Il sesso degli angeli

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Lucifero
00venerdì 10 febbraio 2006 09:00
www.angelinet.com/angeli/SessoAngeli.asp

I nomi degli angeli:

La parte finale dei nomi:

I luoghi occupati

- AEL
(nord)

- IEL
(ovest) - EL
(est)
- IAH
(sud)

La dualità dei sessi

- IAH: essenza energetica femminile
- EL: essenza energetica maschile


(l'immagine somigliante di Dolce)

Esiste una forma di dualità
anche nelle gerarchie divine.
Noi umani la chiamiamo "sesso".
Anche gli angeli hanno questa
distinzione.
Il sesso degli angeli
non è però da immaginare
come una questione fisica,
ma di essenza.
Essenza energetica "maschile"
ed essenza energetica "femminile".
E' un concetto molto sottile,
ma importante.
Bisogna comunque considerare
che queste creature di Luce
ascendono al tutto.
La loro essenza maschile o femminile quindi,
è da prendere con le dovute cautele:
gli angeli femminili infatti,
hanno in se
anche le vibrazioni
energetiche maschili
e viceversa.
Un angelo custode femminile
svilupperà in noi le virtù di questa essenza,
pur essendo dell'altro sesso,
preparandoci alla successiva reincarnazione
che ci farà uomini o donne.
E' il concetto dell'unione,
dell'essere tutto,
il concetto
degli esseri di Luce.


Venetus
00venerdì 10 febbraio 2006 13:02
Interessante questa storia!

Tra l'altro gli angeli non sono solo di stampo biblico, ogni religione ha i suoi angeli, i suoi "messaggeri divini". Nell'antico Ellenismo, c'era la credenza nei daimones, spiriti intermediari fra gli Dei ed i mortali, divinità minori che trasmettevano la volontà divina agli abitanti della Terra.

I daimones erano concepiti in varia maniera: alcuni erano benevoli, altri no. Dal termine greco daimon sarebbe poi venuto il termine italiano "demone", che ha un significato puramente negativo, e con il quale si denominano gli angeli ribelli.

In certi casi come nell'antica , la tradizione dipinge i daimones come spiriti di defunti assunti ad una condizione divina, e degni perciò di culto. Esiodo per esempio diceva che gli spiriti degli uomini dell'antica Età dell'Oro erano divenuti daimones ctonii, cioè demoni del mondo infero, e come tali avevano un culto.

In altre tradizioni, come per esempio quelle misteriche dell'Orfismo, i Demoni erano "spiriti caduti", cioè esseri spirituali e divini che, attratti dalla vita sulla Terra, avevano finito per incarnarsi in corpi umani e animali, rimanendo prigionieri del ciclo delle rinascite, da cui devono purificarsi tramite i culti misterici e l'ascesi. Gli esseri umani non sarebbero altro che incarnazioni di daimones, secondo l’Orfismo, e perciò avremmo tutti un’origine divina.

Questa idea degli spiriti divini che "cadono" sulla Terra per loro colpa può avere generato il mito degli angeli caduti nelle religioni monoteistiche. Unendosi al mito biblico dei Figli degli Dei, i Bene Elohim del libro della Genesi, che s'innamorarono delle donne della Terra e generarono con loro i Giganti semidivini, la dottrina della "caduta originaria degli spiriti" può avere dato origine al mito di Lucifero, precipitato sulla Terra assieme agli altri angeli ribelli.

Di recente la credenza negli angeli è rifiorita, con grande stupore di chi ritiene che la credenza negli spiriti e nella loro presenza attiva nel mondo appartenga agli stadi primitivi della civiltà. Televisione, cinema, libri pullulano di angeli custodi di vario tipo, o di angeli che, come nell’apocrifo Libro di Enoch, s'innamorano di donne terrestri, proprio come si raccontava degli Dèi dell'Olimpo, per esempio.

