Tutankhamon, KV62: papiri occultati?

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-Kiya-
00sabato 27 agosto 2005 02:04
La tomba di Tutankhamon, al momento della sua scoperta, si presentò agli occhi di Carter e Carnavon pressocchè inviolata, ma.... nel corredo funebre non si trovò traccia di papiri.... niente..... nemmeno un frammento, stando alle dichiarazioni ufficiali.

Per alcuni studiosi "i conti non tornano"... tra questi Howing, che nel suo "Tutankhamon" evidenzia alcune incongruenze, tutte riprese e ampliate con documenti interessanti da Collins e Ogilvie-Herald nel più recente "La cospirazione di Tutankhamen".

Secondo i suddetti autori, Carter trovò dei papiri e contattò Gardiner per il lavoro filologico da condurre sugli stessi, ma poi, una volta compreso il contenuto di tali documenti, si optò per insabbiarne il ritrovamento (nella corrispondenza appartenente a Carter e Carnavon, e rivolta a loro conoscenze del mondo egittologico, in più di un occasione se ne fa riferimento; ma subito dopo se ne perde ogni traccia).

Nicholas Reeve, a tutt'oggi, non si da per sconfitto e continua ad affermare che forse non sono ancora stati ritrovati perchè celati magari all'interno di qualche statua raffigurante il re, come già in altre occasioni appurato. Di tutte quelle presenti nella tomba di Tut, solo i guardiani furono sottoposti ai raggi X (dai quali si evinse che non presentano cavità, ma sono "piene"), ma sul resto finora non sono stati concessi i permessi per procedere.

Che dire? Apriamo le porte al dibattito! Io, da parte mia, trovo alquanto strano che nella tomba di un sovrano non sia stato rinvenuto nulla di papiraceo.... nemmeno un brano del Libro dei Morti che accompagnasse il defunto nell'aldilà??!!

E che ne pensate di queste poche righe di Oliver Goldsmith, riportate da Carter nel suo quaderno di appunti n. 15:

"Fra tutti gli eruditi, tuttavia, quelli che hanno la pretesa di indagare sulle più antiche memorie del passato debbono come minimo implorar pietà e discolparsi, quando la loro passione li spinge a commettere deplorevoli abusi.
In genere ci si accorge che alla mancanza di documenti essi suppliscono ricorrendo a ipotesi, continuando poi a lasciarsi indurre a credere autentiche le opinioni che, perfino a loro stessi, in un primo momento,
erano sembrate basarsi soltanto sulla fantasia."


Una condanna? O forse un'ammissione di colpa?

[Modificato da -Kiya- 07/12/2005 23.53]

-Kiya-
00mercoledì 7 dicembre 2005 23:54
up
Messalinaxxx
00giovedì 8 dicembre 2005 09:54
Re:
Uh, hai fatto bene ad "upparlo"
:D

per esperienza diretta (il che non vuol dire che lo abbia fatto io ma che so chi lo fa, quindi la maggior parte dei finanziatori degli scavi), so che piccole cose come i papiri, anche se solo in frammenti, sparisce.
spesso li si vende, a volte li si custodisce gelosamente, a seconda se la persona ha il grano oppure no, ma comunque qualcosa scompare. al tempo degli scavi della tomba del piccolo Tut, chi fisicamente scavava e lavorava era probabilmente stufo della vita che faceva. veniva pagato poco, appena per sopravvivere, e viveva nella polvere, al caldo, mangiando e bevendo poco... insomma... di fronte a un'eventualita' di potersi arricchire anche di poco vendendo qualcosa, di sicuro se ne sarebbe fregato di farsi scrupoli.
spesso nei mercati trovi roba autentica venduta a poco per via di ignoranza, o comunque perche' gli stessi "ladri" non possono permettersi di sparare cifre per collezionisti. non dimentichiamoci che come c'e' chi viola le tombe per denaro, c'e' anche chi magari le apre per lavoro e ... fa sparire qualcosa volentieri.
inoltre la tomba del re Tut e' tuttora un mistero anche perche' alcuni degli oggetti rinvenutivi pare appartenessero al padre. non dimentichiamo che la sua tumulazione appare anomala per molti motivi. era come un re "accessorio". il mistero secondo me non lo si chiarira' mai.
si ha un sentimento generale che la sua tomba sia stata un ammassarsi svelto di cose. di sicuro la sua morte era inaspettata.
:?:

[Modificato da Messalinaxxx 08/12/2005 9.56]

-Kiya-
00giovedì 29 giugno 2006 02:56
[SM=x822743]
-redrider-
00giovedì 29 giugno 2006 22:56
Si, concordo che sia strano il fatto. C'è anche da dire che, sembra, ci fossero oggetti di altre tombe (i canopi di Kiya) dunque...tutto è possibile, ma starei sullo strano, sul quasi incredibile...se fosse vero
-Kiya-
00giovedì 29 giugno 2006 23:53
purtroppo non possiamo contare su altri esempi di tombe egizie scoperte e non profanate, se non quella di Tut (e mi pare anche quella di Tanis, o sbaglio?)

