Forse non ci si aspetterebbe mai che il teatro fosse arrivato nell’antico Egitto; eppure ciò è stato possibile grazie ai Greci. Infatti, leggendo un saggio sul teatro popolare inglese, mi sono imbattuto proprio in questa notizia. L’ho appreso leggendo il primo capitolo, relativo al mimo, in cui si parla del ruolo del buffone, il cui compito principale consisteva nel parlare, ma a volte cantava anche, e talvolta esprimeva anche pensieri profondi; i suoi ruoli drammatici sono bene espressi nella rappresentazione, oppure nella trattazione seria, in cui lui interpreta il ruolo principale.
Proprio un mimo è il frammento in questione, dal nome
Charition, in cui queste caratteristiche sono evidenti. Questo frammento, si trova all’interno del Papiro 413, rinvenuto ad Ossirinco, ed è stato elaborato sulla base dell’
Ifigenia in Tauride, ma la scena si svolge in India. Il manoscritto è incompleto, e non ha titolo (il titolo che gli è stato attribuito deriva dal nome del personaggio principale); all’interno di questo sono contenute delle indicazioni, che forse sono istruzioni per suonare gli strumenti. In questo mimo compaiono personaggi indiani che parlano indiano. È stato dimostrato scientificamente dal Dr. E. Hultzsch, che il linguaggio parlato dai personaggi del frammento parlassero un’antica forma di Kannada. Sulla teoria della lingua parlata in questo manoscritto ci sono state diverse diatribe, ma alla fine, con la scoperta di un’iscrizione contenente dei caratteri Kannada antecedenti a quelli descritti da Hulztsch, le sue teorie sull’evoluzione del linguaggio hanno trovato conferma.
Se volete leggere uno stralcio di questo mimo (in inglese), cliccate
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