AMNISTIA: MASTELLA A DETENUTI, LA PROMUOVERO' A CAMERE

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Cleanhead
00venerdì 2 giugno 2006 17:29

ROMA - Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, promuovera' un provvedimento di amnistia e di indulto ''quando il parlamento sara' nel pieno delle sue funzioni con l'istituzioni delle commissioni parlamentari''. Il guardasigilli lo ha annunciato ai detenuti di Regina Coeli, ai quali ha fatto visita nel pomeriggio in occasione della festa della Repubblica e della lettura delle lettere da carcere di Alcide De Gasperi.

Nella rotonda del carcere romano i detenuti accolgono Mastella, il senatore Andreotti, la figlia di Alcide De Gasperi, i vertici del Dap con il tricolore al collo. Applausi ripetuti e scroscianti per Andreotti e per il Guardasigilli, e una bandiera tricolore viene srotolata con sopra una scritta inequivocabile: ''Amnistia e indulto''. ''So che da me vi aspettate parole - esordisce Mastella - vi parlo con molta sincerita'. L'amnistia non e' un atto mio solitario. Fosse stato cosi' l'avrei gia' fatto. Evidentemente posso promuoverlo e lo faro. Se finora non l'ho fatto e' perche' serve la pienezza delle commissioni parlamentari''.

L'urgenza, pero' esiste - perche' - fa notare il guardasigilli ''bisogna umanizzare le carceri il cui sovraffollamento ha raggiunto l'intollerabile. ''Che la popolazione carceraria sia eccedente - aggiunge - e' un fatto su cio' non si pupo far finta di nulla''. Mastella, pero', invita i detenuti a ''fermare gli entusiasmi'': ''Proporro''' l'amnistia e l'indulto - dice - ma ''nessuno ipotechi'' il tempo necessario. ''L'impegno c'e' - aggiunge Mastella - applaudite dopo'' che il provvedimento di clemenza verra' varato.

Mastella non manca di far notare come anche da parte dell' opposizione ci sia stata apertura sul fronte dell' amnistia e dell' indulto: ''Ci muoveremo sul piano parlamentare - dice rivolgendosi ai detenuti - la mia volonta' c'e'. Bisogna fare qualcosa di diverso da quello che non si e' fatto in passato. Bisogna trovare il rinnovato elemento di unita' nella diversita': unita' per l'amnistia e l'indulto e diversita' come distinzione nell' azione politica''.

Mentre Mastella prende la parola, un centinaio di detenuti nella rotonda del carcere romano si alzano in piedi e applaudono. Il primo riconoscimento il Guardasigilli lo indirizza al senatore a vita Giulio Andreotti, che - ricorda Mastella - e' stato colui che lo ha esortato ad assumere l'incarico di ministro della Giustizia.




......il mondo va a rotoli, la criminalità dilaga, la sicurezza latita, le istutuzioni crollano sotto il peso dei tagli al bilancio....e noi che facciamo?...l'amnistia......mi censuro da solo il commento XXXYYYXXXYYXXXXXWWWXXYYYYKKK [SM=x165045] [SM=x165045] [SM=x165045]
pensionato(w)
00venerdì 2 giugno 2006 17:39
Roma, 2 giu . (Adnkronos) - ''L'amnistia non è solo un mio atto solitario: fosse così, l'avrei già fatta. Posso però promuovere questo atto presso il governo e il Parlamento. E lo farò''. E' quanto il ministro della Giustizia Clemente Mastella (nella foto) annuncia parlando nella Rotonda del carcere romano di 'Regina Coeli', davanti ad una rappresentanza della popolazione carceraria, in occasione della celebrazione del sessantesimo anniversario della Repubblica italiana. Il Guardasigilli, dopo l'applauso con il quale i detenuti hanno accolto il suo impegno, invita però a frenare gli entusiasmi e a rimandare il battimani a quando l'amnistia sarà varata. ''Non mettiamo ipoteche sui tempi'', afferma ricordando che intanto bisognerà aspettare che ''il Parlamento sia nel pieno delle sue funzioni, con l'istituzioni delle commissioni parlamentari. Purtroppo - riconosce - i tempi reali a volte sono lontani da quelli che richiederebbero le varie esigenze. Dobbiamo umanizzare le carceri ma bisogna anche tentare di far qualcosa per superare il loro intollerabile affollamento, un elemento per il quale non possiamo far finta di nulla''. Ribadisce comunque Mastella: ''l'impegno c'è: c'è l'impegno del ministro come quello delle forze di governo e anche di alcune dell'opposizione. Ci muoveremo in tal senso perché è giusto farlo. Assicuro la mia volontà e spero che si raggiunga l'unità nella diversità: unità per l'amnistia e l'indulto e distinzione nell'azione politica quotidiana''. Dopo aver riconosciuto che ''il mondo carcerario chiede maggiore giustizia'', il ministro ricorda anche quanto Papa Giovanni Paolo II disse in Parlamento proprio a favore del ricorso all'amnistia: ''Allora ci siamo tutti emozionati, ma poi si è fatto finta di nulla''.


