"Svelerò l'identità di Jack lo Squartatore!"

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LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:23

BRISBANE (AUSTRALIA) – L’annuncio è di quelli capaci di far rizzare i capelli agli appassionati di crimini irrisolti, in particolare ai cosiddetti «ripperologists» («squartatorologi»), gli appassionati al caso di Jack lo squartatore, forse il più celebre mistero insoluto della cronaca nera mondiale. Ian Findlay, ricercatore dell’Università Griffith del Queensland, in Australia, ha rivelato all’agenzia australiana Aap di poter applicare un metodo di sua elaborazione, chiamato «Identità da tracce cellulari», per ricostruire il Dna del più famoso assassino seriale della storia, Jack lo squartatore appunto, basandosi sulle tracce di saliva lasciate sui francobolli e sulle buste utilizzate dall’assassino per spedire lettere beffarde a Scotland Yard.

Fonte Corriere.it
LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:24
IL METODO


La tecnica elaborata dal professor Findlay è il frutto di ricerche partite attraverso un lavoro di squadra nel 1994; lo scopo era quello di fornire alla polizia nuovi strumenti per la risoluzione di complessi casi poveri di indizi. Il metodo è «pronto all’uso» da circa un mese ed è già stato utilizzato dalla polizia australiana in una serie di casi rimasti precedentemente irrisolti. Il metodo «Identità da tracce cellulari» è in grado di ricostruire il Dna di una persona a partire da una singola cellula e può anche essere applicato a materiale organico «datato», fino a un massimo di 160 anni. La tecnica richiede circa una settimana per ottenere il risultato cercato.

LA VOGLIA DI VERITA’ – Findlay ha pensato bene di lanciare l’indagine più clamorosa di tutte: ricostruire il Dna di Jack lo squartatore. Gli archivi della polizia inglese contengono centinaia di lettere firmate dal celebre assassino con l’altrettanto famoso pseudonimo, tutte provviste di buste e francobolli da cui si potrebbe reperire la saliva del mittente, che all’epoca tutto poteva immaginare, meno che un giorno la scienza avrebbe potuto determinarne il codice genetico (concetto peraltro sconosciuto all’epoca in cui Jack terrorizzava l’East End londinese). Il problema sta proprio nell’autenticità di tali lettere (circa 600), per lopiù ritenute opera di mitomani. Le uniche tre lettere considerata autentiche in maniera altamente probabile sparirono quasi subito dagli archivi di Scotland Yard, probabilmente rubate proprio da poliziotti per fini di collezionismo (ne esistono solo fotografie d’epoca). Findlay ha fatto appello proprio ai collezionisti, oltre che ovviamente alla polizia inglese, per reperire materiale da esaminare, e ha annunciato che proprio un collezionista gli ha inviato una ciocca di capelli che si ritiene appartenuta a Catherine Eddowes, uccisa e mutilata da Jack lo squartatore il 30 settembre 1888.

Fonte Corriere.it
LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:25
IL VOLTO DELL’ASSASSINO
Anche qualora si giungesse a ricostruire il Dna dell’assassino seriale, dargli un volto non sarebbe cosa semplice. Findlay ha dichiarato che occorrerebbe la collaborazione dei discendenti dei personaggi sospettati in maniera più verosimile di essere Jack lo squartatore, che dovrebbero fornire il proprio Dna per compararlo a quello del presunto criminale. Uno di loro, Tony Williams, potrebbe essere più che collaborativi in tal senso, visto che nel 2005 ha pubblicato un libro, «Uncle Jack» («Zio Jack»), in cui accusa un suo avo, sir John Williams, amico della regina Vittoria e ostetrico di sua figlia, di essere il famoso ammazzaprostitute. Williams, per avvalorare la sua tesi, ha pubblicato stralci del diario del parente, in cui emerge che tutte le vittime di Jack lo squartatore erano entrate in contatto con John Williams; il suo discendente ritiene che gli omicidi e soprattutto le mutilazioni inferte alle vittime fossero dovuti ad «attività di ricerca scientifica» sulle cause dell’infertilità. Ma se Tony Williams ha dimostrato di voler cercare la verità a tutti i costi, anche a prezzo di scoprire di discendere da un efferato assassino, gli altri parenti dei sospetti potrebbero non aiutare Findlay nella sua ricerca. Tra gli altri, figura infatti perfino un membro della famiglia reale inglese, il principe Albert Victor, figlio di Edoardo VII: ma ve l’immaginate la regina Elisabetta che aiuta Findlay a scoprire che Jack lo squartatore era suo parente?