A quanto ne so una copia del "Libro per l'uscita al giorno" (Libro dei Morti) era fondamentale nel corredo funebre di un defunto, però.

Resta da comprendere se fosse necessario un papiro, oppure se era possibile ovviare riproducendo le scene fondamentali sulle pareti delle Tombe. [SM=x822734]
pizia.
00sabato 1 luglio 2006 10:26
Sappiamo di molti casi in cui l'archeologia ha dovuto sacrificare le proprie scoperte al senso del comune decoro, della morale, dell'approvazione, anche passando al vaglio dei religiosi...
Però le cose importanti, quelle davvero iniziatiche, quelle che potremmo definire decisive secondo me furono affidate alla tradizione orale, proprio per non essere scritte.
Uno dei pochi a fare eccezione può essere stato Senenmut, come abbiamo discusso in un altro topic.
Ma nulla vieta che sia accaduto ancora.
-Kiya-
00sabato 1 luglio 2006 20:10
Re:

Scritto da: pizia. 01/07/2006 10.26
Sappiamo di molti casi in cui l'archeologia ha dovuto sacrificare le proprie scoperte al senso del comune decoro, della morale, dell'approvazione, anche passando al vaglio dei religiosi...
Però le cose importanti, quelle davvero iniziatiche, quelle che potremmo definire decisive secondo me furono affidate alla tradizione orale, proprio per non essere scritte.
Uno dei pochi a fare eccezione può essere stato Senenmut, come abbiamo discusso in un altro topic.
Ma nulla vieta che sia accaduto ancora.



Se non ho mal interpretato quindi tu parli dell'intervento della censura in ambito archeologico?
ma in che termini precisamente?
pizia.
00domenica 2 luglio 2006 18:18
E' una storia vecchia, ne ho parlato con Hat un po' di tempo fa, ho letto che Champollion, durante la sua spedizione archeologica in Egitto doveva: "... passare sotto silenzio tutti quei monumenti che potessero mettere in crisi la cronologia biblica e, in particolare, la data della creazione di Adamo, fissata al 3000 a.C. ..." !!

Immagino che non sia stato l'unico caso...
-Kiya-
00lunedì 3 luglio 2006 01:08
Re:

Scritto da: pizia. 02/07/2006 18.18
E' una storia vecchia, ne ho parlato con Hat un po' di tempo fa, ho letto che Champollion, durante la sua spedizione archeologica in Egitto doveva: "... passare sotto silenzio tutti quei monumenti che potessero mettere in crisi la cronologia biblica e, in particolare, la data della creazione di Adamo, fissata al 3000 a.C. ..." !!

Immagino che non sia stato l'unico caso...



e figuramoci quindi se nella Tomba di Tut ci fosse davvero qualcosa che chiariva in merito all'esodo! [SM=x822734] [SM=x822736]
pizia.
00lunedì 3 luglio 2006 12:50
Negli anni venti/trenta la censura religiosa doveva essere ancora molto forte... forse solo dagli anni sessanta ha mollato un po'.
-Kiya-
00mercoledì 12 luglio 2006 20:50
in qualunque testo che tratti l'argomento "sepolture" riscontro la stessa cosa: una copia del Libro dei Morti veniva inserita nel sarcofago col defunto o, comunque, in una statua cava, in una nicchia delle pareti tombali...

non riesco quindi a far a meno di pensare che dalla tomba di Tut fu sottratto del materiale, sicuramente dei papiri di inestimabile valore.
Passi la questione della censura cattolica, ma sono certa che da qualche parte (eggete in qualche "casa" o "castello") questi documenti esistono ancora...
pizia.
00sabato 15 luglio 2006 14:06
Fra le migliaia di oggetti che sono stati sottratti credo che al primo posto ci siano gli amuleti, cioè piccoli oggetti anche non preziosi facilmente asportabili senza che nessuno si accorga di nulla, in questo gli operai autoctoni devono essere al primo posto!
Poi gli archeologi professionisti avranno sicuramente avuto la possibilità di prendere oggetti più grossi, e perché no, papiri.
Abbiamo esperienza, a proposito delle tavolette di Amarna, di quanto possano essere utili gli scritti rinvenuti, e di quanto lavoro essi comportino per generazioni e generazioni di studiosi.
Forse Carter avava già superato quella fase in cui la cosa più importante è trovare oggetti preziosi, gioielli, manufatti in oro, può essere che già lui fosse tentato di impadronirsi di una pagina di sapere mentre dava in pasto alla folla chili e chili d'oro di sarcofago, maschera e altro?
Speriamo che i privati in possesso di reperti egizi, soprattutto nel caso in cui questi siano ereditati e non costituiscano oggetto di passione personale, si mettano una mano sul cuore e rendano visibili a tutti preziose parti di storia che ancora si trovano in sotterranei o casseforti. [SM=x822706]
pyccolo
00sabato 22 dicembre 2007 22:29
Non sono esperto di archeologia. Mi sorprende appurare che gli scavi avvengano senza un minimo di vigilanza e che ognuno possa, volendo, appropriarsi di qualunque piccola cosa o di papiri.
Credete davvero che sia possibile?
Dovrei pensare che sono molto più efficaci i controlli effettuati a campione fra gli operai in uscita dalla Fiat?
Come si spiegherebbe tutto questo disinteresse per i ritrovamenti archeologici?
Capisco che fortissimi interessi religiosi possano interferire nel ritrovamento e conservazione di papiri, ma, perdonatemi, c'è così tanta simbiosi fra potere religioso e potere secolare?
Trovo tutto questo, se fosse vero, assolutamente preoccupante.

