17`di Campionato 2008/09 : SAV Vacallo - Monthey : 85 - 66.

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00lunedì 16 febbraio 2009 17:39


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00lunedì 16 febbraio 2009 17:39





Gibson e compagni hanno nettamente vinto il duello con il Monthey
AGOSTA TI- PRESS/ D.



SAV Vacallo, lezione al Monthey .





Il collettivo di Pastore affossa le velleità degli individualisti vallesani, chiaramente battuti.

Tra le qualità della capolista anche la sagacia tattica del proprio coach che ha tolto il respiro ai rivali.





­di Mec


Il Vacallo impartisce una bella lezione di basket ai valle­sani che tornano a casa con la consapevolezza di essere anco­ra molto lontani dalla prima in classifica.
« Dobbiamo imparare da que­sta sconfitta – diceva Porchet a fine gara – capire che in campo si va con la grinta e il cuore, cercando nel collettivo la chiave per vincere: come ha fatto Va­callo, come faceva il Monthey qualche anno fa ».
In altre parole, quando in campo c’è una squadra e dall’altra dei solisti, la vitto­ria non può che andare alla prima.
Alcuni dati significativi: Va­callo ha tenuto l’avversaria sotto i 20 punti per tutti i quar­ti, in due quarti ne ha concessi 14 e nell’ultimo quarto gli ospi­ti han trovato 10 punti a gara ampiamente chiusa. I migliori degli ospiti, in fatto di punti, sono stati Volcy, 18, e Alston 19: nei primi due quarti i due sono arrivati a 10, ma in due! John­son, che sotto i tabelloni dove­va fare la differenza, ha trova­to 2 punti nel primo, terzo e ul­timo quarto e 8 nel secondo. Cifre che ovviamente spiegano perché una compagine, abitua­ta a punteggi diversi per spes­sore, ne abbia fatti 66 e per gra­zia ricevuta.
Il Vacallo, invece, ha trovato alcuni suoi in scarsa vena al tiro, come Smiljanic e Mihajlo­vic, ma Crnogorac, 22, e Sch­neidermann, 21, li hanno pie­namente sostituiti.
« Non siamo di quelli che guardano il tabellino indivi­duale, diceva Crnogorac a fine gara, ci preoccupiamo di fare bene come collettivo, a comin­ciare dalla difesa. Poi una volta segna uno e un’altra l’altro » . Pastore, come al solito, ha tolto il respiro agli avversari, sia con le rotazioni, sia con cambi di difesa adeguati ai bi­sogni e a chi c’era in campo, mandando in confusione il Monthey. Pastore ha inoltre cercato nuove soluzioni. « Per Crnogorac, che sinora ha sem­pre fatto tutto senza mai lamen­tarsi, abbiamo trovato una col­locazione sul campo più conso­na alle sue caratteristiche e lo si è visto: e così cercheremo di fare con tutti, per crescere e miglio­rarci ancora ».
La partita è filata via liscia, grazie anche a tre arbitri che non hanno permesso ai valle­sani di difendere sporco, con spinte e altro, come sono abi­tuati a fare in casa loro. Becca­tisi una decina di falli nel pri­mo quarto, Porchet e compa­gni hanno quindi subito l’av­versaria in ogni dove: Vacallo ha colpito con regolarità, sca­vando via via distacchi sem­pre più alti: +7 alla prima pau­sa, +10 al 14’, +13 al 5’, 33 a 20, + 14 a poco meno dalla sirena di metà gara. 40 a 26. All’inizio del terzo quarto, con un 9 a 3 in entrata, Dacevic e compagni sono saliti a +18, 49 a 31. Alston non ci sta e mette 10 punti in un amen, così che il Monthey tornava a -9, 51 a 42 al 5’. Time out chiamato da Pastore e, con un parziale di 17 a 6 a cavallo dei due quarti, la SAV sale a +20, 68 a 48. Due splendidi assi­st di Lukovic portano il parzia­le a +22, 76 a 54. Gli ultimi 4 mi­nuti li giocan tutti, chi cercan­do un canestro, chi per rende­re più soft gli incubi nel viag­gio di ritorno.
Così è la musica che si suona al Palapenz.


© laRegione Ticino


!maro!
00lunedì 16 febbraio 2009 17:40





LA MENTE.
Dejan Lukovic, il cervello del gioco della SAV, supera in palleggio il belga Maio.
(fotogonnella)



Il Vacallo stende anche il Monthey .





I romandi resistono per 8’: per i ticinesi si tratta del 16. trionfo in 17 match.

La squadra vallesana, 3. in classifica, aveva tutte le carte in regola per mettere in difficoltà i gialloverdi che però, per l’ennesima volta, non hanno incontrato ostacoli sul proprio cammino – Bene Schneidermann e Crnogorac.






