[Sacerdotesse - Loggia draconica] TRAGO [cure 1/1 - riposo 1/1] (OK)

Ardia.
00martedì 13 agosto 2013 09:51
Riassunto: Arshal si reca in loggia, come le è stato richiesto, per curare un cavaliere caduto in coma dopo un avvelenamento. L'accoglie Keris che la conduce all'alloggio di Trago. Non ha molto da dire, la sacerdotessa, chiede soltanto il nome di chi deve curare e riconoscendolo come qualcuno che è stato ospite al Tempio richiama il potere della Dea per curarlo. L'incanto ha successo, Trago si sveglia ed è ora di riposare, per tutti quanti.

Cure prestate: Incanto di guarigione.

Scheda Arshal: isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

Link alla role di riferimento: L'arena dei dannati

Da approvare:

- Risveglio di Trago

- Sottrazione ad Arshal di 10 PM per l'incanto

ARSHAL [Sentiero/Loggia] da quanto tempo non percorre quel sentiero? Un brivido le corre lungo la schiena...allora non aveva nemmeno mai messo piede al Tempio e ricorda quel giorno, come se l'avesse vissuto da poco...un giuramento, o qualcosa di simile, ma che fine hanno fatto quelle parole? La sacerdotessa scuote il capo ed alza lo sguardo sul portone della Loggia, ormai vicina. Non ha >>
ARSHAL >> portato nulla con sé, soltanto l'athame fissato al fianco sinistro, il cui manico si confonde con le pieghe rosse della sua veste. Rosso come il volto della Madre, come il nastro che ferma i suoi capelli scuri in una stretta treccia, come la stella che la Dea ha imposto sulla sua pelle ambrata. Si ferma, davanti al portone, esita per un istane, ma non a causa dell'insicurezza, è >>
ARSHAL >> soltanto poco naturale trovarsi in quel luogo. Alza la mano destra e bussa forte...una, due, tre volte...poi rimane in attesa.

KERIS [Biblioteca-->Salone esterno] Percorre il corridoio che collega la biblioteca al salone esterno il Cavaliere Cromatico, dopo aver passato parte del pomeriggio a studiare un po' e discutere con Sigieth, cosa che al Bronzeo piace molto, un po' meno all'uomo e al suo Drago. Finalmente può riposarsi un po' sedendosi alle solite poltroncine per pensare in solitudine e nel silenzio della loggia. >>
KERIS Indossa una camicia di cotone bianca che gli copre il busto mentre le gambe sono fasciate da un paio di pantaloni di pelle neri, ai piedi calza un paio di stivaletti di cuoio. Il medaglione da Cavaliere è appeso al collo insieme al ciondolo donatogli da Procas, entrambi ben in vista sul suo petto sopra la camicia. Le spade lasciate in camera visto che tra i libri non avrebbero avuto >>
KERIS utilità. Appena arriva nell'ampio salone a cielo aperto però i suoi programmi vengono disfatti da tre rintocchi provenienti dal portone che annunciano l'arrivo di un visitatore. L'espressione si fa perplessa mentre lo sguardo va alcuni secondi al cielo, notando che è notte e che la luna brilla tra le stelle. Strano ricevere visite a quest'ora ma comunque si avvicina alla porticina a misura >>
KERIS d'uomo incastonata in quella più grande chiedendo a voce abbastanza alta ''chi è?'' mentre continua ad avanzare fino a raggiungerla. Attende risposta però prima di aprire, non ha neanche le armi, meglio essere prudenti.

ARSHAL [Ingresso/Salone Esterno] ed ecco che la sua attesa viene premiata, una voce giunge attraverso il portone...non crede di conoscerne il proprietario, ma è difficile dirlo, affidandosi soltanto all'udito. ''La sacerdotessa che avete richiesto.'' sceglie di pronuciare una frase breve, semplice, se c'è bisogno di lei chi è dall'altra parte comprenderò. La sua voce s'è alzata più del consueto, >>
ARSHAL >> perché sia possibile superare l'uscio spesso e lei non lo ama. Rimane immobile, acora in attesa, i piedi scalzi immobili sotto l'orlo della veste.

KERIS [Salone esterno - Portone-->Corridoio est] Non ci mette molto a ricevere risposta alla sua domanda, abbastanza esauriente che lo lascia abbastanza sorpreso, hanno fatto abbastanza presto. Velocemente andrebbe a girare i chiavistelli che chiudono la porticina fino a schiuderla e palesare sulla soglia la sua imponente figura. La osserva con attenzione e dopo un'istante riconoscerebbe il suo >>
KERIS volto, la Sacerdotessa incontrata alla locanda qualche sera fa. Un lieve sorriso si apre sul suo volto ''Sid et Lex Draconis lady Arshal, mi fa piacere rivedervi, in un luogo più tranquillo'' commenta lievemente divertito facendo riferimento al loro incontro. ''Prego entrate, grazie per essere giunta così presto, e...'' fa una lieve pausa pensando alla regola delle armi ma è una Sacerdotessa >>
KERIS venuta qui per curare non pensa voglia crearsi altro lavoro, per cui lascia perdere. ''Prego seguitemi, vi porto dal mio confratello'' conclude facendole segno con il braccio sx di accomodarsi per poi richiudere la porta alle sue spalle. Infine si avvia verso il corridoio est assicurandosi ch'ella lo segua.