Qualcuno ha scritto contando a 3.000 gli anni a.c. fino alla creazione di Adamo. Non mi pare che questo dato sia corretto, difatti, dalla cronologia biblica, gli anni dal Cristo ad Adamo supererebbero i 4.000, anche se comprendo che la differenza di poco più di 1.000 possa esser considerata insignificante.

Possiamo essere certi che vi siano testimonianze archeologiche egizie
che attestino una datazione che va oltre il 4.000 a.c.?

Grazie

Pyccolo
pizia.
00sabato 22 dicembre 2007 23:49
E' vero, hai perfettamente ragione, il virgolettato che ho riportato nel messaggio più sopra era una citazione di un libro che ho, quindi non sono andata oltre nella discussione della data, che è inesatta.
So che ci sono diverse versioni della data in cui fu creato Adamo, ma qui sarebbe [SM=x822742]
In ogni caso, qualunque calcolo vogliamo accreditare e lasciando perdere Adamo, c'erano un altri spinosissimi problemi, tra i quali quello della data del Diluvio Universale.
Siccome l'evento era datato 2349 a.C. (almeno secondo un pastore inglese che eseguì il calcolo di cui ora mi sfugge il nome) non dovrebbero esistere vestigia sulla terra di civiltà anteriori, infatti il diluvio fu mandato perché venisse distrutto tutto e nessuno si salvasse, escluso Noé e famiglia e animali.
E poi gli egizi stessi dovevano essere collocati o prima o dopo, ma meglio dopo, per quanto detto adesso.
Dunque dovevano essere per forza discendenti di uno dei figli di Noé.
Ma si rivelò molto difficile conciliare le scoperte fatte a Saqqara con tale data posticipata pure di qualche generazione (il tempo necessario per ripopolare il mondo e produrre culture diversificate) perché l'Antico Regno altrimenti non avrebbe potuto esistere.

Risultato: coloro che volevano dar ragione alla Bibbia tendevano a posticipare di molto le datazioni (cronologie corte e cortissime), mentre coloro che prescindevano da tali indicazioni tendevano a retrodatarle, così si sono assestate attorno a quelle posizioni che tutt'ora vengono accettate.
Attualmente però molti studiosi propongono una revisione della cronologia accettata, per quanto riguarda le fasi più antiche, con spostamenti all'indietro dell'ordine di 200 fino a 400 anni.
Themistoklis
00mercoledì 26 dicembre 2007 05:44
Un uomo trova un portafoglio con molti soldi al'interno, questi soldi sono in tagli diversi grandi e piccoli. Ora l'uomo decide di consegnare tutto al proprietario ma corre il rischio di ricevere solo una bella stretta di mano, non capita tutti i giorni di avere un colpo di fortuna come quello e così decide di lasciare che qualche banconota di piccolo taglio scivoli silenziosamente nella sua tasca. Il risultato sarà la nostra stretta di mano e magari una ricompensa ma se questa non arrivasse bè, si è pagato lo stesso il disturbo... Immaginiamo ora una tomba trovata negli anni '20, un uomo si trova davanti un tesoro inestimabile, considerando le spese sostenute per la campagna, considerando il fattore che nessuno conosce l'entità del tesoro il risultato è semplice. Togliere qualche pariro o qualche oggetto di un tesoro che nessuno ha registrato non va ad intaccare il valore totale dello stesso. La vigilanza è fatta di uomini e gli uomini sono corruttibili specialmente davanti a qualcosa che può cambiargli la vita...

Kalìnixta
roberta.maat
00martedì 11 marzo 2008 16:17
Cercavo altro nel web e mi sono imbattuta in questo,circa i papiri occultati :

www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?stor...

