{ Tempio }[ Mitrhil-Unicornite ridarola 1/1] [ Elysiane-Unicornite ridarola 1/1] [Inwe-Unicornite vomitosa 2/3][OK] All'attenzione di Erebo e Alias

Elysiane
00lunedì 10 novembre 2014 23:54
Posto di seguito la role di risposta al PARTO DI ROSELINE.

Le Sacerdotesse coinvolte sono al seguente stadio:

Mitrhil - Stella dell'Alba: stadio Unicornite Ridarola 1/1
Elysiane - Magistra del Meriggio: stadio Unicornite Ridarola 1/1
Inwe - Iniziata del Tempio: stadio Unicornite Vomitosa 2/3


REGISTRAZIONE GIOCATA:


INWE [Giardini esterni] E' stata meglio: il rigetto praticamente continuo di cui è vittima da un tempo che le sembra infinito la sta lentamente debilitando. L'aria fresca della sera però aiuta: sa che dovrebbe restare rinchiusa nella propria alcova, nel tentativo di far scendere il prima possibile la febbre alta che le fa luccicare gli occhi e conferisce al viso una generale aria malsana, eppure si è concessa qualche minuto di respiro. La nausea torna ad ondate, ma per ora sono in tregua: tuttavia, accanto alle pieghe verdi dell'abito, ha preventivamente posato un secchio capiente, anche se spera caldamente di non averne bisogno. Le labbra secche ed esangui sono tirate a sigillare saldamente la linea della bocca, quasi tema che quel poco che è rimasto sullo stomaco possa riaffiorare a tradimento da un momento all'altro. I capelli sono sciolti e spettinati, e coprono le orecchie che sono rimaste scarlatte anche con il progredire del morbo: la mezzosangue non ci fa quasi più caso, sono ben altre le sue preoccupazioni. È seduta in terra, poco lontano dal sentiero, le gambe incrociate e la schiena dritta, senza concentrarsi su altro che non sul proprio respiro: aiuta a gestire le ondate di debolezza che la investono, e a offuscare i pensieri più torvi.

ELYSIANE { . Colonnato > Giardini Esterni . } ° { L’oscuro Velo di Rhiannon scende leggiadro ed impietoso sull’Isola delle Mele, aumentando il livello di impenetrabilità della notte, già elevato a causa delle Nebbie. Eppure le Fiamme della Madre riescono ad ardere persino fra le Tenebre ed il Fuoco Sacro scoppietta allegramente impetuoso ed inarrestabile. Un’altra Fiamma, un poco più distaccata, costeggia le colonne dell’ingresso al Sacro Luogo: la Magistra Rossa passeggia incessantemente, il corpo magro è fasciato dalla vermiglia veste sacerdotale ed il Marchio a forma di stella troneggia al centro della nivea fronte priva di increspature; i piedi nudi incedono senza una meta, tornando spesso e volentieri sui propri passi, ad ognuno dei quali si può udire il tintinnio dell’athamè legato alla cintola ed il fruscio dei capelli castani lasciati liberi fra le spalle. D’un tratto, il legame che collega tutte le Sorelle le permette di percepire una delle Luci del Tempio, Inwe, e verso di lei si dirige Elysiane. Nonostante la visibilità sia ridotta, la fanciulla si sposta nei giardini esterni, camminando agile come una gatta nel suo territorio. }

INWE [Giardini esterni] Non è lontana da Elysiane, eppure non se ne avvede subito, in parte perché priva ancora della capacità di percepirne la presenza, in parte perché le palpebre socchiuse non aiutano certo, con il buio della sera, nell'impresa di riconoscere la longilinea figura della Magistra aggirarsi fra le ombre di Rhiannon. È concentrata, in più, nel tentativo di confinare la nausea ed i dolori in un angolo remoto della propria mente, ma non può ancora dire di aver avuto successo: regolarmente, a distanza di qualche minuto, inevitabilmente la fronte si imperla di sudori freddi e la salivazione aumenta, segni chiari dell'avvento di una nuova ondata di nausea. Le viene in aiuto l'udito, però: non è difficile distinguere, nonostante sia scalza, i suoni provocati da Elysiane, e l'Iniziata tornerebbe a rivelare alla notte gli occhi lucidi di febbre, scandagliandola per trovare colei che muove i propri passi verso di lei. “Che la Dea vi benedica, sorella” la voce è bassa, e le labbra si schiudono lo stretto necessario per far passare quel filo di voce: non sorride come fa di solito, tuttavia, è eccessivo il malessere che ha in corpo. Quindi alzerebbe la destra, facendo segno di fermarsi; “Non vi avvicinate troppo: credo di aver contratto un qualche morbo, e se voi siete scampata al contagio sinora non voglio essere io a trasmettervelo. È alquanto.. spiacevole” sono state assieme nell'assistere Roseline durante il parto, e la malattia potrebbe essere in incubazione come potrebbe semplicemente non aver attecchito sul fisico della giovane. In ogni caso, meglio non rischiare.