ARSHAL [Ingresso/Salone Esterno] l'ingresso viene aperto e lei può vedere il volto di chi ha parlato. Lo riconosc sì, non è ancora trascorso abbastanza tempo dal loro unico incontro per aver cancellato ogni ricordo. ''Rispectae Aveas, ser Keris. Il piacere è mio, anche se, forse, l'occasione precedente era più lieta.'' china il capo in segno d'assenso e la segue, come il cavaliere le ha detto. >>
ARSHAL >> Non presta troppa attenzione a quel luogo sconosciuto, forse, avrà modo di farlo in un altro momento, ora ha altro a cui pensare.

KERIS [Corridoio est-->Alloggio Trago] Continua a camminare mentre gli stivaletti battono sulla pietra e le torce appese alle pareti illuminano l'ambiente e il loro percorso. Le parole della Sacerdotessa fanno tornare serio il volto del Cavaliere ''già, decisamente, spero sappiate curare degli avvelenamenti'' spiega voltandosi un istante verso di lei, così che abbia la situazione più chiara, >>
KERIS speriamo non faccia anche lei domande come le altre Sacerdotesse. Giunti nella sala comune andrebbe verso la porta dell'alloggio di Trago per poi aprirla e far entrare Arshal ''è qui'' indica aspettando ch'ella entri. [°°Ma dobbiamo passare tutta la giornata dietro questo qui?°° domanda irato il Rosso la quale il Cavaliere ignora]. Entra quindi anche lui per osservare il confratello ancora >>
KERIS disteso sul letto, probabilmente nello stesso modo in cui l'aveva lasciato.

ARSHAL [Corridoio/Alloggio Trago] lo segue ed i suoi passi devono essere ben più leggeri, dato che non indossa alcun calzare...in quell'occasione avrebbe potuto fare un'eccezione ed indossarne, data la salita ed il luogo di cui nonconosce le norme e l'etichetta, ma questi non sono pensieri che sfiorano facilmente la sua mente. Ascolta le parol di Keris con attenzione e muove il capo, per >>
ARSHAL >> indicare che sì, le è possibile curare un avvelenamento e non pensa, in quel momento, che lui la precede e non può vedere quel gesto. Forse, potrebbe aggiungere qualche parola, ma la porta viene aperta e lei può scrogere il cavaliere disteso sul letto. ''Posso tentare, sì, posso chiedere alla Dea di donarmi il potere di curare l'avvelenamento, ma...'' s'avvicina con calma a quel letto >>
ARSHAL >> e non osserva più Keris, anche se chiaramente la sua bassa voce, calda e profonda, non può rivolgersi ad altri che a lui ''Qual'è il suo nome?''

TRAGO [Alloggio] Ed è proprio cosi, li si trova il mediterraneo sdraiato su quel letto la stanza illuminata da una piccola lampada ad olio lasciato sul tavolo da studio poco distante dal letto, a quella piccola luce soffusa e calda il volto del macedone sembra stia dormendo, in quello stato di oblio dovuto all’intossicazione subita. Il volto pallido, le labbra leggermente screpolate perché >>
TRAGO inizia a sentire la mancanza di acqua il povero corpo inerme e lasciato alla completa mercé dei confratelli che sembrano comunque prodigarsi per agevolare il suo stato per quanto possano. Il bianco lenzuolo copre tutto il corpo lasciando libero solo il volto contornato dalla ramata barba.

KERIS [Alloggio Trago] Passa di nuovo lo sguardo sulla Sacerdotessa ascoltando le sue parole, facendo un sospiro di sollievo a quella notizia anche se poi c'è quel ma che lo fa preoccupare di nuovo. Una lieve perplessità si sparge sul suo viso ascoltando poi quell'ultima domanda sussurrata nel silenzio del luogo. ''Il suo nome è Trago, perché? C'è qualche problema?'' chiede poi per assicurarsi che >>
KERIS vada tutto bene. Ritorna a guardare il confratello ancora in quello stato di assoluta immobilità per poi concludere verso la dama ''se vi serve una sedia potete prendere quella'' indicando quella vicino alla scrivania, immagina che la cosa possa essere stancante, ricordando quando hanno curato lui che era solo un graffio.