E ora buon lavoro ragazziiiiiiii [SM=x165057]
postman78
00venerdì 2 giugno 2006 17:55
..Grazie... [SM=g27767]
tevariot73
00venerdì 2 giugno 2006 18:08
anche se non mi piace ammetterlo [SM=x165041] [SM=g27760] [SM=g27766] ....sono d'accordo con te....
deeppink
00venerdì 2 giugno 2006 18:44
[SM=x165044] [SM=x165044] Mah..... [SM=x165060] ! Si é così Crazy.... [SM=x165044]
Deeppink
Ranzani.Divani
00venerdì 2 giugno 2006 19:34
Nulla da eccepire sul fatto che le carceri devono essere umane e l'esecuzione della pena non debba violare i diritti intangibili della persona. Tuttavia liberare detenuti come se fosse una cosa sacrosanta, quasi dovuta mi sembra sbagliato. Come proponeva webcop meglio mettere in funzione le decine di carceri finite ma rimaste inutilizzate.
dago113
00venerdì 2 giugno 2006 19:54
Dico solo questo: che Dio ci salvi! [SM=g27759]
bumper73
00venerdì 2 giugno 2006 23:27
Re:

Scritto da: pensionato(w) 02/06/2006 17.39
E ora buon lavoro ragazziiiiiiii [SM=x165057]



pronto.
[SM=g27758]
Ranzani.Divani
00sabato 3 giugno 2006 02:22
Negli anni '70 quando accadevano queste cose interveniva l'anonima anticrimine. Qualcuno se la ricorda?
[SM=x165058] [SM=x165057]
dago113
00sabato 3 giugno 2006 12:25
Forse nei film "poliziotteschi" tipo "Milano spara". Personlmente non l'ho mai sentita nominare
webcop
00sabato 3 giugno 2006 14:16
Fuori i detenuti gravemente malati (quelli veri, non quelli che girano l'Italia a fare convegni come Sofri), quelli tossicodipendenti (a patto che vadano in una comunità per il recupero, altrimenti è come mandarli a morte quasi certa).
Ma non "fuori i compagni (o i camerati) dalle galere". E no, non è ideologica l'affermazione, solo che ho il leggero dubbio che quest'amnistia sia un trucco ben congegnato. [SM=x165044] [SM=x165044] [SM=x165044]
Cleanhead
00sabato 3 giugno 2006 14:20

NAPOLI - Il ministro della Giustizia Clemente Mastella a Napoli ritorna a parlare di amnistia. Dice di riconoscersi "nelle parole intelligenti del presidente della Repubblica Napolitano", ma puntualizza anche che la sua proposta non riguarda affatto casi come quelli della pedofilia o del crimine organizzato.

