[Sanitarium] Sonno irrequieto [ RIPOSO DANAE 2/2 ] (OK)

Danae!
00martedì 24 maggio 2016 01:38
Riassunto: Dopo esser stata lasciata da Nianna sulla soglia del Sanitarium, Danae è accompagnata all'interno della struttura da Grant. La fanciulla è in uno stato di incoscienza, ma ben presto gli incubi che l'assalgono la costringono a svegliarsi. Solo in quell'istante si accorge di essere in un luogo a lei sconosciuto e di non ricordare il perché sia finita lì; tuttavia, riesce a rimembrare di aver seguito un uomo fuori dalla bettola.

Da approvare: Prima role di riposo in seguito a QUESTA GIOCATA


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DANAE { . Sala Degenze . }*{ Sembra addormentata la Contessa d’Eu, eppure il suo non è semplice sonno. Il suo corpo incosciente è stretto fra le braccia di Grant, il quale si appresta a raggiungere la sala degenze riservata alle donne che, fortunatamente per lui, si trova al pianterreno. Indosso, Danae ha ancora la veste bordeaux indossata durante l’aggressione – se così si può chiamare – del Vampiro Xarmoth, che l’ha abbandonata in fin di vita in uno dei vicoli della Cittadella. La fortuna ha sorriso alla Normanna: difatti, un’altra Eterna ha scorto la ventiduenne adagiata a ridosso di un muro e, riconoscendo l’odore di un suo parirazza, s’è prodigata di mettersi in contatto col Sanitarium. Ecco, dunque, che Danae viene adagiata in uno dei giacigli vuoti, la coperta tirata su sino a lambire il suo mento è quasi del medesimo colore del suo viso tanto ella è pallida. Ha chiaramente perso molto sangue ma non può ricordarlo, a dire il vero sono ben poche le cose che potrà rimembrare. La treccia nella quale aveva domato i capelli castano scuro si mostra sfatta e ed appiattita contro il cuscino e ormai lascia sfuggire diverse ciocche che contornano il volto della Nordica. Con gli occhi chiusi ed i muscoli facciali rilassati, ella par quasi la protagonista di una fiaba, caduta in un sonno di apparente beatitudine. }

DANAE { . Sala Degenze . }*{ All’interno della mente della Contessa, sprazzi di vividi colori si alternano ed eternità di buio, scacciati di tanto in tanto da immagini pescate qua e là dall’inconscio. Man mano che le ore passano, il sonno di Danae si fa meno tranquillo: al di sotto delle nivee palpebre, le iridi cerulee serpeggiano in ogni direzione, mosse dai demoni che le attanagliano i pensieri; le labbra schiuse si screpolano appena, seccate dall’aere che può entrare ed uscire indisturbato attraverso il canale orale della Normanna. Al di sotto della coperta, il corpo si muove: le membra inferiori non conoscono quiete e, alle loro estremità, i piedi scalciano ripetutamente. Quando dinnanzi all’occhio della mente si presenta una pantera, le sopracciglia scure si fanno più vicine e la fronte si corruga, mentre sul volto dapprima beato della fanciulla s’affaccia l’ombra dell’inquietudine interiore. Sempre nei suoi sogni, la pantera le si avvicina aggraziata ma inesorabile, il suo passo felpato non produce alcun rumore. I pugni si stringono al di sotto del lembo di stoffa incaricato di coprirla, il petto s’alza e s’abbassa sempre più rapidamente, al ritmo affannoso e galoppante del suo cuore. Di nuovo macchie di colore – soprattutto rosse -, indi riecco il gagliardo felino che riesce con un balzo ad azzerare le distanze. Danae riesce a vedere la sua espressione terrorizzata e vinta attraverso gli occhi dell’animale, come se le pupille di quest’ultimo fossero specchi; i lunghi canini vengono scoperti e si avvicinano al collo della ventiduenne sfacciatamente in bella mostra. Poi niente, solo tanto rosso. Rosso sangue. } Arrgh! { Il suo urlo è soffocato dai denti digrignati mentre si leva a sedere nel giaciglio a lei consacrato a Grant. }

