[proposta] Bretella Parma-Tigullio e ammodernamento SP 523

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marcox2110.
00mercoledì 29 luglio 2009 21:39
Regione. E’ stata approvata questa mattina dall’assemblea legislativa ligure la nuova legge sulle “autostrade regionali”. Grazie a questo provvedimento, votato a grande maggioranza, la Regione potrà decidere autonomamente la realizzazione di nuove tratte, appaltandone la costruzione a privati a cui verranno poi lasciate in concessione.

La giunta ha reso noto che il primo progetto ad essere messo in cantiere sarà quello della Albenga-Valbormida-Predosa. Il “passante” riguardante l’entroterra savonese è per ora volutamente lasciato indefinito: il tracciato finale sarà infatti oggetto di discussione e confronto tra Regione ed enti locali.
marcox2110.
00mercoledì 29 luglio 2009 21:43
Io credo che le uniche autostrade possibili, oltre alle due gronde di Genova, l'Albenga-Millesimo-Predosa (a dire il vero vedrei meglio Albenga-Garessio-Ceva e Carcare-Predosa, vista l'orografia dell'alta val Bormida) siano un'ipotetica e futuribile autostrada tra Genova e Piacenza lungo la val trebbia (ma anche qui il problema orografia sarebbe notevole), nonchè la bretella tra Chiavari o Sestri Levante e Borgo Val di Taro, fino all'A15, utilissima per avvicinare Genova all'Emilia Romagna, al Veneto, e ampliare il bacino d'utenza turistico della riviera di Levante.

Sarebbe un tratto di una cinquantina di chilometri, e tra l'altro il versante padano presenta caratteristiche morfologiche migliori dell'alta val trebbia


Questo topic volevo che fosse quello, se possibile, delle proposte di nuove autostrade visto che oggi è stata ufficialmente approvata una legge in consiglio regionale riguardante l'argomento.
Mi scuso perchè la notizia ansa che ho riportato andava pubblicata nel topic già aperto.
marcox2110.
00mercoledì 29 luglio 2009 22:08
ho fatto uno schema sulla mia ipotesi di Autostrada Parma-Tigullio....
Trammax
00giovedì 30 luglio 2009 09:58
Cazzo, Marco, si sentiva proprio il bisogno di una bretella autostradale tra Chiavari e Borgotaro, così troveremo una soluzione per il trasporto del Pan di Montagna(prodotto a Santa Maria del Taro) e della minerale Linx (imbottigliata a Bedonia), dei funghi secchi....per non parlare di Varese Ligure, recentemente insignito di una prestigiosa benemerenza ambientale, e che probabilmente non aspetta altro.... [SM=g11770] o della val Trebbia, che malgrado tutto è rimasta una delle vallate più integre e paesaggisticamente interessanti dell' Appennino.

Scusa, ma non sei mai stato assalito dal dubbio che di altre autostrade, almeno da quelle parti, non se ne senta questa grande necessità? [SM=x1177057]
euge1893
00giovedì 30 luglio 2009 10:19
Ho modificato il titolo al topic.

L'idea, pur se fantascientifica, non la trovo malvagia, nel senso che rende possibile un secondo percorso dal Genovesato verso la pianura padana centro-orientale.

Il Tigullio (specialmente la zona fra Chiavari e Sestri) è tradizionalmente una zona di vacanza per i parmigiani e la costruzione di un tronco autostradale potrebbe contribuire ad evitare ulteriori intasamenti della A 12, oltre a rendere meglio fruible l'entroterra sia ai fini di uno sviluppo economico, sia ai fini di un ulteriore sviluppo turistico.

