Gibson e compagni hanno nettamente vinto il duello con il Monthey
AGOSTA TI- PRESS/ D.
SAV Vacallo, lezione al Monthey .
Il collettivo di Pastore affossa le velleità degli individualisti vallesani, chiaramente battuti.
Tra le qualità della capolista anche la sagacia tattica del proprio coach che ha tolto il respiro ai rivali.
di Mec
Il Vacallo impartisce una bella lezione di basket ai vallesani che tornano a casa con la consapevolezza di essere ancora molto lontani dalla prima in classifica.
« Dobbiamo imparare da questa sconfitta – diceva Porchet a fine gara – capire che in campo si va con la grinta e il cuore, cercando nel collettivo la chiave per vincere: come ha fatto Vacallo, come faceva il Monthey qualche anno fa ».
In altre parole, quando in campo c’è una squadra e dall’altra dei solisti, la vittoria non può che andare alla prima.
Alcuni dati significativi: Vacallo ha tenuto l’avversaria sotto i 20 punti per tutti i quarti, in due quarti ne ha concessi 14 e nell’ultimo quarto gli ospiti han trovato 10 punti a gara ampiamente chiusa. I migliori degli ospiti, in fatto di punti, sono stati Volcy, 18, e Alston 19: nei primi due quarti i due sono arrivati a 10, ma in due! Johnson, che sotto i tabelloni doveva fare la differenza, ha trovato 2 punti nel primo, terzo e ultimo quarto e 8 nel secondo. Cifre che ovviamente spiegano perché una compagine, abituata a punteggi diversi per spessore, ne abbia fatti 66 e per grazia ricevuta.
Il Vacallo, invece, ha trovato alcuni suoi in scarsa vena al tiro, come Smiljanic e Mihajlovic, ma Crnogorac, 22, e Schneidermann, 21, li hanno pienamente sostituiti.
« Non siamo di quelli che guardano il tabellino individuale, diceva Crnogorac a fine gara, ci preoccupiamo di fare bene come collettivo, a cominciare dalla difesa. Poi una volta segna uno e un’altra l’altro » . Pastore, come al solito, ha tolto il respiro agli avversari, sia con le rotazioni, sia con cambi di difesa adeguati ai bisogni e a chi c’era in campo, mandando in confusione il Monthey. Pastore ha inoltre cercato nuove soluzioni. « Per Crnogorac, che sinora ha sempre fatto tutto senza mai lamentarsi, abbiamo trovato una collocazione sul campo più consona alle sue caratteristiche e lo si è visto: e così cercheremo di fare con tutti, per crescere e migliorarci ancora ».
La partita è filata via liscia, grazie anche a tre arbitri che non hanno permesso ai vallesani di difendere sporco, con spinte e altro, come sono abituati a fare in casa loro. Beccatisi una decina di falli nel primo quarto, Porchet e compagni hanno quindi subito l’avversaria in ogni dove: Vacallo ha colpito con regolarità, scavando via via distacchi sempre più alti: +7 alla prima pausa, +10 al 14’, +13 al 5’, 33 a 20, + 14 a poco meno dalla sirena di metà gara. 40 a 26. All’inizio del terzo quarto, con un 9 a 3 in entrata, Dacevic e compagni sono saliti a +18, 49 a 31. Alston non ci sta e mette 10 punti in un amen, così che il Monthey tornava a -9, 51 a 42 al 5’. Time out chiamato da Pastore e, con un parziale di 17 a 6 a cavallo dei due quarti, la SAV sale a +20, 68 a 48. Due splendidi assist di Lukovic portano il parziale a +22, 76 a 54. Gli ultimi 4 minuti li giocan tutti, chi cercando un canestro, chi per rendere più soft gli incubi nel viaggio di ritorno.
Così è la musica che si suona al Palapenz.
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