La proposta del ministro su amnistia e indulto ha riaperto, negli schierementi politici, il dibattito sui provvedimenti di clemenza.
"Come si sa sono a favore di questo provvedimento da tempo perché bisogna 'sgomberare' le carceri italiane perché c'é un sovraffollamento pazzesco", ha affermato Oliviero Diliberto. Quanto alla vicenda Sofri e all'ipotesi di un imminente provvedimento di clemenza, Diliberto ha rilevato: "Hanno pagato con un comportamento processuale ineccepibile. Potevano starsene fuori, potevano scappare e hanno invece accettato d'idea di stare, anche per lunghi anni, in carcere. Sono passati - ha concluso - 30 anni, sono persone diverse da allora. Credo che sia un provvedimento giusto".



...un amnistia per liberare il sovraffolamento delle carceri??? ma facciamo prima a liberalizzare furti e rapine, caro onorevole vedrà che poi avremo un sacco di spazio da recuperare per costruire case popolari .... ..si sono comportati da uomini affrontando un processo [SM=x165044] [SM=x165044] ?? INVECE QUELLI CHE SONO MORTI DA UOMINI VERI CE LI SIAMO DIMENTICATI IN FRETTA?????
[SM=x165048] [SM=x165048]

[Modificato da Cleanhead 03/06/2006 14.23]

webcop
00sabato 3 giugno 2006 14:53
Si sa, si sa onorevole che Lei è d'accordo. Libero...di esserlo. [SM=g27760]
Quello che si sa, però, perchè qualcuno poi certe cose le rivela, è che ci sono decine di strutture nuove, mai entrate in funzione, costruite con enorme sperpero di denaro pubblico (lo stesso con cui Lei si faceva fare i massaggi Shiatsu a Iglesias o Carbonia, non ricordo bene). [SM=x165041]
Volere un'amnistia per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri è un'assurdità. Anzi, un pretesto bello e buono. Almeno quanto addebitare ai conti pubblici i massaggi Shiatsu di un Ministro della Repubblica facendoli passare per "cure mediche". [SM=x165041]
whitesky
00sabato 3 giugno 2006 15:06
web tu sottovaluti il potere della medicina orientale.... [SM=x165049] ..per il fatto dell'amnistia non mi esprimo potrei essere bannata ...ovviamente si sceglie la soluzione + semplice..troppa fatica pensarne ad una alternativa...anche perchè cosa sperano di ottenere se non un aumento sproporzionato dei crimini?ma tanto c'è chi lavora al posto loro.... [SM=x165048]
postman78
00sabato 3 giugno 2006 15:13
Re:

Scritto da: whitesky 03/06/2006 15.06
web tu sottovaluti il potere della medicina orientale.... [SM=x165049] ..per il fatto dell'amnistia non mi esprimo potrei essere bannata ...ovviamente si sceglie la soluzione + semplice..troppa fatica pensarne ad una alternativa...anche perchè cosa sperano di ottenere se non un aumento sproporzionato dei crimini?ma tanto c'è chi lavora al posto loro.... [SM=x165048]



un lavoro spesso inutile perchè una pattuglia per vedere l'effettività della detenzione in galera deve attendere di beccare il delinquentello almeno 3/4 volte per fare in modo che cominci a scontare davvero qualcosa.
La volontà, evidentemente, è quella che certe cose non vogliono essere perseguite veramente...e non è certamente colpa del colore politico, sia chiaro, ma di tutta la politica che non lo vuole! [SM=x165048]
whitesky
00sabato 3 giugno 2006 15:17
lo so lo so lo vedo anche io spesso .... [SM=x165049]
webcop
00sabato 3 giugno 2006 15:37
Re:

Scritto da: whitesky 03/06/2006 15.06
web tu sottovaluti il potere della medicina orientale.... [SM=x165049] ..per il fatto dell'amnistia non mi esprimo potrei essere bannata ...ovviamente si sceglie la soluzione + semplice..troppa fatica pensarne ad una alternativa...anche perchè cosa sperano di ottenere se non un aumento sproporzionato dei crimini?ma tanto c'è chi lavora al posto loro.... [SM=x165048]


