L'11 luglio 1988, l'energica
Another Part of Me di Michael Jackson veniva pubblicata come sesto singolo dello strepitoso album
Bad.
Scritta da MJ e prodotta da
Quincy Jones con la collaborazione dello stesso Re del Pop, la canzone venne utilizzata per la prima volta - sebbene in una versione differente -
nella parte finale del cortometraggio in 4D Captain EO (1986).
Non prevista inizialmente nella tracklist dell'album,
a decidere le sorti di Another Part of Me fu un episodio curioso, raccontatoci nella Special Edition 2001 di
Bad proprio dal mitico produttore Quincy Jones:
«
A Michael piaceva 'Streetwalker', mentre io avrei voluto inserire 'Another Part of Me'. Le aveva scritte entrambe Jackson, quindi per lui non avrebbe fatto alcuna differenza.
Così io, MJ e il manager Frank DiLeo decidemmo di ascoltarle insieme, in maniera oggettiva, per capire quale sarebbe stata la prescelta.
Durante l'ascolto di 'Streetwalker', DiLeo se ne restò bello seduto... Ma, appena partirono le note di 'Another Part of Me', sollevò il suo culo grasso e cominciò a ballare.
Gli dissi: "Non stai affatto aiutando Michael!". Fu così divertente.
Michael stesso lo chiamò con un nomignolo strano - tipo 'Rubber' - dicendogli: "Hai appena mandato all'aria il mio caso, qui!".
Dunque, fu DiLeo ad aiutarmi ad avere la meglio nella scelta di 'Another Part of Me'. E lo fece semplicemente scuotendo il sedere a ritmo di musica!».
Alla fine,
Streetwalker sarebbe stata pubblicata soltanto 14 anni dopo come traccia bonus della già menzionata Edizione Speciale di
Bad.
Mentre
Another Part of Me, come il tempo ha dimostrato, rappresenta ancora oggi uno dei momenti più gioiosi, magici e straordinari dell'intera produzione artistica di Michael.
Un inno alla positività, alla speranza nel futuro, al bene, in perfetto stile anni Ottanta.
Nel video,
Michael Jackson si esibisce in Another Part of Me durante il concerto del 9 dicembre 1988 al Tokyo Dome, nella Capitale giapponese.
Post e video a cura di Vincenzo Compierchio per il Michael Jackson FanSquare.
Grazie per la collaborazione ad Alberto Della Cella e Alessandra Pierdominici.