ARSHAL [Stanza Trago] e mentre ascolta la risposta siede sul letto, accanto al corpo di quel cavaliere sconosciuto...sì, non l'ha mai visto, ma ne conosce il nome e fortunatamente è uno dei pochi su cui potrebbe accantonare i propri dubbi. ''No,'' sussurra ''nessun problema.'' le sue mani si muovono, la destra si posa sulla fronte dell'uomo, scostandone appena i capelli, la sinistra all'altezza del >>
ARSHAL >> petto. Sì, ha ignorato l'offerta della sedia, ma è già in quel momento in cui la sua mente s'allontana da tutto e da tutti. Non dovrebbe più esserci Keris con la sua presenza e la sua voce, né la stanza che non ha mai visto prima ed è piena di particolari che potrebbero attrarre il suo sguardo...nemmeno il malato sotto le sue mani dovrebbe esistere. La Custode ricerca il nulla più >>
ARSHAL >> assoluto, quello che precede la ricerca del potere della Dea. [Skill Volontà Ferrea, liv 3] [Incanto Guarigione, liv 4]

TRAGO [Alloggio] Completamente immobile e totalmente assente in quel limbo senza spazio e senza tempo in cui si trova, come quel cucciolo di drago dalla luce ambrata che fuso con lui nella sua mente attende seduto nel buio e nel silenzio della sua mente. Il suo corpo fisico ignora quello che sta accadendo, non può percepire la voce della sacerdotessa, ne tanto meno può percepire quella di Keris.

KERIS [Alloggio Trago] Niente sedia direttamente sul letto, poteva immaginarlo però voleva essere cortese. Ascolta la risposta alle sue prime domande e di nuovo il volto si ridistende, forse comprende quale poteva essere il suo problema, se il confratello crede nella Dea o meno, in fondo è la stessa cosa che hanno chiesto anche a lui. Ma forse lo conosce già dato che decide di procedere subito. >>
KERIS La osserva mentre si posiziona e entra in quello stato di assoluta concentrazione, una scena già vista e non ha intenzione di disturbarla per cui resta fermo e non dice una parola, si limita ad osservare sempre curioso di vedere quella strana e potente magia con i suoi occhi.

ARSHAL [Stanza Trago] quello che potrebbe apparire come un gesto dolce, per lei non è altro che un modo per mantenere il contatto. Non ci dovrebbero essere espressioni sul suo volto, né emozioni nel suo animo. Ricerca il potere della Dea, ora che il vuoto ha invaso la sua mente, ed è un potere caldo, una fiamma rovente, che mai si spegne dentro di lei. Madre, Guerriera, Giusta...la cerca >>
ARSHAL >> come se fosse l'unica cosa la mondo e non è così? Se gli intenti di Arshal si realizzassero, nemmeno il contatto che la lega a filo doppio al Lord del Lago avrebbe più alcuna importanza, ma sarebbe rilegato nel profondo. [Skill Volontà Ferrea, liv 3] Se davvero il potere della Dea fosse pronto per operare nel mondo, la stella sulla sua fronte inizierebbe ad irradiare la sua rossa >>
ARSHAL >> luce, capace d'illuminare la stanza, rafforzando i cuori di chi ha fede nella Dea e ottenendo l'effetto contrario su chi Le è avverso. [Skill Luce di Stella, liv 4] [Incanto Guarigione, liv 4, round 2/3]

TRAGO [Alloggio] Ed è proprio quella luce rossa che si fa spazio nella mente oscura del tuor dove lo spazio ed il tempo si allunano lasciando il tutto ad una vastità di stella. Il drago ambrato solleva la testa osservando quella che è una piccola stella rossa che si stà materializzando e con la sua luce sembra voler richiamare la sua attenzione. La fusione della mente di Trago e>>
TRAGO del suo simbionte espresso in quel cucciolo di drago dalla luce ambrata si alza sulle quattro zampe e apre le ali, il muso si sposta spostando il collo indicando quella stessa luce che sembra piano piano divenire sempre più forte e grande illuminando quello spazio nero che stà divenendo scarlatto.

KERIS [Alloggio Trago] Si mantiene ancora immobile nella sua posizione, in piedi ad un metro o poco più dal letto in cui giace Trago al cui fianco siede la Sacerdotessa. Osserva silenzioso la scena, lo stesso silenzio che circonda loro e l'intera Loggia a quanto pare. Sembra quasi che il tempo si sia fermato per come tutto sia immobile e senza alcun rumore. Non si può dire lo stesso nella sua >>
KERIS mente. [°°Cosa ci trovi di interessante in questo? Io ho poteri molto più grandi e devastanti°° commenta il Rosso acido acido come sempre *avrai anche il potere di distruggere ma creare o curare no* risponde semplicemente l'uomo °°non saprei che farmene di un potere tanto inutile°° conclude il Simbionte *immaginavo* termina anche l'uomo ormai senza speranze]. Torna con l'attenzione sulla >>
KERIS donna e sulla manifestazione del suo incanto che piano piano si riesce a scorgere. Una luce proveniente dalla sua fronte, la stessa cosa successa con la Sacerdotessa che ha curato lui, però questa è differente, è rossa invece lui ricordava essere bianca. Le braccia si incrociano al petto mentre assume un'aria perplessa, forse dipende dal volto della Dea, non lo sa. Gli occhi si socchiudono >>
KERIS leggermente per evitare di essere accecato da quella luce che diventa sempre più forte.