Fonte Corriere.it
LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:26


La copertina di un numero della rivista vittoriana «Puck», che ironizza sulle difficoltà della polizia di dare un volto al colpevole.
LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:27
La lettera «Dear Boss»
LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:28
La cartolina postale «Saucy Jack»
LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:29
La lettera «From Hell»
LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:29


Il principe Victor Albert, figlio della regina Vittoria, al centro della tesi del «complotto reale»
LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:30


Sir William Withey Gull, medico personale della regina Vittoria, presunto Jack lo squartatore nell'ambito del «complotto reale»
LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:30


Sir John Williams, ostetrico di corte, altro presunto Jack lo squartatore nell'ambito del «complotto reale»
LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:31


Il pittore Walter Sickert, per la scrittrice Patricia Cornwell è lui Jack lo squartatore
LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:32


Montague John Druitt, avvocato, suicidatosi o «suicidato» poco dopo la morte della «quinta canonica». Una volta morto lui, nessuna assassinio di una prostituta può essere ricondotto alla mano di Jack lo squartatore

LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:33
Jack lo squartatore: i luoghi e le vittime
Jack lo squartatore non è certo il primo, ma è forse il più celebre assassino seriale di tutti i tempi, anche in virtù del mistero che circonda la sua mai svelata identità. La sua storia ha stimolato la fantasia di giornalisti, romanzieri e sceneggiatori cinematografici. Il suo pseudonimo nacque grazie a una lettera firmata «Jack lo squartatore» spedita alla Central News Agency di Londra da una persona che dichiarava di essere l’assassino che nel 1888 terrorizzava l’East End della capitale inglese: la stampa popolare dell’epoca lo rese celebre immediatamente con tale raccapricciante nomignolo.

I LUOGHI – Jack lo squartatore colpiva principalmente nel povero quartiere di Whitechapel, nell’East End londinese, nei fine settimana o di venerdì, di notte e in zone appartate. Uccideva esclusivamente prostitute e generò immediatamente casi di emulazione: delle diciotto meretrici uccise tra il 1888 e il 1891, solo cinque, dette «le cinque canoniche», tutte sgozzate nel 1888, vengono ritenute attribuibili al «vero» Jack lo squartatore.

LE VITTIME – Le «cinque canoniche» rispondono al nome di Mary Ann Nichols, uccisa venerdì 31 agosto 1888; Annie Chapman, uccisa sabato 8 settembre 1888 – il suo utero fu asportato; Elizabeth Stride, uccisa domenica 30 settembre 1888; Catherine Eddowes, unica vittima uccisa nella City, anch’ella ammazzata il 30 settembre 1888 – l’assassino le esportò un rene e l’utero e ne sfigurò il volto; Mary Jane Kelly, uccisa venerdì 9 novembre 1888 – il suo cuore non fu mai ritrovato e altre viscere furono asportate e reimpiantate nella posizione originaria.

Fonte Corriere.it
LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:34
Jack lo squartatore: le lettere
Nel periodo in cui Jack lo squartatore colpiva le prostitute dell’East End, Scotland Yard ricevette migliaia di lettere di persone che asserivano di conoscere l’identità dell’assassino, tutte rivelatesi cartaccia. Inoltre, la polizia inglese ricevette circa 600 lettere il cui mittente si spacciava per Jack lo squartatore stesso. Di queste, tre vengono ritenute attendibili e sono tutte scomparse dagli archivi (alimentando le tesi dell’«assassino eccellente» e del conseguente insabbiamento del caso); ne rimangono solo le fotografie. Tutte sono scritte con inchiostro rosso e presentano grafie somiglianti. Ognuna ha ricevuto un nome derivante da un’espressione contenuta nel testo.