[Modificato da Venetus 10/02/2006 13.06]

Lucifero
00lunedì 13 febbraio 2006 16:58
Questi sono gli Angeli,ma l'uomo che cos'è veramente
UOMO
Prima di essere uno degli esseri sessuati della creazione,l'uomo è per la Genesi come per le Upanisad un principio universale,cifra e chiave del mondo,l'Adamo primordiale,l'uomo universale,testimone della creazione e destinato a regnare su di essa,il Purusha,il modello protettore il cui smembramento dà origine al mondo nell'Aiatareya Upanisad. In tutti i casi l'uomo è contemporaneo degli angeli( Genesi,2-1 "Così furono fatti il Cielo e la Terra con tutta la loro armata") che si prostrano davanti a lui (Corano,2, 31-34) perchè egli possiede la scienza,a immagine di dio.L'uomo appare così al contempo un polo teogonico,una tappa della manifestazione del Sacro e paradigma delle cosmogonie. Da qui le due figure antropologiche,del Padre,analogo su questo punto al Dio supremo,e del figlio,attrverso cui la creazione si dispiega.In quanto Padre,egli è 'il vivente' dell'Apocalisse,cioè l'Anziano il cui ruolo è quello di Maestro.Così il figlio dell'Uomo non è che l'espressione ci ciò che al contempo il primo momento dell'espressione del Padre,ma è anche il niente (En).il Figlio mostra il Padre,e il Padre si rivela solo attraverso di lui.Tuttavia Brahaman,'l'antenato' o 'l'Anziano degli Anziani',la Grande Figura costituiscono il polo essenziale dell'antropologia,perchè la testa dell'Anziano contiene in sé tutti gli ornamenti della piccola figura (Zohar,III.289a,289b, vol..7,pag 87)),ciò che apre l'interiorità stessa dell'uomo archetipico al divino trascendentale.L'uomo è analogo al Tutto in due sensi:in primo luogo perchè è la vita (vivente) del Tutto; poi perchè ne esprime la saggezza in quanto Logos,egli è la luce prodotta dalla lampada dell'Anziano,l'uomo di Luce di cui parla Corbin ,il cristo solare dei cabalisti cristiani,la potenza del verbo si identifica con Hochma,la seconda Sephirah dell'Albero della Vita.E' ancora Vishnu che protegge la creazione e invia i suoi avatar alla fine del ciclo.L'uomo disinteressato,umile di cuore,dall'amore universale,è al tempo stesso la chiave del mondo.Tutto il potere gli è stato dato sul Cielo e sulla Terra,perchè egli è in relazione col Padre all'inizio della creazione mediante l'espressione Fiat (Come nella lettera Beth all'Alfa;vedi la ripetizione delle due Beth nella prima frase della genesi "Bereshit Bara Elohim". "Io sono l'ALpha e l'Omega,dice il Signore Dio,egli è,era e viene,il Maestro di tutto". Giovanni Apocalisse 1-8).alla fine dei tempi per il fatto di essere l'omega della Parusia,che chiude così l'alfabeto del mondo.Vita di principio.principio dell'essere,l'uomo è anche l'unità di due polarità che muovono i mondi.La perdita di questa unità è una delle ragioni del persistere dei miti della caduta,dalla discesa,che ricompaiono nelle antropogenesi insieme ai loro corrispettivi,i miti della redenzione e dell'ascensione.L'espulsione dall'Eden ha luogo dopo aver gustato il frutto proibito.Eva si è lasciata sedurre e ormai l'uomo e la donna sono destinati a fare l'esperienza della contraddizione,cioè della dualità in atto.I primi tre versetti della Genesi contengono dunque in filigrana l'indicazione dell'itinerario della risalita( Poi Jehova disse:" Ecco l'uomo è diventato come uno di noi per conoscere il bene e il male", Genesi.3-22).Si tratta di recuperare l'Albero della Vita attraverso un percorso che sarà più tardi tracciato dal Cristo sulla Terra. L'unità perduta è infatti cominciata,sul piano dell'antropogenesi,con la polarizzazione voluta da Jehova dell'uomo universale.In primo tempo egli lo aveva creato a sua immagine e somiglianza,Il testo aggiunse li creò uomo e donna(Genesi 1-27.E' la paredra 'Sakthi' degli Dei indù). Questa creazione è ancora sul piano dell'unità archetipica,perchè è solo nel giardino dell'Eden che Jehova "Dalla costola che aveva estratto dall'uomo...plasmò la donna"( Genesi, 2-22).Non appare creata la donna,però la coppia viene chiamata a fare esperienza del male,del peccato e dell'esilio.Il simbolo del serpente significa la necessità dell'uomo di combattere con tutte le sue forze il serpente zodiacale,per ritrovare l'equilibrio del Sé,requisito indispensabile per ogni iniziazione.Ora, appare degno di nota,che la donna è nell'uomo che,a causa della discesa,è sempre la vittima del morso al tallone e deve dare inizio alla risalita.Questa risalita è il processo di tutte le reintegrazioni dell'uomo nella sua regalità,di tutte le nozze tra lo sposo e la sposa,tra il re e la regina,tra il Principe e le vergini sagge.E' il ritrovamento della condizione di Androgino,tappa capitale delle iniziazioni,la figura ultima dell'uomo universale prima della sua manifestazione fisica.E' anche la trasfigurazione dell'Amore,l'unione cosmica della Chiesa con lo sposo.L'uomo è allora sulla via regalità spirituale.Le grandi figure teofaniche associano le alleanze al divino con la venuta del Regno di Dio,la nuova Gerusalemme,la città Divina(,anche se è stato simultaneamente detto che il Regno non è di questo mondo e che questa generazione non finirà prima che venga il Regno di Dio. L'uomo rigenerato,solare,fa allora da intermediario tra il modello angelico,quello delle gerarchie celesti,e la terra degli uomini,che non è ancora affatto una terra di viventi.Per questo occorre che l'uomo sia ridiventato il tempio stesso di Dio,che si tratti della Gerusalemme Celeste,dalle dodici porte(Apocalisse,3-12, 11-1 ,21-2), o della Cittadella dalle undici porte della Katha Upanisad