ARSHAL [Stanza Trago] le dita si flettono appena, increspando un poco gli abiti ed i capelli del cavaliere, ma senza che vi sia una scopo in quel gesto, è soltanto un riflesso incondizionato del suo corpo. La mente vorrebbe rimanere concentrata su quel potere che scorre in lei, quel caldo flusso che vuole riversarsi, prendere forma ed agire. Scorre, il potere che la Madre dona alle sue figlie >>
ARSHAL >> e dal suo corpo si riverserebbe in quello di Trago. Come potrà mostrari quel potere? Questa volta non ci sono ferite che si dovranno chiudere, scottature che potrebbero scomparire...c'è una cicatrice, sì, su quel volto, ma Arshal non v'ha prestato attenzione e non è ad essa che ha rivolto la sua volontà. Si sveglierà Trago? Se così dovesse essere, lei potrà vederlo, perché i suoi occhi >>
ARSHAL >> chiari non si sono mai chiusi, non si sono mai spostati da quel volto sconosciuto. Ora, però, non dovrebbe scorgere nulla, c'è ancora soltanto Cerridwen, che ora dovrebbe curare e risvegliare, donare vita e non distruggere, come le sue fiamme sanno fare. Brillerebbe ancora la Sua rossa luce, quel simbolo che testimonia la presenza della Triade e il fatto che la vita della sacerdotessa >>
ARSHAL >> le appartiene. [Sill Volontà Ferrea, liv 3/Skill Luce di Stella, liv 4] [Incanto Guarigione, liv 4, round 3/3]

TRAGO [Alloggio] E come richiamato da una forza maggiore alla propria il cucciolo di drago spicca il volo verso quella luce rossa fino a quando questa non lo avvolge totalmente e quella fonte diviene cosi forte da rendere impossibile la vista. Il corpo del macedone dovrebbe ora essere scosso da una forte contrazione che lo porta ad alzare di scatto il petto. Gli occhi >>
TRAGO vengono spalancati e le labbra si aprano al loro massimo possibile, aria, i polmoni richiedono aria ed è molta quella che aspira rumorosamente e poi il petto torna alla sua postazione, gli occhi mielati del macedone si osservano attorno con espressione stordita, indebolito nel fisico non comprende di preciso cosa sia realmente successo cosi come non riesce per il momento a >>
TRAGO collegare le figure che vede con immagini che conosce nella testa… al momento l’unica cosa che avverte è quella luce rossa che ben consoce e quelle sensazioni che riesce a dare unita alla presenza del simbionte nella sua testa, il profondo respiro del topazio nella sua testa in accordo con la forza e la luce della Dea materializzata dalla sua sacerdotessa.

KERIS [Alloggio Trago] Continua a guardare la scena passando lo sguardo prima sull'una poi sull'altro, per vedere eventuali cambiamenti nello stato del Tuor ma per non sembra, solo la luce rossa sulla fronte della Sacerdotessa continua a risplendere imperterrita. Nessun movimento viene compiuto dal parte del Cavaliere che attende solo speranzoso che l'incanto sortisca l'effetto sperato. E d'un >>
KERIS finalmente qualcosa si anima nel confratello, come se fosse stato riportato alla vita. Quasi sobbalza a quell'improvviso scatto del suo corpo ma poi un sorriso si apre sulle labbra del nordico. ''Finalmente siete tornato Trago'' commenta semplicemente aspettando paziente che l'altro si riprenda dopo tutto quel tempo di incoscienza.

