Re:
fraccobaldo79, 08/04/2011 20.13:
D accordo sulla voce effettata anche se che dovevano fare? appunto, lo era anche in Innuendo ma le condizioni erano quelle che erano.
Sul cento volte meglio di cosmos rock neanche per sogno.
Ma perché tutti dite che la voce di Freddie sarebbe effettata, addirittura anche in Innuendo?
Ho in mente i pezzi dell'uno e dell'altro album, ma la voce di Freddie non mi sembra diversa in un modo tale che possa far pensare all'intervento della tecnologia...
Cioè: dove e come interviene questa tecnologia?
E poi attenzione: se è intervenuta su Innuendo e Made in heaven, a questo punto è lecito pensare che sia intervenuta sempre o che non sia intervenuta mai. Del resto la voce di Freddie in the Miracle, A kind of magic, In my defence, Barcelona e Innuendo, non è molto diversa...
Riguardo al resto secondo me si possono benissimo muovere delle critiche a Made in Heaven. Però Freddie era entrato in studio per registrare del materiale nuovo, e in archivio c'erano degli inediti.
Mettetevi nei panni della band.
Tenete tutto in archivio? Cavoli, morto Freddie non vi sarebbe venuto voglia di fare un ultimo omaggio musicale?
A quel punto resta solo da decidere: far uscire un album o un EP?
Be', l'album ti dà più spazi di libertà. L'EP ti limita. E rischia di essere un omaggio non all'altezza. NON all'altezza dei Queen, di Freddie... se fai una cosa o la fai bene o non la fai.
Pensateci: senza vincoli di spazio, potendo scegliere le canzoni, Made in Heaven è diventato un CONCEPT. Un concept sulla vita, la morte, l'aids...... in relazione propriamente alla vicenda di Freddie!
Andiamo, dai! Freddie che canta "Let me live", "Too much love will kill you", "My life has been saved", "no-one's gonna stop me now", rappresenta momenti di grandi profeticità, di lucidità, di verità esistenziale in relazione a ciò che è successo.
Con queste canzoni, attraverso l'album, Freddie, la band, la musica, si mettono praticamente a nudo alla luce della propria storia.
Canzoni provenienti anche da epoche diverse rappresentano un curioso filo rosso, uno strano e profetico filo conduttore. A me è spesso venuto spontaneo domandarmi se alcune canzoni non fossero già all'epoca nate dalla CONSAPEVOLEZZA di Freddie. E quindi quest'album in cui i Queen e Freddie attraverso la musica affrontano il tema della vita e della morte, ha anche un valore biografico oltre che esistenziale.
Anche "you don't fool me" e "mother love" sembrano parlare smaccatamente di AIDS e di morte. Sono tutti momenti musicali altamente pregnanti e significativi.
Poi non vedete com'è coeso stilisticamente, musicalmente e a livello di temi, Made in Heaven? Ma a me addirittura viene da dire che sia uno dei pochi album veri, sinceri, non commerciali della band. Commerciale quasi quasi è tutto ciò che veniva prima, quando dovevano entrare in studio quasi per esigenze contrattuali, ognuno portava il suo pezzo, si lavorava quel tanto che bastava a finire l'album, si mettevano due o tre riempitivi e poi alla fine ti accorgevi che uno aveva scritto una canzone dance, uno hard rock, uno una canzone che parla di fame nel mondo e un altro una canzone che parla di auto... questi erano i momenti commerciali! Made in heaven è stato un progetto pensato, calibrato, equilibrato, voluto...
Vi dirò di più: C'ERA BISOGNO di Made in Heaven. Ricordo il me fan del 1995. Be', non mi rassegnavo al fatto che Freddie fosse morto. Mi sembrava che mancasse qualcosa, mi sembrava di averli appena scoperti, mi sembrava che mancasse un momento di tributo, di omaggio, di ulteriore riflessione musicale... si parlava di inediti, c'era appena stata una rivoluzione musicale nel mondo della musica... io credo che la gente aspettasse qualcosa di queeniano. Difatti Made in Heaven polverizzò tantissimi record di vendite in paesi come l'Italia. Ci voleva una sorta di catarsi, di atto finale. Io sono contento che sia arrivato.