....immaginavo censure ma quella descritta è la congettura di un vero disegno criminoso di grande portata.
Mi aiutate a capire ? [SM=x822741]
-Kiya-
00mercoledì 12 marzo 2008 13:52
L'articolo linkato riprende molti degli interrogativi che mi ero posta nell'aprire questa discussione, basandosi oltretutto sulle medesime perplessità.
Dal canto suo, tuttavia, l'autore introduce una sequela di morti, legate in qualche modo alla scoperta della tomba (alcune sono anche un po' forzate, ammettiamolo... morti postume di almeno 6 anni, per quanto "misteriose", forse dovrebbero contemplare diverse valutazioni), di cui, personalmente non sono a conoscenza. E' un peccato che il redattore non si sia curato di rendere nota la bibliografia utilizzata per la stesura del suo scritto. Ci avrebbe perlomeno fornito uno strumento di valutazione delle affermazioni proposte che così, invece, viene a mancare.

Personalmente non so se si possa azzardare l'ipotesi di una congiura, atta a preservare un "segreto" che avrebbe radicalmente cambiato quanto si ritiene di conoscere (o quanto la Chiesa vuole si creda - perchè in fondo questo è...). Certo è che resta il mistero dell'assenza di papiri nella tomba del Sovrano, a mio parere, spiegabile soltanto con l'ipotesi di sottrazione.
Hotepibre
00mercoledì 12 marzo 2008 17:21
...Come resistere alla tentazoine di parlare ancora del "ragazzo"? Ho solo adesso visto questa vecchia discussione, ma debbo avvertirvi, la mia risposta NON potrà essere breve... armatevi quindi di santa pazienza, se volete e seguitemi...

Vorrei, intanto, fare il punto estraendo alcune parti che mi hanno particolarmente colpito:

(1) 27/08/2005 Kiya scrive:

...che ne pensate di queste poche righe di Oliver Goldsmith, riportate da Carter nel suo quaderno di appunti n. 15:

"Fra tutti gli eruditi, tuttavia, quelli che hanno la pretesa di indagare sulle più antiche memorie del passato debbono come minimo implorar pietà e discolparsi, quando la loro passione li spinge a commettere deplorevoli abusi.
In genere ci si accorge che alla mancanza di documenti essi suppliscono ricorrendo a ipotesi, continuando poi a lasciarsi indurre a credere autentiche le opinioni che, perfino a loro stessi, in un primo momento, erano sembrate basarsi soltanto sulla fantasia."



(2) 08/12/2005 MessalinaXXX scrive:

...non dimentichiamo che la sua tumulazione appare anomala per molti motivi...



(3) 01/07/2006 Pizia scrive:

...l'archeologia ha dovuto sacrificare le proprie scoperte al senso del comune decoro, della morale, dell'approvazione, anche passando al vaglio dei religiosi...



(4) 12/07/2006 Kiya scrive:

...dalla tomba di Tut fu sottratto del materiale, sicuramente dei papiri di inestimabile valore...



(5) 12/03/2008 (oggi) Kiya scrive:

... l'autore introduce una sequela di morti, legate in qualche modo alla scoperta della tomba (alcune sono anche un po' forzate, ammettiamolo... morti postume di almeno 6 anni, per quanto "misteriose"...



...e ora andiamo con ordine:

(1) il brano riportato da Kiya e ricavato dal quaderno di Carter, mi pare possa essere interpretato come un’affermazione di assenza di documentazione, e non il contrario.
L'autore da cui, se ho ben capito, Carter ha ricavato questa frase, infatti, fa una colpa agli scopritori esclusivamente perché, IN ASSENZA di documenti, sono portati a dare valore di certezza alle PROPRIE ipotesi.
Difficile, se non impossibile, sondare l’elemento psicologico che può aver spinto Carter, a suo tempo, a riportare tale brano, tuttavia perché non interpretarlo come una sorta di "pro-memoria", un "memento" come a dire: "ricordati che ANCHE in assenza di documentazione NON dovrai inventare niente"?
...una sorta, se vogliamo, di "nodo al fazzoletto" per ricordarsi di NON fare quel che l’autore citato aveva ipotizzato!

(2) Messalina ricorda che la tomba di Tut, come ben sappiamo, forse NON era di Tut... forse si trattava di una sepoltura provvisoria (si ritiene originariamente predisposta per Ay) cui si era dovuto ricorrere per l’improvvisa morte del ragazzo.
La VERA tomba di Tut doveva essere, verosimilmente, quella che poi sarà occupata proprio da Ay, la KV24 (o, più correttamente, WV24). Ricordiamo questo particolare poiché vorrei tornarci sopra dopo.

(3) Pizia, asua volta, pone l’accento su una presunta azione autocensoria degli scopritori Carter e Carnarvon che avrebbero potuto "scoprire" qualcosa di così sconvolgente per il mondo, o semplicemente per la chiesa, che meglio sarebbe stato nascondere il/i documento/i.
Ora, intanto argomenti così "sconvolgenti" non potevano essere dedotti da una semplice lettura sommaria del/i fantomatico/i documento/i, per intenderci "in piedi" come un quotidiano!

