Twt Ankh Imn Hka Iwn Shma (Tutankhamon): Immagine vivente di Amon, Sovrano di Eliopoli Meridionale

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-Kiya-
00lunedì 11 giugno 2007 23:29
quello citato nel titolo è il quinto nome che compone la titolatura reale di Tutankhamon, in seguito alla seconda incoronazione (quella ufficiale?), quella completa.
C'è una cosa che mi colpisce nel suo cartiglio. Si tratta dei tre segni che lo concludono: Hka Iwn Shma, appunto, ossia: Signore di Iunu (Heliopoli) Meridionale.



Spinta da curiosità ho approfondito le ricerche e ho appurato che, per intero, o in parte, questa parte di titolatura si riscontra anche in altri cartigli reali, ma soltanto a partire dal Nuovo Regno.
Specifico parziale perchè solo Tutankhamon presenta quei tre segni geroglifici nel cartiglio, mentre gli altri sovrani, ossia Amenhotep II, Ramesse III - VI - VII - IX e Sheshonq III, presentano la variante coi primi due segni (Hka Iwn).

Certo la cosa è interessante, poichè viene da chiedersi perchè ritenenre un sovrano che regnò a Tebe, ripristinando il culto di Amon, dopo la rivoluzione Amarniana, venga invece definito nel suo nome di FIglio di Ra, quale signore di Iunu Meridionale, che lascerebbe pensare lo idenfichi nello specifico come sovrano del Basso Egitto (è pur vero che il titolo Nsw Bity lo identifica appieno come sovrano dell'Alto e Basso Egitto). Di una città che per altro assecondò la rivoluzione di Akhenaton, assorbendo il culto di Aton. Non dimentichiamo tra l'altro che proprio Iunu, la graca Heliopoli, fu sempre identificata come la Città del Sole e inoltre votata a Ra Harackti, divinità accettata anche dallo stesso Akhenaton come successiva manifestazione di Aton.

Forse questo potrebbe stare ad indicare semplicemente che il Re fu incoronato definitivamente con il suo nuovo nome di Tutankhamon a Eliopoli e non a Tebe, o forse c'è dell'altro....

di cosa potrebbe trattarsi lo chiedo a voi.


Titolatura completa di Tutankhamon:

Hotepibre
00martedì 12 giugno 2007 14:31
La titolatura completa di Amenhotep IV, prima del cambio nome, era:
nome di Horo: Toro possente dalle alte piume;
Nebty: Grande di regalità in Karnak;
Horo d’Oro: Che innalza le corone nella Heliopolis del Sud
Nesut-Bity: Le trasformazioni di Ra sono perfette (NeferKheperuRa Waenra)
Sa-Ra: Amenhotep (Amon è soddisfatto)

Già all’atto della incoronazione il nuovo Faraone ha prescelto nomi sintomatici di quelle che saranno le sue innovazioni politico-religiose. Nel nome di Horo d’Oro, infatti, chiama esplicitamente Tebe "Heliopolis del sud" proprio per confermare il suo volersi richiamare alla divinità di Ra, richiamo che ritorna chiaramente nel "prenome" in cui è chiaramente espressa
la volontà di rifarsi alla divinità di Heliopoli (Ra) esplicitando, così, il proprio rifiuto per il clero tebano di Amon ormai assurto a concreto centro di potere.
In questo quadro, direi che può inserirsi anche quel che ha fatto notare della titolatura di Tutankhamon all'atto dell'incoronazione e quando, quindi, era ancora vigente -prima della restaurazione- l'"eresia amarniana".

