L’inizio di gara è stata la fotocopia di sabato scorso, con difese allegre e tiro a segno garantito per tutti quanti, visto che i 12 giocatori schierati han trovato canestro. Birstal regala, si fa per dire, un trattamento speciale a Mladjan per tutta la gara, sia con l’individuale sia con la box1 e, se riescono a limitarlo, aprono però spazi che Stockalper ed Almasson sfruttano al meglio.
Dopo il 26 a 25 dei primi 10 minuti, c’è il 17 a 21 del secondo quarto, con Lugano a -6 su un parziale di 0 a 11 a cavallo dei quarti: 26 a 32 al 2’. Ricuce il Lugano fino a impattare a quota 36 al 5’, ma poi i basilesi riallungano con McCrory (17 punti a metà gara) e -3 alla pausa principale.
Tè ristoratore e un Lugano diverso fa capolino nel terzo quarto: un 13-2 in entrata porta Gray e compagni a +7, 58 a 51, a cui fa seguito un 11 a 0 che lancia i bianconeri avanti di 15, con tre triple consecutive di Stockalper, Gray e Almasson: 69 a 55 al 29’.
Nell’ultimo quarto il vantaggio massimo è di +17 al 4’, 89 a 72 al 38’, un quarto senza storie e reso vivo dai battibecchi fra Wells e consorte con Coffin. Due parole su Cresnar, al suo debutto in campionato: il lungagnone, in sei minuti, ha preso tre rimbalzi d’attacco, tre in difesa e ha servito diversi stopponi: è ancora “grezzo” nei movimenti sotto canestro, ma potrebbe essere utile in prospettiva.
A fine gara Carettoni era soddisfatto... «Abbiamo avuto una bella reazione, dopo i primi due quarti nei quali la difesa è stata un optional. Poi nel terzo quarto abbiamo dato maggior concretezza al gioco, la squadra si è aiutata di più sotto i canestri e abbiamo sfruttato al meglio gli spazi. Abbiamo chiuso meglio su Mc Crory (5 punti nel secondo tempo) anche se su Wright (13 punti nell’ultimo quarto) non siamo stati efficaci. Una partita che volevamo vincere per essere certi di essere nei primi 4, dato che una sconfitta poteva precipitarci anche all’ottavo posto. Ora dobbiamo continuare a migliorare e dobbiamo farlo in fretta».
Laconico Donati... «Quando il Lugano passa i 90 punti come fai a vincere? Noi amiamo i ritmi lenti, loro hanno spinto forte e alla fine eravamo un po’ cotti. Certo che abbiamo risentito dell’assenza di Thomas, ma non basta per accampare scuse: il Lugano ha giocato meglio di noi nel secondo tempo e ha meritato di vincere».
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