Come sappiamo, inoltre, la scoperta della KV62 fu la prima in cui si seguì un metodo "scientifico" e gli oggetti, TUTTI gli oggetti:
a. venivano preliminarmente, e quindi prima di toccarli, indicati con un cartellino numerico nella posizione in cui si trovavano;

b. si procedeva quindi al rilievo fotografico (a cura di Harry Burton) in maniera che OGNI oggetto risultasse nelle foto almeno due volte;

c. successivamente ogni singolo oggetto veniva disegnato (da Carter o da Arthur Mace) su schede e la sua posizione riportata su planimetria (da Lindsay Hall o Walter Hauser);

d. finalmente veniva rimosso e portato subito al laboratorio (la tomba KV15) per un primo trattamento conservativo (Alfred Lucas ed Arthur Mace) cui seguivano altre riprese fotografiche e la successiva, definitiva, registrazione.

Direi che la presenza di "papiri" non sarebbe perciò sicuramente passata inosservata e sarebbe risultata in qualcuna di queste fasi cui partecipavano, peraltro, molti TESTIMONI, forse TROPPI per far sparire qualcosa di così importante come un papiro di cui, ribadisco, in quella fase ancora non si conosceva il contenuto... peraltro, mica si poteva aprire un "papiro" vecchio di 3000 anni come fosse stato un quotidiano!

A tutto questo si aggiunga che sarebbe stato più verosimile che all’atto della scoperta si citasse il ritrovamento di eventuali papiri salvo poi, ad una lettura ben più approfondita, eventualmente far figurare una distruzione accidentale, dovuta, ad esempio, alla fragilità del supporto "cartaceo" (erano cose che accadevano normalmente negli scavi dell’epoca).
Rammento, inoltre, che un caso del genere non sarebbe stato considerato poi così grave, ne’ imputato ad imperizia degli scopritori (non dimentichiamo che fino a poco tempo prima si aprivano i sarcofagi con la dinamite!!!!).

Carter, infatti, aveva preannunciato che, secondo il suo parere, almeno il 25% degli oggetti e delle suppellettili ritrovate avrebbe subito perdite irreparabili a seguito delle operazioni di "restauro".
Così non avvenne, fortunatamente, e le perdite furono contenute, se non ricordo male, in un "misero" 2-3%

Aggiungo ancora, a proposito di una presunta "delicatezza" religiosa, che, sinceramente, non mi sono mai interessato delle religioni professate da Carter o da Carnarvon, ma essendo inglesi, riterrei non del tutto errato considerare che dovevano essere "anglicani", da sempre in contrasto, anche violento, con la Chiesa di Roma.

Mi chiedo, perciò, se questa diversità di religione, o meglio di concezione religiosa, o meglio ancora di contrasto con la chiesa romana, poteva essere messa a tacere proprio nel momento in cui si sarebbe potuto "rintuzzare" Roma ed il Papa.

A meno di non voler valutare, mistero nel mistero, la possibilità che i papiri in questione siano stati venduti, a carissimo prezzo... proprio al Vaticano

Aggiungo infine, a proposito della possibile bramosia degli scopritori, che un eventuale papiro della tomba di Tutankhamon avrebbe avuto un valore immenso SOLO a patto che fosse venduto come effettivamente proveniente da QUELLA tomba; in caso contrario, sarebbe stato solo UN papiro qualunque...

(4) Che dalla tomba sia stato sottratto del materiale è noto. Esistono, infatti, statuette e piccoli oggetti che sicuramente provengono dalla tomba e che vennero verosimilmente trafugati forse da Carter stesso e da Carnarvon in occasione della prima visita alla tomba (quella per cui venne messo il famoso cesto di vimini sulla parete che nascondeva l’ingresso alla camera funeraria).
Ma a voler pensare a papiri "magici", questo dovevano essere molto vicini al corpo del re per esplicare il loro compito e, quindi, all’interno delle "cappelle" o degli stessi sarcofagi antropomorfi che vennero aperti solo nel 1925.

(5) Ed arriviamo alla "maledizione" ed alle "misteriose" morti.

Come sapete, su questo argomento abbiamo già discusso ed un esame approfondito ha consentito di appurare che:

a. la media dell’"età al momento della morte" di coloro che presero parte alla scoperta era di oltre 63 anni;

b. la media anni della morte dal 1922, data della scoperta (escluso il valore minimo 1, relativo a Carnarvon, e il valore massimo 47, relativo a Lindslay Foote Hall): quasi 22 anni.
La stessa Lady Evelyn, figlia di Carnavon, che partecipò attivamente alle fasi iniziali della scoperta della tomba, nata nel 1901, morirà nel 1980 (e quindi a 79 anni), mentre il Dr. D.E. Derry, che eseguì la prima autopsia sul corpo di Tutankhamon, morirà, nel 1969, all'età di 87 anni.