Ovviamente tutto dipende da come simili infrastrutture vengono realizzate: è chiaro che una bretella autostradale, se costruita A CAZZO, devasta l'ambiente e invece di costituire una opportunità per un territorio, finisce per essere un fardello!
Trammax
00giovedì 30 luglio 2009 10:32
Mah, secondo me, nel caso, basterebbe un traforo sotto al Bocco, non dimentichiamoci che la pregevolezza di quegli ambienti di media montagna (frequentati da molti genovesi bisognosi di fresco, che si danno il cambio con i parmigiani vogliosi di mare: do ut des) sta proprio nella loro integrità ambientale: tra l'altro l'alto parmense, e la val di Taro in particolare, è afflitto dal problema delle frane, che si è accentuato con la costruzione dell' autocisa (questa sì necessaria, malgrado gli elevatissimi costi ambientali)tanto da obbligare a periodici ed onerosi interventi manutentivi. [SM=x1406605]
Münchner.Fax
00giovedì 30 luglio 2009 10:40
Mah, direi che è un'idea che secondo me non ha granché ragione d'essere per una serie di motivi:
- L'A12 tra La Spezia e Sestri è praticamente sempre sgombra da traffico. Non vedo la necessità di costruire un nuovo tronco autostradale per accorciare una ventina di chilometri;
- Contesto decisamente che un'infrastruttura del genere possa sviluppare il turismo costiero tra Sestri e Spezia, visto che tutte le località costiere hanno collegamenti stradali abbastanza impervi. Qui l'ideale sarebbe invece il treno che serve i paesi capillarmente. Se proprio la Regione vuole incentivare il turismo in quelle zone (aiuto pubblico di cui peraltro personalmente non credo si senta urgente bisogno [SM=g27988] ), che finanzi ogni weekend 4 coppie di treni dall'Emilia a Genova via Pontremoli, spendendo qualche ordine di grandezza di meno.
- Ehi, ma tra "autostrada a sei corsie" e "opzione zero" ci sono anche le vie di mezzo, eh. No perché a volte leggendo sembra che se non sono autostrade le strade nuove che si costruiscono, non vada bene. [SM=x1405311] Se proprio c'è bisogno di aumentare la capacità del passo di Cento Croci (e anche qui dubito) si può benissimo rettificare e riammodernare l'attuale strada aggiungendo magari qualche variante.
marcox2110.
00giovedì 30 luglio 2009 11:59
Re:
non servirebbe solo a velocizzare il percorso tra il Tigullio e il Parmense ma a ridurre di almeno mezz'ora il tratto Genova-Parma-Modena-Bologna/Verona, creando una valida alternativa alla A7.
Inoltre si avrebbe una maggior penetrazione, con benefici all'economia turistica, produttiva e logistica, dell'area centrale Ligure nel bacino emiliano, che da sempre pur essendo a due passi, si sente molto più lontano di quello lombardo.
Münchner.Fax
00giovedì 30 luglio 2009 12:29
Non vedo come possa ridursi di mezz'ora visto che la differenza tra il percorso via A7-A21 e questo proposto si aggira intorno ai 20 km.
Vogliamo contare anche che il pedaggio passando per la Cisa è più caro del 50% rispetto a passare dai Giovi? Gli autostrasportatori si fanno due conti... Valida alternativa manco per niente.
L'area che dici è più lontana per motivi orografici e storici, non politici. Possiamo doparla di infrastrutture finché vuoi ma non vedo come possa attrarre investimenti tali da farla assurgere a polo di eccellenza dell'economia.
giambo64
00giovedì 30 luglio 2009 12:33
[SM=x1445360] [SM=x1445360] [SM=x1405310] [SM=x1445361] [SM=x1567330] [SM=x1567331]
AUTOCENSURA [SM=g11770]
marcox2110.
00giovedì 30 luglio 2009 14:23
Re:
Münchner.Fax, 30/07/2009 12.29:

Non vedo come possa ridursi di mezz'ora visto che la differenza tra il percorso via A7-A21 e questo proposto si aggira intorno ai 20 km.
Vogliamo contare anche che il pedaggio passando per la Cisa è più caro del 50% rispetto a passare dai Giovi?



Vogliamo anche dire che la cisa dall'ipotetica congiunzione della bretella, zona Berceto, verso Parma è praticamente dritta, e che l'autostrada dei giovi è un serpente per almeno 50 km? e se quest'ultima devi metterla apposto, che voglia o no, crei lo stesso impatto sull'ambiente che dici tanto voler preservare?

Münchner.Fax, 30/07/2009 12.29:


e storici, non politici.



Cosa intendi dire per *lontana per motivi storici*?

