[Cinema] La Terra dei Morti Viventi

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Saruman Multicolore
00lunedì 25 luglio 2005 13:09
LA TERRA DEI MORTI VIVENTI

Una lussuosa torre per pochissimi facoltosi. Una gigantesca baraccopoli di contorno. Un pianeta abitato da morti viventi. Questi in sintesi gli elementi su cui si fonda il nuovo capitolo della saga degli zombi di Romero. La Terra dei morti viventi riprende un discorso lasciato in sospeso vent'anni fa con il Giorno degli zombi, e dopo un breve riepilogo per i profani degli eventi precedenti, la pellicola parte subito proiettando lo spettatore nel bel mezzo dell'azione. Pur essendo perfettamente comprensibile anche senza avere mai visto il terzo capitolo della serie, la Terra è il suo naturale completamento, e mostra al pubblico i dettagli che nel film precedente venivano appena accennati (ricordate gli "altri sopravvissuti" a cui facevano riferimento i militari? beh, eccoli). Ma non basta. Pur ripudiando certi virtuosismi tipici delle ultime produzioni di genere (gli zombi corridori di Zack Snyder), Romero modifica i suoi zombi, che non sono più semplici larve umane. Rendendo giustizia allo sfortunato dottor Frankenstein del terzo episodio, gli zombi dimostrano che qualcosa è mutato in loro, e certi antichi istinti ritornano alla luce. Intendiamoci, Romero è sempre Romero, perciò non crediate che nel film non vi siano certe scene ormai d'obbligo, come le abbuffate di carne umana, gli sventramenti (stupefacente l'assalto alla torre) o le file di non morti attaccate alle recinzioni (elementi che danno al film un certo sapore retrò, visto che ormai niente di tutto questo viene più mostrato nelle sale cinematografiche). Se gli zombi dimostrano una certa adattabilità ben diverso è il discorso per quel che riguarda gli uomini, come da tradizione romeriana decisamente inclini all'autodistruzione pur di salvaguardare i propri interessi. Se nel primo film veniva criticata la persecuzione razziale, nel secondo il consumismo esasperato e nel terzo il militarismo raeganiano, nella Terra dei morti viventi l'affronto all'odierna politica americana e al capitalismo imperante (simboleggiato da un cattivissimo Dennis Hopper) è così palese che viene spontaneo meravigliarsi del fatto che la pellicola non sia stata edulcorata in fase di produzione. Divertente, splatter e ricco di humor nero il film, pur lontano dalla perfezione di Zombi, che coniugava spettacolarità e contenuti, appassiona ed entusiasma lo spettatore, senza bisogno di regie videoclippare o musichette alla moda per ammiccarsi il pubblico più giovane.
Voto 7,5

P.S.: l'ignoranza cinematografica in Italia è mostruosa. Prima di entrare in sala una coppia di quarantenni guardava la locandina scuotendo la testa, convinti che si trattasse di un plagio de L'alba dei morti viventi. In sala quasi tutti ignoravano che Romero avesse fatto altri film sugli zombi, e si chiedevano perchè il film cominciasse mostrando il pianeta già zombizzato...


[Modificato da /lyxor/ 25/07/2005 18.09]

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