LA LETTERA «DEAR BOSS» - Datata 25 settembre 1888, fu timbrata e ricevuta il giorno 27. Inizialmente ritenuta l’opera di un mitomane, fu poi considerata autentica perché in essa Jack lo squartatore prometteva di tagliare un lobo alla futura vittima, cosa che avvenne quando il 30 settembre fu uccisa Catherine Eddowes. Nella lettera, l’assassino afferma: «Adoro il mio lavoro e voglio ricominciare». Si conclude con un beffardo «Sinceramente vostro, Jack lo squartatore».

LA CARTOLINA POSTALE «SAUCY JACK» - Anch’essa firmata con lo pseudonimo dell’assassino, fu timbrata e ricevuta il 1 ottobre. In essa si allude a un duplice omicidio ravvicinato, fatto collegabile all’assassinio di Elizabeth Stride e Catherine Eddowes 24 ore prima. Non è stato tuttavia possibile dimostrare che la lettera fosse stata scritta prima del duplice assassinio.

LA LETTERA «FROM HELL» - Scritta con una grafia più «tormentata» rispetto alle altre due, fu timbrata il 15 ottobre e ricevuta il giorno dopo. Era accompagnata da una scatoletta contenente un pezzo di rene conservato nell’alcol, e a Catherine Eddowes era stato rimosso proprio un rene. E’ considerata la lettera plausibilmente più autentica delle tre, ma sia essa che il frammento di rene scomparvero dagli archivi. In essa Jack lo squartatore non si firma, ma sarcasticamente invita il commissario Lusk, destinatario di lettera e scatoletta, a «prender(lo), se ce la fa».

Fonte Corriere.it
LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:34
Jack lo squartatore: gli indiziati
Nel corso degli anni il dito è stato puntato su innumerevoli presunti Jack lo squartatore. Alcune tesi sono cadute immediatamente (come quelle volte ad accusare gli scrittori Oscar Wilde, considerato alla stregua di un criminale per la sua omosessualità, e Lewis Carrol, sospetto pedofilo), altre continuano ad affascinare gli appassionati del caso e i mezzi di comunicazione. All’epoca, la polizia puntò molte attenzioni su chirurghi e macellai, a causa delle meticolose mutilazioni subite da alcuni corpi, ed era anche montato un caso di intolleranza religiosa, con tanto di «rumori», testimoni e scritte sui muri che invitavano la polizia a setacciare le case degli ebrei londinesi.

IL COMPLOTTO REALE – La tesi più affascinante prende il nome di «complotto reale». L’assassino avrebbe eliminato tutte le testimoni di un matrimonio segreto con rito cattolico tra il principe ereditario Albert Victor e una prostituta, da cui sarebbe anche nato un figlio. Tra i sospettati di essere Jack lo squartatore il principe stesso, morto a 28 anni per un male misterioso (forse sifilide), sir John William, ostetrico di corte di cui parla il suo discendente Tony nel libro «Uncle Jack» (vedi articolo), e sir William Withey Gull, medico personale della regina Vittoria. Per la cronaca, è la tesi abbracciata nel celebre film «Jack lo squartatore», con Johnny Depp nel ruolo di un poliziotto impegnato nel caso.

IL PITTORE MISOGINO – La celebre scrittrice Patricia Cornwell si è dedicata con passione al mistero di Jack lo squartatore, lavorando per un anno su documenti che hanno portato alla stesura di «Ritratto di un assassino – Jack lo squartatore, caso chiuso» (2002). In esso, la giallista identifica l’assassino seriale nel pittore di origine tedesca Walter Sickert, nella cui arte individua le prove di un’immensa misoginia e nelle cui lettere ritiene di aver identificato una grafia simile a quella delle missive attribuite a Jack lo squartatore.