ELYSIANE { . Giardini Esterni . } ° { La Magistra del Fuoco sfida la notte, sbeffeggiando gli steli d’erba con i palmi dei piedi ed affettando l’aere con dei movimenti veloci delle braccia; il suo incedere si ferma quando riesce a scorgere la figura di Inwe e la voce di quest’ultima arriva al suo oto } Rispectae Aveas, mia cara { Le labbra rosee si incurvano in un sorriso che trasuda affetto, quindi sul bel volto sciama ogni sprazzo di gioia per lasciar spazio ad un’espressione interrogativa } Un morbo dite? { Ecco perché era così debole l’altra notte, durante il parto di Roseline. Si morde distrattamente il labbro inferiore prima di lasciar udire di nuovo la sua voce } Come state ora? Se ne avete voglia, potrei raccontarVi una storia, così da non farVi concentrare troppo sul Vostro malessere { Sperando che la risposta sia affermativa, prende posto sedendosi a terra ed evitando di posizionarsi troppo vicino ma anche troppo lontano dall’Iniziata. Con la mancina sistema la veste così che essa copra alla perfezione il suo corpo, quindi incrocia le gambe, mostrando con quella postura da infante la sua giovane età. Improvvisamente si sente debole: avverte le membra deboli ed incapaci di sorreggerla e ciò inizia a spaventarla. Credendo di essere colta da un attacco di stanchezza, non bada a quei sintomi improvvisi, incosciente del nuovo colore delle sue orecchie, le quali si stanno tingendo di blu. }

INWE [Giardini esterni] Scuote la testa, deglutendo nel tentativo di dare un minimo di sollievo alla gola riarsa: “Non bene, a dire il vero: sono dolorante come raramente mi è capitato di essere, e la nausea non mi da tregua... non riesco a tenere sullo stomaco praticamente nulla del poco che mangio” ammette andando a coprirsi il ventre con le mani in maniera quasi istintiva. Segue con il volto i movimenti della Magistra, guardandola sedersi ad una distanza ragionevole: il buio e soprattutto i capelli sciolti della donna le impediscono di rendersi conto del drastico cambiamento di colore delle orecchie, sintomo palese dell'insorgenza della malattia. È tranquilla, perciò, nel risponderle con addirittura un debole sorriso tirato: “Vi ascolterò volentieri... qualunque cosa mi possa distrarre da queste sensazioni spiacevoli è più che benaccetta”.