«Questo Vacallo ci è stato superiore in ogni settore del campo, mettendo sul parquet una voglia e un’intensità che mi han­no ricordato il Monthey degli scorsi anni». Un vallesano DOC come Nicolas Porchet, il capita­no dei «canarini», non potrebbe sicuramente immaginare un complimento migliore da offrire ad un avversario che ha appena battuto la sua squadra.
Neppure il Monthey, che si pre­sentava al Palapenz forte della vit­toria contro l’ Olympic e del pro­prio terzo posto in classifica, è riu­scito a fermare l’avanzata dell’ «Ar­mada invencible» di Rodrigo Pa­store che sabato ha saputo ottene­re il 16 successo in 17 partite di campionato. Dopo i primi 8’, con­traddistinti da un grande equili­brio, i gialloverdi, grazie alla pre­cisione chirurgica al tiro di Matt Schneidermann, senza dubbio il


miglior straniero del torneo, i gial­loverdi hanno progressivamente preso il largo, scavando un solco di 7 lunghezze dopo il primo quar­to e di 12 alla pausa principale.
Tra i protagonisti della contesa la premiata ditta formata da Andri­ja Crnogorac, miglior marcatore dell’incontro con 22 punti, e da Dejan Lukovic, che una volta an­corahaprovatodipossedereuna visione di gioco sopraffina. Nel­le fila del Monthey, la pressione difensiva imposta dalla SAV ha obbligato sia Alston che Johnson (alle prese con un problema di falli già nel corso della prima fra­zione) ad esprimersi a corrente alternata, mentre il canadese Vol­cy non ha trovato spazi contro il muro eretto dai ticinesi, abbel­lendo poi il tabellino a risultato ampiamente acquisito.
«Abbiamo saputo limitare il Mon­they in quegli aspetti del gioco che i vallesani prediligono», ha com­mentato a fine gara il tecnico Ro­drigo Pastore. «Abbiamo impedi­to loro di giocare in contropiede e abbiamo contenuto Alston negli uno contro uno. La prestazione di Crnogorac? Sono contento per lui. Non lo sentirete mai lamentarsi anche se in settimana deve alle­nar­si in una posizione e poi gioca­re in un’altra durante le partite. Per questo motivo il suo inserimento in squadra è stato più lento rispet­to a quello di Schneidermann». Sul fronte opposto coach Darko Ristic (che sembra avere i giorni contati sulla panchina vallesa­na...) non ha parole per spiegare come mai i suoi protetti, dopo es­sere riu­sciti in due occasioni a tor­nare ad una decina di punti dai pa­droni di casa, si sono poi fatti ri­cacciare indietro:«Una questio­ne di nervi... Se lo sapete, ditemi voi cosaèpassatonella testadei miei giocatori!». Nella testa, a no­stro modesto parere, nulla. La dif­ferenza tra Vacallo e Monthey, che è pur sempre una squadra che di­spone di diversi buoni giocatori, l’ha fatta la migliore organizzazio­ne dei ticinesi, più lucidi durante tutta la contesa. Gli uomini di Pa­store – come sempre d’altronde– sapevano esattamente cosa fare in ogni situazione, mentre gli ospi­ti si sono quasi unicamente affi­dati alle giocate di «nonno» Alston e ai centimetri di Johnson sotto ca­nestro. D’accordo che il nostro universo tende all’entropia, ma forse un po’ più d’ordine non avrebbe guastato...

Andrea Stephani




© Corriere del Ticino



!maro!
00lunedì 16 febbraio 2009 17:41




UNA BATTAGLIA!
Vinzenz Fässler si fa largo tra i giganti Nyom e Henderson.
(fotogonnella)





La più bella SAM della stagione .




La squadra di Rezzonico crea la sorpresa battendo gli Starwings.

All’andata a Birsfelden era finita +45 per Henderson e compagni: ieri i ticinesi si sono presi una bella rivincita, imponendosi per 95-91 al termine di un incontro che li ha visti condurre anche di 20 lunghezze!




