Fabrox
00lunedì 9 febbraio 2015 15:44
Riassunto:
Eloy, contagiato con l'Unicornite dalla fata Hyade, ricercato da Fabrox, viene nel frattempo accolto dalle sacerdotesse e ricoverato al Tempio di Avalon.
Rimane per un po' in convalescenza su una branda, in sala degenti.
Le sacerdotesse non avendo piu' fiale di antidoto, si sono trovate in difficolta' per reperirne una dose. Per fortuna qualcuna di loro e' stata in grado di accudirlo, essendo immune dalla malattia, per cui sono stati evitati i rischi di un ulteriore contagio.
Rois, PNG di congrega, bardato di lenzuolo fa visita ad Eloy, presentandogli la pastiglia che dovrebbe porre fine alla malattia. Il ragazzino beve ed attende speranzoso, riaddormentandosi.
Commento:
Nell'ultima parte, in automastering, l'utilizzo del PNG di congrega Sacerdotesse "Rois" e' stato autorizzato da Hagall.
Registrazione:
prima parte
ELOY_ [GDR START]
ELOY_ [cortile esterno] Dopo l'incontro con la fata Hyade al lago, dopo il ripescaggio, il ragazzino ha cominciato a sentirsi in modo strano, la fata e' stata salvata, ma evidentemente gli ha trasmesso qualche strano sortilegio, non la finisce piu' di ridere, proprio come la fatina, di certo riesce a respirare, ma a malapena... ecco, arriva un'altra scarica... Ma che fatica fare qualunque cosa, >>
ELOY_ >> camminare in modo diritto, o impostare un discorso. Per fortuna ormai qualcuno e' gia' guarito con successo da questa epidemia, un viandante gli ha indicato la strada del Tempio Sacro di Avalon, dove sicuramente il male potra' essere debellato o almeno attenuato. Ed eccolo in vista del Tempio, scorge il cortile antistante, l'albero di frutta... e se solo riuscisse ad arrampicarsi potrebbe >>
ELOY_ >> forse mangiare qualche mela e riprendere le forze. Eccone una, rimasta a terra, non ha difficolta' ad avvicinarsi e raccoglierla perche' una risata folle lo fa accasciare al suolo... cosa ci sara' di cosi' divertente in una mela caduta giu' ? Nessuno lo sapra' mai... Si asciuga le lacrime, allunga la mano e sferra un primo morso, cercando di non soffocarsi mentre un nuovo scroscio di risate>>
ELOY_ >> sta arrivando inesorabile.
ELOY_ [cortile esterno] Una mela decisamente squisita quella che pian pianino sta divorando, una passata con il tessuto del mantello, almeno per togliere la polvere dalla liscia superficie rossa, il primo morso, si gusta quel sapore zuccherino di fruttosio ed apporto vitaminico provvidenziale, mastica lentamente, cercando di concentrarsi su qualcosa che non lo faccia ridere, come le fronde >>
ELOY_ >> dell'albero, che lo riparano dai raggi solari, ma basta un po' di vento per aprire quella naturale copertura e... abbagliato dai raggi scoppia nuovamente a ridere... tanto che tossisce e butta fuori parte di quel secondo boccone che stava cercando di masticare... Mai mangiare era stato cosi' difficile. Un esercito di formiche devia il suo percorso per approfittare di quella provvidenziale >>
ELOY_ >> abbondanza. Le piccole operaie si danno un gran da fare per servirsi dei pezzetti di frutta e portarli al sicuro. Il ragazzino le vede e con un nuovo scroscio di risa arricchisce il banchetto dei laboriosi insetti. Nonostante le difficolta' non si da' per vinto, egli riduce il volume dei morsi successivi, cercando di intervallare meglio masticazione e risate. Finalmente la mela e' terminata>>
ELOY_ >> un'ultima donazione del torsolo rimasto alla instancabili formiche e poi cerca di rialzarsi, sfruttando le nuove energie vitali. Il suo aspetto non e' dei migliori i vestiti sono impolverati... non vede l'ora di risolvere questa malattia e concedersi un bagnetto. Era impaurito di finire annegato ed anche la sua amica fata d'acqua stava rischiando... meglio tenersi sporchi ma evitare rischi.
ELOY_ [tempio - vestibolo] Barcollante si avvia verso il Tempio della Sacra Triade, poco distante, si distinguono chiaramente i colonnati, ma nessuno si avvicina, forse nessuno l'ha notato, forse qualcuno c'e' ma ha paura di essere contagiato... §Sarebbe il colmo se... chi mi deve curare si ammalasse e ... poi ci metteremmo a ridere insieme ... § - A quel punto parte una nuova irrefrenabile scarica>>
ELOY_ >> di ridarella, che lo fa piegare sulle ginocchia... §Sarebbe la fine... ci contageremmo a vicenda, uno guarisce, l'altro si ammala.... uh uh uh ... ah ah ah .... Non ce la faccio piuùùù§ - pensa tra se' non avendo molta forza per parlare. Si addormenta stremato con il petto dolente e senza fiato. Una leggera brezza accarezza i capelli biondi, mentre gli occhi azzurri sono chiusi con la >>
ELOY_ >> faccia che si e' appoggiata su una zolla d'erba selvatica. Il mantello avvolge la sua schiena come una coperta provvidenziale, mentre la pancia a terra aderisce al nudo pavimento del tempio. Forse e' proprio la sacralita' del luogo ad aver messo una pezza a quel comportamento involontariamente irriverente. Nessuno si avvede del ragazzo o forse non c'e' proprio nessuno che possa >>
ELOY_ >> prendersene cura. Ed egli forzatamente attende, senza sapere che la Dea se ne sta prendendo cura direttamente, forse, perche' non e' facile intravedere l'imperscritabile. // Tiro di dadi 50 La Dea e' disinteressata ad Eloy ; >50 La Dea si interessa di Eloy e ne agevola la cura...
ELOY_ ha ottenuto: 80
ELOY_ [vestibolo del tempio] Sara' la mela dell'albero sacro, o forse la presenza dell'ammalato all'interno del tempio, ma gli effetti dell'unicornite si stanno attenuando, il sonno del fanciullo prosegue senza interruzioni, la respirazione e' tornata regolare, il volto che dapprima era contratto dalla ridarella sta assumendo fattezze normali, i muscoli del petto finalmente riescono a rilassarsi >>
ELOY_ >> ed a trovare la posizione di riposo. O per chi non credesse nel potere nutrizionale e salutare delle mele, forse una nuova prova dell'effetto benefico, che ha scacciato il medico di torno. Il sonno comincia a farsi cosi' profondo che il ragazzino comincia addirittura a sognare, gli par di vedere una fanciulla molto graziosa, che gli si avvicina. I contorni non si vedono ancora distintamente>>
ELOY_ >> la scena e' vaporosa o annebbiata... non l'ha mai vista prima d'ora, ma anche la bocca del dormiente si apre appena per contenere lo stupore.
seconda parte:
ELOY_ [Tempio - ingresso] Dopo una lunga dormita, si risveglia, senza aver la piu' vaga percezione di quanto tempo sia passato... Lentamente apre gli occhi, sbattendo le palpebre piu' volte. Si rammenta di quel luogo, cosi' come le braccia che sembrano ancora appesantite dalla malattia che lo affligge gli ricorda la propria condizione. Ma visto che da parecchie notti non trovava pace, quella >>
ELOY_ >> lunga dormita e' stata gia' un enorme sollievo. Forse la Dea non ha ancora deciso cosa fare di lui, inizialmente benevola, lo ha fatto certamente sentir meglio, ma ancora quella strana malattia, trasmessagli dalla fata Hyade, lo sta ancora assillando. Forse un'altro frutto potrebbe provvidenzialmente donargli nuove forze. Nel Tempio pare evidente che non ci sia proprio nessuno e che >>
ELOY_ >> forse siano tutti in vacanza, o abbiamo cambiato sede. Il ragazzino cerca di rialzarsi, puntando le braccia deboli al pavimento. Sdraiato sulla pancia, come un delfino spiaggiato, cerca a stento di uscire da quella incresciosa situazione, non sara' facile, ma nulla impedisce di provarci almeno. // tentativo a buon fine con dado >50.