ELYSIANE { . Giardini esterni . } ° { Siede come una bambina, con le gambe incrociate e la veste increspata dalla postura incurvata. Le mani giocherellano distrattamente con i fili d’erba mentre gli occhi verdi cercano lo sguardo di Inwe nell’oscurità } Molto bene quindi, questa sera parleremo delle origini di Avalon. Dopotutto, quest’Isola deve pur avere una storia, no? { Chiede retoricamente, abbozzando un sorriso. Il suo dire riprende presto } Si dice che il potere spirituale di questa terra sia da attribuire ad Atlantide: le leggende narrano, infatti, di una di un’isola divorata nell'oceano, una terra dove la società umana aveva raggiunto traguardi insperati, ma che s'inabissò per sempre, a causa del caos portato dai riti di alcuni sacerdoti, riti che avrebbero dovuto essere proibiti. { Una piccola pausa per umettarsi le labbra; davvero vorrebbe vedere che effetto hanno le sue parole sulla Mezzelfa, purtroppo le tenebre le impediscono di scrutare il volto dell’Iniziata } Ad Atlantide –così veniva chiamata- v'erano sacerdoti della Luce e gli Dei erano chiamati in un altro modo, anche se il principio di uomo e donna veniva rispettato. I loro poteri e molte delle loro conoscenze si persero per sempre, ma alcuni di loro giunsero ad Avalon; in questa nuova terra il popolo d'Atlantide si fuse con quello autoctono, imparandone le tradizioni, conoscendone le energie. I due culti divennero uno soltanto e da qui nasce il culto della Dea Luna, la nostra Dea…mmpff { Sbiascica, chissà perché le viene così tanto da ridere. Trattiene il respiro per alcuni secondi, analizzando i suoi movimenti interiori per individuare le cause di quell’improvvisa ilarità. Quando le pare di essersi calmata, la Magistra tenta di nuovo di prendere la parola } Ed è quindi da Atlantide che derivano i poteri concessici dalla… dalla Deaaaahahahahahah { Niente da fare: l’unica cosa che riesce a fare è ridere, tenendosi la pancia con le mani per paura di vederla scoppiare e sdraiandosi addirittura nell’erba senza potersi ribellare al suo corpo. }

INWE [Giardini esterni] Intreccia le mani in grembo, le dita serrate le une fra le altre, compressa nel tentativo di limitare i sintomi più fastidiosi della malattia. È vero ciò che ha detto ad Elysiane, tutto ciò che può distrarla dal malessere continuo e benaccetto, e vuole mettere tutta se stessa nell'impresa di concentrarsi e seguire il racconto della Magistra. La ascolta in silenzio parlare di Atlantide e dei suoi culti, gli occhi fissi, nonostante il buio, sul volto della giovane donna: ma proprio quando schiude le labbra pallide per porre la prima delle domande che la mente formula, la risata della figlia del Meriggio riempie incontrastata l'aria della sera, e gela il sangue della Mezzosangue. “Oh, Dea, no....” mormora, portando la dritta alle labbra, coprendole in un gesto d'orrore. Il vedere Elysiane accasciarsi a terra, vittima inerme di risa incontrollabili, non fa che aumentare la consapevolezza che sì, il morbo ha colpito anche lei. “Elysiane” la richiamerebbe, appoggiando una mano a terra e cercando di alzarsi in piedi. È debole, e tutti i Giardini sembrano rotearle attorno per lo sforzo messo in quel gesto tanto semplice e naturale, di norma. “Elysiane, credo siate stata contagiata.” L'ennesima fra le consorelle a subire gli effetti della misteriosa malattia. Quando e come finirà, può dirlo solo la Trina. Si avvicinerebbe a piccoli passi alla Magistra ancora distesa, la sinistra posata sul ventre come a contenere le ondate di malessere che la assalgono.

MITRHIL {[ Alcova -> Giardini esterni ]} )O( { Ha bisogno diaria, la stanza la soffoca terribilmente. E’ notte e non dovrebbe incontrare nessuno ormai. L’eccesso di risate l’hanno spossata fino all’inverosimile e, per proseguire lungo la navata si appoggia ad ogni appiglio possa essere disponibile: panchina, colonna, muro…. E il tutto continuando a ridere senza darle la forza di muovere un altro passo. E’ solo grazie alla sua resistenza, dovuta alle grandi esposizioni forse di alcune malattie, che riesce a tenersi bene o male in piedi fino a percepire l’aria fresca della notte. [//Resistenza +2, Volontà lvl 3 ]Respira profondamente e si accosta alla prima colonna per appoggiarcisi con le spalle. Nemmeno avesse scalato il Monte Graupius! }

