[ Tempio . Sacerdotesse ] RIPOSO MITRHIL [1/1] [OK]

Mitrhil
00giovedì 29 agosto 2013 19:56
La role di riposo si rifà a questa giocata:

INCANTO PER LARENNOR

Motivo degli asterischi: Ripristino del punteggio di Mitrhil


)O( RIASSUNTO )O(

Lo shock per la scomparsa della Stella e il già provato affaticamento non la fermano dal prendersi cura del piccolo Ayren, il quale sperimenta a suo modo, come usare il particolare dono ricevuto alla nascita.


)O( REGISTRAZIONE )O(

AYREN [Da qualche parte fuori da mamma - Braccia Mitrhil] C'è stato tutto quel caldo, tutta quella luce rossa e tutto quel fuoco, sia nella testa che qui fuori, dove prima c'era casa. E' durato poco, ma è stato quasi come tornare lì dentro, almeno per quanto riguarda la temperatura. La luce no, a casa non ce n'era così tanta. E nemmeno il fuoco. Ora il mostro è scomparso, il fuoco è scomparso e anche mamma è scomparsa. Non se ne ricorderà il piccolo quando diventerà grande, ma qualcuno dovrà trovare il modo di spiegarglielo o quella dea che l'ha fatto nascere, che ha benedetto suo padre e che ha prescelto sua madre, diventerà l'oggetto del suo odio, della sua rabbia. La sola causa della sua solitudine. Non ora però... Adesso la sola cosa chiara è il nuovo passaggio da una presa all'altra. Adesso è nell'abbraccio di chi aveva la pace nella testa, la luce bianca. Si lascia prendere quindi, smettendo di agitarsi, ma continuando ad emettere piccoli versi incomprensibili. Per lui vogliono dire molto e potrà farlo capire con una nuova vibrazione telepatica, foriera di quelle che sono le emozioni e le necessità del neonato. **Paura** ce n'è ancora abbastanza da essere sentita, dopo il trauma della nascita, del primo respiro, dell'apparizione di Vesnah e di tutto quel trambusto la fuori. **Fame** Il bisogno di sostentamento, cessato dopo il taglio del cordone, è enorme. Forse anche più del dovuto. Sarà che la crescita accelerata per i nati sull'isola necessita di maggior nutrimento. O questo bambino vuole diventare più in fretta possibile un colosso com'era suo padre.


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Lo sguardo vitreo su quel letto vuoto. E’ un sogno, certo che è un sogno. Deve essere un sogno. Le fiamme che avvolgono la Stella, il calore provato nel prendere quel bambino. Niente di tutto questo è reale. Ma cosa pretende la dea dalle sue figlie? Donne forti, coraggiose, pronte a sacrificarsi, a gettarsi nelle fiamme ed è proprio il caso di dirlo. Ma a quale prezzo? Donare tutte se stesse, per cosa? Per chi? Quale disegno imperscrutabile si cela dietro ad un avvenimento così drammatico? La mente vorrebbe trovare qualche risposta sensata, aggrapparsi all’idea, seppur minima, che tutto ha un significato. Ma non ce la fa la Stella dell’alba a riorganizzare i pensieri, sente solo le lacrime bruciarle gli occhi tanto sono salate. Amare. Rimarrebbe in quello stato catatonico, a guardare l’impronta dell’amata sorella sul letto ancora sgualcito, se non fosse per quel bimbo che tiene tra le braccia e che la desta non solo con i suoi versetti, ma anche con quella forma di telepatia che, a quanto pare, gli appartenga. Lo sguardo torna vigile, c’è una profonda tristezza nei suoi occhi, ma non può fare a meno di sorridere dolcemente a quella creatura, cullandolo appena. } Shhh… { Lo guarda cercando in quei tratti qualcosa che possa ricordarle Nivienne e le lacrime tornano a sfiorare nuovamente le gote pallide. Lo tiene con la testina poggiato nell’incavo del gomito destro, sostenendolo con la mano sinistra sul sederino. Si allontana da quel letto camminando lentamente per la stanza. } Shhh… è finito… è tutto finito… { Le muore la voce in gola, ma farebbe di tutto per sorridere a quella creatura. [//Imperturbabilità lvl 5] } Vedrai che Rois tra poco verrà a portarti il latte. { La capra ha da poco messo al mondo i piccoli e il suo latte è il più indicato al momento. }