Münchner.Fax, 30/07/2009 12.29:


L'area che dici è più lontana per motivi orografici



Beh anche la Val di Susa ha problemi orografici, allora con questa logica possiamo dire addio al 90% delle opere cantierabili in Italia visto che non ci troviamo nella campagna di Russia con migliaia e migliaia di kmq pianeggianti...
comunque tanto per restare in zona, pure la Valle Stura ha *problemi orografici* se per tali intendi la difficoltà della morfologia del territorio che impone l'esecuzione di ponti e viadotti. Tuttavia non credo che chi abita a CampoLigure o a Masone soffra tanto la presenza dell'A26... anzi...

Münchner.Fax
00giovedì 30 luglio 2009 15:44
Ho scritto da qualche parte che voglio preservare l'ambiente? No. Ho solo parlato strettamente della tua proposta, che trovo un investimento inutile riguardo agli obiettivi che hai indicato.

Cerco di spiegare meglio gli storici orografici. La val di Susa è stato ed è un itinerario importante sia viabilisticamente che storicamente e frequentato, perché collega la quarta città italiana con la terza città francese. Il passo del Turchino non è importante storicamente perché non è mai stato oggetto di rilevanti traffici fino a questo secolo; è oggi importante viabilisticamente perché nell'ultimo secolo è comparso un porto nuovo, quello di Voltri, e inoltre è stata realizzata un'autostrada che ha lo scopo di bypassare Genova e i Giovi. Dal passo di Cento Croci passano ogni tanto due cinghiali, perché non collega (motivi geografici) né ha mai collegato (motivi storici) nulla di sostanziale. Costruire un'autostrada qui è sostanzialmente una spesa inutile dal punto di vista economico e infrastrutturale per i motivi già detti.
Per l'ambiente poi penserà qualcun altro a metterci il carico da undici. [SM=x1177063]
marcox2110.
00giovedì 30 luglio 2009 17:13
Re:
Rispetto il tuo parere.
Io sono convinto della strategicità dell'opera.
Anche più della Albenga-Predosa che è un doppione assurdo della Asti-Cuneo-Mercantour-Nizza e alla fine della favola servirebbe solo al segmento tra Sanremo e Ceriale e, solo parzialmente, al Porto di Savona.
Tra l'altro non dimentichiamo che da una decina d'anni il turismo nel Tigullio e nelle Cinque terre è in forte crescita.
E' un'opera che serve ad avvicinare il parmigiano e la pianura emiliana al Tigullio senza passare necessariamente da S.Stefano Magra e ripeto, accorcia le distanze tra Genova, il suo porto, e il Nord Est del paese.
Al momento attuale credo fortemente sia una delle opere, gronda a parte, più importante da realizzare nella nostra regione.
E se mi parli di traffici inesistenti ti ricordo che il valico di cento croci c'era ai tempi dei Romani e quella è una direttrice interregionale storica nei collegamenti tra le due regioni.
giambo64
00giovedì 30 luglio 2009 22:28
Probabilmente mi ripeterò...
Forse dirò sempre le stesse cose...
E sarò anche noioso...
Ma non riesco a farne a meno, non ci riesco proprio, per cui scusatemi ma dico la mia.
Ne veniamo da un secolo in cui hanno messo asfalto ovunque, anche in cima alle Alpi. Abbiamo devastato il pianeta, inquinato l'acqua col petrolio, avvelenato l'aria con i prodotti della combustione, modificato il clima con la CO2, cosa altro deve succedere ancora per farci capire che questa è la strada sbagliata?
Ma dico io, dopo cento anni di stronzate, dopo che gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, ma come diavolo è possibile proporre come innovazione e sviluppo nuove strade?
Lo potrei capire in una discussione tra camionisti, o tra benzinai, ma come cavolo è possibile che queste proposte vengano da un forum di un sito che difende il trasporto pubblico?
Non contate la mussa del turismo, le autostrade sono camionali, servono a trasportare merci e ad arricchire chi in questa epoca ha avvelenato il mondo.
Qui non si tratta di ambientalismo di quartiere, si tratta di fare una scelta globale: dire basta alla logica perversa del + strade + auto + strade + auto + strade che va avanti all'infinito.
Proponete delle nuove ferrovie, di strade ne abbiamo abbastanza.
Sfogo terminato, scusate nuovamente.
euge1893
00venerdì 31 luglio 2009 08:57
Re:
giambo64, 30/07/2009 22.28:

[omissis] ma come diavolo è possibile proporre come innovazione e sviluppo nuove strade?
Lo potrei capire in una discussione tra camionisti, o tra benzinai, ma come cavolo è possibile che queste proposte vengano da un forum di un sito che difende il trasporto pubblico?
[omissis]


Giambo voglio solo farti notare che mentre la nostra Associazione e il sito www.metrogenova.com si occupano del trasporto pubblico relativo all'area metropolitana genovese, con una particolare attenzione alla metropolitana e alla ferrovia, quasi da subito abbiamo inteso allargare il forum anche all'intero argomento dei "nostri" trasporti, ed è per questo che abbiamo pensato di aprire anche una sezione dedicata alle autostrade "di casa nostra", presenti, future o nella testa bernoccolata di qualcuno di noi: le discussioni come questa sono pertanto assolutamente pertinenti in questo forum (ma se ti danno fastidio puoi evitare di leggerle [SM=g27985] ).

Tutte le opinioni, poi, sono ugualmente rispettabili, purché espresse con il dovuto rispetto per le idee degli altri forumisti (anche di coloro che costruirebbero autostrade ovunque [SM=g11770] )

Trammax
00venerdì 31 luglio 2009 09:40
Personalmente non sono contrario a nuove infrastrutture, quando servono. L'idea, questa sì pregiudiziale, che un'opera (stradale o ferroviaria non importa) debba essere strategica a priori è figlia dello "sviluppismo" anni sessanta, quello che è sempre stato sostenuto dai costruttori e dall'industria dell'auto, e ha portato ad assurdità come le autostrade nel cuore del Gran Sasso (anche se i tecnici dell' INFM ringraziano...)e le innumerevoli "superstrade nel nulla" , spesso incomplete, che infestano il nostro Sud.

Quindi, senza tirare giù nessun "carico da undici" - come dice Munchner [SM=g11770] - di carattere ambientale (in un contesto dove pure l'ambiente ha la sua rilevanza), ribadisco le ragioni che mi portano a diffidare di questa proposta: non solo la sua discutibile attrattività ma soprattutto la vulnerabilità geologica della zona, interessata dalle famigerate "liguridi esterne", formazioni di rocce argillose che si sfaldano con le dita e che hanno creato non pochi problemi agli interventi infrastrutturali: basti pensare che il viadotto di Roccaprebalza sulla A15, presso Berceto, è stato costruito con le due carreggiate sovrapposte per limitare l'impatto dei piloni su una falda franosa non stabilizzata: e anche il territorio dell' alta Val di Vara è tristemente interessato dalle frane (Caranza e Teviggio in comune di Varese Ligure). E le stesse rocce sono responsabili delle grandi frane nella zona delle Cinque Terre (quella di Guvano in primis) [SM=x1445361]

Sarebbe ora, viceversa, di valorizzare il grande patrimonio costituito dalla viabilità tradizionale, e in particolare dalle strade statali, spesso ammirevoli opere di ingegneria, stolidamente declassate con l'abolizione dell' ANAS (quante stupende cantoniere lasciate alle ingiurie del tempo!..), apportando dove necessario interventi di rettifica e realizzando eventualmente trafori di base per il superamento dei valichi. E poi ci si decida a completare l'ormai secolare raddoppio della Pontremolese.

In quanto al Traforo del Mercantour, grazie alla caparbia ed annosa resistenza degli ambientalisti, sembra che quel devastante progetto sia definitivamente accantonato: sarebbe gravato su un'area delle Alpi Marittime di eccezionale valore, indenne da strade e da insediamenti umani stabili e inserita nell' omonimo Parco Nazionale francese, e dopo un iniziale entusiasmo, anche le popolazioni e le Amministrazioni locali si sono dichiarate contrarie. Marco, ti consiglio vivamente di farti un giro in val Gesso (versante italiano dell' Argentera- Mercantour), molto frequentata dagli alpinisti genovesi e costellata dai rifugi della sezione del CAI Ligure, per comprendere appieno ciò di cui sto parlando. Anche la stagione è propizia per questa esperienza [SM=g28002] .