ELOY_ ha ottenuto: 87
ELOY_ [Tempio - vestibolo] Non e' stato facile ma il riposo e forse anche l'aiuto della Dea gli hanno concesso di sollevare la testa e rialzarsi. Ma ecco che appoggiato ad una colonna vicina viene colto da un'improvviso scroscio di risate, che quasi gli provoca un cedimento delle ancor esili gambe. Lascia che quella lunga risata gli prosciughi l'aria nei polmoni, poi riprende a respirare >>
ELOY_ >> regolarmente, e riprendendo coraggio decide di avventurarsi nuovamente verso il melo, nel cortile, per vedere se per caso nel frattempo sia caduto qualche altro frutto, per rifocillarsi e far colazione. Forse la Dea sara' di nuovo clemente con lui, diversamente dovra' procurarsi qualcosa da mangiare, non certo arrampicandosi in quelle condizioni, si spezzerebbe l'osso del collo di certo.
ELOY_ Barcollando, raggiunge a stento l'albero, i suoi occhioni azzurri sondano il terreno alla ricerca di cibo, ma qualcuno sembra aver sfortunatamente spazzolato tutto, forse persone, forse animali, tutti ne vanno ghiotti a quanto pare. E pensare che l'albero e' carico di frutti... strano ! Il colore sembra cambiato dal giorno prima, forse e' solo un'impressione o forse qualche strano incantesimo.
ELOY_ // dado per vedere se cade un frutto >70 ; se e' gia' a terra 30 ; altrimenti nulla da mangiare (fra 31 e 69).
ELOY_ ha ottenuto: 76
ELOY_ Come per magia, la richiesta viene esaudita, forse quello e' il suo giorno fortunato, perche' una bella mela cade proprio in quel momento giu' dall'albero, senza colpirlo in testa, ma poco ci manca... Non sara' facile acchiapparla al volo, ma ci prova il fanciullo, stendendo la mano destra e tenendo la sinistra sulla corteccia, per sostenersi. Mossa non facile, anche perche' tra poco >>
ELOY_ >> arrivera' di sicuro un'altra scarica di ridarella, gli occhi sono concentrati ancora sul pomo in caduta libera verso il basso. // dado: >60 mela acchiappata ; <30 mela in terra ; 30 ELOY_ ha ottenuto: 7
ELOY_ [cortile] La mela non viene neanche lontanamente catturata ed inesorabilmente vola giu' per terra, rimbalzando un paio di volte prima di fermare la sua corsa. Ridendo per il suo goffo tentativo, ma anche rincuorato comunque dall'inaspettato dono, il ragazzino si lascia andare in una nuova fragorosa risata, si piega in due e copiose lacrime gli sfuggono mentre cerca pian piano di riprendersi.
ELOY_ La fame vince la risata, l'appetito cresce ed ora il problema diventa riuscire ad afferrare quella mela caduta a terra, prima che diventi facile preda di qualcun'altro. Deve allontanarsi dal sicuro sostegno del melo, chinarsi quel tanto che basta per sollevarla da terra e poi, senza strozzarsi dalle risate cercare di mangiarla. Cosa certo non facile per chi sia affetto da unicornite.
ELOY_ // dado: >50 x successo
ELOY_ ha ottenuto: 88
ELOY_ Senza problemi, raccoglie la mela e con un lembo del vestito la pulisce dal velo di polvere che la riveste. L'aspetto e' perfetto, a parte la leggera ammaccatura. Sembra molto saporita e questo viene confermato dal primo morso. Masticando lentamente per meglio gustarsela e con piccoli bocconi per meglio controllare eventuali risate sfrenate, senza alcuna fretta comincia la pappata, consumando>>
ELOY_ >> contento la propria improvvisata colazione. Non sarebbe una brutta idea poter trovare un po' di latte o almeno un po' d'acqua. Certo, potrebbe trovarla facilmente alla Magione, ma rischierebbe di contagiare tutti e non vuole prendersi questa colpa. Accontentarsi e' bene, ed e' gia' tanto che e' riuscito a mangiare.
ELOY_ La tentazione di sdraiarsi al sole e' allettante, ma il suolo sacro del Tempio gli sembra piu' sicuro, in un periodo in cui la pace non e' cosa certa... Riporta le sue fiacche membra verso il vestibolo del Tempio e cercando di assomigliare ad un mendicante nell'atto di chiedere l'elemosina, si sdraia protraendo la sua lunga attesa di aiuto.
terza parte
HAGALL { Nicchia di Rhiannon . FU } � { È intrappolata. Intrappolata nella dimora della Dea che serve e per la quale vive -e muore- ogni istante della sua vita. Non ha provato ad attraversare i confini del Tempio, ma sa che se ci provasse accadrebbe qualcosa che glielo impedirebbe. Lo sente, come sente la voce degli spiriti. Lo sente come sente addosso il vento. Sa già >>
HAGALL cosa fare. Ma prima di agire deve vedere delle persone. Due, nello specifico. Ed ha già provveduto a mandarle a chiamare. Ora, come se fosse ancora la Stella del Vespro, prega rintanata fra le ombre della nicchia di Rhiannon. Perché le rappresenta tutte e tre, ma apparterrà sempre soltanto ad una. È una questione di indole, di natura. Lei non è buona >>
HAGALL come Arianrhod o combattiva come Cerridwen. No. Lei è riflessiva e piena di oscurità come la Vecchia. Eppure ama, come la Bianca. Ed è madre, come la Rossa. Lei stessa è Equilibrio, ammettendo nella propria vita tutti e tre gli aspetti che queste statue rappresentano così bene. Compie un passo indietro, alza il viso e guarda le nicchie. Il suo respiro è lento e >>
HAGALL pacato. È riemersa solo di recente dall�oblio in cui l�ha gettata l�accaduto in foresta. }
INWE [ Alcova → Navata centrale] Ha impiegato ore a realizzare la portata di quello che è accaduto, ore passate preda di stupore e timore e gioia profonda, nella sua stanza, a combattere per tranquillizzare l'animo inquieto ed impedirsi di correr per tutta l'Isola per sfogare l'emozione incontenibile. Si è imposta di comportarsi da Sacerdotessa quale è � ora può dirlo- ed è rimasta volontariam
INWE >>
INWE volontariamente nell'alcova per imbrigliare i mille sentimenti che le si agitano nel cuore: ora, dopo una giornata intera, è pronta ad uscire ed avvicinarsi, finalmente, alla statua di Colei che l'ha chiamata a sé. Un respiro profondo, prima che la mancina si posi sulla maniglia e l'abbassi, e la mezzosangue affronti il corridoio che la porterà alla navata, ed alle Nicchie. La veste non più>>
INWE verde, ma scarlatta, fruscia contro le caviglie nude, contrariamente ai piedi scalzi che quasi non producono suono nel calpestare la pietra fredda che ricopre il pavimento del Tempio. Un passo alla volta, raggiungerebbe la sala centrale del Tempio, ma attende un momento, prima di compiere il proprio ingresso: si prende un unico, eterno momento per guardare l'intera navata con occhi rinnovati, >
INWE dopo la notte più importante della sua vita. Non vede, ancora, la Somma Stella, nascosta nelle impenetrabili ombre della nicchia di Rhiannon, ma se ne accorgerà a breve.
