[pol-it] Il corteo dell'Onda e gli scontri a Roma Tre

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Hareios
00mercoledì 18 marzo 2009 18:12
Il corteo cerca di uscire dall'Ateneo e si scontra con le forze dell'ordine
"Picchiati senza motivo". Maroni: "No alla violenza politica"

Torna l'Onda in tutta Italia
A Roma cariche della polizia



ROMA - Migliaia in piazza in tutta Italia per protestare contro il piano dei tagli all'istruzione varato dal governo Berlusconi. All'agitazione indetta dalla Cgil hanno aderito anche i ragazzi dell'Onda che torna così a far sentire la sua voce. E alla Sapienza di Roma la polizia ha caricato gli studenti che volevano uscire in corteo dall'Ateneo.

Tensione alla Sapienza. Tensione e scontri all'Università di Roma La Sapienza quando gli studenti che avevano dato vita al corteo interno hanno tentato di uscire fuori dalla città universitaria cercando di forzare il cordone di poliziotti e carabinieri. Le forze dell'ordine li hanno caricati respingendoli all'interno dell'Ateneo, i ragazzi hanno risposto lanciando alcune scarpe ("Ce le eravamo portate per lanciarle davanti al ministero dell'Economia come hanno fatto in Francia"). Più tardi, circa 200 ragazzi hanno cercato di violare il blocco attraverso le uscite che danno su viale Regina Elena: alcuni ragazzi hanno lanciato sassi contro le forze dell'ordine, ma sono stati subito bloccati. In via De Lollis gli agenti della Guardia di finanza hanno effettuato una nuova carica di alleggerimento. I contusi fra gli studenti sarebbero decine. Difficile fare un bilancio, come spiegano i ragazzi, "perché se ne trovano ad ogni angolo della città universitaria".

E sul banco degli accusati finisce il protocollo che limita i percorsi dei cortei varato dalla giunta Alemanno in accordo anche con le organizzazioni sindacali. Il motivo dell'intervento della Polizia alla Sapienza, infatti, sarebbe questo. Far sfilare gli studenti l'avrebbe violato. Ma la Cgil non ci sta: "Era stato firmato per poter creare un tavolo di discussione che riducesse il disagio della città e aiutasse i cittadini, ma se viene utilizzato per massacrare gli studenti non serve più a nulla e può anche essere stracciato" dice il presidente del direttivo regionale del Lazio della Flc-Cgil Franco Gallerano. Mentre il sindaco di Roma, Gianni Alemanno precisa: "C'e' un impegno di tutta la citta' ad avere delle regole, rispettiamo il diritto a manifestare, ma entro delle regole''.

fonte: Repubblica.it
Hareios
00mercoledì 18 marzo 2009 18:14
Scontri fra studenti a Roma Tre: due feriti
di Tiziana Paolocci

Spranghe e bastoni all’università. Ieri mattina gli studenti di destra e sinistra di Roma Tre si sono fronteggiati a suon di botte. A denunciare per primi l’aggressione sono stati alcuni giovani appartenenti al gruppo Azione Universitaria della facoltà di Scienze Politiche, che hanno raccontato di essere stati aggrediti intorno alle 12.30 da alcuni militanti di sinistra. «Mentre pubblicizzavamo un’iniziativa sulla presentazione di un libro su Gabriele Sandri - hanno raccontato - i soliti nostalgici delle contrapposizioni ideologiche hanno pensato bene di atterrire e aggredire i nostri ragazzi, che facevano volantinaggio». «Oggi come ieri - precisano i portavoce di Azione Univesitaria - continuiamo sulla nostra strada, sicuri che il cambiamento in atto in Italia e a Roma sia prossimo anche nelle università. Abbiamo chiesto al preside della facoltà di placare gli animi e ripristinare la calma, che dovrebbe caratterizzare gli atenei».
Una versione completamente diversa dei fatti è giunta poco più tardi dall’altro schieramento. «Almeno 15 fascisti, dell’università ed esterni, con la scusa di un’iniziativa su Sandri, che dovrebbe essere ospitata proprio dall’università, hanno dato vita a un’azione squadrista all’entrata della facoltà - spiegano i membri del Collettivo Scienze Politiche -. Caschi e bastoni non erano lì per caso e hanno colto di sorpresa studenti e studentesse, già oggetto di minacce nella mattinata, episodi molto frequenti a Roma Tre, dove le istituzioni si mostrano tolleranti verso organizzazioni neofasciste come Azione Universitaria o Blocco Studentesco. E ora due degli aggrediti sono all’ospedale per le ferite riportate».
Naturalmente lo scontro è stato accompagnato dal solito strascico di polemiche. «Quest’ennesimo atto violento nei confronti dei ragazzi della sinistra è la normale conseguenza della politica di sdoganamento fascista che sindaco e politica nazionale stanno portando avanti - commenta la Federazione giovanile dei comunisti italiani -. Un clima inaccettabile che va denunciato». Gianluca Peciola, coordinatore del Gruppo Federato La Sinistra in Provincia, calca la mano e parla addirittura di persone adulte: «Neofascisti arrivati all’università armati di spranghe, un fatto che dimostra una premeditazione allarmante».
«È incredibile come venga mistificata la realtà da parte di certa sinistra - risponde a distanza Ugo Cassone, consigliere comunale del Pdl -. L’aggressione è avvenuta ai danni dei ragazzi di Azione universitaria e rappresenta l’ennesimo vile atto perpetrato dai collettivi, che ancora una volta hanno tentato di imbavagliare la libera circolazione delle idee nelle nostre università». «Ogni aggressione è da condannare, soprattutto quando avviene in un luogo deputato al confronto come gli atenei - aggiunge -. Invitiamo tutti gli studenti a non farsi coinvolgere in queste iniziative violente, provocatorie e figlie di un retaggio politico del passato». Solidarietà nei confronti dei ragazzi di destra è stata espressa anche da Dario Rossin, capogruppo Pdl in Campidoglio. «Purtroppo stiamo assistendo da tempo alla recrudescenza di una politicizzazione degli atenei - sottolinea -. L’università deve essere sdoganata dall’ottuso attivismo politico. Non vogliamo che si ripetano episodi di chiusura democratica come accaduto nel recente passato per l’invito al Sommo Pontefice Benedetto XVI, o le manifestazioni di dissenso aprioristico nei confronti del Presidente della Camera, Gianfranco Fini». Infine Alessandro Cochi, delegato allo Sport del Comune, chiede rispetto per Sandri: «La figura di Gabriele non solo non appartiene né alla destra né alla sinistra, ma vuole essere un’immagine di coesione, un assunto dimostrato dagli stessi principi statutari della Fondazione Sandri, che nasce con l’obiettivo primo di combattere ogni tipo di violenza».