genyus67
00giovedì 23 marzo 2006 19:40
XCIO'DIO PERDONA IL PASSATO,MA'NN CHI ANCORA PRENDE X IL CULO.....
[SM=g27812] [SM=g27816] [SM=g27832]
Gandaria
00venerdì 24 marzo 2006 04:22
Dio è in effetti il frutto dell'uomo dato che senza di esso egli non esisterebbe, la verità è che dio è parte integrante dell'uomo e vive al suo interno e non in un ipotetico paradiso...
La verità è che dio siamo noi.
L'anima dell'uomo strutturata in tre parti in questo modo, a sinistra il male, a destra il bene e in alto il potere divino... essi albergano in quel punto e ognuno di noi ne cosituisce una piccola parte... è assurdo ma è così.
non siamo creature da poco in effetti... più avanti saprò dare spiegazioni migliori su questo.
Lucifero
00venerdì 24 marzo 2006 17:33
Re:

Scritto da: Gandaria 24/03/2006 4.22
Dio è in effetti il frutto dell'uomo dato che senza di esso egli non esisterebbe, la verità è che dio è parte integrante dell'uomo e vive al suo interno e non in un ipotetico paradiso...
La verità è che dio siamo noi.
L'anima dell'uomo strutturata in tre parti in questo modo, a sinistra il male, a destra il bene e in alto il potere divino... essi albergano in quel punto e ognuno di noi ne cosituisce una piccola parte... è assurdo ma è così.
non siamo creature da poco in effetti... più avanti saprò dare spiegazioni migliori su questo.



L'uomo vincerà su Dio Gandaria,perché l'uomo stesso si farà Dio,un Dio che però è ancora sacrificato,ma scenderà sulla terra per portare qui il suo Regno:

www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=59308&idd=814
°oOSeraphOo°
00sabato 25 marzo 2006 07:07
per me dio non è in competizione con l' uomo,
Se noi siamo simili a dio, e riuscissimo a liberarci di questa parte non simile (che sarebbe acquistarne un' altra poi) significherebbe entrare in sintonia, non in conflitto, quindi niente vincitore, al massimo un compagno. anche se non credo che diventeremo Dio. ma lì si scade nell' opinione.

sono curioso di vedere la fine del mondo XD speriamo che manchi poco.
Lucifero
00sabato 25 marzo 2006 12:09
Re:

Scritto da: °oOSeraphOo° 25/03/2006 7.07
per me dio non è in competizione con l' uomo,
Se noi siamo simili a dio, e riuscissimo a liberarci di questa parte non simile (che sarebbe acquistarne un' altra poi) significherebbe entrare in sintonia, non in conflitto, quindi niente vincitore, al massimo un compagno. anche se non credo che diventeremo Dio. ma lì si scade nell' opinione.

sono curioso di vedere la fine del mondo XD speriamo che manchi poco.



Se posso esprimere una mia opinione oserei dire che Dio è pressione!
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