Jack lo squartatore: gli indiziati
Nel corso degli anni il dito è stato puntato su innumerevoli presunti Jack lo squartatore. Alcune tesi sono cadute immediatamente (come quelle volte ad accusare gli scrittori Oscar Wilde, considerato alla stregua di un criminale per la sua omosessualità, e Lewis Carrol, sospetto pedofilo), altre continuano ad affascinare gli appassionati del caso e i mezzi di comunicazione. All’epoca, la polizia puntò molte attenzioni su chirurghi e macellai, a causa delle meticolose mutilazioni subite da alcuni corpi, ed era anche montato un caso di intolleranza religiosa, con tanto di «rumori», testimoni e scritte sui muri che invitavano la polizia a setacciare le case degli ebrei londinesi.
IL COMPLOTTO REALE – La tesi più affascinante prende il nome di «complotto reale». L’assassino avrebbe eliminato tutte le testimoni di un matrimonio segreto con rito cattolico tra il principe ereditario Albert Victor e una prostituta, da cui sarebbe anche nato un figlio. Tra i sospettati di essere Jack lo squartatore il principe stesso, morto a 28 anni per un male misterioso (forse sifilide), sir John William, ostetrico di corte di cui parla il suo discendente Tony nel libro «Uncle Jack» (vedi articolo), e sir William Withey Gull, medico personale della regina Vittoria. Per la cronaca, è la tesi abbracciata nel celebre film «Jack lo squartatore», con Johnny Depp nel ruolo di un poliziotto impegnato nel caso.
IL PITTORE MISOGINO – La celebre scrittrice Patricia Cornwell si è dedicata con passione al mistero di Jack lo squartatore, lavorando per un anno su documenti che hanno portato alla stesura di «Ritratto di un assassino – Jack lo squartatore, caso chiuso» (2002). In esso, la giallista identifica l’assassino seriale nel pittore di origine tedesca Walter Sickert, nella cui arte individua le prove di un’immensa misoginia e nelle cui lettere ritiene di aver identificato una grafia simile a quella delle missive attribuite a Jack lo squartatore.
GLI ALTRI – Sono decine le altre persone sospettate di essere Jack lo squartatore. Possiamo citare il dottor Thomas Neill Cream, accusato di praticare aborti clandestini e riparato per questo negli Usa; l’avvocato Montague John Druitt, suicidatosi o «suicidato» poco dopo la morte della «quinta canonica». Una volta morto lui, nessuna assassinio di una prostituta può essere ricondotto alla mano di Jack lo squartatore; infine, Severin Antoniovich, apprendista chirurgo e poi barbiere (in un’epoca in cui i barbieri erano anche dentisti e «curanderi»), condannato a morte per aver avvelenato ben tre mogli.
Fonte Corriere.it