-francis-
00martedì 12 giugno 2007 15:47
Re:

Scritto da: Hotepibre
Nesut-Bity: Le trasformazioni di Ra sono perfette (NeferKheperuRa Waenra)





Waenra = l'unico di Ra
-Kiya-
00martedì 12 giugno 2007 16:42
Quindi con "Eliopoli Meridionale", nello specifico, ci si riferisce alla città di Tebe?
-Kiya-
00martedì 12 giugno 2007 16:45
in merito all'incoronazione di Tut:

i tre segni a cui faccio riferimento, sono presenti nel secondo cartiglio di Tut, quando già si chiamava TutankhAmon e non più TutankhAton. Quindi col nome di "Figlio di Ra" assunto successivamente alla restaurazione. A maggior ragione pertanto mi chiedo perchè il riferimento a Tebe, come Eliopoli del Sud ...
.Bata.
00martedì 12 giugno 2007 19:13
Una veloce ricerca, limitata al sito www.cartigli.it e al solo nuovo regno, mi ha portato a riscontrare una similitudine nella titolatura finale del nome (HKA IWN) sia prima di TutAnkhAmon, vedi Amenhotep II e III, sia nella XX dinastia, vedi Ramses III, VI, VII e XI.

Solamente Amenhotep II porta nel finale del nome WAST anzichè IWN, questo indica, secondo me chiaramente, che, nel caso, la IWN è da intendersi come Waset ossia Tebe.

Ciao, BATA (HKA LD) [SM=x822715]
-Kiya-
00martedì 12 giugno 2007 20:57
il Grimal, nell'appendice riporta per Amenhotep III WST e non IWN, però....

quindi, mi chiedo, perchè assimilare i due termini se IWN identificava invece Eliopoli?
.Bata.
00mercoledì 13 giugno 2007 19:08
Errata Corrige:

Nel post precedente ho indicato Amenhotep II anzichè III.

Chiedo venia.

Ciao, BATA [SM=x822715]
antonio crasto
00mercoledì 13 giugno 2007 22:01
A me sembra che col nome Iwnw shema “Eliopolis del sud” si sia indicata la città di Ermont, che nell’enciclopedia della Bresciani è chiamata Iwni.
E’ noto che prima della XII dinastia la zona di Tebe era suddivisa in quattro villaggi, dei quali il più importante era proprio Ermont, città di origine di tutti i principi Antef.
In tutti i quattro villaggi esistevano templi dedicati al dio guerriero Montu.
E’ possibile che il tempio di Ermont ricordasse quello di Iwnw / Eliopolis, forse per la sua struttura a colonne o che i due centri religiosi, Eliopolis e Ermont, costituissero simbolicamente le due “colonne” della religione egizia del Basso e Alto Egitto.
In entrambi i casi è molto probabile che il nome Iwnw shema non avesse un particolare riferimento a Ra.

Per quanto riguarda Tutankhamon, l’aggiunta nel nome “Sa Ra” del suffisso “Sovrano di Iwnw shema” potrebbe essere semplicemente una dedica alla città di Ermont o al dio Montu, un modo diplomatico di abbandonate Aton senza avvicinarsi troppo ad Amon.
-Kiya-
00mercoledì 13 giugno 2007 22:26
quindi anche tu, Antonio, sei del parere che Tutankhamon non abbandonò mai definitivamente il culto di Aton?
.Bata.
00giovedì 14 giugno 2007 08:20
Alla domanda di Kiya, peraltro rivolta ad Antonio, mi sento di rispondere chiedendomi e chiedendo quanto possa decidere un bambino di otto, nove anni sull'abbandono o meno di una religione tanto complessa come quella egizia, sicuramente è stato indotto a questo.

Crescendo, il bimbo, svilupperà, è vero, una sua idea circa quanto lo circonda ma, credo, che l'ambiente influenzi in modo decisivo moltissime opinioni e, conseguentemente, scelte e, come ben sappiamo la corte reale dell'epoca fu "governata" dagli stessi uomini per lungo tempo, fino a succedere al re fanciullo.

Ciao, BATA [SM=x822715]
-Kiya-
00giovedì 14 giugno 2007 09:03
concordo sul bambino di otto/nove anni... meno sull'adolescente a partire dai 14/15 anni. Diversamente non saprei spiegarmi la forte impronta lasciata dall'Aton nei reperti che compongono il suo corredo funebre.