ELYSIANE { . Giardini Esterni . } ° { Non può farci niente, è più forte di lei: distende a fatica le gambe oramai indolenzite dall’eccessiva contrattura causata dalle risate, mentre le braccia sono strette attorno all’addome, come se volesse impedirgli di scoppiare } Dunque è così.. { Commenta fra le risate, sembrando molto meno angosciata di quanto non sia in realtà. Dagli occhi verdi fuoriesce un fiume di lacrime, inarrestabile così come il riso che storce la bocca della diciannovenne e ne sfigura il viso pallido. Sente la vicinanza dell’Iniziata e a lei vorrebbe aggrapparsi per chiedere aiuto, ma che cosa potrebbe fare la povera Luce del Tempio, anch’ella malata? } Oh Inwe.. { Trattiene a stento le risa e, con l’ultimo briciolo di forza che ha in corpo si rimette a sedere, massaggiandosi poi la schiena dolorante } Temo… ahahahahah…. Temo dovremmo sospendere la.. lahaha lezione { Pronuncia quest’ultima parola a fatica, ansimando quasi. Madre, perché riservi questo trattamento alle Tue Figlie? Non può ancora avvedersi della presenza della Stella, eppure il legame invisibile che lega tutte le Sacerdotesse la spinge a pensare che le due giovani non sono sole. }

INWE [Giardini esterni] La luce è poca, ma il volto chiaro della Magistra spicca ugualmente fra le ombre notturne: è a quello che si ancorano gli occhi chiari dell'Iniziata, mentre con lentezza inusuale le si inginocchia affianco. Ha notato che maggiore è la celerità dei movimenti, maggiore è la destabilizzazione che il fisico già provato è costretto a subire. Annuisce lentamente alla proposta – che ormai è una necessità – di interrompere la lezione appena iniziata: se la Dea lo vorrà, avranno modo di pensare alla storia dell'Isola per molto tempo a venire, mentre ora è necessario limitare il più possibile i danni portati dal morbo. “Volete che v'accompagni alla vostra stanza? O preferite prendere un po' d'aria qui fuori?” la situazione, sfortunatamente, non cambierà, portasse Elysiane in capo al mondo: ha provato sulla propria pelle quanto inarrestabili siano quelle risate, e tutto ciò che ne consegue. Tanto vale che prendano un po' d'aria entrambe, già che ci sono: il rischio di estendere il contagio è maggiore durante il giorno, quando non sono le sole a girare per il Tempio. Passa una mano sugli occhi, stancamente: “Dovremmo chiedere aiuto a qualcuno... dovremmo scoprire qual è la reale portata di questa malattia. Non possiamo continuare ad ammalarci una dopo l'altra. Oh Dea, aiutaci.” Non sa della presenza dell'ennesima contagiata poco lontano, o le si stringerebbe ulteriormente il cuore: la Stella dell'Alba è l'ultimo baluardo, fra loro, a cui si aggrappa per fronteggiare la paura che inevitabilmente ha in sé.

MITRHIL {[ Giardini esterni ]} )O( { Hai capelli sciolti, onde riccioli ribelli che incorniciano un volto fin troppo stanco e, sebbene volesse far di tutto tranne che ridere, questi attacchi di ilarità improvvisi la devastano. Quando si è tirata i capelli dietro le orecchie, specchiandosi, ha notato quello strano colore blu proprio come Roseline. Quante sono state infettate? Sicuramente Inwe e ed Elysiane che erano con lei durante il parto. Sente le loro luci danzare nell’oscurità, le cerca con lo sguardo finendo poi per focalizzarle, ma a quel punto ecco un altro attacco di risate che la farebbe piegare fino a tenersi la pancia per quanto le fa male. Attende ancora che passi, aggrappandosi letteralmente alla colonna e cercando di raggiungere le proprie consorelle. [//Resistenza lvl 2 – Volontà lvl 3] Riesce a percepire le ultime parole di Inwe facendola scoppiare nuovamente a ridere. } Purrrr… troppo –cerca di trattenersi- non posso essere io quella alla quale chie…dere….ai…uto…ahahahahah! { Si aggrappa all’albero per lasciarsi scivolare lentamente a terra. Gli occhi pieni di lacrime dal tanto ridere hanno rigato buona parte di un viso pallido ormai. }