«I ragazzi merita­no tutti un grosso abbraccio, so­no contento e soddisfatto per lo­ro dopo le critiche ricevute ulti­mamente. Il piano partita era semplice: difendere forte e cor­rere il più possibile. Certo, poi noi dobbiamo dare il 120% per por­tare a casa il risultato...». Nelle pa­role di coach Rezzonico, c’è la sin­tesi perfetta della partita della SAM contro il Birstal. I basilesi, scesi in campo con una suppo­nenza evidente (forse memori del +45 dell’andata),alla fine si sono inchinati di fronte al miglior Mas­sagno di questa stagione, che ha saputo finalmente proporre una difesa arcigna con continuità sul­l’arco di una partita, mentre of­fensivamente ha trovato un cast di supporto per i tre americani (ottimi Angley e Grimm, discon­tinuo Savage)all’altezza, vuoi con Censi, con Fässler o con Balletta. Ad inizio partita sono gli ospiti ad imporre il proprio gioco, ma è a partire dal secondo quarto che la SAM spinge davvero sull’accele­ratore; Angley inventa per sé e per gli altri (soprattutto Fässler) ma l’allungo inizialmente non riesce (33-30 al 15’), almeno finché Sa­vage non si decide a «battere un colpo» permettendo così ai suoi di raggiungere la doppia cifra di vantaggio (48-38 19’). Con un +13 in cassaforte alla pausa i ticinesi rientrano dagli spogliatoi ancora più convinti. Birstal cerca in Cof­fin la guida ma non la trova, Fä­ssler invece si erge a protagoni­sta (concretissima prova la sua, il migliore in campo dopo Angley) segnando 8 punti nel quarto che spingono Massagno su su fino al +20 (68-48 al 25’, 73-53 al 29’). Poi il crollo parziale nell’ultima fra­zione; il pressing ospite manda nel pallone Balletta e compagni che scialacquano il vantaggio in un amen (78-72 34’), prima dei tiri liberi finali che assicurano una meritata vittoria alla SAM.


Mattia Meier



© Corriere del Ticino




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00lunedì 16 febbraio 2009 17:41




Contrasto fra Vincenzo Faessler (a sinistra) e Raymond Henderson.
TI- PRESS/ D. AGOSTA





Impresa della SAM, che batte il Birstal .



Prova stoica dei massagnesi, che hanno dominato la compagine renana per tre quarti di gara .





di Giorgio Franchi


Colpaccio della SAM che, di­sputando una delle sue più belle partite, ha battuto ieri al Pala­mondo il Birstal Starwings. Una prova maiuscola quella dei mas­sagnesi che, per tre quarti, han­no dominato i renani, sfiancan­doli nel ritmo e giocando duro sotto i tabelloni. Erano del resto queste le due formule necessarie per tenere il passo degli avversa­ri. La SAM ha eseguito perfetta­mente quanto richiesto dall’alle­natore Rezzonico, martellando gli ospiti in continuazione fino a toccare addirittura due volte +20 (68-48 con Angley dopo un break di 8-0) e 73-53 con Fässler a 1’31” dalla fine del terzo quarto. Pro­prio il buon Vince è stato uno de­gli elementi emergenti: non ha avuto alcuna paura nell’affronta­re gente come Henderson e Tho­mas, ha lavorato tantissimo « pro­prio come piace a me, perché più il gioco si fa duro sotto canestro, più io mi trovo a mio agio ».
Soltanto nell’ultimo quarto la SAM ha avuto qualche proble­ma, perdendo ingenuamente al­cuni palloni che hanno permesso agli Starwings di recuperare. Qui però i padroni di casa sono stati bravi, quando i renani han­no attuato il fallo sistematico, a chiudere la pendenza dalla lunet­ta. Basti pensare che negli ultimi 74 secondi solo due volte la SAM ha fallito, terminando con un 6/8 nei liberi. Censi ha ottenuto in questo frangente 3/4 più una conclusione da 2, Anglesy 2/2 e Fässler 1/2.
La vittoria è stata però di tutta la squadra (anche del 16enne Lombardini quando per 2 minuti ha sostituito Angley che si è bec­cato proprio in avvio una manata di Wright), grintosa, implacabile quando ha voluto imprimere maggiore dinamicità alla mano­vra. La SAM ha sempre risposto presente, è stata capace di annul­lare la fuga iniziale del Birstal (15-20 all’8’37”, break 4-11) con una “bomba” di Angley allo sca­dere (22-22) ed è stata ancor più brava quando nel secondo quar­to, grazie ad Angley, Fässler e Sa­vage, si è portata sul +13 al 30’ (53­40) dopo un parzialone di 18-8. Ancor più brillanti i ticinesi sul citato +20. Negli ultimi minuti del match paura alle stelle quan­do il Birstal rosicchiando punto su punto, è riuscito a rimettere in discussione la partita. La SAM è però riuscita a resistere e a concludere con grande freddez­za dalla lunetta.
Raggiante coach Rezzonico: «Avevo chiesto grande ritmo e la­voro fisico sotto i tabelloni e così è stato. Potevamo vincere anche di 15 punti, nell’ultimo quarto ab­biamo però perso qualche palla, tutto bene però dalla lunetta. Que­ste vittorie ti ripagano dopo il la­voro svolto in settimana» .




© laRegione Ticino



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