Il giuramento di Akhenaton: volontà o forzatura?

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-Kiya-
00giovedì 29 giugno 2006 02:19
Durante la sua coreggenza col padre, Amenhotep IV volle costruire una città presso la quale trasferirsi, col chiaro intento (secondo alcuni) di farne la nuova capitale d'Egitto.
Trovato il sito adeguato in base ai suoi desideri, vi fece collocare alcune stele, pare 15, con le quali limitare i confini di Akhetaton (Orizzonte di Aton).
Su queste stele si possono leggere le disposizioni del faraone relativamente alla costruzione della sua città e , soprattutto, un giuramento, col quale Akhenaton si impegnava così:

"Questo è il mio giuramento di vertità che desidero pronunciare ed al quale non verrò mai meno.
La stele sud che si trova sulla Montagna Orientale è il confine della Città dell'Orizzonte, proprio dove io ho sostato. Non lo oltrepasserò mai verso il sud.
La stele di mezzo che si trova sulle colline orientali è il confine della Città dell'Orizzonte laddove mi sono fermato sulla Montagna Orientale della Città dell'Orizzonte. Non la oltrepasserò mai verso est.
La stele di mezzo sulle colline occidentali sta esattamente di fronte.
La stele nordoccidentale verrà posta dove io ho sostato e sarà il confine settentrionale della Città dell'Orizzonte. Non la oltrepasserò mai.
La stele nord sarà sulla Montagna Occidentale proprio di fronte.
La Città dell'Orizzonte dell'Aton si estende dalla stele sud fino alla stele nord sulla Montagna Orientale... ugualmente dalla stele sudovest a quella nordovest sulla Montagna Occidentale.
Lo spazio che si estende all'interno di queste quattro stele, dalle colline orientali a quelle occidentali è la Città dell'Orizzonte.
Essa appartiene al padre mio Ra-Horakhty Aton: montagne, deserti, pianure, isole, terre alte e terre basse, terreni, acque, villaggi, terrapieni, uomini, animali, piantagioni e tutto ciò che il padre mio Aton creerà ancora.
Non tradirò mai questo giuramento che ho fatto ad Aton, mio padre: esso sarà scritto su una stele di pietra perchè indichi il limite sudovest e quello nordovest della Città dell'Orizzonte.
Non dovrà mai essere cancellato, distrutto, martellato, lapidato. Non dovrà mai essere infranto.
Se dovesse scomparire o essere rovinato, se la stele sulla quale esso è inciso dovesse cadere, io lo tornerò a fare nel luogo dove si trovava..."


Alla luce di quanto sopra specificato mi chiedo: non è forse un controsenso per un Faraone porre dei limiti alla sua espansione? Perchè Akhenaton ha decretato che la Città dell'Orizzonte dovesse rimanere tale e quale alla sua prima costruzione?
Potrebbe questo giuramento non essere stato propriamente volontario, bensì "preteso" da chi, considerandolo "pericoloso" o semplicemente "fanatico" volle limitare il suo potere e la sua autorità?
Effettivamente la presenza di opere portate a termine durante il regno di Akhenaton (durato 17 anni circa), al di fuori della sua città è molto esigua.
Potremmo sulla base di ciò, ipotizzare una sorta di "esilio"? [SM=x822734]
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