GLI ALTRI – Sono decine le altre persone sospettate di essere Jack lo squartatore. Possiamo citare il dottor Thomas Neill Cream, accusato di praticare aborti clandestini e riparato per questo negli Usa; l’avvocato Montague John Druitt, suicidatosi o «suicidato» poco dopo la morte della «quinta canonica». Una volta morto lui, nessuna assassinio di una prostituta può essere ricondotto alla mano di Jack lo squartatore; infine, Severin Antoniovich, apprendista chirurgo e poi barbiere (in un’epoca in cui i barbieri erano anche dentisti e «curanderi»), condannato a morte per aver avvelenato ben tre mogli.

Fonte Corriere.it
LestatNotturno
00venerdì 6 gennaio 2006 17:35

Sono favorevole al pensare che ci sia sotto un complotto reale...

Lestat de Lioncourt
[SM=x131221]
Thishar
00mercoledì 11 gennaio 2006 08:52
Bellissimo articolo Lestat, Jack lo squartatore non per nulla è il padre dei Serial Killer, uccideva per voglia o per un motivo?...non lo sapremo forse mai, ma fatto sta che fu il primo ...

LestatNotturno
00mercoledì 11 gennaio 2006 14:14
Re:

Scritto da: Thishar 11/01/2006 8.52
Bellissimo articolo Lestat, Jack lo squartatore non per nulla è il padre dei Serial Killer, uccideva per voglia o per un motivo?...non lo sapremo forse mai, ma fatto sta che fu il primo ...




Milady Thishar ti ringrazio per la tua gentilezza... io credo che ci sia un complotto sotto... sicuramente è particolare come serial killer... e ti informo che non fu assolutamente il primo... ce ne sono altri prima di lui... posso citare ad esempio una certa Bathory... Elisabeth... magari se interessa posterò qualcos di lei... in confronto Jack è un santo... sotto di lei sono morte centinaia di giovani fanciulle... una vera assassina... anche nel suo caso agli inizi fu protetta per il suo nome anche dalla chiesa...

Lestat de Lioncourt
[SM=x131221]
"Palantir"
00mercoledì 11 gennaio 2006 14:59
Molto intrigante come ricerca, grazie Lestat.
ti invito a farne altre, perché il modo in cui hai trattato l'argomento inchioda davanti al pc...

Non sono riuscito a farmi un'idea precisa di chi possa essere stato Jack.
la perfetta conoscenza del corpo umano potrebbe far pensare ad un esperto del campo, un dottore, un chirurgo, uno scienziato del corpo umano.
Ho visto i film e la tesi portata avanti da "from hell" è sicuramente molto interessante.
Non sono d'accordo su quella che identifica Jack con il pittore. Pensate che la scrittrice Patricia Cornwell ha addirittura acquistato un quadro di questo pittore per smembrarlo e distruggerlo per tentare di estrarre il dna da qualche punto della tela... una follia

[Modificato da "Palantir" 11/01/2006 15.00]

Thishar
00giovedì 12 gennaio 2006 11:07
Dev'esser l'età che avanza ...come ho potuto dimenticare la cara Elizabeth...hihihi attenderò il tuo articolo trepidante.

Nel frattempo vedrò di trovare anche io qualcosa che stimoli le vostre menti ...

[SM=x131219]
Iside@
00giovedì 12 gennaio 2006 11:33
Molto interessante questo post, complimenti [SM=g27811]
LestatNotturno
00lunedì 16 gennaio 2006 14:25
Re:

Scritto da: Iside@ 12/01/2006 11.33
Molto interessante questo post, complimenti [SM=g27811]



Con un inchino ti ringrazio Milady Iside@...

Lestat de Lioncourt
[SM=x131221]
LestatNotturno
00lunedì 16 gennaio 2006 14:28
Re:

Scritto da: Thishar 12/01/2006 11.07
Dev'esser l'età che avanza ...come ho potuto dimenticare la cara Elizabeth...hihihi attenderò il tuo articolo trepidante.

Nel frattempo vedrò di trovare anche io qualcosa che stimoli le vostre menti ...

[SM=x131219]



Milady Thishar ahahha no ti prego non parliamo di età che avanza che mi viene da svenire... se trovi un qualcosa di interessante da postare... mi farai felice...