AYREN [Da qualche parte fuori da mamma - Braccia Mitrhil] Gli occhioni scuri, ancora ciechi oltre venti o trenta centimetri di distanza, osservano un mondo sfocato, onirico, dai contorni ondulati e indefiniti, ma non è su ciò che può vedere che si basa il piccolo. Lui fa affidamento su quello che può percepire, sulle sensazioni che gli arrivano dal tatto - nell'abbraccio rassicurante della luce bianca - sul profumo di buono che gli riempie le narici, sul silenzio quieto che è tornato ad avvolgere il nuovo mondo e su quella voce che nasconde alla perfezione la preoccupazione, trasformandola in un suono che conforta e rincuora. ''Mmngh..'' mormora il figlio del fuoco, quasi come ad assentire alle parole della Stella. Il visino si fa allegro, vispo, ma fa quasi pena osservare la mancanza di consapevolezza in quel figlio che ha appena perso la madre. Presto scoprirà che anche nutrirsi gli costerà una qualche fatica, uno sforzo in più, ma scoprirà anche che sarà estremamente divertente. Ne farà le spese la povera Rois, ma che ci si può fare? Sono bambini... Intanto, nell'attesa, il piccolo si porta un pollice alle labbra, anche quello è buono e in qualche modo tiene la fame un pò più lontana.


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Si siede vicino alla finestra, è stanca, spossata. Vorrebbe abbandonarsi ma quel bambino non glielo permette, le ricorda chi è e, soprattutto, il suo ruolo che ha tra le figlie del tempio. La Vergine Fanciulla è stata fin troppo chiara quando l’ha chiamata nuovamente a sé. La sua voce risuona nelle orecchie dell’ancella bianca: “Non è possibile suonare senza uno strumento Mitrhil e io ti ho scelta per far risuonare il mio volere tra i mortali. Fai che la tua voce sia la mia melodia nel parlare, che i tuoi gesti siano armonia e che tutta te stessa sia il mio canto. Tu sei la mia Stella Mitrhil, ed io sarò con te in ogni tuo passo!” Dove sei ora? E’ quel grido che le sconquassa la mente, un turbinio di emozioni, un mare in tempesta che si agita nel suo animo. Ma lui è lì. Quel bambino le ricorda che la vita continua nonostante eventi drammatici. L’alba dopo la notte più oscura. La primavera dopo il rigido inverno. Non sei tutto questo Mitrhil? Tu più di tutte le sorelle nel tempio. E, per quanto ti sarà difficile, sarai tu a sostenerle nell’ora più buia. Prende un profondo respiro concentrandosi su quel visetto ancora pieno di grinze. } Bisogna pensare a te Ayren… e quando sarai grande ti racconterò di quanto sia stata straordinaria la tua mamma… { Rois fortunatamente arriva. E ‘stravolta. Terrorizzata per quanto ha visto. Non credeva di poter assistere a simili manifestazioni. Ma la ragazza si muove veloce, più perché sa che, se non lo facesse, potrebbe impazzire a lasciar la mente libera di ritornare su quanto ha appena visto. Ha una brocca di latte e un sacchettino di budello tra le mani che riempie passandolo a Mitrhil. E’ un tentativo ma vale la pena farlo se non si vuole lasciarlo morire di fame. Gli scosta il ditino dalla bocca accostandogli a quelle labbra perfette quel “palloncino” gonfio di latte, che stilla già qualche goccia. } Speriamo che così funzioni… o dovremmo cercare una balia… e anche al più presto! { Il bimbo è appoggiato sull’avambraccio destro, poggiato sul grembo della Stella e con la sinistra tenterà di allattarlo con quello che ha tutta l’aria di essere il primo biberon medievale. }


AYREN [Da qualche parte fuori da mamma - Braccia Mitrhil] E' comodo, e ha dimenticato già tutti i piccoli traumi della nascita. Si sa come sono i bambini... L'attenzione per le cose è estremamente ridotta e un bisogno soppianta quello precedente in un battibaleno. ''Mmmgh... MMmgh...'' Un basso mugugnare, accompagnato da qualche lieve movimento delle gambe e da una nuova vibrazione che arriva dritta nella testa di Mitrhil. **Freddo** Si, inizia a dare un po' fastidio, anche se il clima è mite. Ma il piccolo era abituato ad una temperatura decisamente più elevata e ora non disdegnerebbe tornare ad essere avvolto da un po' del calore che c'era dentro casa-mamma. Il lamento tuttavia è delicato e il piccolo sembra fin troppo mansueto e controllato. Si potrebbe addirittura dire educato e disciplinato. Ci vorrà qualche tempo per scoprire che questa è solo la quiete prima della tempesta! Quando quella cosa gli si avvicina alla boccuccia, le labbra si tendono per cercare istintivamente di accogliere il biberon improvvisato. Le braccine si agitano un pò all'esterno del corpo, e il bambino fatica a tenere in bocca l'imboccatura del budello, facendo andare latte da tutte le parti, fuorché nel suo pancino! ''Ghh... Ghh..'' sembra ridacchi, mentre riprova a prendere il latte che l'ha già tutto sporcato.