Per Giambo: renditi contattabile per favore, vorrei avere uno scambio di idee con te su molte cose.... [SM=g27988]
giambo64
00venerdì 31 luglio 2009 11:13
Trammax, ti ho inviato un messaggio attraverso FFZ, fammi sapere se è arrivato.
Trammax
00venerdì 31 luglio 2009 12:02
Arrivato grazie [SM=g27988]
FrancoB85
00sabato 19 ottobre 2013 15:28
Buon pomeriggio a tutti.

Come già ho preannunciato nella mia presentazione voglio sottoporre alla vostra attenzione una serie di riflessioni sulla possibilità di sviluppare un'asse di collegamento viario fra Liguria di Levante ed Emilia Romagna.

4 anni or sono era stata aperta una discussione sulla realizzazione di una bretella autostradale che mettesse in collegamento Chiavari o Sestri Levante con Borgo Val di Taro.

Nelle mie riflessioni si escludono invece ipotesi di questo tipo e si considera una soluzione più fattibile dal punto di vista economico; allo stesso tempo una soluzione che possa essere efficiente ed utile non solo allo scopo di migliorare i collegamenti a livello locale ma anche ad un livello più ampio, quindi regionale ed extra-regionale.

Da svariati anni (anzi decenni) si discute della possibilità di ammodernare il tracciato della SP 523 che mette in comunicazione Sestri Levante a Borgo Val di taro via Varese Ligure e Passo di Cento Croci.

Da svariati e svariati anni sono stati realizzati fior fior di progetti di fattibilità sulle possibili varianti di questo asse stradale (gli ho visti personalmente negli uffici del comune di Casarza ligure... chili e chili di tavole).

In pratica sono già stati pagati un sacco di quattrini per realizzare il progetto di ammodernamento di questo asse stradale... ma dopo anni e anni... non si sono mai trovati i soldi per finanziare le opere (a parte un tratto brevissimo -circa 1 km- a Casarza Ligure).

Ogni tanto, negli anni, torna fuori la voce che i sindaci della Val Petronio e della Val di Vara si sono riuniti per incontrare assessori di questa o quella provincia... ma poi niente. ...l'ultima notizia nel 2012 quando sono state raccolte 800 firme per chiedere la priorità nella realizzazione dei lavori di ammodernamento su questa strada.


Vengo alle mie considerazioni.

(Crisi economica a parte)credo sia importante considerare l'ammodernamento di questo asse viario non soltanto nell'ottica del miglioramento dei collegamenti fra Val di Vara e Tigullio ma bensì dal punto di vista di quelle che sono le sue potenzialità in riferimento al collegamenti fra il genovese e l'Italia nord-orientale (in primis l'area parmense ed emiliana... poi quella del lombardo-veneto).


Il problema fondamentale in tutti questi anni è stato quello di poter reperire le risorse per realizzare questo ammodernamento... ...credo si sia peccato di miopia.

Con la modernizzazione di questo asse viario e la realizzazione di un traforo nel tratto del valico di Centro Croci (di circa 4 - 4,5 km)si potrebbe garantire un collegamento si strada molto rapido fra la Liguria di Levante ed il parmense.

Soprattutto (cosa che nessuno ha mai considerato nelle giuste sedi) si garantirebbe un collegamento su strada molto rapido fra le stazioni ferroviarie di Sestri Levante e Borgo Val di Taro.

Si verrebbero così a creare i presupposti per la realizzazione di un asse di collegamento veloce fra la città di Genova e quella di Parma.

Come tutti sappiamo nei prossimi anni dovrebbe infatti essere potenziato e mi auguro velocizzato (magari con treni di nuova concezione) il sistema di collegamento ferroviario fra Genova e Sestri Levante (capolinea del sistema metropolitano provinciale).

In quest'ottica l'ammodernamento della SP 523 e la realizzazione del traforo di Cento Croci potrebbe essere utile alla creazione di un sistema di trasporto integrato fra il servizio metropolitano di genova e quello della città di Parma (ovviamente dovrebbe essere potenziata allo stesso modo linea ferroviaria pontremolese -alcuni raddoppi di binario li stanno facendo-).