INWE dopo la notte più importante della sua vita. Non vede, ancora, la Somma Stella, nascosta nelle impenetrabili ombre della nicchia di Rhiannon, ma se ne accorgerà a breve.
HAGALL { Nicchia di Rhiannon . FU } � { Sente le figlie del Tempio, tutte, come se le avesse improvvisamente raccolte nel cuore. Sono figlie dell�Isola, della Dea, sue. Eppure non riesce ad ergersi sopra di loro per chiamarle in quel modo. Non riesce a sentirsi madre dal basso dei suoi esigui vent�anni. Venti. E pensare che ne aveva soltanto tredici quando divenne >>
HAGALL iniziata. La cosa buffa è che l�unica creatura nata dal suo ventre non la vede da diverse lune. L�ha confinata dall�altra parte delle nebbie perché la Dea ha voluto così, e ora l�ha lasciata la per proteggerla, pur non avendo nemmeno chiaro da cosa. E pensa anche al padre di quella bimba. L�ultima volta che l�ha incontrato egli era nella sua forma più temibile. >>
HAGALL Ed era maledetto. Maledetto da lei. E da lei liberato ad un prezzo troppo alto. Senza nemmeno rendersene conto, il suo viso si solleva, e lo sguardo cerca in quello delle tre statue, fruga, spera di trovare una risposta. La cosa peggiore è che non si è pentita di aver agito in quel modo. E forse è proprio per questo che il Tempio è diventato la sua >>
HAGALL prigione. Questi pensieri sfumano lentamente, tuttavia, quando percepisce che una delle auree delle Sacerdotesse si distacca dalle altre, tutte assopite nell�ala sacerdotale. È Inwe. } Vieni avanti. { le sussurra nel silenzio del tempio, invitandola a venir fuori dal corridoio in cui sente che ella si è fermata }
INWE [Navata centrale → Nicchie] Gli occhi verdi della mezzosangue indagano le forme conosciute della struttura circolare, eppure stranamente nuove, quando la voce della Somma Sacerdotessa risuona in esse. Sono parole sussurrate, ma alle orecchie della donna giungono con chiarezza estrema. Un tempo sarebbe trasalita, sentendosi chiamare senza poter distinguere la fonte del suono, ad oggi si >
INWE si limita a battere le palpebre un paio di volte: ci s'abitua a tutto. �Rispectae Aveas, Signora� la saluterebbe con voce pacata, andandole incontro: se s'esclude l'incontro della sera precedente, in cui di certo non c'è stato modo di conversare amabilmente, sono lune intere che non si vedono. Eppure è proprio colei che ora è avvolta in veste dorate ad averla condotta al Tempio, >>
INWE indirizzandola verso il suo destino fra quelle stesse mura: se non fosse stato per lei, difficilmente vi sarebbe giunta. �Lo sapevate?� domanderebbe, di getto, pentendosene subito dopo e mordendosi la lingua per impedirsi di continuare. Ma ormai è in ballo, e tanto vale togliersi il dubbio. �Quando ci siamo incontrate la prima volta, sapevate che questa sarebbe stata la mia strada?� Delle >>
INWE tante domande che le frullano nella mente, proprio questa ha deciso di venire alla luce: perché? Probabilmente sono gli strascichi dell'emozione del giorno prima, o forse è da talmente tanto che aspetta di poterle porre la questione che ha inconsciamente approfittato della prima occasione.
ELOY_ [Vestibolo del Tempio] Dopo l'ultima colazione a base di mela sacra, dopo la successiva dormita diurna, il ragazzino si risveglia, sollevandosi stancamente sulle ancor esili braccia e facendo forza sulle sue gambette fiaccate dalla malattia, riesce a portarsi in posizione eretta. Le azzurre iridi si indirizzano verso il Tempio, ben deciso stavolta ad entrarvi ed esplorarne l'interno, >>
ELOY_ >> prima che la stanchezza lo faccia nuovamente accasciare al suolo... Una soffocata quanto involontaria risata, prima di entrarvi, un malessere a cui ormai e' abituato, una buffa triste e quasi drammatica pagliacciata a cui da giorni e' costretto dal contagio. Il cielo stellato sostituisce il soffitto dell'edificio, meravigliato, egli osserva per la sua prima volta il Tempio Sacro di Avalon, >>
ELOY_ >> mentre a brevi incerti passi si avvia all'interno. Che vi sia qualcuno oggi ? Tra poco forse lo scoprira'. Si appoggia di tanto in tanto al colonnato, visibilmente provato dall'affaticamento, riprende fiato, nel frattempo osserva con circospezione e curiosita'. Mai si era spinto cosi' avanti nell'esplorazione, anche perche' le forze venivano meno molto presto nei giorni precedenti.>>
ELOY_ >> Ode pero' distintamente delle voci femminili, non troppo distanti, si fa forza e si dirige verso di loro, ne scorge anche gli abiti in parte nascosti dalle colonne. Tra poco le vedra' perfettamente e rivolgera' loro un saluto... cerca prima di sfogare uno scatto di risate, l'ennesimo, soffocandole per quanto possibile, per non apparire irriverente.
HAGALL { Nicchie . FU } � { Signora. Lei che ha i piedi scalzi sporchi di fango. Lei che è più tatuata di un bandito. Lei che è più selvaggia di una lupa. Ah. } Chiamami Hagall. { le sussurra in risposta, con un tono sereno. Non è cambiata insieme al colore della sua stella, è sempre la solita. Incapace di accettare del tutto l�etichetta e di starsene buona entro i confini di ciò che sono le >>
HAGALL convenzioni sociali. } Io no, ma la Dea evidentemente si. { sorride, osserva il viso di Cerridwen intagliato nel legno, poi torna a guardare la recente Sacerdotessa } E probabilmente è per questo che ha fatto incontrare le nostre strade. { la guarda, trovando che il rosso le doni come se la sua stessa carnagione fosse stata concepita per farsi coprire, un giorno, da quella >>
HAGALL stoffa. } Come ti senti? Le prove che hai affrontato ieri sera devono averti sfiancata� { le domanda, memore di tutte quelle che ha affrontato lei. Qualcuno, però, la costringe a distogliere per un attimo l�attenzione da Inwe, per rivolgerla su di sé. Si tratta di un ragazzo, che non sembra rappresentare una minaccia (//Sesto senso liv6) ma che al contempo >>
HAGALL non la convince del tutto. Lo vede strano, debole e le pare che trattenga una risata (//Empatia +3) } Benvenuto nel Tempio della Dea { alza la voce per farsi sentire, poiché c�è l�intera navata a separarla da lui. E ritiene che questo sia un bene, se i suoi sospetti sono fondati. } Avete bisogno di aiuto? { chiede senza muoversi di un passo verso di lui. }
INWE [Navata centrale] Non le dispiace accantonare le buone maniere � quelle tanto faticosamente conquistate negli ultimi mesi � a vantaggio di un'informalità più semplice e calda a modo suo, e chinerebbe il capo in cenno d'assenso alla proposta. Sorride al sentire la spiegazione che Hagall le da, e ancora una volta una meravigliosa sensazione di completezza le riempie il cuore. L'idea che >>
INWE l'intreccio della sua vita sia stato dipanato attraverso decenni e decenni di vagabondaggi solitari e sofferenze per condurla sin lì è in grado di sanare ogni ferita passata. �Mi sono ripresa. Più che stanca ero... euforica. Ho creduto che mi sarebbe scoppiato il cuore, ad un certo punto� ammette con una mezza risata. Un suono soffocato raggiunge l'udito sensibile della mezzosangue, che >>
INWE tuttavia non vi darebbe peso fin quando non tornerebbe a sentirlo di nuovo, più vicino stavolta [Sensi sviluppati]. Colpo di tosse o di risa, fatto sta che c'è qualcuno lì con loro. Si volterebbe verso l'origine del suono, cercandolo, mentre Hagall fa le veci di padrona di casa. Un ragazzo giovanissimo, fra le colonne d'ingresso, e visibilmente provato. È una doccia fredda realizzare che no, >>
INWE potrebbe non essere una semplice tosse od innocente risatina quella che ha sentito. Che sia il ragazzino ancora ammalato di cui parlava Hyade? Dovrebbe avvicinarsi per poter controllare, ma da sola, non certo con la Somma Stella che, da quel che ricorda, a suo tempo non contrasse l'unicornite. �Lasciate che vada a controllare� sussurrerebbe alla donna con uno sguardo eloquente: da quello che>>
INWE hanno potuto sperimentare, non vi sono state ricadute, dopo l'assunzione delle pillole della cura. Andrebbe incontro al ragazzo, dunque, a passo svelto, il volto atteggiato in un sorriso rassicurante perché è un bambino, in fin dei conti, e con ogni probabilità anche parecchio spaventato. �Rispectae Aveas� lo saluterebbe, raggiungendolo per poterne verificare al meglio le condizioni. Non ha >>
INWE una bella cera. �Vi sentite poco bene?� domanderebbe senza perdere l'espressione gentile, cercando nel mentre di osservarne le orecchie.