DANAE { . Sala Degenze . }*{ Tremando, la destra vola all’altezza del seno, là ove al di sotto della nivea pelle ricoperta dai pizzi della sontuosa veste batte il suo cuore percosso dalla paura. Inspirando ed espirando, la Contessa tenta di acquietare il suo respiro e ci riesce, distendendosi nuovamente e posando il capo sul cuscino inzuppato di sudore. Tenta di umettare le labbra secche con la lingua e di far mente locale, roteando gli occhi all’interno della semioscurità della stanza in cui si trova per capire dove sia e il come sia finita lì. Questo proprio non riesce a ricordarselo, tuttavia altri ricordi riaffiorano piano piano dal pozzo della sua interiorità: si ricorda della bettola, dell’oste burbero, della crostata di frutta e dei canti goliardici dei presenti. Che altro? Si sforza di rimembrare, chiudendo le iridi e premendo coi polpastrelli all’altezza delle tempie pulsanti per la fatica e per la stanchezza. Piano piano, le fattezze di un uomo imponente e dai capelli chiarissimi invadono la sua memoria. Sì, ora ricorda! Egli ha iniziato a discorrere con lei e l’ha invitata ad uscire; insieme si sono avventurati fra i vicoli della Cittadella e l’uomo le ha indicato una torre in lontananza. E poi? Il buio, il nulla. Si appresta a soffocare con la coperta un altro urlo rabbioso pronto ad uscire dalle rosee labbra, quindi si gira bruscamente su un fianco, spazientita dalle falle nei suoi ricordi. Che cosa le ha fatto quell’uomo? L’ha drogata, fatta ubriacare, violentata? Chi l’ha condotta sino al Sanitarium? Troppe domande alle quali non troverà risposta se continuerà a star sdraiata nel suo letto, eppure, per ora, altro non può fare. } – end -
Kevin.K
00sabato 28 maggio 2016 14:46
2/2
Riassunto:
al sanitarium, Kevin trova una sconvolta Danae, un po' spossata per via del prelievo da parte di Xarmoth.
I due parlano, Kevin tenta di capire cosa sia successo. Pensa che si sia ubriacata, ma no, Danae regge bene l'alcol. Pensa a una gravidanza, ma Danae nega che sia possibile. Pensa al suo ciclo mensile, a qualcosa di correlato. Niente, Danae nega ancora.
Alla fine deduce sia una spossatezza momentanea, e le quello che gli ha detto di dare Edave in questi casi, oltre a curarne l'alimentazione ed a tenerla in osservazione un paio di giorni. Non vuole rischiare di sbagliare, non è esperto né altro, sa ben poco...e preferisce che sia Edave a giudicare se sia il caso di dimettere Danae o meno.

Commento: ospitaliere un po' troppo attento, ma si sa, è un novellino, e per non sbagliare preferisce trattenere Danae un po' v.v Poveretto, è pure solo...
mi raccomando Xar, mandacene altri v.v non è che siamo noi a faticare per rimetterli in sesto v___v scherzi a parte, bella giocata, Danae non ci sta con il cervello, ma neanche Kevin...ringraziate che ha paura di essere sbranato da Eda

ora, so che devo farlo, quindi qui le cure a Danae:
Alimentazione atta a rimetterla in sesto
tisana all'iperico



DANAE [ . Sala Degenze . ]*{ Non si trova più costretta a letto, sebbene sia ancora ospite del Sanitarium; chiunque la cercasse potrebbe trovarla appropinquata ad una delle finestre con gli occhi cerulei verso l’esterno. Indosso ha ancora la veste bordeaux che aveva al momento dell’aggressione di cui non ricorda più nulla: non può dire che sia stato quell’uomo a farle del male, eppure si trova in un loco adibito alle cure, indi qualcosa di spiacevole deve esserle per forza capitato. Ha disfatto la treccia morbida oramai ridotta ad un disastro, lasciando sciolti sino a lambire la base della schiena i lunghissimi capelli castano scuro, di cui alcune ciocche si prodigano anche adesso di incorniciarle il pallido viso Nordico. Le braccia sono conserte e strette al di sotto del seno fiorente, le spalle leggermente incurvate sono lo specchio del suo umore composto da sprazzi di rabbia alternati ad attacchi di panico. Ha sognato ancora la pantera, i suoi denti acuminati popolano i suoi sogni più di quanto non lo facciano i visi che ha incontrato qui a Barrington e nel suo intimo Danae si domanda se quel ferino animale non sia in qualche modo collegato agli ultimi avvenimenti. }