ELYSIANE { . Giardini Esterni . } ° { La dolce voce di Inwe le arriva all’oto ed ella non può che scuotere il capo in senso di diniego } Io resto qui { Una risposta secca fra le risa convulse, per colpa delle quali sente il petto bruciare. Non prende nemmeno in considerazione l’idea di alzarsi per ora, non avrebbe nemmeno la forza per sollevare un mignolo. Così come quelle delle sue Sorelle, anche le orecchie di Elysiane sono blu, solo che l’abbraccio di Rhiannon le cela scrupolosamente. Volta quindi il capo quando ode uno scalpiccio di passi sull’erba e scorge la Stella dell’Alba avvicinarsi: con immensa tristezza, la diciannovenne può constatare di persona le condizioni della donna, la quale sta decisamente peggio di lei. Gli occhi verdi la vedono staccarsi dall’albero ed accasciarsi a terra e le spalle si chiudono in una posizione rannicchiata e mesta } La Dea ci aiuti { Mormora in un rantolo soffocato: le risate le hanno provocato un attacco di tosse decisamente violento } Non… non riesco nemmeno più a pregare { Difatti prova a concentrarsi sulle tacite lodi da rivolgere a Cerridwen ma viene continuamente distratta dall’impulso di sbellicarsi dalle risate. }

INWE [Giardini esterni] Possono delle risate gelare tanto il sangue? Quello che nell'immaginario comune è sempre stato sinonimo di felicità, ora è sintomo inequivocabile che incombe su tutte loro. Ruota il busto, lo sguardo stupefatto, verso la Stella dell'Alba, la cui voce riconosce nonostante le risa, quindi le palpebre calerebbero stancamente a celarne la vista: è troppo, decisamente troppo. Sente montare la nausea senza potervi porre alcun freno, pur volendo, e fa appena in tempo a tirarsi su e ad affacciarsi su un innocente cespuglio poco distante che già i conati la costringono a rimettere tutto quello che il suo stomaco ancora contiene. Liquidi, perlopiù, dato che non s'è azzardata ad ingerire nulla di più solido di una minestra. Resta chinata sul cespuglio, gli occhi serrati, fin quando non è del tutto certo che l'ondata sia terminata. Solo allora, dopo un'occhiata d'odio all'inutile secchio abbandonato a pochi metri, tornerebbe a concentrarsi sulle sorelle, anche se la Dea sola sa quanto vorrebbe dell'acqua, ora. Sente Elysiane parlare di preghiera, quella stessa che ormai aleggia sulle sue labbra perfino più spesso di quanto soleva fare prima: non può fare a meno di implorarLa di aiutare le Sue figlie, ogni giorno, ogni ora. “Mitrhil, anche voi... da quanto state così?” domanda con un filo di voce: se devono fronteggiare questa malattia, è il caso che siano almeno consapevoli dei suoi tempi di incubazione, e degli stadi che la scandiscono. Per lei, le risate sono durate meno di mezza giornata, poi le è calata addosso la debolezza debilitante e la nausea di cui è ancora vittima: ma in seguito? Non ha ancora assistito di persona alla vista dell'ultimo stadio del morbo, quello più terribile, o sarebbe se possibile ancora più preoccupata.

MITRHIL {[ Giardini esterni ]} )O( { Nei pochi momenti in cui riesce a prendere fiato prende grandi respiri di aria fresca, perché a volte l’eccesso delle risata quasi la soffocano. } Le preghiere sono nel no…..stro…. cuo…ahahah re Elysiane…. Non credo che se ne rammaricherebbe nel vederci imposs…. –prende un profondo respiro- impossibilitate. { Appoggia la testa contro il tronco dell’albero distendendo le gambe sull’erba fresca, se non altro trova un po’ di sollievo. } C’è…. an…cora….. qualcuna di noi sana? { [//Resistenza lvl 2 – Volontà lvl 3] Ci prova a rimanere seria ma dal naso escono sbuffi d’aria di chi si sta davvero trattenendo. Ma quando la povera Inwe ha il conato non riesce più a trattenersi cominciando a ridere tanto da dover alzare il viso per cercare di inalare aria. } Ci succederà ques….to dopo? { Alzando appena il braccio indicando la giovane iniziata. } Non ho mai dovuto prendere precauzioni per i parti che ho seguito, mai… mai… maahahahaha i mi sono ammalata in questo modo…. Sempre… che di malattia si tratti. { Respira, respira piano, lentamente. } Poco dopo la nascita della bambina di Rose…. { le parole escono a fatica, mentre si tiene stretto il grembo tanto le duole. }