ELOY_ [Navata del Tempio] La voce della sacerdotessa viene ben udita e ben compresa, il tono e' cauto ma sicuro di se', ha gia' intuito che egli sta cercando aiuto e questo e' un bene perche' gli risparmiera' un sacco di convenevoli e spiegazioni di cose che non sono tanto chiare nemmeno a lui stesso. +>>
ELOY_ >> �Sid a Voi Milady�, la frase piu' educata che conosca, l'ha ripetuta almeno 10 volte al giorno ed e' certo che possa farlo figurare come un ragazzino quantomeno educato. �Si, richiedo il Vostro aiuto, se non vi arreca disturbo, mi sento debole e da qualche giorno cerco qualcuno che possa indicarmi come guarire... Credo che una mia amica fata mia abbia � >>
ELOY_ >> (e qui non riesce piu' a trattenere le risate, ripensando alla sua amica Hyade che afflitta dall'unicornite si sbellicava dal ridere) � insomma, mi ha contagiato con questa ridarella e mi sento cosi' spossato che non riesco nemmeno a trovare la strada di casa�.>>
ELOY_ >> Il ragazzino aveva gia' piu' volte udito parlare delle sacerdotesse, non ne aveva mai veduta una prima d'ora, ma aveva sentito parlare i cavalieri, era convinto che loro avrebbero potuto forse dargli un piccolo aiuto. Inutile tornare in Magione e contagiare mezza congrega, avrebbe suscitato le ire del papa'. Meglio risolvere la cosa da solo, senza coinvolgere nessuno.>>
ELOY_ >> In realta' il papa' Fabrox, all'insaputa di Eloy, sapeva gia' tutto ed era sulle sue tracce, tralasciando altre questioni, per cercare dove il figliolo contagiato fosse finito.>>
ELOY_ >> L'altra sacerdotessa, Inwe, lo saluta e gli si avvicina, egli saluta alla maniera dei Cavalieri, anche se Cavaliere non e', �Sid et Honor Vobis�, scimmiottando malamente l'inchino ed il tradizionale saluto con il pugno destro al petto, sorride di rimando, �Non sto affatto bene, Milady�, >>
ELOY_ >> segue un colpo di tosse ed una risata prolungata che lo lascia senza fiato e cade con un ginocchio a terra, sempre sostenendosi con un braccio ad una vicina colonna.
HAGALL { Nicchie . FU } � { Ascolta entrambi e ad entrambi risponde, con ordine. Sa quanto sia importante il momento che sta vivendo ora Inwe ed è felice di poterlo condividere con lei. Così le sussurra } Non hai lasciato la tua stanza per tutto il giorno, è li che hai ingabbiato la tua euforia? { una domanda bizzarra, ma che precede un suggerimento tutt�altro che >>
HAGALL casuale } Quando sei euforica dovresti correre, danzare, gridare! { mentre lo dice, sorride, mostrandole che non la sta affatto rimproverando } Sii sempre te stessa, mi raccomando. La Dea non ti vuole composta e compita come una monaca del Cristo Bianco. { detto questo, torna a guardare il ragazzo. Ora che lo vede meglio, si accorge che è soltanto un >>
HAGALL bambino. } Va�, so che Haynes non ha contagiato sua madre dopo che Roseline è guarita. Tu sei immune. { lei, però, non lo è. Ma non per questo scappa. } Hai fatto bene a venire al Tempio. Come ti chiami? { cerca di usare un tono rassicurante. Il suo istinto materno è ancora abbastanza imperante giacchè non può sfogarlo con Eihwaz. } Chi si occupa di te? { è >>
HAGALL un modo come un altro per domandargli dove sono i suoi genitori o chi ne fa le veci, ma non la stupirebbe sentire che è un orfano. Ve ne sono così tanti in queste terre. Mentre aspetta la sua risposta si avvicina alla porta della sala visite per aprirla. Nota poi il saluto del bambino, riconoscendolo come quello dei Cavalieri di Avalon. } Inwe, fallo stendere in uno dei letti { >>
HAGALL dice alla Sacerdotessa tenendosi sempre ad una distanza di circa una decina di metri da loro }
INWE [Navata centrale] S'avvicina al ragazzo, ma fa in tempo ad ascoltare il consiglio della Somma: non le risponde a parole, ma le sorride, consapevole della verità di ciò che dice. Deve trovare una sana via di mezzo fra l'essere sé stessa e la paura di comportarsi in maniera sconveniente. Sembra andare da un estremo all'altro: prima, nei boschi, era totalmente libera di dar sfogo all'istinto, >>
INWE senza bisogno di alcuna convenzione sociale; oggi, al Tempio, non riesce a fare altro che soffocare quello stesso istinto che prima imperava. Ci sarà molto da lavorare. S'avvicina al bambino, dunque, e man mano che Eloy racconta le sue condizioni, nella mezzosangue si fa strada la consapevolezza della correttezza del sospetto che sia lei che Hagall hanno avuto. Deve essere proprio il ragazzo >>
INWE di cui le ha parlato l'Ondina, involontariamente contagiato dalla fata. Lo ascolta raccontare, immobile, sin quando, debilitato dalle risa e dalla tosse, non cade a terra: scatterebbe verso di lui protendendo il braccio per sostenerlo, andando a passarglielo dietro la schiena e fermando la mano all'altezza dell'ascella, così da poterlo sorreggere. Non sembra essere troppo pesante, e, >>
INWE e, nonostante lei non sia decisamente un Ercole, forse riuscirebbe a trasportarlo di peso sino alla sala visite, se non riuscisse ad avanzare. �Riesci a camminare?� domanderebbe al giovane cavaliere, alzando gli occhi verso la porta aperta da Hagall. Anche se la risposta fosse affermativa, come spera, non ne lascerebbe il fianco, preoccupata che possa cadere nuovamente, e lo accompagnerebbe >>
INWE lungo la breve distanza che li separa dalla sala visite. Lo lascerebbe solo in prossimità del primo letto disponibile, pulito ed ordinato come tutto ciò che capita a tiro di Rois.