Ancora statisticamente, si rammenti che:

c. delle 26 persone presenti all’apertura della tomba, solo sei morirono nell’arco dei dieci anni successivi;

d. delle 22 presenti all’apertura del sarcofago solo due morirono nei successivi dieci anni;

e. delle 10 persone presenti allo bendaggio della mummia nessuna morirà sempre nei dieci anni successivi a tale operazione.

Mi rendo conto di aver scritto un post lunghissimo, spero non noioso, ma l’argomento è per me, come ben immaginate, sempre avvincente e tento sempre di inquadrare nella giusta luce tutto quel che riguarda il Re fanciullo specie quando lo si vuol per forza mettere al centro di chissà quali congiure o misteri.

Ricapitolando:
(1) la frase scritta da Carter sul suo diario, poteva essere un promemoria per ricordare a se stesso cosa NON fare;

(2) la tomba KV62 poteva tranquillamente esere una sepoltura provvisoria in attesa fosse ultimata la VERA tomba, verosimilmente la KV24 occuapta poi da Ay;

(3) non è verosimile che un eventuale ritrovamento di papiri potesse essere passato sotto silenzio per le complesse argomentazioni sopra esposte;

(4) un papiro trovato nella tomba di Tut sarebbe stato di incommensurabile valore SOLO a patto di dichiarare la sua vera provenienza, in caso contrario sarebbe stato solo UN papiro qualsiasi;

(5) la Maledizione di Tutankhamon NON esiste e fu solo un’invenzione giornalistica su cui, ancor oggi, si specula.

Excuse me... avrei ancora da scrivere, ma va a finire che diventa un secondo libro, e credo sia proprio il momento di fermarmi sennò mi fate fare una brutta fine [SM=g999105]
[SM=x822748]
Maat Ka Ra
00mercoledì 12 marzo 2008 18:45
Hotep, non ti preoccupare: prendo ferie volentieri per il solo gusto di leggerti! [SM=x822723] ...ti prego continua pure! [SM=x822713]
roberta.maat
00mercoledì 12 marzo 2008 23:03
Magari io potessi leggerti tutti i giorni Hotep.......da un pò di tempo la tua frequenza è diminuita......ti prego anch'io come Maat Ka Ra,scrivi scrivi, scrivi per il piacere di tutti e per il mio in particolare. GRAZIE !
pizia.
00giovedì 13 marzo 2008 00:15
Analisi impeccabile Hotep, come sempre [SM=x822713]
Hotepibre
00giovedì 13 marzo 2008 00:35
...troppo gentili, mi fate arrossire [SM=x822707] ...

...quanto allo scrivere di rado, direi, intanto, che con questi post mi sono riscattato (sia pure a spese della vostra pazienza), e che da un po' di tempo mi pare sia una pecca non solo mia (un modo elegante per dire che anche voi non è che scriviate poi tanto...)

... e poi lo sapete, a me piace analizzare, studiare, "smontare" ipotesi inverosimili (e ne leggo parecchie ogni tanto, ma non posso sempre fare il bastian contrario!), cercare il "colpevole" magari, investigare se volete, il tutto sempre basato su "ragionamenti" di cui mi piace rendere partecipi anche gli altri e quando ho visto questo 3D, davvero non ho resistito [SM=g999103].

Tornando al "nostro eroe", ricordiamo che al punto (2) Messalina aveva accennato alla possibilità si trattasse di una sepoltura provvisoria (ipotesi a.)?
...e ricordiamo, anche, che Tut era, fondamentalmente, l'ultimo dei Faraoni del Sole, forse l'ultimo "adoratore" (checché voglia invece indicare la "restaurazione") dell'Aton (ipotesi b.)?
...e ricordiamo ancora che dei suoi immediati predecessori era stato "cancellato" il ricordo (ipotesi c.)?
...e ricordiamo, infine, che la tomba era stata "ab antiquo" visitata da ladri in cerca di oggetti poco ingombranti e di grande pregio e valore (ipotesi d. .)?

Bene, io credo che da ognuna di queste ragioni, prese separatamente, ma anche concomitanti, possano derivare motivazioni che valgono a giustificare l'assenza di "papiri".

ipotesi a. : sepoltura provvisoria e "corredo" funebre completo previsto per la sepoltura definitiva. Debbo dire che è quella che mi piace di meno e che mi convince di meno, poichè il "viaggio" dell'aldilà del Re sarebbe cominciato SUBITO e non avrebbe certo atteso una sistemazione "definitiva".

ipotesi b. : ultimo Faraone del Sole (indipendentemente da quella che era stata l'ufficialità della "restaurazione") e inutilità di formule magiche che si rifacevano a divinità a cui, in realtà, poteva davvero non credere. Vi fareste seppellire voi con invocazioni ad un Dio differente da quello in cui per tutta la vita (òer quanto breve) avete creduto?