Considerando che potrebbe essere applicato un pedaggio al passaggio nel traforo del Passo di Cento Croci (comunque più basso rispetto ai pedaggi che un'automobilista dovrebbe pagare facendo il giro dalla Cisa o da Tortona) e considerando gli introiti derivanti dal nuovo servizio ferroviario integrato tra Liguria ed Emilia Romagna la stessa nuova opera potrebbe in parte autofinanziarsi.

Da un'investimento di questo tipo guadagnerebbero in molti. ...soprattutto i cittadini del genovese che risparmierebbero in treno (col servizio integrato) mediamente un'ora di viaggio per raggiungere le zone del parmense. ...e risparmierebbero su carburante e pedaggi in auto.
sandro.raso
00sabato 19 ottobre 2013 22:14
Conosco i miei polli (lavoro nella PA da più di 35 anni di cui 33 presso il Comune di Sestri Levante).
Se sei del 1985, e se vivrai a lungo, può darsi che tu arrivi a vedere qualcosa di tutto questo.
Per quelli della mia età ogni speranza è perduta da tempo.
FrancoB85
00sabato 19 ottobre 2013 22:52
Ciao Sandro,

si sono dell'85... ho sempre sognato di veder realizzata questa cosa pure io. ...non so però se mi basta esser nato 30 anni dopo.

...Comunque io scommetto che nessuno ha mai seriamente pensato alla potenzialità che avrebbe questo ammodernamento nell'ottica di mettere in collegamento i due assi ferroviari.
euge1893
00domenica 20 ottobre 2013 00:33
Io conosco molto bene la zona, avendo una casa nei pressi di Lavagna, e credo che sia davvero opportuno migliorare i collegamenti stradali fra il Tigullio orientale e l'oltreappennino parmigiano, oggi affidati a strade lente e tortusose.
Personalmente, anche nell'ottica di una futura tangenziale Est o Gronda di Levante che dir si voglia, che consentirà maggiore fruibilità alla Fontanabuona e al territorio, ho sempre sognato una breve autostrada per Parma, che consentirebbe a tutto il Genovesato di tagliare con decisione i tempi dei collegamenti con il Nord Est... Ma siamo in Italia e domina il NIMBY e il NO TUTTO, quindi temo rimarrà solo un sogno. Devo infine dire che non avevo mai considerato le implicazioni ferroviarie che tu poni.
lordtiranus
00domenica 20 ottobre 2013 01:46
Non capisco, cosa intendi quando dici "creazione di un sistema di trasporto integrato fra il servizio metropolitano di genova e quello della città di Parma (ovviamente dovrebbe essere potenziata allo stesso modo linea ferroviaria pontremolese)"?

Nel primo caso si parla di autostrada (tra l'altro divertente che prima si bolli i no tav, tra cui il sottoscritto, come al soldo della società autostradale del Frejus e poi qui si critica i movimenti no-tutto perché non vorrebbero un'autostrada nuova, ma vabbé...) e poi di Pontremolese che è una ferrovia...
Cioè tu auspichi un viaggio da Genova a Parma in treno fino a Sestri Levante, poi in auto fino a Borgo Taro (??) e da lì in treno di nuovo fino a Parma?
A me sembra che questa realizzazione sarebbe un'ulteriore distruzione ambientale a favore degli spostamenti su gomma, sia delle persone sia delle merci, altro che sistema integrato!


Da un'investimento di questo tipo guadagnerebbero in molti. ...soprattutto i cittadini del genovese che risparmierebbero in treno (col servizio integrato) mediamente un'ora di viaggio per raggiungere le zone del parmense


Più che "in treno" risparmierebbero "il treno", ammesso e non concesso che ci sia qualcuno che vada ad oggi in treno a Parma da Genova.
giambo64
00domenica 20 ottobre 2013 09:56

...Più che "in treno" risparmierebbero "il treno"....
A me sembra che questa realizzazione sarebbe un'ulteriore distruzione ambientale a favore degli spostamenti su gomma, sia delle persone sia delle merci, altro che sistema integrato!



