Preso oggi pomeriggio e provato al volo, questo piacerebbe pure a Luca.
Assassin’s Creed è ambientato nel 1191 d.C., periodo storico nel quale la Terra Santa è devastata dalla Terza Crociata. La vittoriosa campagna in Terra Santa di Riccardo Cuor di Leone fece in parte dimenticare le sconfitte di alcuni anni prima e attraverso una saggia tregua i pellegrini cristiani ebbero il permesso di visitare Gerusalemme, che restava comunque in territorio musulmano. Questo fu uno degli eventi che più contribuirono ad innalzare la fama di Saladino come condottiero leale e onesto. Nascosti nella segretezza dei loro rifugi e temuti per la loro ferocia, gli Assassini intendono fermare la guerra eliminando i principali attori delle fazioni in conflitto. I giocatori assumono il ruolo di Altaïr, un adepto della setta, che padroneggiando alla perfezione le antiche arti della destrezza e dell’assassinio, dovrà gettare nel caos le città nelle quali sono ambientate le missioni del gioco.
Il suo bellissimo abito bianco lo aiuta a mimetizzarsi meglio tra la folla e, in particolar modo, tra gli ecclesiastici di un tempo, grazie al suo grande cappuccio.
Tutti i bersagli di Altaïr sono personaggi che sono veramente morti o scomparsi nel 1191, (ma non necessariamente assassinati).
Grafica a livelli spettacolari, la Playstation 3 comincia a picchiare duro.