Il Cairo: Zahi Hawass ha ricevuto un Emmy

Il Segretario dello SCA Egiziano, Zahi Hawass, ha vinto un Emmy Oscar Award per lo speciale che ha girato con David Jackson, che gli è stato consegnato il 26 Settembre 2006.

E' la prima volta che un egiziano vince un tale premio, come è anche la prima volta che viene assegnato a un personaggio non televisivo. ( )

Il premio gli è stato assegnato nella categoria "Film Internazionali per la televisione" per il documentario, girato nel 2005, dedicato a Tutankhamon e alla Valle dei Re.

Bel riconoscimento, non c'è che dire. Lo merita?

Teie

anche secondo me lo merita, il suo è comunque un modo molto efficace di fare informazione, anche se ci possiamo trovare qualcosa di criticabile ed eccentrico....personalmente preferisco il sensazionalismo di Zahi a 1000 desperate housewives!....ha comunque delle cose di un certo rilievo da dire e le sue personali capacità di comunicazione sono di alto livello, certamente per via del suo altrettanto personale coinvolgimento nella materia (come dargli torto?)

[Modificato da Maat Ka Ra 25/10/2006 21.37]

credo che si renda necessario dividere l'uomo (eccentrico, borioso e protagonista), dal professionista.

Quando il suo operato corrisponde a quanto leggo


qui

allora merita un riconoscimento, se non altro, in nome della causa.

anche per me è un riconoscimento attribuio giustamente

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Scritto da: -Kiya- 25/10/2006 22.34

allora merita un riconoscimento, se non altro, in nome della causa.

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In nome della causa, forse, ma qui lo ha preso per aver curato il documentario su Tutankhamon! Quindi si è autopubblicizzato, sponsorizzato e poi è stato pure premiato. Furbacchione, eh?

Teie

io quoto maat ka ra

non fosse per lui, troppi "altarini" rimarrebbero ancora sepolti.
si magari e' un po' "montatello" pero' si sbatte molto per una causa a noi tutti molto cara, il che non e' poco

..se non altro ha sensibilizzato fortemente l'opinione pubblica sul problema degli scavi, dei beni, eccetera...poi, posso anche non sopportarlo come modo di fare, pensare che io farei diverso (è sempre bello pensare che si farebbe diversamente, ma poi?)...noi non vediamo direttamente ed obiettivamente quello che fa, come agisce inaltre occasioni diverse da quelle pubbliche, come possiamo noi decidere se "è giusto" oppure no?su che basi ci costruiamo le nostre belle opinioni?...sono troppe le incognite, se provassimo ad applicare con coerenza il metodo scientifico anche su queste cose, forse il risultato potrebbe essere differente, non ci avete mai pensato?