Adesso sì che ti riconosco!!! [SM=g28002]

Aggiungo: se si vuole integrare le ferrovie, lo si deve fare mettendo nuovi binari, non nuovo asfalto! Non si è mai visto in nessuna parte del pianeta che una nuova strada abbia favorito la ferrovia, semmai è sempre successo il contrario.





lordtiranus
00domenica 20 ottobre 2013 10:39
Ho scoperto che esisteva già una discussione su questo argomento aperta anni fa, quindi i due topic vengono uniti.
FrancoB85
00domenica 20 ottobre 2013 17:10
Re:
lordtiranus, 20/10/2013 10:39:

Ho scoperto che esisteva già una discussione su questo argomento aperta anni fa, quindi i due topic vengono uniti.



Si è vero, esisteva già la discussione sulla bretella. Io avevo fatto una nuova discussione per mettere in evidenza le problematiche della SP 523 e le potenzialità legate allo sviluppo di un servizio integrato con le ferrovie metropolitane di Genova e Parma.

Ho visto che hai aggiunto nel titolo della 523; se riesci puoi inserire anche la questione del servizio integrato con le ferrovie metropolitane?
credo sia un dettaglio molto importante.
FrancoB85
00domenica 20 ottobre 2013 17:55
Due puntualizzazioni

1. Non ho parlato della costruzione di una nuova autostrada (è anche per questo che avevo creato una discussione separata rispetto a quella della bretella autostradale); bensì discutevo dell'ammodernamento della SP 523 (in discussione da diversi decenni... e per cui sono già stati spesi molti soldini in vari studi di fattibilità... gli ultimi lo scorso anno -100.000 euro- mica pochi) e delle sue potenzialità.

2. Se allo stato attuale dal parmense al genovese esiste un movimento pressochè nullo di merci e persone esistono tutte le buone ragioni di questo mondo perchè sia così. In treno dal Tigullio a Parma ci vorranno che vada bene 2 ore e mezza; in autostrada occorre fare il giro dalla Cisa e lasciarci diversi soldini fra carburanti e pedaggio.
Senza le giuste condizioni non si può creare movimento... e di conseguenza sviluppo.


Fatte le dovute puntualizzazioni ritorno sulle mie considerazioni velocemente.
Il problema centrale è quello dell'ammodernamento della SP 523. da questo problema io voglio mettere in evidenza come il genovese, parte dello spezzino ed il parmense potrebbero trarre grande beneficio.
Per far si che si generi questo grande beneficio non si può prescindere dal traforo di valico che metta in comunicazione la parte ligure della SP 523 con quella emiliana (che nel fondovalle è già stata ammodernata da anni).

Nel momento in cui si avesse una Strada con la "S" maiuscola fra Sestri Levante e Ghiare di Berceto (all'innesto della statale della Cisa) si potrebbe coprire la distanza fra la cittadina del Tigullio e Borgo Val di Taro in circa 30 minuti.

Avere un collegamento così rapido fra questi due luoghi può costituire una risorsa strategica per il sistema dei trasporti ligure ed emiliano.

Se non siamo troppo miopi ci accorgiamo infatti che in futuro la ferrovia del genovese sarà trasformata in una ferrovia metropolitana. In quest'ottica (con la costruzione del passante di Pieve Ligure e con l'acquisizione di convogli ferroviari a partenza rapida -di cui in passato si era parlato-) potremmo benissimo avere dei treni che in un lasso di tempo di circa 30-35 minuti potrebbero coprire la distanza da Genova Brignole a Sestri Levante con le fermate intermedie di Rapallo e Chiavari.

Se un sistema di simile a questo venisse replicato nella parte emiliana della pontremolese (attualmente il tempo minimo di percorrenza fra Borgo Val di Taro e Parma è di circa 50 minuti) e si riuscisse a coprire la distanza fra il paese oltre il valico di Cento Croci ed il capoluogo di provincia in circa 30-35 minuti...

...e se fra le stazioni di Sestri Levante e quella di Borgo Val di Taro venisse organizzato dalla stessa società ferroviaria un servizio di pullman a partenza intelligente (cioè non appena arriva il treno veloce da Genova o da Parma a seconda dei casi) si potrebbe coprire l'intera distanza dalla stazione di Genova Brignole alla stazione di Parma in un tempo di circa 1 ora e 40 minuti (considerati i tempi di trasferimento da un mezzo all'altro).