ipotesi c. : ...e se si fosse trattato di un estremo "sfregio" dei sacerdoti amoniani nei confronti proprio di un Re che, di fatto, mai aveva rinnegato la religione atoniana? Privarlo, cioè, di tutti quegli amuleti che avrebbero potuto garantirgli la vita eterna.

ipotesi d. : i ladri penetrarono nella tomba attraverso cunicoli davvero molto piccoli da cui potevano estrarre solo oggetti di piccolissime dimensioni, ma di grande valore, come profumi, unguenti, piccoli gioielli e, perchè no, "papiri magici" che, certo, erano splendidi (essendo stati creati per un Re) e che potevano essere rivenduti a ricchi possidenti o agli stessi preti che non disdegnavano commerci sacrileghi.

...ed anche qui mi sono forse dilungato troppo... nuovamente Excuse me!
pizia.
00giovedì 13 marzo 2008 00:55
D'accordo sull'ipotesi a), poco verosimile e sulla b), da non credere, la c) potrebbe essere, ma perché privare il re di tutti i papiri ma non di altre cose fondamentali, come lo scarbeo sul cuore e altri oggetti simili?
Certamente alcuni oggetti erano difficili da raggiungere, nel caso dello scarabeo si trattava di aprire anche una bara in oro massiccio non certo leggera e pare che non abbiano avuto il tempo di fare nemmeno tanto danno, quindi...
Privare il defunto di ogni papiro scritto però poteva essere una maledizione da non sottovalutare: un amuleto poteva essere sostituito da un'altro, una divinità poteva stendere le sue ali protettive sul defunto prendendo vita da un pannello di legno dorato piuttosto che da una collana, ma certe formule erano scritte solo sui papiri, sottrarle significava compromettere davvero la salvezza del defunto.
Tutto sommato i papiri con le formule potevano essere abbastanza piccoli e maneggevoli, forse bastava strapparli perché non ne rimanesse più traccia, senza doverli per forza asportare.
Per essere sicuri di rubarli tutti però bisognava anche sapere di preciso quanti erano e dove, ma forse Il Libro dei Morti veniva fornito in una copia unica, alla quale bastava sottrarre un capitolo per renderlo comunque non più completo.
Ma davvero non è stato trovato nemmeno un papiro nella tomba di Tut?
pizia.
00giovedì 13 marzo 2008 01:08
Re:
Hotepibre, 13/03/2008 0.35:


... e poi lo sapete, a me piace analizzare, studiare, "smontare" ipotesi inverosimili (e ne leggo parecchie ogni tanto, ma non posso sempre fare il bastian contrario!), [SM=g999103].


Secondo me sarebbe tanto utile a tutti se invece potessi farlo, sempre compatibilmente con il tuo tempo.
Se ti capita di leggere qualcosa che ho scritto e conosci delle notizie contrarie, ti prego di dirmelo, è così importante per me sapere dove sbaglio oppure semplicemente conoscere il parere di tutti, in particolare di lettori preparati e critici come te Hotep.
Non garantisco che cambierò sempre la mia opinione, ma almeno può servirmi a comprendere il tasso di consensi o dissensi da una mia teoria, prima di farmi portare troppo lontano sulle ali della fantasia.
Ogni pensiero vola...



Hotepibre
00giovedì 13 marzo 2008 10:38
Ti ringrazio per la fiducia che mi dai, ma credimi è malriposta; nella mia ignoranza egittologica so una sola cosa, come diceva qualcuno ben più grande di me, di non sapere nulla!

...ma torniamo a Tut, argomento di certo molto più interesante:

...i papiri con le formule potevano essere abbastanza piccoli e maneggevoli, forse bastava strapparli perché non ne rimanesse più traccia, senza doverli per forza asportare.


...in questa frase sono compendiati DUE dei motivi sopra già citati per cui, ipoteticamente, non sono stati trovati "papiri":

-"bastava strapparli": siamo quindi nel caso dello "sfregio" al defunto e di una "damnatio". Solo in questo caso, infatti, era giustificato strapparli;

- erano "abbastanza piccoli", leggeri e preziosi (aggiungo io); motivi perciò validi per asportarli e rivenderli (e infatti nella tomba vennero trovati contenitori che, verosimilmente, avevano contenuto proprio papiri).

Quanto al mancato rinvenimento di papiri nell KV62, tra foto di Burton ed appunti di Carter fanno riferimento a "papiro" (o "papyrus"):

- due foto di sono sandali "in papiro" (foto 265 e 266 di Burton);
- sette fotografie d'insieme di contenitori dell'anticamera (in gran parte vuoti) di cui alcuni si ritiene potessero aver contenuto papiri;
- quattro foto di freccie tra cui si trovano tracce di papiro consumato;
- sei foto di uno sgabello in legno e sedile in fibra di papiro e quattro di una sedia d'ebano e papiro;
- Ushabty vari del Re su barche di papiro;
- una foto di un attrezzo che è stato identificato come "lisciatoio per papiro";
- solo tre fogli degli appunti di Carter, infine, fanno riferimento a "fogli di papiro".

