«Star Wars, violento per amore»

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m.harlock
00sabato 14 maggio 2005 02:24

Hayden Christensen interpreta Anakin, personaggio centrale della saga: «Il male nasce dai sentimenti, non dal potere»

«Sono l’amore e la paura di perdere la compagna della propria vita (non la violenza o la brama di potere) che sviluppano l’aspetto dark e distruttivo del mio Anakin. Il film di George Lucas è soprattutto la triste storia di un vero sentimento».

Così Hayden Christensen spiega gli aspetti più controversi del nuovo episodio di «Guerre stellari» (anche in Italia ieri c’è stata una proiezione riservata alla stampa). Al centro del film la trasformazione di Anakin nel perfido Lord Fener: tra le scene clou anche il suo volto sfigurato dalla lava dopo un duello. Continua il protagonista: «La pellicola coniuga la morte di un’anima perdutasi e l’amore, che continua con la nascita dei due figli. Non c’è sangue, c’è piuttosto la lava rossa dell’inferno del Male, che arma gli uni contro gli altri», dice l’attore.

Il suo personaggio sceglie la forza del Male per sconfiggere l’incubo nel quale aveva «visto» la perdita dell’amata. Il voltafaccia, però, diventerà anche politico, religioso e contro i valori democratici inculcatigli. E Star Wars Episode III Revenge of the Sith diventa una guerra terribile. Sono questi gli aspetti che hanno generato il visto censorio Usa, peraltro blando (la maggior parte dei film Usa ottiene il PG-13 per obbligare i genitori ad accompagnare i bambini). Temuti sono il PG-17, che limita la platea adolescente, e lo spettro del Restricted, che li elimina. Ride Hayden, che vive nella Valley di Los Angeles e fu segnalato a Lucas anche da Sofia Coppola dopo Le vergini suicide: «Quando vedrete a Cannes il violentissimo Sin City bollato con la R capirete che lo scontro dark tra Bene e Male di Star Wars può inquietare i piccini, ma coinvolgere in un dibattito tutti gli altri. Lucas nel copione ha espresso il suo carattere introverso, il suo interesse per la Storia».

Ha ragione: il regista ha trasferito nel film i suoi ideali e dubbi amari sull’America di oggi. Infatti, a una festa allo Skywalker Ranch, Lucas ha detto: «L’ultimo mio capitolo è cupo, ma resta un Titanic d’amore nello spazio. Non capisco il visto PG-13 anche se ammetto che i più piccini potrebbero spaventarsi. La battaglia del Male, che vince per certi aspetti e per altri perde, può inquietare il Paese».

L’amore ritorna persino in un indiretto ricordo di Lucas per l’unica ed ex moglie Marcia, che lo lasciò, dopo la loro adozione della piccola Amanda. La ragazza, oggi, ha la stessa età di Anakin e di Hayden: 24 anni. Dice nel finale un personaggio: «Porta la bimba a mia moglie: abbiamo tanto desiderato una figlia». Cresciuto con orgoglio a Toronto, terzo di quattro figli tutti campioni di atletica, Christensen, in questi giorni, come tra le galassie, vive tra i jet: impegnato a Roma e in Umbria nel Decameron prodotto da De Laurentiis è volato a San Francisco, a New York e a Los Angeles a sostegno del sesto, secondo per lui, Star Wars.

Di nuovo a Roma, sarà a Cannes e poi in California per la serata all’American Film Institute dove sarà consegnato il prestigioso premio alla carriera a Lucas. Dice: «A me interessa diversificare il mio lavoro, come è accaduto con il film prodotto da Tom Cruise The Shattered Glass sul giornalista falsario di The New Republic. Quindi, con il volto piagato e nascosto da una maschera, il tormentato Anakin mi ha conquistato».

Fonte Corriere.it
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