ARSHAL [Stanza Trago] la mano destra scivola dalla fronte del cavaliere, posandosi sul letto, mentre la destra rimane posata sul suo petto. Dopo aver richiamato il potere di Cerridwen, ora non è in grado di fare molto, dovrebbe sentirsi debole ed è una sensazione che ha imparato a conoscere bene, ma che continua a non amare, pur sapendo che è un prezzo inevitabile. Vede gli occhi di Trago >>
ARSHAL >> aprirsi e non potrà fare altro che fissarli in silenzio, mentre la voce di Keris lo accoglie, come si fa con un amico di ritorno da un lungo viaggio. Nessuna luce divina, ora, illumina la stanza, c'è soltanto la stella rossa tatuata sulla sua fronte a ricordare che la Madre li sta osservando. [Riposo 1/1]

TRAGO [Alloggio] un filo di voce quella che viene emessa dalle labbra del macedone, una voce che richiama l’attenzione forse in quel silenzio creatosi parole che vengano dette con palese difficoltà. **Come ma..i…. so…no quhi… c…cosa è succ…esso?** ancora disorientato non riesce a comprendere cosa gli è successo tutto quello che sono i suoi ricordi si fermano a quella >>
TRAGO nube verde ed il suo tentativo di respirare inutilmente e poi si trova li… non sa e ignora come sia andata la missione. Lentamente riesce a mettere a fuoco la situazione, una sacerdotessa al suo letto nella sua stanza e poco più in là in quell’angusta stanzetta scavata nella fredda pietra.

KERIS [Alloggio Trago] Lo sguardo si sposta dal confratello di nuovo sulla Sacerdotessa mentre la luce si affievolisce fino a scomparire. La vede decisamente stanca e provata dopo l'incanto e subito farebbe un passo verso di lei sciogliendo l'intreccio delle braccia. ''State bene?'' domanda che sorge spontanea, anche se ricordava di questo effetto collaterale ''direi che nello stato in qui siete >>
KERIS //qui=cui* >>non è consigliabile che ripercorriate il sentiero scosceso della cordigliera, anche di notte poi, abbiamo delle stanze libere, potete restare qui a dormire, è il minimo che possiamo fare per ringraziarvi'' dice con un lieve sorriso in quello che è un consiglio e un invito che non accettano rifiuti. Gli occhi si spostano di nuovo su Trago che cerca di dire qualcosa anche se con >>
KERIS fatica. ''E' meglio che riposate ora, ci sarà tempo per le spiegazioni, l'unica cosa che conta è che siete a casa, come tutti gli altri'' lo rassicura nel dire che risulta tranquillo. ''Vedete di dormire sereno finalmente'' conclude verso egli avviandosi verso la porta e attendendo che la Sacerdotessa lo segua, così da farle strada verso la camera che sarà di lei per questa notte.

ARSHAL [Stanza Trago] respira e riprende lentamente possesso del suo corpo...non è mai stato così difficile, perché ora non tonra soltanto in sé, superanto con calma l'affaticamento...ora sente risaldarsi il legame che ha con il lago ed è come se l'acqua e il fuoco lottassero per un istante, in lei, per ritrovare un equilibrio. Dovrà abituarsi anche a questo. ''Sì, sto bene.'' sussurra, in >>
ARSHAL >> risposta a Keris. Scosta anche la mano sinistra da Trago, lasciandola scivolare sul letto, ma in quella posizione rimarrà ben poco. S'alza, infatti, e non dovrebbe aver bisogno d'aiuto, perché a sopportare quel genere di fatica è abituata. [Skill Resistenza, liv 2] Segue il cavaliere alla porta e mentre si muove rivolge poche parole ad entrambi ''Vi ringrazio e avete ragione, tornare ora >>
ARSHAL >> al Tempio non sarebbe saggio.'' Arshal che accetta di riposare, di rimanere in un luogo sconosciuto e su consiglio di un uomo? Le persone cambiano, decisamente...''Il vostro confratello ha ragione,'' aggiunge lanciando un'occhiata a Trago ''è il momento di riposare, il potere della Dea non può pensare a tutto.'' e quel commento suona più come un comando, anche se pronunciato con tono pacato,
ARSHAL >>
ARSHAL >> quando l'argomento è l'arte di guarire, è raro che il suo tono accetti repliche.

TRAGO [Alloggio] Prima che la dama scosti la mano dal suo petto egli spostala sua mano cercando di sfiorarla non riuscendoci visto che quel gesto dura pochi secondi, il suo era un semplice tentativo di attirare l’attenzione di colei che gli ha permesso di riaprire gli occhi. [Gra…z…ie] mormora sperando che l’altra senta, ascolta le parole di Keris e quelle della sacerdotessa, annuisce >>
TRAGO con un piccolo e breve gesto della testa per poi socchiudere gli occhi e dormire coccolato dal caldo respiro del drago che avverte nella sua mente.

Ambrosya0
00martedì 13 agosto 2013 22:20
GDR APPROVATO
PS DA RIDARE DOPO IL RIPOSO

-10 PM A ARSHAL, FATTO (1 role di non -affaticamento per Arshal)
Ardia.
00giovedì 15 agosto 2013 23:00
Riassunto: Dopo le cure a Trago, Keris consiglia ad Arshal di fermarsi in loggia. Arriva l'ora di tornare al Tempio, ma prima la sacerdotessa vuole controllare che il cavaliere sia effettivamente guarito...o forse vuole conoscerlo, dato che l'ha visto quasi solo in coma. Così Trago ed Arshal hanno modo di conoscersi e lei riesce a coinvolgerlo nella sistemazione dei giardini del Tempio.

