[WAR]ATTACCO AGLI ITALIANI A KABUL, MUORE UN SOLDATO

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Lpoz
00sabato 24 novembre 2007 17:25
ROMA - E' morto per le gravissime lesioni riportate uno dei quattro militari italiani rimasti feriti nell'attentato suicida avvenuto stamani alle porte di Kabul. Si chiamava Daniele Paladini - maresciallo capo dell'Esercito, del secondo reggimento pontieri di Piacenza - era nato a Lecce e viveva a Novi Ligure (Alessandria). Aveva 35 anni ed era sposato. Lascia una figlia di cinque anni.

Il maresciallo Daniele Paladini, è morto durante il trasporto all'ospedale militare di Kabul.
Nell'attentato avvenuto stamane nella valle di Pagman sono rimasti coinvolti anche il Capitano dell'Esercito Salvatore Di Bartolo, dell'11° reparto Infrastrutture di Messina; il Capitano Stefano Ferrari, del 2° reggimento Pontieri di Piacenza; il Caporale Maggiore scelto Andrea Bariani, del 5° reggimento Alpini di Vipiteno. Tutti e tre sono lievemente feriti.

Salvatore Di Bartolo, capitano dell'11° reparto Infrastrutture della Brigata Aosta di Messina, ha 28 anni. E' nato e vive nella città dello stretto. Dallo stato maggiore hanno comunicato che nell'attentato avvenuto stamane nella valle di Pagman Di Bartolo ha riportato "lievi ferite".

Il capitano Stefano Ferrari del 2/o Reggimento Pontieri di Piacenza, rimasto ferito nell'attentato nei pressi di Kabul, è nato a La Spezia e risiede a Viareggio (Lucca). Lo si è appreso al Comando del reparto militare.

Il caporal maggiore scelto Andrea Bariani, uno dei tre militari rimasti feriti, è originario della provincia di Varese ma vive a Vipiteno, dove si trova in forza al 5. Reggimento alpini da alcuni anni. Non è sposato. Il militare era in Afghanistan da quattro mesi. Doveva rientrare in Italia nel gennaio 2008 con l'invio in Afghanistan di un altro contingente. Secondo notizie raccolte a Vipiteno, sarebbe stato ferito leggermente ad un braccio ed è stato subito sottoposto alle cure del caso. Bariani fa parte del contingente Italfor e appartiene al 5. Reggimento alpini, battaglione Morbegno, che dipende dalla Brigata Julia. A Vipiteno c'é la sede del Battaglione Morbegnoe sono stanziati circa 500 militari. Il 5. è già stato impegnato in passato in varie missioni di pace come in Bosnia, Kosovo è ora in Afghanistan. IL 5. è comandato dal col. Alfredo De Fonso, anche lui impegnato nella missione.

KAMIKAZE - L'attentatore suicida, secondo quanto è stato possibile ricostruire, sarebbe stato visto salire dal greto di un fiume verso la zona dove i militari italiani stavano inaugurando un ponte - a Pagman, una ventina di chilometri a nord-ovest da Kabul - insieme alle autorità e alla popolazione locale. Sono stati gli stessi militari italiani che fornivano la cornice di sicurezza ad individuarlo e a bloccarlo: la loro immediata reazione, secondo quanto si è appreso, ha impedito che l'uomo si facesse esplodere nel mezzo della folla, rendendo ancora più pesante il bilancio dell'attentato.

L'esplosione, riferiscono allo Stato Maggiore della Difesa, è avvenuta alle 9:52 locali, le 6:22 in Italia. L'attentatore suicida si è fatto esplodere nella Valle di Pagman, una località ad una ventina di chilometri a nord-ovest da Kabul, mentre era in corso l'inaugurazione di un ponte da parte dei militari del contingente italiano.

TALEBAN RIVENDICANO - I taleban hanno rivendicato l'attentato suicida di oggi presso Kabul in cui è rimasto ucciso il maresciallo capo dell'Esercito Daniele Paladini oltre a nove civili afghani. Lo rende noto l'agenzia di stampa afghana Pajhwok. A farsi saltare in aria sarebbe stato un membro dei taleban noto con il nome di Mustafa e proveniente da Kabul, ha riferito alla Pajhwok un portavoce degli studenti coranici, Zabihulla Mujahid, secondo il quale sarebbero quattro i militari stranieri morti nell'esplosione e altri tre i feriti, mentre un blindato é stato completamente distrutto.

PROCURA ROMA APRE FASCICOLO PER STRAGE - Strage con finalità di terrorismo. E' questo il reato del fascicolo aperto dal procuratore aggiunto di Roma Franco Ionta in relazione all'attentato compiuto oggi in Afghanistan nel quale è morto un militare italiano originario di Lecce, nove civili afghani e sono rimasti feriti altri tre italiani.
Caio Logero
00sabato 24 novembre 2007 18:31
Onore a Daniele Paladini! Maledetti i taleban.
Lux-86
00sabato 24 novembre 2007 20:14
maledetti talebani.
Granduca di Milano
00domenica 25 novembre 2007 09:03
Italiani e Talebani tutti e due fanno il loro mestiere, di cosa vi indignate. [SM=x751616]
luc@s87
00domenica 25 novembre 2007 12:56
Onore a Daniele Paladini.
Lpoz
00domenica 25 novembre 2007 15:02
Re:
Granduca di Milano, 25/11/2007 9.03:

Italiani e Talebani tutti e due fanno il loro mestiere, di cosa vi indignate. [SM=x751616]




bha, non credo ci sia nessun contratto di lavoro ne tanto meno nessuna convenzione internazionale che possa difendere i Taleban
Pius Augustus
00lunedì 26 novembre 2007 15:21
Re: Re:
Lpoz, 25/11/2007 15.02:




bha, non credo ci sia nessun contratto di lavoro ne tanto meno nessuna convenzione internazionale che possa difendere i Taleban




e nemmeno la coalizione se è per questo.
Lpoz
00lunedì 26 novembre 2007 17:30
Re: Re: Re:
Pius Augustus, 26/11/2007 15.21:




e nemmeno la coalizione se è per questo.




convenzione internazionale SI
Onu SI
Contratto di lavoro SI
Pius Augustus
00lunedì 26 novembre 2007 17:37
meglio:loro hanno una legittimazione morale...
Riccardo.cuordileone
00lunedì 26 novembre 2007 19:11
Re:
Lpoz, 25/11/2007 15.02:


Bha, non credo ci sia nessun contratto di lavoro ne tanto meno nessuna convenzione internazionale che possa difendere i Taleban


I talebani vogliono imporre la sharia al popolo iracheno, gli occidentali vogliono imporre la democrazia al popolo iracheno.

Io non vedo nessuna differenza, magari cambia il modo con cui imporli, gli uni con i carri armati e i bombardamenti aerei, gli altri con il terrorismo.


Lpoz
00lunedì 26 novembre 2007 19:19
Re: Re:
Riccardo.cuordileone, 26/11/2007 19.11:


I talebani vogliono imporre la sharia al popolo iracheno, gli occidentali vogliono imporre la democrazia al popolo iracheno.

Io non vedo nessuna differenza, magari cambia il modo con cui imporli, gli uni con i carri armati e i bombardamenti aerei, gli altri con il terrorismo.






si sta parlando del Afganistan
Lpoz
00lunedì 26 novembre 2007 19:20
Re:
Pius Augustus, 26/11/2007 17.37:

meglio:loro hanno una legittimazione morale...




loro chi??
Riccardo.cuordileone
00lunedì 26 novembre 2007 19:48
Re:
Lpoz, 26/11/2007 19.19:


Si sta parlando del Afganistan


Si, scusami, il discorso rimane comunque lo stesso...
Lux-86
00lunedì 26 novembre 2007 20:04
è indubbiamente meglio, per noi e per gli afhgani, il governo fantoccio del sindaco di kabul che i talebani.
Riccardo.cuordileone
00lunedì 26 novembre 2007 21:05
Re:
Lux-86, 26/11/2007 20.04:

è indubbiamente meglio, per noi e per gli afhgani, il governo fantoccio del sindaco di kabul che i talebani.


Non ne sarei così sicuro, io sostengo Musharaf in Pakistan perchè tale paese in mano agli integralisti costituirebbe una minaccia per noi e per i suoi vicini, come l'Iran.

L'Afghanistan in mano ai talebani invece non costituirebbe un pericolo per noi, un Afghanistan democratico invece ci costa milioni di euro e vite umane, quindi che restino pure i talebani.


Caio Logero
00lunedì 26 novembre 2007 22:40
Macché..... i taliban hanno poca giustificazione, in quanto terroristi.... non gradisco la politica USA, ma una volta che ci siamo ci restiamo finché non abbiamo finito il lavoro.
Pius Augustus
00martedì 27 novembre 2007 14:50
mah,i taliban portano avanti una lotta in cui credono e non hanno torto più di quanto non abbiano gli occidentali in quel conflitto...
Lpoz
00giovedì 29 novembre 2007 00:44
DA KABUL SEGNALI DI AFFETTO E RISPETTO PER L'ITALIA



KABUL-Daniele Paladini "ha rappresentato l'Italia in Afghanistan e la sua morte ha rafforzato l'amicizia fra i nostri paesi. Noi saremo sempre orgogliosi anche di lui per il sangue che ha versato e per ciò che gli italiani stanno facendo".

E' il messaggio che Jamila Mujahed, presidente di The Voice of Afghan Women's Association and Radio, vuole dare, insieme alle sue "profonde condoglianze", alla vedova e ai familiari del maresciallo capo ucciso a Kabul.


"Il nostro popolo è molto grato agli italiani - aggiunge la giornalista che diede da Radio Kabul l'annuncio ufficiale della caduta del regime talebano - per come ci sta aiutando a ricostruire con le nostre forze". Ma quella del riscatto che anche le donne afgane stanno conducendo "é una battaglia che non si può abbandonare - aggiunge - non si può lasciare il campo al nemico. E per questo chiediamo l'aiuto del governo, del popolo e delle donne italiane".

Anche sul piano militare, prosegue, l'impegno per "sradicare il terrorismo" non può venir meno, ma anzi dovrebbe intensificarsi "alle zone più lontane e meno presidiate del Paese, se no sarà esportato in tutto il mondo". Ma il popolo afgano "preferisce gli italiani, i tedeschi e gli europei - conclude - che tratta come amici, mentre è ostile agli americani, che fanno molte vittime tra i civili.


Congedati Folgore
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