ELOY_ [Navata Tempio] Le due sacerdotesse per qualche istante parlano fra di loro, non capisce bene a che riguardo, ma ode distintamente le due facili domande che gli vengono rivolte. �Mi chiamo Eloy, vivo con mio padre Sir Fabrox, mia madre si chiama Lady Exaura ed e' lontana da Avalon�. Ha imparato che non sempre e' opportuno dire che vive alla Magione dei Cavalieri, a meno che non venga >>
ELOY_ >> richiesto espressamente e da una persona fidata. Gli occhi azzurri del ragazzino osservano da vicino, prima Hagall e poi Inwe, memorizzando la loro fisionomia, le movenze ed il timbro di voce. E' evidente che anche le sacerdotesse abbiano una loro gerarchia, ci siano coloro che danno ordini e coloro che obbediscono... chissa' se anche loro hanno una tavola rotonda per fare le riunioni. >>
ELOY_ >> Mentre le sacerdotesse parlano fra loro si distrae focalizzando la sua attenzione sui dettagli del Tempio, sugli oggetti sacri e su cio' che luccica per la luce lunare. Inwe lo sostiene, offrendogli ulteriore appoggio prima che un ulteriore attacco lo faccia stramazzare sul pavimento, quindi prontamente lascia la colonna appoggiandosi a lei con entrambe le braccia.>>
ELOY_ >> L'altra sacerdotessa, Hagall, non si avvicina, ma egli su questo particolare non si pone domande, prioritario raggiungere il letto da loro promesso e stare al sicuro, con una razione di cibo magari diversa dalle tanto apprezzate mele sacre del cortile. Si lascia condurre ove sara' indicato, cercando di agevolare il trasferimento, e' evidente che questo sia un luogo sicuro dove il caso >>
ELOY_ >>possa essere risolto. Tira un sospiro liberatorio e si avvia verso la branda, sostenuto da Lady Inwe. �Vi ringrazio, Milady� rivolgendosi ad ella.
...
HAGALL poteri riescono a contrastare questo morbo, dunque dovrete rallentarlo. Io scriverò a lady Edave per sapere se ha la cura. { scuote il capo biondo, facendo oscillare le numerose piccole treccine. Questa non ci voleva. Credeva che la malattia fosse stata debellata. }
INWE [Sala visite] Aiuta Eloy a sedere sul letto, sorridendogli in silenzio quando quello la ringrazia e passando una mano, tanto rapida e tanto leggera da poter essere tranquillamente non percepita, sulla spalla del ragazzo. Sa cosa sta passando perché l'ha vissuto sulla propria pelle, ed il fatto che sia così giovane non fa che aumentare la sensazione di vicinanza. �Puoi stare tranquillo, ora, >>
INWE sei in buone mani.� Buone mani, sì, ottime mani vuote, perché le pasticche sono terminate. �Che la Madre ti protegga� Rois è già sulla porta, pronta come sempre ad aiutare, ed è a lei che lo affida, tornando nella navata centrale. Hagall è ancora lì, e la Sacerdotessa la raggiunge a passi svelti, con l'intento di chiedere indicazioni: come dovranno muoversi con lui, ora che non hanno più >>
INWE più pastiglie? Non fa in tempo a chiedere che la risposta è già formulata dalla Somma, ed in silenzio l'ascolta. Si sforza di mantenere il viso fermo, nonostante il pensiero dell'allontanamento della Stella dell'Alba la faccia vacillare. Annuisce, prima di parlare con voce ferma. �Domattina cercherò Arshal ed Elysiane, e riusciremo ad inventarci qualcosa.� Loro, almeno, visto che lei non ha >>
INWE la più pallida idea di dove iniziare, non essendo mai stata tramite del potere della Madre. �Speriamo che sulla terraferma abbiano avuto più fortuna di noi� commenta quindi a bassa voce, per una volta senza soffermarsi a pensare ai rapporti incrinati fra Avalon e Barrington.
ELOY_ [branda] Mentre si appresta a raggiungere la branda sussurra un �Grazie Milady� rivolto ad Hagall, ma chinato in avanti con qualche difficolta' sara' udito da quest'ultima mentre forse Inwe lo scambiera' per un rinnovato ringraziamento nei suoi confronti. Finalmente trova relax sulla branda, aiutato dalla sacerdotessa che non manca di rincuorarlo nuovamente. >>
ELOY_ >> Annuisce e sorride, e' riuscito a risolvere il caso da solo, forse nessuno lo accusera' di essere un combinaguai. Ha anche imparato che se si e' educati e se si chiede alle persone giuste, le persone sono buone e gentili. Da loro non c'e' nulla da temere, non sono come certe creature della foresta che possono fare domande strane o combinare >>
ELOY_ >> qualche strano scherzetto. Non si sono offese con le risate, ma hanno capito al volo la situazione. Sicuramente saranno anche in grado di trovare un rimedio, come hanno piu' volte promesso. Stanco e spossato, convinto anche dalla comodita' della branda, rispetto al duro pavimento su cui ha precedentemente pernottato innanzi al Tempio. >>
ELOY_ >> Chiude gli occhi e cerca di rilassarsi, raccogliendo ed ordinando i ricordi di quell'incontro. Morfeo in breve gli concede un profondo sonno rigenerante. // (tiro un dado sulla qualita' del sonno: da 1 a 100) >>
ELOY_ ha ottenuto: 87
ELOY_ >> Il ragazzino sorride beatamente come un angioletto e chiude gli occhi sotto il cielo stellato. // exit
Mittente Inviata Il Alle Ore
HAGALL 28/01/2015 00:29:59 | Mostra/Nascondi Testo
Fabrox, vostro figlio Eloy è stato contagiato dal morbo che affligge le due terre. Ci occuperemo di lui e vi terrò costantemente informato, ma non venite perchè la cura è rara e potrebbe esserci per uno ma non per due contagiati. Hagall Somma Stella del Tempio
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quarta parte
KRYSLIIN il mondo per morire. Cadere ai tuoi piedi. Per questo motivo ispiri dalle narici. Controlli con lunghe occhiate i corridoi dai quali Isolde potrebbe arrivare.
NIXI (stanza ospiti->sala circolare) Con un lieve rumore la porta della stanza per gli ospiti che le è stata assegnata si è chiusa alle sue spalle qualche minuto prima. Ora percorre lo scuro corridoio che da lì porta alla sala circolare, il cuore del tempio stesso. Luoghi un tempo noti si aprono davanti a lei eppure la donna non può fare a meno di percepire qualcosa di diverso, che sfugge alla >>>
NIXI comprensione. Forse è soltanto l'effetto di un lungo periodo di lontananza, in fondo. Stasera indossa un abito nei toni del marrone in semplice lana, stretto in vita da una cintura priva di decorazioni. E' un abbigliamento degno di una donna di umili origini, non certo di una dama o qualcuno di importante. Evita con molta cura di indossare colori che si avvicinino a quelli della >>>>
NIXI Triade. Solo la stella bianca sbiadita sulla sua fronte può ricondurla alle Sacerdotesse che lì dimorano. I capelli castani sono raccolti in una treccia che pende pesantemente lungo la sua schiena. Sul suo volto vi sono occhiaie scure e l'espressione è stanca, afflitta. Qui ad Avalon vi sono stati il lutto e la pena ad aspettarla al suo ritorno. Giunge nella sala circolare infine. I suoi >>>
NIXI passi non sono così silenziosi da celare il suo arrivo, tuttavia ancora non si accorge della presenza di Krysliin. Non riesce a percerpirla o forse non vuole farlo inconsciamente, ma non sta a lei saperlo al momento.