Commento: Role di riposo per entrambi i pg, totale per Trago, più soft per Arshal. Dopo questa i punteggi dovrebbero essere ripristinati ad entrambi (i link di riferimento sono nel primo post della discussione).

ARSHAL [Stanza Ospiti] siede sul letto di quella stanza che non le appartiene�da molto tempo non ha conosciuto un giaciglio diverso da quello del Tempio, o dal terreno che la terra della Dea può offrire. La sacerdotessa è seduta e passa le dita sottile tra i lunghi capelli scuri, districando in modo sommario i nodi che vi si sono creati. Il nastro rosso che li legava fa ora da bracciale, al >>
ARSHAL >> polso sinistro e si confonde con la stoffa rossa dell�abito sacerdotale. Al fianco sinistro ha nuovamente fissato l�athame�è pronta per lasciare la loggia, ma i suoi occhi mostrano ancora la stanchezza che il potere della Dea ha portato con sé. Le mani s'abbassano, anche se i capelli risultano ancora vagamente scomposti, ma per lei questo non è insolito. S'alza e con passi lenti i >>
ARSHAL >> piedi scalzi la portano a raggiungere la porta.

TRAGO [Alloggio] Risvegliata da quel sonno, da quel tepore in cui stava, in quel luogo dove lo spazio ed il tempo non avevano ragione di vivere, il macedone al momento si trova seduto sul proprio letto, le lenzuola coprano metà del proprio corpo dalla vita in giu. Il busto completamente privo di copertura mostra il fisico allenato del cavaliere la testa chinata >>
TRAGO in avanti la destra tiene in mano un ciottolo in legno contenente una zuppa, uno dei suoi confratelli quel giorno a ben pensato di portargli da mangiare ed il cucchiaio in legno gira dentro il liquido ambrato di quella zuppa. Non troppi pensieri avvolgono la sua mente, non sente la voce di Elddareth ma ne avverte comunque la presenza, il >>
TRAGO forte respiro del drago soffia nelle sue meningi regalandogli la sua forza e la sua energia anche se si tratta di un semplice cucciolo di drago. Il volto serio mentre porta il cucchiaio alle labbra ingoiando il caldo cibo per far si che il fisico si riprenda� in completo silenzio in quella stanza scavata nella roccia.


ARSHAL [Alloggio ospiti/Alloggo Trago] apre la porta, si ritrova nel corridoio e per un attimo è smarrita, in qu luogo che non ha certo avuto tempo d'esplorare. Gli occhi chiari si muovono a destra e a sinistra. Le pare di ricordare quale sia la via dell'uscita e si muovin quella direzione, con passi lenti. Si ferma, quasi all'improvviso, quando riconosce la stanza in cui Kerisl'ha condotta >>
ARSHAL >> la stanza precedente. Sarà davvero quella? Scuote leggermente il capo ed alza la mano destra per bussare: una, due, tre volte...non troppo forte, anche il suo pugno pare essere stanco, ma dovrebbe essere abbastanza, se la persona a cui appartiene quell'alloggio dovesse trovarsi all'interno.

TRAGO [Alloggio] Da prima, appena sente bussare alla porta, come è naturale che sia si gira verso questa osservandola rimanendo qualche secondo in silenzio mentre poggia nella ciottola il cucchiaio, fa un leggero sospiro quasi a richiamare le energie e poi con il suo solito tono di voce greve proferire **Entrate** no si cura di coprire il busto, dopo tutto >>
TRAGO crede sia qualche fratello che è andato a fargli visita o ad accudirlo, non immagine che di là ci sia una sacerdotessa altrimenti avrebbe fatto in maniera di apparire in maniera meno volgare. Lo sguardo color miele rimane fisso alla porta la schiena sollevata dal materasso è piegata leggermente in avanti, il simbionte ancora tace.


ARSHAL [Alloggio Trago] Perché ha bussato? C'è il Tempio ad attenderla, la sua casa, le sue sorelle...non è abituata a non conoscere per niente le persone per cui richiama il potere della Madre, probabilmente è questo che la spinge, ma sua mente divaga leggermente e non le è semplice seguire il filo dei propri pensieri. Attende, finché la voce del cavaliere non giunge attraverso la porta. Una >>
ARSHAL >> sola parola, ma le basta per abbassare la mano sulla maniglia ed aprire l'uscio. ''Volevo accertarmi delle vostre condizioni, prima di fare ritorno al Tempio.'' sì, la Custode è diretta e la stanchezza acutizza questa sua caratteristica. Non si scompone nel vedere il modo in cui Trago le si presenta...come potrebbe essere diversamente per un qualsiasi guaritore? Chiude la porta alle >>
ARSHAL >> proprie spalle ed avanza, avvicinandosi al letto.

