catch e release

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toscano '84
00venerdì 7 marzo 2008 11:36
Argomento delicato.... [SM=g27823]
Io lo pratico da anni e penso che il massimo rispetto per i nostri amici sia la vera essenza della pesca.
Che cosa ne pensate?

Ciao a tutti
Sampei 90
00venerdì 7 marzo 2008 13:50
Io pratico sempre e solo catch and release,non trattengo mai un pesce,nemmeno per l'apertura alla trota.
EsoRickyRadicalAngler
00venerdì 7 marzo 2008 14:16
Bravi così si fà... [SM=g27823]
manu - Bass
00venerdì 7 marzo 2008 16:39
Sempre e solo Catch & Release... penso con la gestione delle nostre acque, l'inquinamento e tutte le schifezze che gli girano attorno, sia essenziale x un futuro!

E poi vedere vedere un pesce che ti scivola via tra le mani x riprendere la libertà... non ha prezzo!!! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
...se lo vuoi mangiare c'è mastercard! [SM=g27827] [SM=g27828]
toscano '84
00venerdì 7 marzo 2008 16:52
Io sono vegetariano e quindi no lo tratterrei per niente al mondo!
E'troppo bello vederlo tornare nel suo habitat.
Poi ognuno è libero di fare come meglio crede, ci mancherebbe! [SM=g27827]
zorro4president
00venerdì 7 marzo 2008 17:42
Pure io pratico il C&R da un paio d'anni e sono d'accordo che è veramente appagante veder il pesce che dopo la lotta e dopo averci regalato delle belle emozioni, riguadagna giustamente la libertà, nella speranza di un futuro combattimento! é l'unica strada per il proseguimento di questa nostra passione... [SM=g27811]
Attenzione però, se si decide di lasciar libero il pesce, bisogna farlo con le cautele del caso, a prescindere dalla qualità e dalle dimensioni del pesce e soprattutto bisogna evitare di rilasciar pesci accecati o feriti mortalmente, in questo caso è meglio evitargli inutili sofferenze. [SM=g27823]
vainer mazzoni
00venerdì 7 marzo 2008 18:06
Ritengo il C&R indispensabile per tutte quelle specie in forte rarefazione o meglio ancora per quelle in estinzione!
Grystes
00venerdì 7 marzo 2008 19:18
E' una pratica che potrebbe dare sicuramente risultati molto piu' apprezzabili se fosse accompagnata da una maggiore cognizione di causa e da altri interventi importanti per la salvaguardia di certe specie.
In alcuni casi lo ritengo pero' anche inutile (penso alle trote che non si sa ne che forma abbiano, ne da dove vengono, quelle solitamente seminate per l'apertura) o addirittura nocivo, come quando ad esempio vengono immesse/pescate nuove specie dove non e' indicato: ne abbiamo parlato tante volte anche qua', parlo di siluri in acque da marmorate, bass in acque da lucci, fario in acque da Marmorate o da Macrostigma...rilasciare certi pesci in certi casi puo' essere controproducente, tutto dipende dagli ambienti che si vogliono prendere in considerazione.
Insomma, il C & R bisogna innanzitutto saperlo praticare in temini di abilita' nel rilascio del pesce e poi bisognerebbe saper stimare se effettivamente, con questa operazione, arrechiamo un beneficio o un potenziale danno all'ambiente e alle altre specie.
teo.68
00venerdì 7 marzo 2008 21:09
Re:
toscano '84, 07/03/2008 11.36:

Argomento delicato.... [SM=g27823]
Io lo pratico da anni e penso che il massimo rispetto per i nostri amici sia la vera essenza della pesca.
Che cosa ne pensate?