Lestat de Lioncourt
[SM=x131221]
LestatNotturno
00lunedì 16 gennaio 2006 14:31
Re:

Scritto da: "Palantir" 11/01/2006 14.59
Molto intrigante come ricerca, grazie Lestat.
ti invito a farne altre, perché il modo in cui hai trattato l'argomento inchioda davanti al pc...

Non sono riuscito a farmi un'idea precisa di chi possa essere stato Jack.
la perfetta conoscenza del corpo umano potrebbe far pensare ad un esperto del campo, un dottore, un chirurgo, uno scienziato del corpo umano.
Ho visto i film e la tesi portata avanti da "from hell" è sicuramente molto interessante.
Non sono d'accordo su quella che identifica Jack con il pittore. Pensate che la scrittrice Patricia Cornwell ha addirittura acquistato un quadro di questo pittore per smembrarlo e distruggerlo per tentare di estrarre il dna da qualche punto della tela... una follia

[Modificato da "Palantir" 11/01/2006 15.00]




Messere Palantir.. era una persona vicina ma molto vicina alla famiglia reale... per l'azione di Patricia Cornwell credo che sia stata una follia... ma io penso ad una cosa... chi di noi... se avesse un'oppurtunità per svelare un segreto come questo non farebbe un'azione un pò strampalata come questa?

Lestat de Lioncourt
[SM=x131221]
"Palantir"
00lunedì 16 gennaio 2006 16:05
Sì, mi rendo conto del perché ciò è stato fatto, ma bisogna anche valutarne i presupposti.
Se fossi uno scrittore di gialli e avessi la possibilità di risolvere il mistero dell'identita di Jack lo squartatore, lo farei ... ma per quale motivo?
esclusivamente il desiderio di legare il mio nome alla soluzione di uno degli enigmi più difficili e irrisolti. Si tratta, in questo caso, di semplice presunzione e ricerca di gloria, visto che la pericolosità del soggetto è da ritenersi estinta per ovvi motivi temporali.
Ma Patricia Cornwell è già ricca e famosa, grazie alla sua genialità e al pubblico che ne ha sancito il successo... allora mi chiedo se sia accettabile o meno che un'artista come lei decida di distruggere un quadro dell'800 per il semplice gusto di aumentare la sua fama, con la speranza di trovare DNA di Jack lo squartatore, perché secondo le sue deduzioni il pittore poteva essere il maniaco...
Secondo me è inaccettabile, e il suo libro per questo motivo non lo comprerò (perché ovviamente ha pubblicato il risultato delle sue ricerche).
Evidentemente la fama può creare irrefrenabili desideri di protagonismo in alcune persone, ma se ciò porta la distruzione dell'arte, beh, ne prendo le distanze.
LestatNotturno
00lunedì 16 gennaio 2006 16:31
Re:

Scritto da: "Palantir" 16/01/2006 16.05
Sì, mi rendo conto del perché ciò è stato fatto, ma bisogna anche valutarne i presupposti.
Se fossi uno scrittore di gialli e avessi la possibilità di risolvere il mistero dell'identita di Jack lo squartatore, lo farei ... ma per quale motivo?
esclusivamente il desiderio di legare il mio nome alla soluzione di uno degli enigmi più difficili e irrisolti. Si tratta, in questo caso, di semplice presunzione e ricerca di gloria, visto che la pericolosità del soggetto è da ritenersi estinta per ovvi motivi temporali.
Ma Patricia Cornwell è già ricca e famosa, grazie alla sua genialità e al pubblico che ne ha sancito il successo... allora mi chiedo se sia accettabile o meno che un'artista come lei decida di distruggere un quadro dell'800 per il semplice gusto di aumentare la sua fama, con la speranza di trovare DNA di Jack lo squartatore, perché secondo le sue deduzioni il pittore poteva essere il maniaco...
Secondo me è inaccettabile, e il suo libro per questo motivo non lo comprerò (perché ovviamente ha pubblicato il risultato delle sue ricerche).
Evidentemente la fama può creare irrefrenabili desideri di protagonismo in alcune persone, ma se ciò porta la distruzione dell'arte, beh, ne prendo le distanze.