ELYSIANE { . Giardini Esterni . } ° { Guarda impotente Inwe vomitare, assistendo alla scena funesta con gli occhi sbarrati per lo sforzo e per il timore di peggiorare e raggiungere lo stadio della Piccola Luce del Tempio. E’ seriamente preoccupata Elysiane e, benché le labbra non riescano a non distendersi in un sorriso malato ed indesiderato, la fronte nivea è imperlata di sudore causato dallo sforzo e dalla tensione. Congiunge le mani proprio sul ventre e le percepisce umide: le risate le tolgono le forze e la fanno sudare a dismisura. Ode poi le parole di Mitrhil e a stento riesce ad annuire } Sia.. sia fattahahah la volontà della.. della Dea { Stringe i denti e finisce la frase: mai lascerebbe a metà una proposizione dedicata alla sua Signora, anche a costo di soffrire. Le dita affusolate si aggrappano convulsamente alla tunica sacerdotale: il vermiglio della stoffa è oramai madido di sudore e chiazzato di verde per colpa degli steli d’erba del prato. Tuttavia, la Magistra Rossa non se ne cura e si sforza di concentrarsi sui discorsi che riesce ad udire } Dopo il parto di Roseline anche io… sono statahahah contagiata { Favella in un soffio, ansimando come se avesse corso per miglia. }

INWE [Giardini esterni] Se i volti di Mitrhil e Elysiane sono ormai deformati dalle risate, il suo è serio, vagamente disgustato dalla persistenza della nausea. “Temo di si... se la malattia non cambia da persona a persona preparatevi a giorni spiacevoli, sorelle mie.” Respira profondamente anche lei, tentando di ossigenare il proprio organismo sofferente, prima di rispondere: “Non so chi sia riuscita ad evitare il contagio, dalla facilità con cui si sta diffondendo direi che è estremamente aggressivo... potremmo essere ammalate tutte, per quel che ne sappiamo. Io credo d'averlo contratto da Roseline, quando giorni orsono le ho preparato un letto assieme a Nyule, ma credo che anche la piccola fosse infetta... le sue orecchie erano blu subito dopo la nascita. Delle altre non so nulla, cerco di stare chiusa nella mia stanza il più possibile per contenere la diffusione, se effettivamente è necessario il contatto perché avvenga.” Porta la destra alla bocca per un istante, serrando le labbra per impedire ad un ulteriore conato di montare. “Forse dovremmo tentare di isolare noi ammalate... anche se temo che, se il morbo s'è sparso anche nel resto dell'Isola, potremo fare ben poco per impedire che continui a mietere vittime” continua con un filo di voce. Odia l'idea di passare chissà quanto tempo rinchiusa, ma potrebbe davvero essere il loro unico mezzo a disposizione per evitare l' ulteriore diffusione della malattia. “Credete non si tratti di una morbo?” domanda a Mitrhil, socchiudendo gli occhi: ricorda poco degli sproloqui di Roseline sugli unicorni, anche se ricordasse non saprebbe dare loro un senso compiuto.