Si potrebbe pensare a semplici questioni affettive, ma dubito che se non ci fosse stata la ferma volontà del Faraone e l'appoggio di qualcuno a lui molto vicino, quegli oggetti meravigliosi sarebbero stati preservati. Evidentemente Tutankhamon non fu l'unico a mantenere vivo il culto di Aton, nonostante la restaurazione ufficiale del culto precedente
antonio crasto
00giovedì 14 giugno 2007 10:30
Io sono meno drastico. Ritengo che il ritorno al culto del Sole, Ra, e del suo disco, Aton, sia stato determinato da particolari motivi e dal desiderio di superare un’emergenza sanitaria. Il ritorno al dio creatore e alla sua epifania solare fu cercato, a mio parere, per cercare l’intercessione del vero Dio.
Il fatto che il culto si sia esasperato e che Akhenaton abbia ritenuto di essere il solo intermediario di Dio e abbia quindi tolto potere ai vari centri sacerdotali è sicuramente fuori dal comune, ma non tale da far pensare all’inizio di un vero monoteismo egizio.
La caduta in disgrazia di Amon, ma soprattutto del suo potente clero, ha forse giustificazione in avvenimenti più terreni, quali: potenza economica del clero di Tebe, lotte teologiche fra corona e Papato di Waset e, forse, ripicche per la sepoltura di Amenhotep III.

In questa situazione è evidente che Tutankhaton fu allevato a pane e Aton e che visse da bambino le lotte contro il clero di Amon. Dopo l’incoronazione, i suoi consiglieri cercarono una riappacificazione e un riavvicinamento al clero di Amon, il quale pur di riacquistare potere avrà certamente tollerato che si parlasse ancora dell’Aton e che il giovane faraone portasse a Tebe i suoi ricordi più cari e le spoglie dei parenti seppelliti ad Akhetaton.

Anche allora la vendetta era un piatto da mangiar freddo. C’era tempo per riacquistare il pieno potere e una nuova potenza economica.
Hotepibre
00giovedì 14 giugno 2007 13:31
...fermo restando che su uno dei troni più belli trovati nella tomba di Tut le due divinità coesistono tanto che su un bracciolo c'è il nome "Tutankhamon", e sull'altro "Tutankhaton", io credo che se può considerarsi facile "ritornare" agli antichi Dei per chi li aveva "conosciuti" precedentemente, più difficile deve essere stato accettare, di fatto, una "nuova religione" per chi, come appunto il Re fanciullo, nella religione atoniana era invece nato, l'aveva respirata e assimilata con tutto il suo giovane essere.

Proviamo a ragionare come potrebbe aver fatto lui: "Sono nato credendo in un Dio (in questo caso Aton) di cui porto il nome, tutto attorno a me è pregno della sua figura, della sua fede, qualcuno mi ha detto che prima c'erano altri Dei e che il più importante era Amon. Io CREDO nel Dio Aton, non ho motivo di ritenere che sia un "falso" Dio, eppure mi chiedono (o forse mi impongono) di ritornare ad antiche divinità che non ho mai conosciuto" ...
Stiamo parlando, inoltre, di un ragazzino sballottato di qua e di là da adulti che non necessariamente erano in grado di spiegargli, o avevano interesse a farlo, quel che stavano perseguendo e forse, come attestano gli oggetti rinvenuti nella tomba, il "ragazzo" (come tutti del resto a quell'età) era più portato a divertirsi che non a studiare o cercare di capire (gli archi ed i bastoni da lancio presentano maggiori segni d'uso che non i calami e gli arnesi scolastici), tanto più che proprio quegli adulti si impegnavano già abbastanza bene a risovergli tutti i problemi.

Con questo non voglio dire che Tut sia stato un totale sprovveduto, ma continuo a credere che, almeno per gran parte della sua breve vita, sia stato, per l'entourage regale, un comodo paravento dietro cui nascondersi per raggiungere obiettivi politici molto più grandi di lui.

E se fosse "sparito" proprio nel momento in cui cominciava a prendere coscienza del suo VERO potere? E se avesse manifestato, ad esempio, una SUA volontà diversa da quella degli "adulti" che lo circondavano?
pizia.
00venerdì 15 giugno 2007 21:44
Re:

Scritto da: antonio crasto 13/06/2007 22.01
A me sembra che col nome Iwnw shema “Eliopolis del sud” si sia indicata la città di Ermont, che nell’enciclopedia della Bresciani è chiamata Iwni.



Ermont cioé l'odierna Armant?
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