ISOLDE - [Ingresso Tempio] ha lavorato tutto il giorno e ha studiato e pensato alla lezione del giorno prima e non si è resa conto del passare del tempo fino all'imbrunire, si è preparata di corsa, lavata cambiata la veste verde delle iniziate, i capelli sono sciolti e lei li lega con un nastro verde mentre si reca all'appuntamento con Krysliin, e di corsa entra anche nel tempio fermandosi a guardare>>
ISOLDE verso l'altare per individuare la giovane iniziata che per lei è più una sorella e un'amica, dopo la malattia si sono incontrate poco e finalmente stasera la vedrà, è contenta e vuole raccontarle tante cose anche se quello non è il luogo giusto ma almeno potrà parlarle e sapere come stà, ferma sull'ingresso sente dei passi ma non si gira a guardare chi può essere, continua a scrutare nella>>
ISOLDE penombra del luogo per individuare la figura di Krysliin e infine la vede fa un lungo respiro di sollievo e si reca verso di lei e verso la statua di Arianrhod con calma anche perchè li dentro lei si sente sicura e serena, anche se l'inquietudine si assopisce soltanto ma non sparisce. arrivata vicino alla giovane iniziata si schiarsce la voce per farsi sentire e intanto anche i passi si >>
ISOLDE sono fermati dietro di lei.
ELOY_ [lettino degenze] In disparte, celato dalle ombre delle pilastrate del Tempio, il ragazzino dagli occhi azzurri continua a dormire, stressato per la malattia, nonostante le iniziali cure ricevute... ha mangiato, ha bevuto in abbondanza, ma ancora deve riposare. Cio' che lo consola e' l'accoglienza che le sacerdotesse gli hanno concesso, i loro gesti amorevoli i loro sorrisi >>
ELOY_ Cosi' le folli risate, tipiche della malattia si sono tramutate in qualche colpo di tosse e un male intenso alle costole e polmoni... di certo la permanenza nel Tempio Sacro e le mele di cui si e' cibato hanno recato notevole sollievo. Egli ricade all'indietro sulla sua branda, gli occhioni del ragazzino osservano il cielo, stellato, bellissimo che fa da volta al Tempio di Avalon.
KRYSLIIN | . Nicchia Arianrhod . | Sei vestita di Bianco. Sulla tua fronte campeggia una bianca stelle, come fiocco di neve decora l'aria tra la pelle della fronte e dona un chiarore mai visto sul tuo viso. Sei una sacerdotessa dell'Alba. A metà. Sembrerebbe uno scherzo. Un crudele scherzo di una bambina che si diverte a tastare quanto sia temprata la pazienza. La fede più cieca e la >>
KRYSLIIN Disperazione mista alla Speranza. Hai abbandonato il verde dell'iniziate questo è l'unico elemento certo. Poi passerai al Rosso del Meriggio ed infine al Nero del Vespro. E' una Ruota. Tu sarai in grado di percorrerla tutta. E' una solida affermazione. Se è questo che chiede a te la Dea, allora ti farai sempre più umile, sempre più schernita. Perché nelle prove della Dea non conta >>>
KRYSLIIN dignità. Conta la sopportazione delle carni e delle anime. E mentre questi pensieri scorrono come ceneri volanti e sparse� arrivano. Isolde dalla Navata centrale. L'occhio però è attento a rivelare anche la presenza di Nixi. Le richiami entrambe. Se è una lezione quella ti è stata richiesta di tenere al cospetto della Bambina, sarà testimone vivente la stessa Nixi. ''Sacrum>>
KRYSLIIN Aveas� venite qui, al cospetto della vergine.'' la voce ne nasce amorevole. Muore e si spegne rimbalzando in un lago di nero. Il bianco è purezza. Ma paradossalmente sei preparata a cadere tra il Fuoco e poi nel Nero.
NIXI (nicchia di Arianrhod) E' il profumo delle erbe bruciate e degli incensi ad accogliere il suo arrivo nella sala circolare. Inspira profondamente, sperando che quella sensazione abbia il potere di rilassarla per qualche attimo. Il luogo è piuttosto buio, del resto sono le ombre della Velata a dominare a quest'ora del giorno. Tuttavia non le sfugge una figura in movimento che attraversa >>>
NIXI praticamente di corsa la navata centrale. Non riesce a riconoscerla, però seguendola con lo sguardo riesce a notare che vi è anche un'altra persona vicino alla nicchia della Vergine, il luogo più luminoso di tutta la sala. E' la voce di Krysliin che la chiama, invintandola ad avvicinarsi alla statua del Volto che un tempo l'aveva chiamata a sè. Non si fa aspettare quindi, riprendendo a >>>>
NIXI camminare in direzione delle altre due donne. ''Dia abar'' saluta utilizzando la formula nordica. Un mezzo sorriso si apre sul suo viso, in netto contrasto con le occhiaie e gli occhi spenti. Lo sguardo corre su Isolde. ''E' un piacere incontrarvi, Piccola Luce'' le dice ''Io sono Nixi'' non dice nient'altro su di sè, come se non vi fosse effettivamente null'altro di lei al momento. Osserva >>>
NIXI l'Iniziata con uno sguardo vacuo, la vista del verde rievoca fin troppe memorie. ''Sto disturbando qualcosa?'' chiede rivolta alla Sacerdotessa. E' ritrosa come non lo è mai stata in passato.
ELOY_ [branda] Le palpebre si chiudono, il fresco della notte vince la voglia di star sveglio, di fare un giretto nel tempio, anche perche' egli e' consapevole che persino le sacerdotesse possano essere da lui contagiate... e sa gia' come Hyade cosi' facilmente abbia potuto trasmettergli il morbo >>
ELOY_ >> Anche per questo egli si e' rigugiato nel tempio, per evitare guai in Magione, chissa' che guai sarebbero successi se fosse ritornato a casa. E' valsa la pena aver vagato per giorni da solo, senza incontrare anima viva.
ISOLDE Nicchia Arianrodh] si avvicina a Krysliin vestita di bianco che sembra quasi emanare luce propria le sorride '' sacrum aveas '' risponde sperando di non aver sbagliato, ma a lei può chiedere senza vergogna e senza paura, la osserva e cerca di immaginare se stessa vestita di bianco, ma non riesce così si concentra su Krysliin forse è troppo presto pensa, La Dea non le ha ancora mostrato che >>
ISOLDE strada prendere e a chi vuole che sia votata la sua vita, scuote la testa e sente anche l'altra donna, si gira verso di lei e le sorride annuendo col capo '' io sono Isolde '' risponde e nota le sue vesti '' siete un'ospite?'' ma dall'espressione di Krysliin le sembra di no, le guarda entrambe e poi guarda verso l'altare verso la vergine fanciulla illuminata si rivolge a Krysliin '' dovete >>
ISOLDE comunicarmi qualcosa?'' Guarda anche le altre due immagini pensando ai fiori che possono rappresentarle infine la sua attenzione torna alle altre due donne.
