26.01.2010.
Il Lugano all’esame Monthey .
Turno infrasettimanale nel campionato maschile di LNA. Il Massagno in casa con il Basilea.
Insidiosa partita in Vallese per i Tigers, mentre il Vacallo è impegnato sul facile campo del Nyon
di MEC.
Turno infrasettimanale di sicuro interesse per le nostre compagini di LNA: la SAM affronta in casa il Boncourt che le sta 2 punti sopra, il Lugano va sul minato terreno del Monthey, mentre la SAV presenta in campo l’ultimo acquisto, Julien Rahier, belga, classe 1983, guardia-ala dal grande tiro.
In casa SAM Massagno, Franco Facchinetti è preoccupato per le assenze di Ofoegbu e Faessler, ritrovandosi con un Johnson a mezzo servizio come lungo, e Rey. «Contro il Birstal non è facile giocare quando si è al completo, figuriamoci senza due giocatori. A Zurigo Ofoegbu è stato in panchina, ma era lo Zurigo. Il Birstal ha un altro spessore e quindi dovremo moltiplicare gli sforzi per reggere il confronto».
Una gara importante anche ai fini della fase a orologio: una vittoria significherebbe una partita in casa anziché fuori. «È vero, all’andata avevamo perso all’ultimo secondo e per soli due punti: vincere con almeno tre avrebbe significato un vantaggio non indifferente nel caso di arrivo in parità, anche se poi sabato noi siamo contro il Vacallo e loro contro lo Zurigo. Ma non voglio piangermi addosso: vedremo di fare tutto il possibile per vincere» .
Big match in Vallese, il secondo in cinque giorni per il Monthey e il suo pubblico. Sabato i vallesani hanno estromesso l’Olympic dalla Coppa Svizzera. Un risultato che ovviamente non ha fatto piacere ai burgundi che speravano di giocarsi la finale nel nuovo palazzetto: ma, anche questa volta, nulla da fare. Il Monthey, che stasera riceve il Lugano si è molto rinforzato con i nuovi arrivati e lo ha dimostrato nelle ultime giornate dove non ha più perso.
Joe Whelton: «Ho visto il filmato della semifinale di Coppa, ci dice Joe Whelton, e si capisce come il gioco dei vallesani sia molto cambiato con Reed e Yates. Ci sono molto meno riferimenti e non è facile giocare contro di loro».
Ma anche voi venite da un’ottima gara a Ginevra. «È vero: l’assenza di Draughan è stata sopperita da un ottimo Angley che ha giocato molto per la squadra, 10 assist, e ha messo a buon frutto le sue doti. Sono contento per lui perché finalmente mi pare uscito dal tunnel».
Il Monthey ve lo ritroverete a Montreux nella semifinale della Final four di Coppa della Lega: quella di stasera sarà una partita vera.
«È una bella domanda» , ci dice sorridendo il coach, «noi giocheremo anche oggi per vincere ma è ovvio che non faremo vedere tutte le carte che giocheremo fra dieci giorni. Sono due appuntamenti diversi, sono due sfide che hanno un valore diverso: in classifica, oggi come oggi, siamo difficilmente attaccabili, ma la finale di Coppa della Lega è un traguardo che vogliamo raggiungere. Stasera faremo del nostro meglio, poi vedremo».
Forse sì, forse no, ma queste sono nostre supposizioni, perché anche il Monthey potrebbe pensarla allo stesso modo con gli identici obiettivi all’orizzonte.
Il Vacallo va sul facile terreno di Nyon a collaudare Rahier nei suoi schemi. Una partita che giunge al momento giusto, dato che anche il Vacallo si sta preparando per le Final Four di Montreux. «A dire il vero con Byron, Daniels e Hunte, il Nyon ha un pacchetto giocatori americani di buon livello: nella nostra situazione attuale, con Dacevic, Green e Crnogorac fuori o a mezzo servizio, dobbiamo temere questa squadra» , ammonisce Pastore.
Gli infortunati rientreranno? «Difficile dirlo forse solo Green potrebbe riprendere, ma solo se starà meglio di oggi. Anche perché mi piacerebbe arrivare alla Final Four con il maggior numero di giocatori a posto. Ma oggi non posso dire molto in proiezione futura».
Emergenza continua, quindi. «Direi di sì, anche se gli sforzi della società per l’ingaggio di Rahier sono una dimostrazione di rispetto nei confronti di tutti noi che ci impegniamo senza soste e con soli 6 o 7 giocatori, oramai dall’inizio del campionato».
Tutto in salita? «Beh, noi abbiamo certamente delle risorse e le abbiamo messe in campo ogni volta: il secondo posto a Natale è stato un successo. Ora si tratterà di recuperare tutti, perché non si può pensare a una intera stagione in emergenza. Soprattutto, agli appuntamenti importanti mi piacerebbe arrivare senza più emergenze. Con Rahier abbiamo colmato un buco, ma dire che abbiamo risolto tutti i problemi è ancora un’altra cosa. Confido nel cuore dei miei e poi tireremo le somme».
by La Regione Ticino