KEVIN [[corridoio->sala degenze]] [l'ha informato la guardia che c'era qualcuno che aspettava una visita. Dopo una prima reazione di stupore, una reazione alla “e lady edave?” si è ricordato che lei è via per qualche giorno. Matrimoni. Portano sempre guai. Più o meno è ben vestito, con pantaloni neri e camicia bianca. Camicia che a stento copre le braccia lunghe, ma va detto che tutto il corpo sembra più grande del normale. Sta sperando non sia un tizio sanguinante. [quindi una donna?] domanda. Donna, svenuta. Diciamo che gli è stato detto solo questo. [bene, vai, faccio io, se serve ti chiamo] se serve. Donna e svenuta gli fa venire in mente una sola cosa: non dovrà darle menta o rosmarino. A vederlo può sembra strano. Non riesce a tenere ferme le mani, ma non per nervosismo, bensì per abitudine semplice modo di fare. Mani lunghe. Agili. Occhi d'ambra, che non si fermano un solo secondo. Arriva alla porta della sala degenze. La prima cosa che vede, è quella che probabilmente sarà la sua paziente. Sembra l'unica faccia nuova, oggi. E obbiettivamente, chi altri potrebbe essere? [Intende restare lì tutto il tempo o vuole che le dia un'occhiata? Per visitarla, si intende] meglio specificare.

DANAE [ . Sala Degenze . ]*{ Delle parole che pregnano l’aere del corridoio e che arrivano da dietro la sua schiena la distolgono dai suoi cupi e confusi pensieri, riportandoli all’altrettanto evanescente realtà. Gli occhi azzurri si posano sulla figura di quello che deve essere un membro operativo del Sanitarium, del quale riconosce la voce avendola udita solamente poco fa. Senza replicare, si distacca dal davanzale che aveva ghermito con le dita affusolate e si avvicina a passi rapidi a Kevin, ricambiando il suo sguardo e sorridendogli fugacemente. } Potreste farmi portare anche da mangiare, nel frattempo { Proferirebbe stringendosi nelle spalle con noncuranza, con l’intenzione di sedersi sul letto a lei destinato per farsi visitare con tutta calma. Lascerebbe far all’uomo il suo mestiere, osservandolo di sottecchi di tanto in tanto sino a che un’idea non rapisce del tutto la sua attenzione; non dà voce ai suoi pensieri immediatamente, tentando di metterli in ordine prima di schiudere le labbra. } Sapete come sono arrivata qui? C’era qualcuno con me? Io.. io non ricordo { Lo ammette, abbassando lo sguardo normalmente fiero e mordendosi il labbro inferiore sino a sentire il sapore di sangue in bocca. }

KEVIN [sala degenze] Sospira. Edave non gliel'aveva detto, che sono così i pazienti. E che di pazienza dovrà averne lui. [Ti hanno qui svenuta.] si sente particolarmente dispettoso in questo momento, e deve forza su se stesso per ricordarsi che dovrebbe teoricamente curarla. La fa sedere sul letto [un momento: prima vediamo cos'hai. Penso tu sia soltanto un po' debilitata. Quindi devo farti un paio di domande: ti sei per caso ubriacata o hai battuto la testa?]non vede segni di ferite, ma si avvicina, cercando di porle le mani sul capo, alla ricerca di bozzi o di qualcosa che possa segnare un urto alla testa. [un colpo alla testa potrebbe averti fatto perdere la memoria di quello che è successo, ma anche troppo vino. Credimi, c'è stato un periodo di cui...emh...lasciamo perdere] è abbastanza convinto che Edave non troverebbe divertente se raccontasse le sue storielle ai pazienti [O forse sei durante il tuo ciclo mensile?] è una cosa di cui parla invece con estrema tranquillità, questa. [l'altra alternativa è l'assenza di quel ciclo mensile, ma in quel caso potrei avere una notizia buona o una cattiva. Comunque sembri molto debilitata]