KRYSLIIN | . Nicchia Arianrhod . | Dov'è l'Alba? Dov'è la Consolazione? Le voci di questa casa si accendono e si spengono troppo presto, muoiono le Sacerdotesse, si staccano come fili di capelli da una vecchia che non ha curato e mai nutrito. Hai un officio da adempiere questa notte e sarà proprio Isolde che imparerà ancora a riempire il calice della Bianca. Osservi Nixi >>>
KRYSLIIN pensi che lei sarà la tua immagine riflessa, per Isolde una nota in più. Accenni un saluto per entrambe, ma i tuoi scrutano maggiormente quelli di Isolde, a cui sei molto affezionata, ma questa notte sei Luce di parole per lei. ''Isolde, non ti appartiene ancora il saluto della Vergine, Sacrum Aveas è il saluto delle sacerdotesse devota al Volto di Arianrhod.'' le spieghi>>
KRYSLIIN certa che lei comprenderà questa piccola correzione, che non è dovuta affatto a negligenza ma ad una più profonda appartenenza ad uno dei Tre Volti. Cerchi di guardare anche Nixi, provando a coinvolgerla in quello che è stato il suo cammino di un tempo. Un tempo che - cambia- tutto. ''Isolde, Nixi� mi è stato chiesto dalla Stella del Meriggio di parlare del Volto dell'alba>>
KRYSLIIN ad Isolde, di spiegarle gli oggetti sacri e di rimembrare le Sue figlie� Nixi, cara Isolde, è stata una Figlia della Bianca, Io, lo sono diventata, ma non è ancora questo il Volto che mi appartiene. Non lo so. Purtroppo la mia è una prova come Nixi già era al corrente, passerò al Meriggio e poi nuovamente al Vespro, come quella che fui stata allora. '' Se fosse dolce la tua voce >>>
KRYSLIIN sembrerebbe miele, senza ombre, senza nemmeno male da incatenare a qualche parete. ''Vieni Isolde� '' più avanti la inviti proprio davanti a quella bambina, che una volta, ti tese una spada. Per uccidere. L'amore.
ELOY_ [branda - sala degenze] continua a dormire // exit
ultima parte:
ELOY_ [sala degenti] Si risveglia nuovamente il ragazzino, e' stato un sonno tranquillo, forse ha anche avuto modo di sognare, ma non ricorda piu' nulla, come nei sogni migliori. Si sente rilassato, solo che quel benessere interiore lo fa spontaneamente sorridere, dopo quella lunga malattia che l'ha decisamente spossato. Sorride tra se' ed il sorriso, non l'avesse mai fatto, si tramuta in una >>
ELOY_ >> ennesima dolorosa risata a per di fiato... Si rannicchia sulla branda mentre sente i polmoni svuotarsi e sente che rimarra' presto senza fiato, un'altra volta. Lentamente cerca di dominare nuovamente il suo corpo, ora la serenita' e' svanita, si sente nuovamente incerto, come un malato che sta lottando per debellare il suo male. La Dea pero' sembra prendersi cura della creatura, infatti >>
ELOY_ >> attirato proprio da quegli inconfondibili rumori un losco figuro, coperto in volto e che in quel momento sta aggirandosi tra le brandine, si volta verso il ragazzino. Non e' identificabile il suo volto, nemmeno le sue sembianze, tanto sembra nascosto tra il lungo lenzuolo che lo riveste completamente. ''Messer Eloy, sei per caso tu ?'' - egli scrutando tra i due buchetti del vistoso manto >>
ELOY_ >> si accorge della perplessita' e del timore che il suo abbigliamento suscita nel ragazzo e si affretta a tranquillizzarlo: ''Non temere, mi mandano le Sacerdotesse e sono qui per aiutarti, presso tutto sara' risolto, te lo prometto... Ti fidi di me ?''.
ELOY_ [branda] Se avesse avuto cattive intenzioni egli non sarebbe qui, probabile che cerchi di ridurre il rischio di contrarre il contagio, forse ha fatto la cosa giusta. ''Avvicinatevi, non vi temo... farei qualunque cosa pur di risolvere questo stato di malessere, ditemi, cosa devo fare... ho tanto pregato, pensavo di stare gia' meglio, ma sembro piu' debole oggi che il primo giorno di malattia''
ELOY_ >> visibilmente turbato egli e' pronto all'estremo sacrificio, non ha senso vivere in quella maniera, nutrito, accudito, ma pure segregato in quel luogo semibuio, comincia ad essere stanco e provato dalla situazione. Rois, questo e' il nome dell'interlocutore, gli porge un bicchiere, dell'acqua e poi un piccolo confetto, c'e' dell'unguento intorno, evidentemente del buon miele, per insaporirlo.
ELOY_ [branda] La sensazione di speranza finalmente gonfia il petto del ragazzo, gli occhioni azzurri sembrano prendere nuova vita... Forse in quel momento potrebbe guarirlo lo stesso effetto piacevole di una pastiglietta di zucchero, egli vuole e deve risolvere quella incresciosa situazione, lo vuole ora, senza se e senza ma. ''Vi ringrazio !'' - afferra il bicchiere ed attende che Rois lo colmi.>>
ELOY_ >> poi assaggia il miele che riveste la pastiglia e trangugia qualche sorsata d'acqua per accompagnarla giu' verso lo stomaco. L'effetto e' gia' immediato, il contraccolpo psicologico di aver vinto la malattia... prova a rialzarsi. //tiro dado per velocita' di ripresa (minuti necessari per riprendersi, da 1 a 100)
ELOY_ ha ottenuto: 100
ELOY_ Troppa fretta ha avuto il ragazzo, che la pillola non abbia funzionato ? Che si tratti di un banale trucchetto ? Le ginocchia vacillano, ricade pesantemente sulla branda, ma tra poco meno di due ore avra' recuperato tutte le forze, sicuramente. Ridacchia Rois, sotto all'ampio velo di lenzuola, senza far rumore, poi con voce pacata e paziente aggiunge: ''Non preoccupatevi, tra poco tempo sarete>>
ELOY_ >> nuovamente in forze, ora dovete ancora riposare... vi lascio un po' di acqua accanto, presto avrete sete, ma questo e' un buon segno, bevete a sazieta'. Ora devo andare, buon riposo, messere !''.
ELOY_ [branda - sala degenti] Inutile, sbuffa con impazienza, dovra' pazientare li' ancora per un po'... ma il peggio e' passato, tra poco potra' rientrare in magione e riabbracciare i cavalieri. Ora capisce perche' la pazienza e' cosi' importante, ci viene richiesta quando meno ce l'aspettiamo, anche quando vorremmo lasciarci le cose brutte alle spalle. Non puo' nemmeno alzarsi e visitare il Tempio.
ELOY_ >> Bisogna evitare di contagiare qualcuno, arrecando i guai che ha passato lui... Ma la Dea pone presto rimedio, chiudendo le sue palpebre per un dolce sonnellino ristoratore, nonostante i raggi del sole che lambiscono il suo viso, egli si addormenta nuovamente, intanto che la cura comincia a far effetto.
Fabrox
00sabato 21 febbraio 2015 10:48
Re:
ALIAS.ALIAS, 09/02/2015 16:22:
GDR APPROVATO, NON CREDO CI SIANO PUNTEGGI DA RIPRISTINARE, PER LE PROSSIME DUE GIOCATE IL PG SARA' PREDA DI UNA DOPPIA SENSAZIONE DI GIOIA E DEPRESSIONE.
DA METTERE ALLA ATTENZIONE DI EREBO E ALIAS.
//Richiesta:
Rimozione scritta "Affetto da Unicornite" in scheda PG
Grazie
Come richiesto, procedo...
Svolgimento ruolata 1 :
ELOY_ [Tempio - branda] Si risveglia il ragazzino, dopo l'ennesima dormita in sala degenti. Sara' l'effetto della pastiglia o forse la spossatezza della malattia, ha dormito senza interruzioni, la rimanente parte della giornata e poi tutta la notte, ora che e' mattina i raggi si insinuano tra i colonnati del tempio, cogliendo quasi all'improvviso il suo bel visetto giovanissimo.