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Le premesse non sono certo buone. Ma ha avuto a che fare con suo figlio prima ancora di Ayren e lui si che era un vero terremoto. Si addolciscono i lineamenti, il calore al pensiero di suo figlio, le tingono le gote emaciate rigate ancora di lacrime. La necessità di dare le prime attenzioni al figlio delle fiamme ha accantonato il dolore per una perdita ben più grande. Si agita tra le sue braccia all’odore del latte anche se è più quello che le finisce addosso che quello che riesce a mandare giù. Strizza appena l’imboccatura per controllarne il flusso indirizzandola direttamente nella boccuccia del bimbo così che possa suggere senza mandarlo sprecato. } Sei completamente da lavare… Rois, cortesemente, ancora un ultimo favore… portami una copertina e prepara tutto il necessario per fare il bagno a questo giovanotto! { Per quanto sia stato pulito dalla Custode, necessita comunque di una pulizia approfondita. Le risulta davvero straordinario come quell’esserino possa comunicarle i suoi bisogni primari. Ma la pulizia non sembra essere tra questi. C’è però chi ci pensa fortunatamente. }


AYREN [Da qualche parte fuori da mamma - Braccia Mitrhil] Bisogna adattarsi. Questo lo capirà da subito il piccolo, figlio di un destino avverso e difficile, ma destinato a crescere tra le attenzioni e le cure di persone in grado di insegnargli ogni aspetto della vita e di donargli tutta la saggezza, la conoscenza e le abilità che lo trasformeranno in un grande uomo. La prima cosa che deve imparare però è come nutrirsi, cercando di limitare gli sprechi. L'apprendimento è istintivo, ma il divertimento nel mandare latte ovunque è troppo per essere ignorato. E così, una volta trovato il modo di attaccarsi alla tettarella improvvisata, il piccolo alternerà lunghe succhiate di latte fresco a grandi sputi dello stesso o a improvvisi scossoni del capo proprio nel momento in cui il getto sta per giungergli in bocca. Risultato: berrà abbastanza latte per sentirsi sazio, ma ne sprecherà altrettanto per divertirsi, facendo una bella doccia di liquido bianco. Mitrhil viene nuovamente raggiunta dalle vibrazioni che trasmettono le idee e le necessità del figlio del fuoco **Bello** Per chi lo sia è ben chiaro. **Buono** Se non altro apprezza la scelta. **Freddo** Si, di lavarsi non se ne parla proprio!


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Occuparsi di suo figlio le fa rendere quell’assenza meno opprimente, ma dovrà elaborarla prima o poi. Per il momento l’ha solamente messa da parte, il suo inconscio non vuole affrontare qualcosa che sa che potrà piegarla. E ora, con quel bambino in braccio, non può permetterselo. Ci sarà da avvisare Azhael. Già… Azhael. Dove è finito? Le torna in mente la missiva che Arshal voleva leggere a Nivienne. Ci sono così tante persone da avvisare. Le sorelle prima di tutto e poi quell’uomo che, nemmeno nella sua ora più importante si è fatto vivo. I sentimenti che si alternano nell’animo di Mitrhil sono contrastanti, è un flusso continuo, come la risacca del mare. Chiude per un momento le palpebre appoggiandosi allo schienale della sedia. Disattenzione che le costa cara visto quanto sta combinando quel frugoletto con il latte che, è evidente, non gliene c’entra più. } E invece questo non è bello! { Lo ammonisce dolcemente togliendogli la tettarella improvvisata. Per fortuna che il latte di capra non è stato rifiutato o avrebbero avuto un bel problema da affrontare. } L’acqua è calda… non avrai freddo e tu… mio caro giovanotto sei da lavare… e anche approfonditamente. { Lo osserva alzandosi dalla sedia mentre Rois ha già preparato la tinozza con l’acqua e alcuni oli profumati per ammorbidire la pelle. } Meglio subito così poi lo mettiamo a dormire che anche per lui è stata una giornata piuttosto difficile! { La stanza è sempre piuttosto calda e per il sole che l’illumina costantemente e per il fuoco del caminetto sempre acceso. Si disfa di quelle bende nel quale era avvolto e lo immergerebbe nella piccola tinozza adagiata proprio davanti al fuoco. }