Messere Palantir... io lo farei solo per me stesso... nessuna gloria personale da mettere in piazza o per vendere un mio libro... non conosco questa autrice e non ho mai letto niente di lei... se fossi ricco e avessi una possibilità di utilizzare i miei soldi per svelare una cosa che mi è cara... e che è magari fonte di miei studi personali... beh probabilmente per questo scopo distruggerei un quadro del milleottocento... o forse chissà appena l'avrei in mano questa opera d'arte mi fermerei... e ripeto non metterei mai di pubblico dominio questa mia scoperta... ma chissà...

Lestat de Lioncourt
[SM=x131221]
Eadaoin
00giovedì 2 febbraio 2006 20:49
Concordo con Lestat ( bellissimo post, davvero).
Anch'io vorrei svelare l'identità di Jack, ma non per gloria, mania di protagonismo, o vanità: lo vorrei, come dice Lestat, per me stessa soltanto, per darmi una risposta, perchè in ogni campo dello scibile non riesco ad accontentarmi dell'irrisolto, del dubbio, della semplice domanda. A tutto, sempre, voglio dare una risposta, o per lo meno, una possibilità, un tentativo di sfiorare la verità.
Quindi, sì...forse potrei anche distruggere qualcosa per La Risposta.
Se mi dicessero che all'interno della Pietà di Michelangelo si cela la verità su Gesù - ad esempio, frantumerei quella meravigliosa opera senza ripensamenti...
"Palantir"
00venerdì 3 febbraio 2006 12:59
comprendo bene i vostri punti di vista, ma è più forte di me, non credo sia opportuno distruggere un quadro anche quotato, per tentare di esprapolare dna dalla composizione dei colori o dalla tela, con la finta convinzione che possa essere quello di jack lo squartatore. dico finta perchè la probabilità di trovare in un quadro dna del suo autore, è proprio degna di CSI (las vegas, miami, new york, scegliete voi)ossia moooolto fantasiosa. e se per caso si riuscisse a trovare dna umano, non potrebbe essere di chiunque visti i 2 secoli di vita del quadro?
Il risultato ora è che nn abbiamo più un'opera d'arte, ma abbiamo un bel libro dell'astuta Patricia... il gioco vale la candela?
per me no, e lo sottolieneo fermamente.

Ea, il tuo è un esempio decisamente forte...
quale fonte della notizia potrebbe essere così certa da spingerti senza indugio a frantumare la pietà di michelangelo?
LadySyrius
00venerdì 3 febbraio 2006 13:15
per me dovrebbe restare nel mistero.. è giusto così. altrimenti perderebbe tutto il fascino che il nome Jack rievoca.. una volta che si venisse a conoscenza della sua reale identità penso che cadrebbe tutto il mito.. in fondo la sua bravura è stata quella di non far capire chi fosse.. perché voler sempre dare una risposta a tutto? è così bello quando si han molteplici possibilità e ognuno sceglie quella che maggiormente l'aggrada..

Poi che il distruggere un dipinto sia uno scempio è un altro discorso.. nono, secondo me doveva risparmiarsi di scrivere tale libro e di compiere tali gesti.. anche solo per il fatto di voler dare un'identità a Jack...
tazziana
00venerdì 3 febbraio 2006 14:20
Non toccate la Pietà di Michelangelo,per pietà!! [SM=x131244]
Ragazzi,non scherziamo...
Negli ultimi 2000 anni quanti casi irrisolti,quanti curiosi misteri hanno fatto da cornice alle nostre vite?
La voglia di sapere è enorme,è vero...ma siamo andati avanti comunque.
Un grande mistero rimane grande fino a quando non viene svelato...non credete? [SM=g27820]:
Sì,sono d'accordo con Svevo.Per amore della verità,non tutto è lecito.Se sapessi per certo,e sottolineo per certo,che strizzando la Gioconda di Leonardo il sangue di Cristo gocciolerebbe giù,non mi azzarderei comunque a rovinare quell'enigmatico sorriso... [SM=x131281]

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