TRAGO [Alloggio] La porta si apre palesando la sacerdotessa che per lui non ha ancora un nome, gli occhi la scrutano con attenzione mentre parla, un leggero accenno di sorriso cordiale sulle labbra carnose contornata dalla corta barba ramata nella sua mente la risata del simbionte per come egli si presenta alla sacerdotessa si fa ben sentire ma il Tuor non cede >>
TRAGO alcuna attenzione a questa senza alcuna difficoltà, egli sa benissimo per quelle che sono le sue esperienze passate, come gestire una simbiosi. **Prego, accomodatevi. Se volete potete sedervi accanto a me, oppure li** indica con un gesto della testa la sedia vicino al tavolo da studio. **C�è quella sedia dove potreste forse stare più >>
TRAGO comoda.** una breve pausa nel suo dire ed ecco che anche egli diretto e schietto come al solito inizia il proprio discorso. **Devo ringraziare nuovamente la Dea per la sua benevolenza e devo ringraziare voi per aver interceduto per me. Sono Trago Elmerick Bash. Potrei sapere il vostro nome?** quel leggero sorriso cordiale rimane sul suo volto >>
TRAGO cosi come lo sguardo viene tenuto sul volto della sacerdotessa.

ARSHAL [Alloggio Trago] decisamente sente il bisogno di sedersi e sa che l'etichetta consiglierebbe d'accettare la sedia...ma per il suo modo di vedere il mondo le sedie risultano scomode, rigide...dunque siede sul letto, accanto al cavaliere, come ha fatto per curarlo e nel mentre risponde, con la sua voce bassa e calda, ma vagamente lenta, oggi ''Il mio nome è Arshal.'' nessun altro titolo, >>
ARSHAL >> nessuna carica. La stella sulla sua fronte è ben visibile e il rosso di Cerridwen domina la sua figura, non sente il bisogno di precisare altro. Lo osserva, quasi cercasse qualcosa sul suo volto...ma no, l'intervento della Dea sembra davvero aver sanato quel corpo. Non la cicatrice che lui ha sulla fronte, no, ma Arshal questo non lo voleva.

TRAGO [Alloggio] Fa un profondo respiro e annuisce a lei **Piacere di conoscervi Lady Arshal.** mantiene quel sorriso e poi distoglie lo sguardo osservando la ciotola di cibo che tiene tra le mani. [**Questa ragiona meno di te, hai trovato chi ti batte, sono curioso di vedere e contare quante parole vengano dette in questo incontro.** finalmente >>
TRAGO la voce del simbionte bambino si fa sentire anche se non per cose molto elevate, semplici commenti sarcastici fatti con ironia. **Poche parole sono sempre quelle giuste.** la risposta del macedone in quel contatto mentale.] **Avete avuto modo di mangiare qualcosa?** chiede verso ella infine tornando ad osservarla.


ARSHAL [Alloggio Trago] china il capo in segno d'assenso, se non avesse mangiato difficilmente potrebbe prendere la decisione di rimettersi in cammino per il Tempio...ma cosa comportano gli incanti donati dalla Triade, solo le sacerdotesse possono saperlo. ''Sì, il potere che v'ha riportato tra noi non si conciglia bene con il digiuno.'' ha scorto ciò che voleva, ora potrebbe alzarsi e lasciare >>
ARSHAL >> la loggia ai draconici, ma la stanchezza le chiede d'attendere ancora un poco, prima di mettersi in cammino. Pigrizia? Sì, ogni tanto anche le sacerdotesse possono concedersela. ''Avevo letto il vostro nome, quando siete stato ospite al Tempio, ma non avevo avuto modo d'incontrarvi. Ora abbiamo rimediato a questo mancato incontro.'' lentamente, sente le forze tornare, la stanchezza che >>
ARSHAL >> scivola via dal corpo ed il fuoco di Cerridwen che riprende a battersi con le acque del lago, ma questo rimane dentro di lei, soltanto lo sguardo si fa più presente.

TRAGO [Alloggio] *Certo* afferma ad entrambe le frasi annuendo con un lieve sorriso che non ha mai lasciato il volto del macedone da quando la sacerdotessa è entrata nel suo alloggio. **Ho attraversato un brutto periodo, avevo perso me stesso e ho chiesto a Madama Nivienne il permesso di alloggiare al tempio in cambio potevo compiere dei >>
TRAGO lavoro pesanti, ma poi sono stato richiamato alla loggia per guidare una spedizione� guida che mi ha portato in questo letto. Da voi sono partito e da voi sono tornato.** una breve pausa nel suo dire. **Ma ditemi come stanno le vostre consorelle? Nivienne, Eiluned� e Callista è tornata al tempio??** [**Ma quanto chiacchieri >>
TRAGO anche te.** commenta con ironia il topazio accompagnando le parole ad una sonora risata� ma come sarà realmente la ristata di un drago?]