Di questi ultimi andrò a cercare qualche informazione in più e vi farò sapere quanto prima.
Hotepibre
00giovedì 13 marzo 2008 12:32
Come promesso, ho fatto una ricerca nei miei "mostruosi" Data Base ed ho trorvato quel che cercavo; Carter, in effetti, scrive di "papiri" nei suoi appunti poche volte (3-4 in tutto).

1. "striscie di papiro... potrebbero essere state parte di una grande cesta rotonda..."

2. "...alcuni pezzi di tappetino in papiro simili a quelli rinvenuti sotto le statue..."

3. "... pezzo di papiro essiccato di circa 45 (cm.?). Da un tappetino?"

4. "...pezzo di papiro, sul letto-mucca. Dimensioni 6,5 x 5,5 (cm.?)"

...se trovo qualcos'altro... [SM=x822713]
pizia.
00giovedì 13 marzo 2008 19:10
Re:
Hotepibre, 13/03/2008 10.38:

- quattro foto di freccie tra cui si trovano tracce di papiro consumato;
- solo tre fogli degli appunti di Carter, infine, fanno riferimento a "fogli di papiro".

Di questi ultimi andrò a cercare qualche informazione in più e vi farò sapere quanto prima.


Queste potrebbero essere tracce di papiri rovinati, decomposti dal tempo e dall'opera di qualche intruso.
Ma se è vero che Carter, Carnarvon e la figlia si sono introdotti nella tomba nottetempo, non possiamo essere sicuri che non abbiano portato via qualche souvenir in quel momento.
Non era stata trovata una stanza segreta in casa dei Carnarvon con reperti verosimilmente trafugati dalla KV62?

Hotepibre
00giovedì 13 marzo 2008 22:15
Re: Re:
pizia., 13/03/2008 19.10:


...non possiamo essere sicuri che non abbiano portato via qualche souvenir in quel momento.
Non era stata trovata una stanza segreta in casa dei Carnarvon con reperti verosimilmente trafugati dalla KV62?



Di stanze segrete in casa Carnarvon (o meglio al Castello di Highclere) non ho mai setito parlare, ne' tantomeno contenenti reperti della tomba di Tut; per quanto riguarda l'evetuale trafugamento di oggetti è certo che questo avvenne.

E' infatti noto, ne scrive peraltro il fratello di Carnarvon (o forse era di Cater? non ricordo), che la cesta rotonda che si vede in quasi tutte le foto dell'Anticamera tra i due "guardiani" venne messa lì a bella posta, per coprire il foro da cui si era introdotto Carter prima dell'apertura ufficiale della tomba.

Tuttavia, insisto con il ritenere che un papiro della tomba di Tut avrebbe avuto valore solo se notoriamente proveniente da QUELLA tomba; il decontestualizzarlo, ovvero l'estrapolarlo da quella realtà, lo rendeva SOLO un papiro qualsiasi!

Quanto alle tracce di papiro trovate tra le frecce, è interessante preliminarmente notare che a quelle specifiche frecce era stata spezzata la punta, magari erano in metallo prezioso, ma anche semplicemente di rame e potevano essere rivendute sia, dopo una eventuale fusione, come metallo, che come punte vere e proprie (si trattava pur sempre di punte già forgiate e, quindi, di un certo valore) mentre il papiro, dagli appunti di Carter, risulta verosimilmente provenire dalla "seduta" di uno sgabello rinvenuto poco distante.
pizia.
00venerdì 14 marzo 2008 10:04
Tutto papiro di arredamento, senza ombra di scritti, che delusione!
Della stanza segreta ne ho sentito parlare in un filmato di N.G., mi sembra, ma potrebbe essere un altro dei canali di Sky.
In un'intervista al nipote di Carnarvon, ultimo discendente della famiglia, chiedevano di raccontare i ricordi relativi all'Egitto, ed egli raccontò che alla morte di Lady Evelyn o di suo marito, quando si fece l'inventario dei beni di famiglia, un domestico disse loro che mancava la "roba egiziana", al che tutti si stupirono e il domestico mostrò un vano segreto nella biblioteca in cui erano riposte cose egizie.
Il narratore si domandava se fra quelle cose potesse esserci anche qualcosa proveniente dalla KV62, e propose la teoria che sia Carter, sia Carnarvon abbiano trafugato qualcosa nell'occasione della loro prima visita, quella ipotetica di notte da soli.
Ma non ricordo bene e disgraziatamente non ce l'ho questo film, tra quelli registrati.
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