Certo che lo sottovaluto, perchè io ME LI PAGO DI TASCA MIA i massaggi Shiatsu se li voglio fare, mica li posso addebitare al SSN come l'ex Ministro. Io, come milioni e milioni di italiani, naturalmente.
Comunque, quella era solo una divagazione sul tema, un'osservazione che mi è venuta spontanea (essendo l'ex Ministro un mio connazionale, ahimè).
Quello che non mi va giù sono i trucchi del "mestiere". Amnistia compresa. E mi pare chiaro che io non sono contrario a priori nè ideologicamente a questo provvedimento, così come non credo affatto che rimettere in libertà delle persone finisca per corrispondere necessariamente a una recrudescenza dell'illegalità o dei fenomeni criminali.
Ho abbastanza (poca, ma credo sufficiente) esperienza (ove non bastasse il mio credo cristiano per farmelo pensare) per aver imparato che tutte le persone hanno diritto ad avere un'opportunità per rifarsi una vita e che accanirsi contro chi ha sbagliato non è giusto nè bello.
Quello che mi fa specie è che si usino argomenti pretestuosi che alla prova dei fatti non stanno in piedi e che lo si faccia credendo di poter prendere per il naso le persone.
E quello del sovraffollamento delle carceri in questo caso è, appunto, un pretesto vergognoso. Giusto per mettere i puntini sulle "P". [SM=x165041]
whitesky
00sabato 3 giugno 2006 15:46
ma web ma stavo scherzando sui massaggi (e ho capito che era una divagazione..ancora pochi neuroni che girano li ho ... [SM=g27760] ! [SM=g27765] ..cmq concordo in pieno su quello che dici anche se ,strano ma vero,alcuni soggetti preferiscono il carcere alle pene alternative [SM=x165065] e l'amnistia per soggetti con determinate problematiche non è altro che un invito a delinquere ancora...
bluewall
00sabato 3 giugno 2006 18:47
Non so perché, ma qualcosa mi dice che dietro a questa storia c'è qualcosa di diverso. [SM=x165050]
Qualcosa che assomiglia...dunque...vediamo un pò...mumble mumble [SM=g27760] ...ah, ecco.
Mi ricordo di un'aereo di Stato che sorvolò l'oceano andata e ritorno per riportare in Italia una terrorista dagli USA. E vabbè, ce lo so che l'amnistia nun è 'n'aeroplano. E' pure peggio. Un'onda anomala per surfisti particolari. [SM=x165041]
Aò, ma mica stamo sul set de Breakpoint !!! [SM=x165044]
pensionato(w)
00sabato 3 giugno 2006 18:48
le pene alternative forse vuol dire : LAVORARE ? [SM=x165057]

Io credo che a tutti gli esseri umani deve essere data la possibilità di ravvedersi, ma, come detto più volte, non ho mai sentito di un detenuto che chiede perdono e vuole andare in un ospedale in centro Africa..... chiaro?
(In genere si pentono a partire dal momento dell'arresto), poi ovviamente non voglio generalizzare.
pensionato(w)
00sabato 3 giugno 2006 18:54
Re:

Scritto da: bluewall 03/06/2006 18.47
Non so perché, ma qualcosa mi dice che dietro a questa storia c'è qualcosa di diverso. [SM=x165050]
Qualcosa che assomiglia...dunque...vediamo un pò...mumble mumble [SM=g27760] ...ah, ecco.
Mi ricordo di un'aereo di Stato che sorvolò l'oceano andata e ritorno per riportare in Italia una terrorista dagli USA. E vabbè, ce lo so che l'amnistia nun è 'n'aeroplano. E' pure peggio. Un'onda anomala per surfisti particolari. [SM=x165041]
Aò, ma mica stamo sul set de Breakpoint !!! [SM=x165044]



beccati questo [SM=x165087]

io non dico altro perchè mi beccherei il rosso [SM=x165065]
whitesky
00sabato 3 giugno 2006 18:58
non solo lavorare mi sono espressa male..anche percorsi di rieducazione...diciamo che cè una fetta che non ne vuole sapere di percorsi riabilitativi ed una fetta che invece vorrebbe accedervi ..anche se io rimango sempre meravigliata dalla prima parte di persone .... [SM=x165065]
cmq non è che mandano il detenuto ai lavori pesanti ...di solito sono lavori normali con riduzioni d'orario ...
pensionato(w)
00sabato 3 giugno 2006 19:40
concordo ovviamente nel tentare tutte le strade per un reinserimento nella società.... come si suol dire "operare come un buon padre di famiglia" [SM=x165034]
bluewall
00sabato 3 giugno 2006 19:41
Re: Re:

Scritto da: pensionato(w) 03/06/2006 18.54
beccati questo [SM=x165087]

io non dico altro perchè mi beccherei il rosso [SM=x165065]


Chè, nun se pò dì Breakpoint ? E' 'na parolaccia ?
[SM=g27760] [SM=x165068] [SM=x165055] [SM=g27766]

[Modificato da bluewall 03/06/2006 19.42]

tevariot73
00sabato 3 giugno 2006 22:07
Re: Re:


un lavoro spesso inutile perchè una pattuglia per vedere l'effettività della detenzione in galera deve attendere di beccare il delinquentello almeno 3/4 volte per fare in modo che cominci a scontare davvero qualcosa.
La volontà, evidentemente, è quella che certe cose non vogliono essere perseguite veramente...e non è certamente colpa del colore politico, sia chiaro, ma di tutta la politica che non lo vuole! [SM=x165048]




Quotato...
mary.clo
00domenica 4 giugno 2006 08:09
Ma cosa ho studiato a fare?
Raga, mi dovete spiegare una cosa, perchè quando il Papa, o chi per esso parla di perdono, (tema caro alla Cristianità), di diritti degli immigrati, e quanto altro fa comodo loro, gli attuali governanti sono daccordo, e quando parla di diritto alla vita, di famiglia ecc. dovrebbe stare zitto e non ingerirsi negli affari dello Stato?
Ed ancora mi dovreste spiegare perchè, si studia, si lavora, si fa anche volontariato, quando poi si vede che il delitto, molte volte, paga?
Accidenti non ci capisco più niente. Cosa insegnerò ai miei nipoti?
Sono stufa, veramente di uno Stato dove chi difende il cittadino è in carcere (e dubito che ne uscirà) come Ivan e dove un ragazzo che ha sparato per difendere se stesso e i suoi colleghi (Placanica) è, a causa di uno strano incidente, su di una sedia a rotelle.
Sono stufa di uno stato (con la minuscola volutamente) dove i delinquenti, con la scusa del sovraffollamento escono dal carcere e magari con tante scuse per non essere stati trattati bene. [SM=x165048] [SM=x165048] [SM=x165048]


[SM=x165075]
leone17
00domenica 4 giugno 2006 10:11
il mondo fa bene a prenderci per i fondelli e a chiamarci mangiaspaghetti, questo ci meritiamo niente altro
bluewall
00domenica 4 giugno 2006 13:58
Re:

Scritto da: leone17 04/06/2006 10.11
il mondo fa bene a prenderci per i fondelli e a chiamarci mangiaspaghetti, questo ci meritiamo niente altro


Il mondo farebbe bene a grattarsi la sua rogna prima di pretendere di togliere la nostra. Non mi sembra che da altre parti sia tutto idilliaco. Se poi guardare all'Italia e ai nostri problemi gli serve per nascondere la trave che hanno nei loro occhi, facciano pure. [SM=x165033] [SM=x165041]
leone17
00domenica 4 giugno 2006 21:38
è vero, sacrosanto, ma converrai con me che comportandoci cosi' non facciamo altro che dargli dei bei pretesti, o no? [SM=x165044] [SM=x165065]

[Modificato da leone17 04/06/2006 21.39]

soldato.blu
00lunedì 5 giugno 2006 12:03
Re: Ma cosa ho studiato a fare?