ELOY_ Pero' uno strano senso di colpa lo pervade, e' da tempo che e' fuori dalla magione e si sente profondamente colpevole per l'accaduto. Di certo le sacerdotesse avranno avvisato del suo ritrovamento e della degenza ma nessuno si e' fatto vivo per accertarsi delle sue condizioni... Questo lo rende infinitamente triste, abbattendo fortemente il suo morale, si sente trascurato, solo e sconfitto.
ELOY_ In quella fase di adolescenza in cui pian pianino si prepara per diventare un' ometto, si lascia andare in un pianto sconsolato, rigirandosi sulla branda, e spargendo lacrime liberatorie. Forse sara' uno dei suoi ultimi pianti, tra un po' piangere non avra' piu' senso, sara' un uomo e forse diventera' un cavaliere, come il papa'. Ma ancora ragazzino, e' tempo di lasciarsi andare, abbattersi >>
ELOY_ >> e poi ridere a per di fiato, dopo nuovamente piangere e deprimersi per un nonnulla. Forse queste strane sensazioni che prova sono frutto di quella malattia, non solo della propria fase di crescita. Ma adesso la curiosita' cresce in lui, deve sapere se e' guarito oppure no, lo sapra' tra un attimo, bastera' provare ad alzarsi in piedi dalla branda, che e' stata la sua prigione degli ultimi >>
ELOY_ >> giorni. Si prepara mentalmente, si asciuga con la manica del braccio i lacrimoni che ancora persistono, poi stringe i denti ed appoggiandosi con entrambe le mani alla branda sottostante, spingendo quanto puo' con le gambe, compie uno sforzo per alzarsi, ma cosi' facendo, il suo vago tentativo di stare in piedi si trasforma in un grottesco balzo che a momenti rischia di ribaltare la lettiga.
ELOY_ ha ottenuto: 17
ELOY_ >> finisce per perdere l'equilibrio e dopo il gran salto cade giu' steso sul pavimento.
ELOY_ Ed ora ride nuovamente, come uno stupido, nota che i polmoni non gli fanno piu' male, la risata e' spontanea e senza dolori, il fiato e' tornato regolare e vigoroso, come quando scoppiava di salute. Lascia che quella risata prosegua, poi si ferma e ride di nuovo... Basta, ora di alzarsi definitivamente ed andare a far colazione, chissa' cosa gli avranno lasciato le sacerdotesse oggi ?
Svolgimento ruolata 2 :
ELOY_ [Sala degenti] Ancora un'altra notte passata li', perche' nei giorni precedenti la malattia che l'affliggeva non era stata completamente superata, anche se appariva ormai evidente che il pericolo di contagiare altre persone fosse ormai svanito. Il ragazzetto si sveglia sorridendo al raggio di sole che gli illumina il viso, a tarda mattinata, si risveglia rasserenato, e cerca di rialzarsi >>
ELOY_ >> dalla branda, ormai diventata familiare almeno quanto il suo letto in magione. (//tiro di dado per determinare la sua sensazione gradevole o sgradevole nel tirarsi in piedi)
ELOY_ ha ottenuto: 66
ELOY_ [sala degenti - branda] Ormai la lunga permanenza a letto l'ha un po' indebolito, non ha particolare difficolta' a mettersi in piedi, ma si sente indolenzito, il peso sulle caviglie, sulle ginocchia sembra infastidirlo, anche braccia e polsi risentono di torpore ed indolenzimento, come se fosse improvvisamente invecchiato di 50 anni. Questo lo obbliga a fermarsi sul posto, per valutare se >>
ELOY_ >> sia il caso di muoversi oppure rimanere ancora disteso. Ma soprattutto sprofonda in una temporanea depressione, china il capo, ripensa alle sue recenti sfortune, alla lontananza dalle persone care. Preventivamente tenuto in parziale isolamento, ora gli effetti psicologici prendono il sopravvento e sente tutta la frustrazione di quel momento, amplificandone gli effetti. L'ennesimo pianto, >>
ELOY_ >> che riga le sue guance pallide, in un viso che appare decisamente piu' ammalato e corrucciato. Quel pianto se lo gusta fino in fondo, senza ribellarsi a quel liquido sgradevole che cerca di entrargli attraverso le labbra secche, all'interno del cavo orale, forse un eccellente colluttorio, ma questo sara' tutto da dimostrare... Si convince in ogni caso che rimanere in piedi e' meglio che >>
ELOY_ >> rimanere ulteriormente distesi a far nulla, a poco a poco infatti l'indolenzimento delle giunture si allevia. Dopotutto e' in un Tempio Sacro, la Dea lo osserva, si prende cura della sua creatura, lo accarezza con le sue mani invisibili, mitiga i suoi pensieri negativi, benda il malore che prova la sua anima, quel cielo blu magnifico e soleggiato, a poco a poco riporta nelle sue vene la >>
ELOY_ >> giusta vitalita', il giusto ottimismo, ed e' ora di colazione, gli e' persino tornato un po' di appetito, consentendogli di assaggiare una ricca e varia portata di frutta, latte appena munto e qualche biscotto, appoggiato da un'inserviente poco tempo prima. Non ce la fa ancora a sorridere, ma il cuore si scalda al solo pensiero di assaggiare qualcosa, inumidire la bocca e la gola seccate.
ELOY_ [sala degenti] In particolare viene attratto da un'ananas, frutto mai visto prima, che e' sul vassoio, in parte affettato, in parte ancora da tagliare. Lui lo osserva, curioso, il ciuffo verde carnoso, attaccato a quella testa lasciata a meta', separando il frutto e guardandolo come se fosse una persona, quelle scaglie sembrano cosi' dure al tocco, somigliano quasi ad una corazza borchiata. >>
ELOY_ >> la mano va poi ad afferrare una fetta dorata, com'e' scivolosa, chissa' che gusto ha... Sferra un morso, sull'estremita' di quello strano disco, in parte indurito, in parte molle e gustoso, mastica e sente il sapore dolce ed il succo gli invade subito i sensi, svuotandolo da ogni pensiero negativo e pessimista. Prosegue a divorare, con calma, un pezzo alla volta cio' che ha davanti. >>
ELOY_ >> Alla fine e' talmente rimpinzato di liquidi zuccherini che perde la voglia di bere latte e mangiar biscotti, li lascia li', per il prossimo degente in grado di servirsi in maniera autonoma.
ELOY_ >> sbuffa infastidito da un pezzo d'ananas che gli e' rimasto pinzato tra i denti, rimane cinque minuti buoni a toglierselo, ed un ultimo sbuffo di sollievo per esserselo finalmente levato di torno. Ora sara' il caso di ringraziare le sacerdotesse per le cure ricevute, lascia loro una missiva, diretta a Lady Hagall, trova poco distante una penna, un calamaio ed una pergamena. La scrive con >>
ELOY_ >> tratto ancora un po' incerto e tremolante, dovuta all'eta' giovane e soprattutto all'incertezza nel trovare le parole giuste. Infine si firma e ringrazia ancora per le cure ricevute, sperando di poter presto portare i ringraziamenti di persona e magari scegliere un bel regalo floreale per la sacerdotessa che e' stata cosi' disponibile e generosa. Ora si sente sufficientemente in forze per >>
ELOY_ >> tornare alla Magione. Partira' tra pochissimo, a piedi, conosce bene la strada.
ELOY_ - ''Gentilissima Lady Hagall, io vi ringrazio per avermi ospitato presso il tempio. Ora mi sento meglio e tra poco mi rechero' alla Magione dei Cavalieri. Spero di rivedervi presto per potervi ringraziare di persona e se vorrete vi daro' un bacio e dei fiori. Buona giornata, ancora grazie, Eloy''