Dalla zona del Tigullio in 1 ora e 10 circa si potrebbe essere a Parma... e viceversa ovviamente.

Una rivoluzione. Capace di aprire molte nuove prospettive di sviluppo per la Liguria e L'Emilia. Non solo per la Val di Vara e la Val di Taro.
giambo64
00domenica 20 ottobre 2013 22:08

Senza le giuste condizioni non si può creare movimento... e di conseguenza sviluppo.



Sviluppo di che tipo?
Non certo sviluppo sostenibile, visto che sarebbe basato sul traffico delle persone e delle merci su strada, con mezzi inquinanti.

Rileggendo questa discussione, ho ritrovato un messaggio che avevo postato anni fa e che credo sia molto adeguato:

giambo64, 30/07/2009 22:28:

Probabilmente mi ripeterò...
Forse dirò sempre le stesse cose...
E sarò anche noioso...
Ma non riesco a farne a meno, non ci riesco proprio, per cui scusatemi ma dico la mia.
Ne veniamo da un secolo in cui hanno messo asfalto ovunque, anche in cima alle Alpi. Abbiamo devastato il pianeta, inquinato l'acqua col petrolio, avvelenato l'aria con i prodotti della combustione, modificato il clima con la CO2, cosa altro deve succedere ancora per farci capire che questa è la strada sbagliata?
Ma dico io, dopo cento anni di stronzate, dopo che gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, ma come diavolo è possibile proporre come innovazione e sviluppo nuove strade?
Lo potrei capire in una discussione tra camionisti, o tra benzinai, ma come cavolo è possibile che queste proposte vengano da un forum di un sito che difende il trasporto pubblico?
Non contate la mussa del turismo, le autostrade sono camionali, servono a trasportare merci e ad arricchire chi in questa epoca ha avvelenato il mondo.
Qui non si tratta di ambientalismo di quartiere, si tratta di fare una scelta globale: dire basta alla logica perversa del + strade + auto + strade + auto + strade che va avanti all'infinito.
Proponete delle nuove ferrovie, di strade ne abbiamo abbastanza.
Sfogo terminato, scusate nuovamente.




sandro.raso
00domenica 20 ottobre 2013 22:12
Fra le cose che sogno di vedere (e che rimarranno sogni...) c'è proprio una bretella ferroviaria Sestri Levante - Varese Ligure - Borgotaro che consentirebbe di ridurre sensibilmente il tempo di percorrenza Genova - Tigullio - Parma - Bologna.
La verità è che hanno anche tolto il collegamento che c'era e che seppur piuttosto lento comunque consentiva viaggi abbastanza comodi fra la Liguria di Levante e l'Emilia.
In quanto alla strada, un ammodernamento ci vorrebbe perché davvero tortuosa e pericolosa, ma stanno solo cincischiando, anche la variante di Casarza è pessima.
L'ultimo ammodernamento efficace è stato fatto ormai da più di 30 anni con l'apertura della galleria di Velva.
lucamax-ge
00lunedì 21 ottobre 2013 15:39
La zona dell'Alta Val di Vara è nota per la riconversione all'economia verde, agricoltura biologica, energie rinnovabili, turismo eco-sostenibile. E' frequentata da tanti stranieri, grazie anche alla sua vicinanza con le Cinque Terre. Non credo che la cosa migliore per il suo sviluppo sia costruire una strada potenzialmente ad alto traffico!

Semmai si potrebbe rendere un po' più facile l'accesso a quelle zone, ma non nell'ottica di un passante emiliano, ma per sviluppare ulteriormente il turismo.

Faccio un esempio. Con un piccolo tratto all'aperto all'uscita della galleria di Velva (lunga circa 2 km) ed un'ulteriore galleria di circa 3 km, ci si potrebbe collegare all'uscita autostradale di Deiva (e quindi al Bracco), tagliando fuori tutto quel tratto di strada tortuoso e pericoloso che transita nel cuore dei centri storici dei paesi, tra Casarza e Missano, lasciandolo quindi solo alle esigenze di spostamento locali, ed avvicinando ulteriormente la zona alle Cinque Terre e alle altre cittadine della Riviera.

Intervenire direttamente con varianti sulla provinciale mi sembra più complicato.

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