Scritto da: mary.clo 04/06/2006 8.09
Raga, mi dovete spiegare una cosa, perchè quando il Papa, o chi per esso parla di perdono, (tema caro alla Cristianità), di diritti degli immigrati, e quanto altro fa comodo loro, gli attuali governanti sono daccordo, e quando parla di diritto alla vita, di famiglia ecc. dovrebbe stare zitto e non ingerirsi negli affari dello Stato?
Ed ancora mi dovreste spiegare perchè, si studia, si lavora, si fa anche volontariato, quando poi si vede che il delitto, molte volte, paga?
Accidenti non ci capisco più niente. Cosa insegnerò ai miei nipoti?
Sono stufa, veramente di uno Stato dove chi difende il cittadino è in carcere (e dubito che ne uscirà) come Ivan e dove un ragazzo che ha sparato per difendere se stesso e i suoi colleghi (Placanica) è, a causa di uno strano incidente, su di una sedia a rotelle.
Sono stufa di uno stato (con la minuscola volutamente) dove i delinquenti, con la scusa del sovraffollamento escono dal carcere e magari con tante scuse per non essere stati trattati bene. [SM=x165048] [SM=x165048] [SM=x165048]


[SM=x165075]



....magari insegnerai loro ad informarsi un pochino di più senza utilizzare frasi fatte e stereotipi e magari ricorderai loro quanto fatto dai precedenti governanti:
LEGGE 1 agosto 2003 n. 207 (indice)


(pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 182 del 7 agosto 2003)

SOSPENSIONE CONDIZIONATA DELL'ESECUZIONE DELLA PENA DETENTIVA NEL LIMITE MASSIMO DI DUE ANNI.

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;

Il Presidente della Repubblica

Promulga la seguente legge:


Art. 1. (note)

Sospensione condizionata dell'esecuzione della parte finale della pena detentiva


Nei confronti del condannato che ha scontato almeno la metà della pena detentiva è sospesa per la parte residua la pena nel limite di due anni, salvo quanto previsto dai commi 2 e 3.


La sospensione dell'esecuzione della pena può essere disposta una sola volta, tenendo conto della pena determinata ai sensi dell'articolo 663 del codice di procedura penale, decurtata della parte di pena per la quale è stato concesso il beneficio della liberazione anticipata ai sensi dell'articolo 54 della legge 26 luglio 1975, n. 354, e successive modificazioni.


La sospensione non si applica:


quando la pena è conseguente alla condanna per i reati indicati dal libro II, titolo XII, capo III, sezione I, e dagli articoli 609-bis, 609-quater e 609-octies del codice penale nonché dall'articolo 4-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354, e successive modificazioni;


nei confronti di chi sia stato dichiarato delinquente abituale, professione o per tendenza, ai sensi degli articoli 102, 105 e 108 del codice penale;


nei confronti di chi sia stato sottoposto al regime di sorveglianza particolare, ai sensi dell'articolo 14bis della legge 26 luglio 1975, n. 354, salvo che sia stato accolto il reclamo previsto dall'articolo 14-ter della medesima legge;


quando la persona condannata è stata ammessa alle misure alternative alla detenzione;


quando vi sia stata rinuncia dell'interessato.
La Corte costituzionale, con sentenza 7 -15 luglio 2005, n. 278 (in G.U. 1a s.s. 20/7/2005, n. 29) ha dichiarato la illegittimità costituzionale del comma 3, lettera d.


Art. 2.

Applicazione e revoca della sospensione condizionata dell'esecuzione


Il magistrato di sorveglianza provvede con ordinanza, su istanza dell'interessato o del suo difensore, sulla sospensione di cui all'articolo 1.


Si applicano le disposizioni dell'articolo 69-bis, commi 1, 3 e 4, della legge 26 luglio 1975, n. 354, e successive modificazioni.


Il magistrato di sorveglianza può chiedere alle autorità competenti tutti i documenti e le informazioni di cui abbia bisogno.


