"Vogliono seppellire vivo Arafat"

La moglie accusa i leader dell'Anp
E' sempre più alta la tensione che lo stato di salute di Arafat ha determinato all'interno del mondo palestinese. Prima che la visita di Abu Ala, Abu Mazen e Nabil Shaath a Parigi venisse rinviata a martedì, la moglie del raìs, Suha, si era scagliata contro la dirigenza dell'Anp accusando i leader palestinesi di "voler seppellire vivo" il marito. Suha aveva parlato aperamente di cospirazione, sostenendo che i tre volessero solo "staccare la spina".

"Vi esorto a comprendere lo scopo della cospirazione - aveva detto Suha dagli schermi di Al Jazeera - Stanno cercando di seppellire vivo Abu Ammar". Il riferimento era alla visita attesa per lunedì, poi spostata di ventiquattro ore, nella capitale francese del primo ministro Abu Ala, dell'ex premier Abu Mazen e del ministro degli esteri Nabil Shaath.

I media israeliani avevano in precedenza riferito che probabilmente, durante la visita della leadership palestinese, sarebbe stata "staccata la spina" alle apparecchiature che tengono in vita l'anziano raìs ricoverato dal 29 ottobre scorso nell'ospedale militare di Percy, alle porte di Parigi.

"Mio marito sta bene e tornerà nella sua patria", ha ancora detto Suha, che ha anche accusato "Abbas (Abu Mazen), Qorei (Abu Ala) e Shaath" di "cercare di ereditare il suo potere". La moglie del presidente palestinese ha rivolto il suo breve "appello" dall'ospedale.

Abu Ala ha aspramente criticato le dichiarazioni di Suha. "Il presidente Arafat - ha detto - non appartiene solo alla sua famiglia ma anche al popolo palestinese". La moglie, ha aggiunto, "non ha il diritto di decidere chi lo può vedere e chi no". Dal centro di Ramallah è partita una dimostrazione di protesta contro le accuse lanciate dalla compagna del leader palestinese.