DANAE [ . Sala Degenze . ]*{ Lascia avvicinare l’uomo senza troppi problemi, scostando i capelli dalle spalle quando egli si appresta a visitare il collo e la schiena. Durante il suo operato, egli trova il tempo per risponderle e per donarle un’informazione che poteva già immaginare ma di cui ora ha la conferma: l’hanno lasciata al Sanitarium svenuta. Kevin continua imperterrito, citandole alcuni fattori che potrebbero aver causato ciò che è successo. Danae beve vino solertemente e proprio per questo le riesce difficile immaginare di essersi ubriacata come una poveraccia qualsiasi; no, se c’è qualcosa che la famiglia dei Conti d’Eu sa fare, ebbene quella è reggere l’alcol. Per quanto riguarda il colpo alla testa nemmeno lei sa dirlo, visto che non ricorda assolutamente nulla. } No no, quello l’ho già avuto questo mese, regolare come al solito! { Di sicuro non è incinta, da mesi ormai il suo letto è freddo. Con un sospiro, scuote il capo mentre un’aria disperata si dipinge sul volto pallido. } Non so! Io bevo spesso vino ma mi riesce difficile pensarmi ubriaca sino a perdere la memoria.. { D’improvviso uno degli attacchi di panico che hanno costellato le sue notti si ripresenta, rendendo il suo fiato corto e facendo battere il suo cuore così forte da avere la sensazione che esso possa scappare dal suo petto. L’imago di Kevin, chino su di lei, cambia connotati: i capelli corti dello studente ospitaliero si allungano e si tingono di bianco e i tratti del suo viso si fanno più duri ed austeri. Danae spalanca gli occhi, boccheggiando per alcuni secondi prima di riuscire a calmarsi. Solo allora si rende conto di aver tentato di afferrare il suo interlocutore per il braccio, di averlo usato come una stampella a cui aggrapparsi sino al ritorno alla realtà. } C’era un uomo con me prima che svenissi, questo lo ricordo.. { Mollerebbe la presa, ritornando a stringere le braccia sotto al petto, incrociandole. } Eravamo alla bettola ma poi siamo usciti per passeggiare.. mi ha mostrato una torre in lontananza e poi.. { E poi il vuoto; anche Kevin può capirlo osservando le iridi vacue della ragazza. }

KEVIN [sala degenze] [già avuto] borbotta tra se e sé. Non può comunque rischiare. Ricorda bene gli avvertimenti di Edave sulle donne in età fertile e sul cosa non dare. Esattamente come tutti gli studenti e come tutti gli ossessivi, sta ripassando nella sua mente la lezione. Ma riconosce quell'attacco, semplicemente perché, sia pure in modo diverso, ne soffre anche lui. Nel suo caso però si presentano con cecità temporanea. Ecco, un uomo. Lui immagina cosa possano fare un uomo e una donna da soli di notte. Ok, la sua immaginazione è perversa per la maggior parte del tempo, ma non crede a una semplice passeggiata [e quest'uomo...bhe, ti ha mostrato la torre.] come dirlo nel modo più delicato possibile senza sembrare un rozzo incivile privo di delicatezza? Quello che poi sarebbe. Rozzo no, indelicato sì. Ma adesso la situazione è diversa. Lascia che la donna si regga a lui, ma cerca di aiutarla a sedersi bene sul letto, cercando di farla accomodare. [Potresti essere svenuta e lui averti portato qui] è fautore dell'idea che è sempre meglio una bella bugia che una brutta verità. Non rivela i suoi sospetti, anche se...[senti dolore da qualche parte, per caso?] domanda. Cerca di studiarla dal punto di vista clinico, ma non ha gli occhi di Edave. La donna sembra debilitata e spaventata. [Ti farò portare una tisana energizzante. Sembri molto spossata. Potresti essere semplicemente svenuta, o questo potrebbe avere una causa più profonda. Ti trattengo qui un paio di giorni in osservazione, in ogni caso.] così Edave potrà controllarla [E cureremo l'alimentazione, non ti va? Due giorni servita e riverita, e se vuoi ho un paio di libri che posso prestarti, per passare il tempo.]

DANAE [ . Sala Degenze . ]*{ Non può sapere che anche l’uomo che ha di fronte ha attacchi simili ai suoi e che la può capire benissimo; tuttavia, riesce a fidarsi di lui quantomeno dal punto di vista medico, lasciandosi aiutare a raggiungere il letto. Piano piano il suo posteriore tocca il giaciglio incurvando il materasso e la stoffa bordeaux si raggruppa in tante piccole pieghe. Seppur ancora stordita, riesce a comprendere l’allusione di Kevin, alla quale risponde con fin troppa enfasi. } No! { Non che ci fosse stato qualcosa di male, comunque. La fronte ritorna a distendersi e le labbra tremano appena. } La torre che ho visto, quella di cui mi ha parlato, è reale ed è fatta con i mattoni. Sta qui, a Barrington, solo che io non l’ho mai vista da vicino. { Continua a farneticare su questa costruzione fino al punto di bloccarsi e di cercare il volto di Kevin con lo sguardo; al che scoppia a ridere scuotendo il capo. } Sembro pazza, vero? Beh, non lo sono, o almeno lo credevo.. { Non sente dolore perciò fa di “no” con la testa. Per quanto riguarda la proposta dello studente ospitaliere, invece, la accetta senza indugio. } Resterò! { Le piace leggere, si troverà bene al Sanitarium; perlomeno sarà al sicuro. Per la prima volta si rende conto di trovarsi in un loco ove il suo titolo nobiliare non conta nulla, dove viene trattata esattamente al paro degli altri e ove la gentilezza è un fiore raro. Ecco perché indirizzerà verso Kevin una parola che non ha usato spesso da quanto è a Barrington. } Grazie!