MITRHIL {[ Giardini esterni ]} )O( { Guarda la luna ancora splendente ma ormai nella sua fase calante. } In qualche modo fare…mo…. Ho letto…. Ch….e c’è una sorta di curahahahahahaaha… -Si schiarisce la voce aspettando un momento che l’attacco passi- Arshal la sta già cercando e le sorelle del vespro hanno avuto una vision….e al…. riguardo. Proverò ad andare dagli ospitalieri… nel… ca….so…. la stella del Merig….gio non trovasse nu…lla! { [//Resistenza lvl 2 – volontà 3] Come farà ad arrivare sulla terraferma solamente la Dea lo sa. Ma hanno troppo da fare e questo non è certo il momento di ammalarsi.} L’unica co…sa è cercate di stare lontano il più pos…sibile dalle altre non infettate o il tempio si trasformerà in una grande….latrinaahahahahahaahah! { Comincia a sudare e ad avere caldo, le gote arrossate e le occhiaie sono proprio un bel contrasto. } Io…. Io credo che tornerò nella mi…a stanza… Se mi cercate sapete dove trovarmi ahahahaahah! { Si alza davvero a fatica, sente le gambe molle e le ginocchia piene d’acqua, si aggrappa al tronco. Ora deve solo arrivare alla prima colonna disponibile e ripercorrere a ritroso il suo percorso [//Resistenza lvl 2 + volontà lvl 3] } Non conosco nessuna mala….ttia che inizi in questo modo per prosguire come il tuoahahahaahahha… scusa mi cara… L’unica cosa che posso raccomandarvi è di non infettare nessun altro. { Lo dice tutto d’un fiato approfittando di un momento di calma. [//conoscenze naturali lvl 3] } Vedrete… la Dea… { Sbuffa ancora aria dal naso cercando il più possibile di trattenersi, sebbene le sua labbra siano alquanto tirate in un sorriso che è lì lì per scoppiare. [//Resistenza lvl 2 + volontà lvl 3] …..in qualche modo ci aiuterà come ha sempre fatto….AHAHAHhhahahahaHAAHHAAHHAHA { Si contorce dal dolore e ora più che mai ha bisogno di tornare nella sua stanza e stendersi in posizione fetale, l’unico modo per dar sollievo alla muscolatura dell’addome. } Che Arianrhod… ci preservi, ora più che mai… nell…la Sua lu…Luce! { Si allontanerebbe così lentamente cercando appigli in ogni dove, respirando ad ogni passo come se stesse scalando la più alta delle montagne. Finirà tutto questo… finirà a breve… altrimenti…. }

ELYSIANE { . > Alcova . } ° { Al dire di Mitrhil il sopracciglio destro viene inarcato: dunque vi sarebbe una cura? } La Dea voglia… che sia… cosìhihi { Esclama con un risolino, coprendosi la bocca con la mancina e con fare infastidito. La Stella dell’Alba ha ragione: forse è prematuro il pensiero di fermare e curare il morbo ma almeno chi ne è infetto deve fare il possibile per non peggiorare la situazione } Starò attenta { Risponde quasi sussurrando, soffocando una risata isterica sul nascere. Poggia quindi entrambi i palmi delle mani a terra e vi passa tutta la forza del suo corpo esile, riacquistando a fatica la posizione eretta; muoverebbe qualche passo errante in direzione di Inwe, barcollando visibilmente prima di porgerle una mano. Da come ha potuto vedere, la Lucina del Tempio sta peggio di lei, dunque deve farsi forza ed aiutare la Sorella in difficoltà } Datemi la mano se voletehehe { Le dita sono tremanti e pallide come il volto della diciannovenne, fatta eccezione per le guance arrossate dall’accaldamento } Dovremmo ritornare nelle nostre stanze e… e riposare { E’ costretta a fare delle lunghe e fastidiose pause per prendere il respiro } Appoggiatevi a me.. ce la faremo { Che fatica parlare! Eppure non può non salutare la Stella dell’Alba in procinto di accomiatarsi } Risp-pectaeeehe Aveasss { Sembra ubriaca e le sembra di biasimare mentre si ritrova a storpiare il saluto delle Figlie del Fuoco. Se Inwe le donasse la sua mano, le due fanciulle si dirigerebbero in direzione dell’interno del Tempio. }

INWE [Giardini esterni → Ingresso] La Dea le aiuterà. Lo farà, vero? Non sarà la Sua crudeltà a prevalere, tenderà una mano alle Sue figlie e porgerà loro la cura tanto attesa. Si, si, andrà così. E se non lo farà in tempi brevi sarà bersagliata dalla preghiera ininterrotta di questa piccola luce del Tempio, spaventata ma colma di fiducia nel Suo operato. “Che tutta la Trina ci protegga” mormora a mezza bocca, puntellandosi a terra per alzarsi in piedi: di nuovo, le vertigini la assalgono, ed è costretta ad attendere che passino prima di poter prendere la mano di Elysiane. “Si, andiamo, sorella mia, abbiamo tutte bisogno di riposo...” acconsentirebbe, e, dopo aver recuperato l'utilissimo secchio previdentemente procuratosi, andrebbe a porsi al suo fianco, entrambe pronte a sostenersi a vicenda: avranno bisogno, nelle loro solitudini, di essere le une accanto alle altre, per affrontare i giorni che verranno.


Ambrosya0
00giovedì 13 novembre 2014 12:49
OK PV



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