fonte:il Giornale.it
Hareios
00mercoledì 18 marzo 2009 18:25
Qusti episodi e in special modo quello riguardante roma tre, mi hanno molto irritato.

Basta chiedere in giro per la facoltà (cosa che io ho il lusso di poter fare, al contrario di quelli de il Giornale) per capire che la versione dei fatti fornita da Azione Universitaria è falsa.
Oltre ai bastoni che avevano dietro sono state trovate spranghe e manifesti di estrema destra nell'auletta dedicata ai gruppi di destra (tale aula, adiacente a quella gestita dai gruppi di sinistra, è stata prima sequestrata e ora convertita ad altro scopo).

La digos(?) stamane sorvegliava ancora la zona, ma ovviamente non ci sono stati problemi. Altri colleghi poliziotti erano invece impegnati a reprimere una manifestazione studentesca, a quanto pare.

Certo che la merda tale è e tale rimane, e con merda intendo i fascisti, nel caso qualcuno non l'avesse inteso.
Pius Augustus
00mercoledì 18 marzo 2009 19:02
lol nell'armadietto dei fascisti ho visto oltre alle spranghe anche un fallo di gomma^^
chissà che succede in quell'ala della mia facoltà a porte chiuse, che abbiano preso esempio dal camerata haider?
Malduin
00mercoledì 18 marzo 2009 20:46
Io sono casualmente passato in piazza duomo oggi, stavo andando a prendere un aperitivo, ed ho visto la manifestazione di Milano... diciamo che non c'era quasi nessuno :P, o forse qualcuno (4 gatti)..ma non di certo un "onda" :P
Vota DC
00venerdì 20 marzo 2009 18:14
Lollis?



Comunque non capisco perchè abbiano da protestare contro i tagli.Per me fa più scandalo il fatto che chi prende 2000 euro all'anno paga pochissime tasse:luridi evasori fiscali fanno aumentare le tasse scolastiche per tutti gli altri.


Comunque è passata abbastanza in silenzio (ne ha parlato il sindacato della Gilda di Dune) il fatto che con una mavora a pettine gli insegnanti stranieri scavalcheranno nella graduatoria quelli nostrani.Questa dovrebbe essere la motivazione per manifestare.


Ah ma che è Azione Universitaria,un altro di quei partitini universitari di bimbiminkia che becca i finanziamenti dai partiti politici e si fa vedere solo durante la campagna elettorale?Vi consiglio di boicottare qualsiasi partito universitario finanziato dai salottieri romani.
Granduca di Milano
00sabato 21 marzo 2009 08:09
Re:
Malduin, 18/03/2009 20.46:

Io sono casualmente passato in piazza duomo oggi, stavo andando a prendere un aperitivo, ed ho visto la manifestazione di Milano... diciamo che non c'era quasi nessuno :P, o forse qualcuno (4 gatti)..ma non di certo un "onda" :P


Hai ragione, e poi al massimo poteva essere anche un onda di m...a. [SM=x751532]


Lux-86
00sabato 21 marzo 2009 11:09
perché?
Caio Logero
00domenica 22 marzo 2009 13:00
Per quel che mi riguarda, sarà una discussione ripetuta mille volte, ma diciamo che nel suo complesso tutta la politica del governo riguardo all'istruzione è insufficiente, incoerente e basata solo su un piano di tagli e riduzioni.
Ora, poiché sull'Istruzione si costruisce il futuro, ed il futuro sono i giovani, tagliare sull'Istruzione significa tagliare quest'ultimo: non pretendo possano capirlo dei vecchi settantenni che pretendono ancora di governare, ma mi dispiace che si rifiutino di capirlo, causa motivazioni ideologiche e politiche, quelli che settantanni non dovrebbero averli.
Adesso, rincaro: è ancora più vergognoso quello che si sente dalla bocca di certi personaggi che dovrebbero essere garanti dei diritti dei cittadini.
Sin dall'inizio di queste proteste abbiamo tutti assistito alla degradazione della libertà di manifestazione e di pensiero: le minacce, le falsità e le ingiurie sono tipiche da paese che si avvia alla dittatura.
Io non sono di sinistra. Ma non ditemi che sono gli Studenti a sbagliare, perché è la più grossa delle idioze che si possano sentire.
Che poi ci siano mille riserve da fare, d'accordo. Ma non mi smuovo per tutto il resto.
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