No sconti a stranieri, ditta condannata
Uno sconto allettante sulla pubblicità e un algerino decide di comprarsi il computer. Ma una volta arrivato nel negozio di elettrodomestici, il commesso gli dice che lui non potrà usufruire dello sconto perché "è straniero". Il tribunale di Trento ha condannato la ditta Elettrocasa per comportamento discriminatorio nei confronti di Namane Smain, al quale al momento dell'acquisto erano state applicate condizioni diverse.
I fatti risalgono al 7 marzo scorso quando l'algerino si era recato nel negozio per acquistare un pc, attratto da una pubblicità che prometteva un significativo sconto sul normale prezzo di vendita. Rivolgendosi al commesso, Smain ha però saputo che l'offerta per lui non valeva perché era straniero.
Secondo l'articolo 44 del decreto legislativo 1998/286 (legge Turco-Napolitano) "compie atto di discriminazione chiunque imponga condizioni più svantaggiose o si rifiuti di fornire beni e servizi offerti al pubblico ad uno straniero soltanto a causa della sua condizione di straniero". Il giudice Pascucci ha pertanto ordinato a Elettrocasa l'immediata cessazione di tale comportamento, eliminando l'obbligo per i cittadini definiti "extracomunitari" di fornire documentazioni diverse da quelle richieste ai cittadini italiani, europei ed extraeuropei.
"Quanto è successo a Namane - ha detto Rapanà, responsabile dell'ufficio immigrati della Cgil del Trentino - non rappresenta un atto di consapevole feroce razzismo, ma si tratta invece di quella dose di razzismo implicito e quotidiano che troppi hanno ormai introiettato e che si insinua nel profondo delle relazioni umane".