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BR: PRIMI INTERROGATORI, IN 3 NON RISPONDONO
MILANO - ''Sono un prigioniero politico''. Queste le uniche parole pronunciate davanti al gip di Milano Guido Salvini, da Claudio Latino, arrestato ieri durante l'operazione antiterrorismo con cui e' stata smantellata un'organizzazione brigatistica. Quattro parole, le stesse che erano state pronunciate da Alfredo Davanzo al momento dell'arresto, e poi il silenzio.
In silenzio sono rimasti anche Davide Bortolato e Massimiliano Gaeta, gli altri interrogati oggi, che pero' non si sono dichiarati prigionieri politici. Si sono semplicemente avvalsi della facolta' di non rispondere. All'indomani degli arresti in tutto il Nord Italia di 15 militanti dell'organizzazione che dietro la sigla PCP-M- Partito Comunista Politico-Militare, e' considerata una frangia di ''seconda posizione'', oggi gli interrogatori sono cominciati al 7/o piano del Palazzo di giustizia, nell'ufficio del gip Salvini 'protetto' da un cordone di carabinieri. Il primo a presentarsi verso le 12.30 davanti al giudice e' stato Davide Bortolato, 36 anni, originario di Treviso.
Pochi minuti per avvalersi della facolta' di non rispondere. Muto, anche a causa del divieto disposto dal giudice di parlare per cinque giorni con i suoi legali, gli avvocati Chiara Balbinot e Giuseppe Pelazza. Divieto che ha portato i legali a eccepire fin da subito la nullita', respinta dal gip, dell' interrogatorio.
''Questo differimento - hanno spiegato - e' lesivo del diritto di difesa e viola i principi basilari del processo riconosciuti anche da convenzioni internazionali come quella si Strasburgo''.
Poi e' stata la volta di Claudio Latino, uno dei piu' anziani del gruppo, considerato il capo della cellula milanese. Latino, gia' arrestato a Bologna nell'84 ,condannato nel '91 per banda armata e per altri reati legati ad alcuni attentati e toccato anche dalle indagini sull'omicidio di Marco Biagi (per una serie di perquisizioni), si e' dichiarato prigioniero politico, dopodiche' si e' rifiutato di rispondere a qualsiasi domanda. ''Potro' entrare nel merito della posizione assunta da Latino quando sara' possibile avere un colloquio con lui'', ha affermato l'avv. Pelazza, suo difensore.
''Questa frase, vera o non vera che sia - ha proseguito il legale - ha mille sfaccettature: potrebbe voler dire ''sono ostaggio in mano vostra, perche' non mi consentite di parlare col mio difensore'. Oppure potrebbe voler dire 'sono un militante politico rivoluzionario e non riconosco le leggi di questo Stato'. Oppure ancora potrebbe voler dire 'questo e' un processo politico e io sono prigioniero in questo processo'''.
Nel pomeriggio e' toccato a Massimiliano Gaeta, 31 anni operaio metalmeccanico originario di Foggia trasferito a Milano, ritenuto uno degli organizzatori del nucleo di 'seconda posizione': per gli inquirenti, tra l'altro, avrebbe messo a ''disposizione le proprie capacita' tecniche per la predisposizione di ordigni e apparecchiature idonee a neutralizzare eventuali controlli di polizia''.
Anche lui, davanti al gip Salvini, si e' avvalso della facolta' di non rispondere. Il motivo? ''C'e' un palese divieto dei diritti della difesa - ha detto l'avv. Sandro Clementi - attraverso il divieto di colloquio con i nostri assistiti'' Il difensore ha lamentato ''un'incoerenza nel capo di imputazione: viene contestata la costituzione di una banda armata come presupposto dell'associazione eversiva. Ma questo e' illogico in diritto. Gli stessi inquirenti riconoscono del resto che l'associazione prima si sarebbe formata e in seguito si sarebbe armata''.
Il legale ha annunciato il ricorso al Tribunale del riesame. Mentre domani riprenderanno gli interrogatori del gip, gli investigatori, oltre a esaminare i documenti e i contenuti dei pc sequestrati durante l'operazione, stanno cercando altre armi (sono gia' stati trovati una pistola a Padova e un kalashnikov a Torino) nel parco dei Fontanili di Rho, nel milanese e nelle campagne tra Padova e Rovigo.
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E' vero che a volte fare l'avvocato vuol dire arrampicarsi sugli specchi, ma stavolta si fa proprio del funambolismo....
....pero' mi chiedevo: e se quella frase volesse dire in realtà "una rondine non fa primavera" anzi no, significa "non ci sono piu' le mezze stagioni" oppure "ah i giovani d'oggi",
ci sarebbe da ridere se la cosa non fosse tremendamente seria
[Modificato da leone17 13/02/2007 23.38]