KEVIN [sala degenze] Danae è fortunata per due motivi: Kevin teme Edave, ed è l'unica persona a fargli quell'effetto, e ci tiene al posto di lavoro al sanitarium. Anche per questo adesso è gentile. O forse è semplicemente in qualche modo cambiato rispetto a prima, e non riesce ad ammetterlo. Forse perché si è spento quello che manteneva in vita l'altra sua personalità. [Diciamo che è un dovere] dice con una scrollata di spalle. [Bene, non senti dolore. Ti senti per caso debole? Potrebbe essere stato un semplice calo di pressione. Potresti non aver mangiato molto bene la sera prima, o...[quali erano le altre motivazioni? Le ha lette, ne è certo] o aver mangiato male. Ti faccio portare da mangiare e una bella tisana a base di iperico. Più di così non posso fare, sono un semplice studente] davvero, è una fortuna che Danae non sia stata gravamente ferita. [aspettami qui] si allontana, per poi tornare una ventina di minuti dopo. Ha con sé uno stufato di carne e una tisana a base di iperico, energizzante. Poggia tutto sul tavolo [Quanto alla pazzia...] fa una breve pausa [ci sono diversi gradi di pazzia. La vendetta può essere considerata tale, ma è una bella pazzia. Qualcuno considera me pazzo] e la guarda come a dire “ma ti pare?” [comunque ti farò controllare bene da Edave anche, dopo. Lei potrebbe trovare la causa di questo svenimento, ma se non ce ne saranno altri dubito sia caso di preoccuparsi. Per come la vedo io, sei svenuta e quel tipo ti ha portata qui. Ti piacerà Edave. Sono venuto per farmi curare ed ho trovato lavoro] un sorrisetto ironico. Edave sa essere convincente, ed è una di quelle donne con cui le sue sbruffonaggini non funzionano: sa esattamente quando mente. Diverso ad esempio con la tipa bionda, quella che arrossice. Ci ripensa e sorride. Carina, solo che è la nipote di Edave...tutte a lui le sfortune.

DANAE [ . Sala Degenze . ]*{ Sì, si sente debole, così deperita ed affamata che si avventa sullo stufato senza troppi complimenti, dimenticando quasi il comportamento a lei imposto dal suo titolo nobiliare. Ora che l’odore dello stufato carezza le sue narici e la carne masticata scivola giù per la gola, Danae inizia a sentirsi meglio. Certo, forse è solo suggestione, eppure lo stufato ha cacciato per il momento i demoni che le attanagliano la mente e popolano i suoi incubi quando è sola. Ascolta divertita il dire di Kevine, scrollando le spalle e prendendo le sue parti. } Non prendetevela se Vi dicono così, chi non è pazzo non sa come divertirsi. { Lei sa bene come farlo, così come sa cacciarsi nei guai in maniera magistrale. Acconsente di buon grado a farsi visitare anche da Edave, avendo accettato di restare al Sanitarium per ulteriori controlli; certo è che se le venisse smania di una passeggiata, la finestra sarebbe il passepartout per la sua libertà. Rimugina in silenzio, rimpinzandosi di carne; spera che ciò che Kevin abbia detto sia vero, che sia stato l’uomo di cui riesce a ricordare il viso a condurla lì e che non sia coinvolto qualcun altro di cui ignora bellamente l’esistenza. Con un sospiro, cercherebbe gli occhi dello studente coi suoi. } Mi sento molto stanca.. Penso che andrò a dormire appena finito lo stufato { La diagnosi dell’Ospitaliere par essere esatta dunque: Danae presenta solo un’accentuata spossatezza. }

KEVIN [sala degenze] scrolla le spalle [non me la prendo. Mangia adesso] fa una breve pausa, prima di riprendere a parlare [quanto alla causa dello svenimento, credo ti verrà in mente. Non hai battuto la testa, ma se non viene in mente a te, fidati che Edave lo scoprirà di sicuro] e fine. Si siede e aspetta, aspetta che finisca e mangi lo stufato che ha fatto preparare [exit]
_Burlesque_
00lunedì 30 maggio 2016 08:26

Cure concluse. Punteggi Danae ripristinati.

Buon gioco.
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