ARSHAL [Alloggio Trago] ascolta in silenzio e le labbra si piegano in un sorriso, quando il cavaliere cita le sue sorelle ''La Dama del Lago sta bene ed anche Nivienne, che presto sarà madre.'' il sorriso non si spegne, ma assume un aspetto amaro ''Callista...no, non ha fatto ritorno al Tempio.'' il dolore rimane lì, in quegli occhi chiari che osservano il cavaliere, ma non trabocca in modo >>
ARSHAL >> più palese, sono fatti che ha già affrontato, assenze che ha dovuto accettare ''Se volete rimediare ai lavori pesanti che non avete potuto affrontare, abbiamo un giardino mezzo distrutto da sistemare.'' torna sereno il sorriso, al pensiero di come i giardini interni siano stati danneggiati.

TRAGO [Alloggio] Come non notare quel sorriso che diviene più amaro quando viene nominata Callista, fa un profondo respiro andando a gonfiare il petto muscoloso per poi risoffiare via l�aria senza dare troppa attenzione se lo fa in maniera più rumorosa o meno, una sorta di sospiro che in se vuol dire che gli dispiace aver toccato un tasto palesemente amaro.>>
TRAGO **Per quanto non sia un giardiniere sarà mio dovere aggiustare in maniera più plausibile i giardini. Ma cosa è successo per averli devastati, prima della mia partenza li ricordavo un incanto per lo sguardo.** un palese tentativo di cambiare discorso [**Tentativo pietoso, secondo te per quale motivo sarà saltato un giardino? Perché i funghi >>
TRAGO ad un certo punto sono esplosi?** ridacchia il simbionte **Ma certo che è successo qualcosa, ma almeno la distraggo dall�argomento Callista, sappi amico mio che andremo alla sua ricerca appena saremo capaci di scendere da questo letto.** ribatte il mediterraneo. **Vuoi fare troppe cose quando scendi da questo letto.**]


ARSHAL [Alloggio Trago] ''Non so se avete visto i giardini di cui parlo, perché sono quelli riservati alle sacerdotesse e ai loro ospiti.'' sorride, anzi, la sua è quasi una risata silenziosa ''E' stato qualcosa che voi ben conoscete a devastarli...un drago.'' non dice che quel drago è un'iniziata, né l'attuale regnante dell'Isola. Muove la mano sinistra e con leggerezza indica il petto del >>
ARSHAL >> cavaliere, sfiorandolo appena ''Non servirà un giardiniere, ma vedete di rimanere sveglio, non so per quante volte la Triade vorrà concedermi di risvegliarvi.'' s'alzerebbe ed immediatamente si ferma...la testa gira, il movimento è stato troppo rapido. Dovrà affrontare con calma la discesa che la porterà al Tempio. ''Vi lascio, non ho molta volta d'affrontare il sentiero al buio. >>
ARSHAL >> Che Cerridwen possa sempre guidarvi con le sue fiamme.'' con quelle parole torna un poco all'interno del ruolo che dovrebbe rivestire, ma in fin dei conti, chi può dire quale comportamente è consono per una sacerdotessa? Attenderebbe il congedo finale, prima di lasciare la stanza e la loggia. Il Tempio la chiama e lo stesso fanno le acque del lago...ma queste due forze stanno trovando >>
ARSHAL >> un equilibrio in lei.

TRAGO [Alloggio | uscita] Solleva con aria stupefatta il sopracciglio destro quando viene nominato il drago, dall�espressione assunta dalla sacerdotessa può ben comprendere che le motivazioni non sono dovute ad una lotta, e quindi torna a sorridere questa volta con fare più ampio. **Un drago distrugge e un Draconico aggiusta� mi sembra>>
TRAGO una cosa giusta.** sereno il tono seguendo per quello che può l�emotività espressa dall�altra. **Non li ho mai visti quei giardini, sarete voi a dirmi come dovrò muovermi per rimetterli in senso� se vorrete.**e poi annuisce quando ella inizia il classico rito del saluto. **Credo di essere divenuto l�incubo stesso della Dea**ironico il tono per >>
TRAGO quanto riguarda le guarigioni assunte e rimanendo con quel sorriso segue la dama con lo sguardo. **Appena mi riprendo, parlo con lo Iodrak e verrò al tempio per compiere quanto promesso, se non ci incontriamo prima� che la forza e la saggezza dei draghi, unita alla potenza della Dea guidi i vostri passi Lady Arhal.**
Ambrosya0
00venerdì 16 agosto 2013 11:32
GDR OK
PUNTEGGI RESI A ENTRAMBI!
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