Dell'applicazione della misura di cui all'articolo 1 è data immediata comunicazione all'autorità di polizia competente, che vigila sull'osservanza delle prescrizioni di cui all'articolo 4 e fa rapporto al pubblico ministero di ogni infrazione.


La sospensione dell'esecuzione della pena può essere revocata se chi ne ha usufruito non ottempera, senza giustificato motivo, alle prescrizioni di cui all'articolo 4 o commette, entro cinque anni dalla sua applicazione, un delitto non colposo per il quale riporti una condanna a pena detentiva non inferiore a sei mesi.


Il tribunale di sorveglianza provvede sulla revoca della misura di cui all'articolo 1 ai sensi dell'articolo 678 del codice di procedura penale.


In caso di revoca il tribunale di sorveglianza determina la residua pena detentiva da eseguire, tenuto conto della durata delle limitazioni patite dal condannato e del suo comportamento durante il periodo di sospensione dell'esecuzione della pena.


Si osservano in quanto applicabili le disposizioni degli articoli 51-bis e 51-ter della legge 26 luglio 1975, n. 354, e successive modificazioni.


Trascorso il termine di cui al comma 5 la pena è estinta.


Art. 3. (nota)

Stranieri


Le disposizioni della presente legge non si applicano nei confronti dello straniero che si trova in talune delle situazioni indicate nell'articolo13,comma2, del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286.
Art. 4. (note)

Prescrizioni


Con il provvedimento che dispone la sospensione dell'esecuzione della pena sono congiuntamente applicate, per il periodo corrispondente alla pena di cui è stata sospesa l'esecuzione, le seguenti prescrizioni:


il condannato deve presentarsi all'ufficio di polizia giudiziaria indicato dal magistrato di sorveglianza, il quale fissa i giorni e l'orario di presentazione tenendo conto delle condizioni di salute,dell'attività lavorativa e del luogo di dimora del condannato;


al condannato è imposto l'obbligo di non allontanarsi dal territorio del comune di dimora abituale o dove svolge la propria attività lavorativa. Se per la personalità del soggetto, o per le condizioni ambientali, la permanenza in tali luoghi non garantisce adeguatamente le esigenze di controllo o di sicurezza, l'obbligo di dimora può essere disposto nel territorio di un altro comune o frazione di esso, preferibilmente nella provincia e comunque nell'ambito della regione dove è ubicato il comune di abituale dimora. Si applicano, in quanto compatibili, i commi 1 e 2 dell'articolo 282-bis e i commi 3, 4, 5 e 6 dell'articolo 283 del codice di procedura penale.
Si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni dei commi 5, 6, 7, 8, 9 e 10 dell'articolo 47 della legge 26 luglio 1975, n. 354.


Con il provvedimento che dispone la sospensione dell'esecuzione della pena, salvo specifica autorizzazione del magistrato di sorveglianza in relazione ad esigenze familiari o lavorative, è disposto, per il periodo corrispondente alla pena la cui esecuzione è stata sospesa, nei confronti del condannato il divieto di espatrio, con tutte le misure necessarie per impedire l'utilizzazione del passaporto e degli altri documenti validi per l'espatrio.
Art. 5. (nota)

Applicazione dell'articolo 4 della legge n. 381 del 1991


Ai fini dell'applicazione dell'articolo 4, comma 1, della legge 8 novembre 1991, n. 381, come modificato dall'articolo 1 della legge 22 giugno 2000, n. 193, la sospensione dell'esecuzione della pena, ai sensi della presente legge, si considera misura alternativa.
Art. 6.

Relazione al Parlamento


Ogni anno il Ministro della giustizia riferisce al Parlamento sullo stato di attuazione della presente legge.
Art. 7.

Applicazione della legge


Le disposizioni della presente legge si applicano nei confronti dei condannati in stato di detenzione ovvero in attesa di esecuzione della pena alla data di entrata in vigore della medesima.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

Poi potremo discutere su indulto ed amnistia e sull'opportunità di proporla come uno dei primi provvedimenti di questo governo ma, come vedi, gli altri non erano così migliori come si potrebbe pensare.
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