AYREN [Da qualche parte fuori da mamma - Braccia Mitrhil > piscina!] Quella enorme persona di luce bianca sembra proprio brava. Ogni cosa lui vuole lei gliela da, un pò come se capisse tutti i suoi pensieri. Però uno non l'ha capito tanto bene... Era *Freddo** e allora perchè lo spoglia?! Smette di mugugnare, diventando attento - sempre che di attenzione si possa parlare - al succedersi degli eventi. Che succede ora? Un altro gioco bello? Non ha modo di capire e non ha nemmeno il tempo di farlo, che già i piedini sentono il contatto con qualcosa di liquido e caldo. L'istinto iniziale è ritrarsi, poi agitare le gambe e, indovina un pò? Acqua che va da tutte le parti, prima che il corpo del neonato venga completamente immerso nella tinozza. Oh si, come si sta bene... Sembra dirlo col faccino ora, mentre si muove con le braccia - per quanto gli è permesso dalla presa di chi lo sta inzuppando li dentro - facendo ''sciaf sciaf'' sulla superficie piatta. L'odore non è quello buono del latte, ma assomiglia a quello buono della donna bianca. Un profumo che rende accogliente e piacevole quell'immersione, ma che passa subito in secondo piano quando è l'elemento stesso, più che il suo profumo, a conquistare il bimbo. Figlio del fuoco sì, ma non certo infastidito dall'acqua. Ci sguazza li dentro e tra un ''mmmgh'' e l'altro, fa di tutto per condividere tutta quell'acqua con tutti quanti. E' così tanta. E' giusto che non se la tenga tutta per sé e la distribuisca come può alle sue mamme!


MITRHIL {[ Sala visite ]} )O( { Rois tiene un telo di lino pulito per poterlo avvolgere appena tirato fuori dall’acqua. Ha sistemato la culletta con lenzuolini puliti. Una culletta che dovrà essere trasportata nella stanza o di Mitrhil o di Arshal perché non può certo rimanere qui da solo il bambino. Pensieri semplici per la ragazza che se ne rimane in silenzio godendosi di quella scenetta di vita familiare. Quelle sono cose che può comprendere, che sono nel suo vissuto ordinario. Non quell’atrocità che l’ha vista testimone solo poc’anzi. Mitrhil dal canto suo fatica un po’ a tenere quell’anguilla tra le mani mentre la immerge nell’acqua bagnandola appena capisce che con i piedi può alzare una quantità di liquido maggiore di quanto non possa fare con le mani. Il braccio passa attorno alle piccole spalle del neonato, prendendolo sotto le ascelle immergendolo per buona parte, mentre tenta di lavarlo tra un’ondata e l’altra. Ha pazienza Mitrhil, ne ha veramente tanta. Non si lascia intimidire da tutta quella baraonda e, nonostante sia bagnata quasi quanto il bimbo stesso, continua a lavarlo delicatamente, pulendolo da ogni residuo di sangue, placenta e… latte. Gli olii sono sì ammorbidenti, ma l’odore di camomilla, lavanda dovrebbero avere anche un effetto rilassante, l’acqua calda lo è già di per sé. } Sei davvero un piccolo monello! Guarda che confusione che hai fatto! { Si muove con abilità e con velocità, il bambino ha comunque mangiato ed è meglio accelerare la pratica del bagnetto. } Prometto che ti farò giocare più a lungo, ora però basta… { Lo tirerebbe fuori dalla tinozza e la giovane inserviente sarebbe pronta ad avvolgerlo nel telo pulito, lasciando poi a Mitrhil il compito di asciugarlo. }


AYREN [Da qualche parte fuori da mamma - piscina!] Le energie del piccolo si esauriscono molto in fretta. D'altronde è appena nato e il raggiungimento dell'equilibrio fisiologico è ben lontano. Quando le carezze profumate gli scivolano addosso, lui smette anche di sguazzare e di agitarsi. Lascia fare e inizia a sentire le palpebre chiudersi. Quel senso di stanchezza lo avvolge, ma il piccolo cerca di sottrarvisi perchè una parte di sé vuole rimanere in quel liquido caldo a fare ''sciaf sciaf''. Anche la volontà però non è ancora formata e non è abbastanza forte per resistere al torpore indotto da digestione, tepore, profumi e attenzioni. Le parole, incomprensibili, della luce bianca arrivano lontane e distanti, un pò come lontano e distante è il mondo sfocato che i grandi occhioni scuri possono osservare. Un mondo che pian piano scompare, nascosto dalle palpebre che si chiudono. ''Ammhn...'' Un ultimo piccolo vagito, un pò di bava che gli cola dal bordo del labbro inferiore, e poi il buio sereno del sonno più profondo, senza sogni, senza fuoco e senza mostri.


Gildor86
00sabato 7 settembre 2013 13:33
Va bene, aggiorno i punteggi.

Mitrhil
00mercoledì 11 settembre 2013 01:10

Scusate... Mi potreste ripristinare i punti mente please? [SM=g27819]


Grazie!!! [SM=g27828]
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