Ciao a tutti



Indispensabile
ma non un punto d'arrivo
anzi un punto di partenza x raggiungere un vero rispetto e una vera salvaguardia
non del solo pesce ma di tutto l'ecosistema acquatico


vainer mazzoni
00venerdì 7 marzo 2008 21:47
Re:
Grystes, 07/03/2008 19.18:

E' una pratica che potrebbe dare sicuramente risultati molto piu' apprezzabili se fosse accompagnata da una maggiore cognizione di causa e da altri interventi importanti per la salvaguardia di certe specie.
In alcuni casi lo ritengo pero' anche inutile (penso alle trote che non si sa ne che forma abbiano, ne da dove vengono, quelle solitamente seminate per l'apertura) o addirittura nocivo, come quando ad esempio vengono immesse/pescate nuove specie dove non e' indicato: ne abbiamo parlato tante volte anche qua', parlo di siluri in acque da marmorate, bass in acque da lucci, fario in acque da Marmorate o da Macrostigma...rilasciare certi pesci in certi casi puo' essere controproducente, tutto dipende dagli ambienti che si vogliono prendere in considerazione.
Insomma, il C & R bisogna innanzitutto saperlo praticare in temini di abilita' nel rilascio del pesce e poi bisognerebbe saper stimare se effettivamente, con questa operazione, arrechiamo un beneficio o un potenziale danno all'ambiente e alle altre specie.




[SM=g27811]
Chico44
00sabato 8 marzo 2008 12:42
Caro Vainer, non avrei potuto esprimermi meglio!!!
Ciao
Chico
fluvio
00sabato 8 marzo 2008 13:11
Re:
Grystes, 07/03/2008 19.18:

E' una pratica che potrebbe dare sicuramente risultati molto piu' apprezzabili se fosse accompagnata da una maggiore cognizione di causa e da altri interventi importanti per la salvaguardia di certe specie.
In alcuni casi lo ritengo pero' anche inutile (penso alle trote che non si sa ne che forma abbiano, ne da dove vengono, quelle solitamente seminate per l'apertura) o addirittura nocivo, come quando ad esempio vengono immesse/pescate nuove specie dove non e' indicato: ne abbiamo parlato tante volte anche qua', parlo di siluri in acque da marmorate, bass in acque da lucci, fario in acque da Marmorate o da Macrostigma...rilasciare certi pesci in certi casi puo' essere controproducente, tutto dipende dagli ambienti che si vogliono prendere in considerazione.
Insomma, il C & R bisogna innanzitutto saperlo praticare in temini di abilita' nel rilascio del pesce e poi bisognerebbe saper stimare se effettivamente, con questa operazione, arrechiamo un beneficio o un potenziale danno all'ambiente e alle altre specie.




Concordo pienamente in più, anche se so che nn sarete pienamente d' accordo devo ammettere che una volta su 10 riporto per fare una cenetta tra amici [SM=g27832] [SM=g27832] ...diciamo che sono per un catch and release dove deve essere la propria coscienza a scegliere DOVE, e PERCHE' prelevare un pesce
Grystes
00lunedì 10 marzo 2008 14:35
Re: Re:
fluvio, 08/03/2008 13.11:




Concordo pienamente in più, anche se so che nn sarete pienamente d' accordo devo ammettere che una volta su 10 riporto per fare una cenetta tra amici [SM=g27832] [SM=g27832] ...diciamo che sono per un catch and release dove deve essere la propria coscienza a scegliere DOVE, e PERCHE' prelevare un pesce



Sempreche' la propria coscenza sia accompagnata anche dalla conoscenza. Ma siccome questa e' una prerogativa di pochi, ecco che puo' diventar all'apparenza migliore il catch e release totale in ogni luogo e circostanza.

Saremmo tutti in grado di prelevare con coscenza e conoscenza? [SM=g27829]
Io credo di no.
[SM=g27823]
Pikefer
00martedì 11 marzo 2008 20:35
Quoto gry in pieno. La conoscenza è fondamentale. Per decidere se killare o no una trota ad esempio è necessario fare parecchie considerazioni, saper distinguere una fario di pronta pesca da una indigena o anche naturalizzata, tener presente che in minuscoli riali anche una sola trota può essere importante per l'ecosistema...
a me capita ogni tanto di killare qualche fario senza pinne, per fortuna rappresentanti la netta minoranza nei tratti di torrenti che frequento di solito...
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